Julius Evola: l'altra faccia della modernità - FedOA - Università degli ...
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-Razza “dionisiaca” in cui la spiritualità è vissuta in modo intensivo,<br />
costantemente legato alla sensazione con soluzioni confusamente<br />
estatiche.<br />
-Razza “eroica” in cui la spiritualità è impregnata di elementi solari ed<br />
olimpici, sebbene solo parzialmente manifesti.<br />
La dimensione spirituale <strong>della</strong> stirpe costituisce l’eredità verticale<br />
dell’uomo, che tende a plasmare anima e corpo.<br />
Bisogna, a questo punto, evidenziare dei nuclei problematici<br />
nell’elaborazione evoliana <strong>della</strong> dottrina delle razze.<br />
In primo luogo, pur seguendo l’impostazione “spirituale” del discorso,<br />
non si può dimenticare che, come mostra lo stesso <strong>Evola</strong>, la realtà<br />
fisica è un fenomeno <strong>della</strong> realtà metafisica, è manifestazione di un<br />
principio superiore. Dunque, oltre ad un razzismo spirituale si ha<br />
l’enucleazione di un razzismo fisico. A tale proposito bisogna<br />
sottolineare, sulla scia delle ricerche a lui contemporanee, che egli<br />
parlò di una “profilassi <strong>della</strong> razza” anche in termini biologistici<br />
poiché il sangue è una reale manifestazione materiale dello spirito.<br />
In secondo luogo, pur proclamando incessantemente il suo<br />
antideterminismo, <strong>Evola</strong> ricade inevitabilmente in una forma di<br />
fatalismo, anche se spirituale invece che fisico, quando attribuisce una<br />
diversità innata, ereditaria ed immodificabile fra razza e razza.<br />
Ancora non si chiarisce, se non con riferimento al clima politico del<br />
tempo, perché ogni razza può godere di una certa redenzione nel ciclo<br />
del proprio destino, fuorché la razza negra, considerata inferiore tout<br />
court. Qui l’autore cade in una riprovevole visione figlia dei miti del<br />
tempo.<br />
Un’altra questione, per finire, di fondamentale importanza, è quella<br />
che riguarda il rapporto con il popolo ebraico. Bisogna innanzitutto<br />
sottolineare la differenza che <strong>Evola</strong> traccia fra Ebreo ed Ebraismo,<br />
riprendendo gli studi di un intellettuale ebreo viennese, Otto<br />
Weininger. Ancora una volta è l’aspetto spirituale che lo interessa<br />
maggiormente. L’ebraismo costituirebbe un’idea platonica alla quale<br />
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