Julius Evola: l'altra faccia della modernità - FedOA - Università degli ...
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inesorabilmente chiuso in una prigione, da cui non potrà mai evadere,<br />
pel semplice fatto che essa è una prigione che non ha muri” 1 .<br />
Il pensiero filosofico di <strong>Julius</strong> <strong>Evola</strong>, espresso nelle opere giovanili,<br />
non può essere considerato solo un momento, poi superato ed<br />
abbandonato, come vorrebbero molti suoi interpreti, ma il cardine su<br />
cui ruota tutta la sua produzione successiva. Scritti come Saggi<br />
sull’idealismo magico; Teoria dell’Individuo Assoluto; L’uomo come<br />
potenza, non possono certo essere ininfluenti nella costruzione di<br />
quell’edificio che <strong>Evola</strong> chiama Tradizione. L’Individuo Assoluto<br />
evoliano è sciolto da ogni legame; ma il vincolo che lo caratterizza e,<br />
nello stesso tempo, lo limita, è ciò che ne costituisce l’essenza<br />
originaria: la propria finitezza. Condizione prima ed imprescindibile,<br />
per l’uomo che voglia rendersi ab-soluto, è poter trascendere la<br />
propria contingenza: rendersi immortale; perché se per <strong>Evola</strong> magico<br />
significa pratico, il superamento <strong>della</strong> condizione umana non va solo<br />
teorizzato, ma praticato: l’Autarca di cui parla <strong>Evola</strong> dovrebbe essere<br />
arbitro <strong>della</strong> propria vita e <strong>della</strong> propria morte.<br />
Acerrimo nemico dello spirito conformistico che caratterizzava la<br />
cultura dell’Italia del tempo, si avvicinò a Giovanni Papini, alle<br />
esperienze intellettuali di Leonardo, di Lacerba e de La Voce di<br />
Prezzolini, da lui considerate come “l’unico vero Sturm und Drang”<br />
che la nostra nazione abbia conosciuto. <strong>Evola</strong> confessò che un<br />
significato profondo ebbe per lui come per altri intellettuali Papini, dal<br />
momento che<br />
“egli fu allora un apritore di breccia. A lui ed al suo gruppo si deve il<br />
venire a contatto con le correnti straniere più varie ed interessanti del<br />
pensiero e dell’arte d’avanguardia, con l’effetto di un rinnovamento e<br />
di un ampliamento di orizzonti.(…) Credevamo anche nella sincerità e<br />
nell’autenticità di quanto aveva scritto nell’autobiografico Un uomo<br />
finito. A dei giovani, non poteva non far colpo quel nichilismo che<br />
1 <strong>Julius</strong> <strong>Evola</strong>, L’Idealismo magico, F.lli Melita editori, Genova 1989, cit. p. 16.<br />
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