la battaglia di trafalgar - Marina Militare
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OSSERVATORIO<br />
potrà mai sapere le infinite cose che<br />
gli saranno accadute in tanti anni <strong>di</strong><br />
professione e chissà quante volte<br />
avrà pianto o si sarà emozionato nel<br />
<strong>la</strong>sciare compagni d’arme con i quali<br />
avrà <strong>di</strong>viso il sonno, il cibo e, sopratutto,<br />
avrà affidato loro <strong>la</strong> vita in quei<br />
momenti in cui un team <strong>di</strong>venta un<br />
sol uomo ed ognuno risulta in<strong>di</strong>spensabile<br />
per <strong>la</strong> sopravvivenza dell’altro.<br />
Ora quest’ufficiale è morto. E’ morto<br />
a migliaia <strong>di</strong> chilometri da casa con i<br />
suoi resti sbattuti su una montagna<br />
come un pugno vigliacco che ti colpisce<br />
quando non te l’aspetti. In questo<br />
momento, tuttavia, il Comandante<br />
Vianini sta offrendo all’organizzazione,<br />
oltre che un sicuro esempio, <strong>la</strong><br />
possibilità <strong>di</strong> fare comprendere a tutti<br />
i valori che ci uniscono proprio come<br />
in una grande famiglia. Per provare<br />
però a noi per primi che facciamo<br />
realmente parte <strong>di</strong> una famiglia, v’è<br />
bisogno, anzitutto, che questa <strong>di</strong>mostri<br />
(e faccia avvertire) subito ed autenticamente<br />
le sue emozioni senza<br />
attendere che un pezzo <strong>di</strong> carta dattilografato<br />
or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> fare un minuto <strong>di</strong><br />
silenzio. V’è bisogno che tutti i militari<br />
percepiscano che tutta <strong>la</strong> <strong>Marina</strong><br />
sia provata da una sincera sofferenza<br />
sebbene ferma e perseverante negli<br />
intenti prefissi. C’è il dovere <strong>di</strong> unirsi<br />
al dolore <strong>di</strong> una moglie e dei suoi figli<br />
perché non credano che i loro sacrifici<br />
siano stati fatti per qualcuno che si è<br />
subito <strong>di</strong>menticato del loro caro.<br />
Solo così potremmo poi par<strong>la</strong>re<br />
d’etica e <strong>di</strong> morale essendo certi d’esser<br />
creduti. In caso contrario l’unica<br />
cosa che ci accomunerà a questa<br />
morte avvenuta su <strong>di</strong> una montagna<br />
innevata, sarà il gelo <strong>di</strong> vuote ed altisonanti<br />
parole che ci si trasmetterà<br />
ipocritamente l’un l’altro.<br />
La situazione attuale.<br />
Il re è “quasi” nudo<br />
Tutti vogliono scorgere un significato<br />
elevato in quello che fanno per<br />
guadagnarsi da vivere. Ci si aspetta<br />
<strong>di</strong> provare piacere per quello che si<br />
produce durante l’orario <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro. Si<br />
è orientati ad attendersi sod<strong>di</strong>sfazioni<br />
dal <strong>la</strong>voro: si pretende che esso consenta<br />
<strong>di</strong> sviluppare le proprie qualità<br />
nel senso più ampio e non solo limitatamente<br />
a quel<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> combinazione<br />
<strong>di</strong> talento e sapere che fa muovere<br />
le braccia o permette <strong>di</strong> far funzionare<br />
un computer. Eppure, ascoltando<br />
“ra<strong>di</strong>o prora” o “ra<strong>di</strong>o banchina”,<br />
l’esperienza <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro risulta essere<br />
non totalmente intrisa <strong>di</strong> quelle vigorose<br />
emozioni che possono avvertirsi<br />
solo attraverso l’assoluto coinvolgimento<br />
etico. Insomma, passiamo sul<br />
<strong>la</strong>voro ben più<br />
del<strong>la</strong> metà del<strong>la</strong><br />
nostra vita, essendo<br />
implicati,<br />
approssimativamente,all’ottanta<br />
percento<br />
sotto il profilo<br />
morale. Conseguenza<br />
dell’uso<br />
non adeguato<br />
dei valori e<br />
delle emozioni<br />
degli uomini, è<br />
che questi ultimi<br />
risultano in-<br />
28<br />
tralciati nello sprigionamento dell’ingegno,<br />
dell’iniziativa e nell’adesione<br />
totale ai fini che l’organizzazione si è<br />
prefissa.<br />
La conclusione è che quest’ultima<br />
sta pagando più del dovuto per ottenere<br />
in cambio una quota che, sebbene<br />
molto alta, non corrisponde all’intera<br />
potenzialità degli in<strong>di</strong>vidui che<br />
impiega. Inoltre, il personale potrebbe<br />
essere contagiato dal<strong>la</strong> peggiore<br />
piaga: lo scetticismo.<br />
Per detti motivi è fondamentale<br />
che si faccia appello all’esigenza in<strong>di</strong>viduale<br />
<strong>di</strong> arricchire <strong>la</strong> vita <strong>di</strong> significati<br />
profon<strong>di</strong> per il raggiungimento <strong>di</strong><br />
gran<strong>di</strong> obiettivi.<br />
In questo quadro, le iniziative <strong>di</strong><br />
management messe in campo dal<strong>la</strong><br />
<strong>Marina</strong> come, ad esempio, il grande<br />
impulso che si sta dando al<strong>la</strong> formazione,<br />
oppure <strong>la</strong> visibile rivisitazione<br />
del freddo e razionale modello <strong>di</strong> gestione<br />
del personale basato sovente<br />
sul solo comando e controllo, sta facendo<br />
percepire che può iniziare l’era<br />
del<strong>la</strong> con<strong>di</strong>visione dei valori.<br />
Una visione dell’intangibile<br />
Il patrimonio intangibile è un po’<br />
come l’aria, non si vede e non sì tocca,<br />
è intangibile ma pesa. E se l’aria<br />
ha una funzione basi<strong>la</strong>re per <strong>la</strong> vita,<br />
il patrimonio intangibile ha un valore<br />
fondamentale per <strong>la</strong> vitalità e <strong>la</strong> prosperità<br />
<strong>di</strong> un’organizzazione.<br />
Questa necessarietà si basa sul fatto<br />
che l’intangibile alimenta l’essenza<br />
degli uomini: le loro emozioni ed i<br />
loro valori.<br />
Allora, conseguentemente, bisogna<br />
porsi <strong>la</strong> domanda che <strong>di</strong>viene il<br />
fulcro del<strong>la</strong> questione: sod<strong>di</strong>sfare le<br />
emozioni è una necessità o un valore<br />
accessorio?<br />
Prima <strong>di</strong> offrire <strong>la</strong> risposta, bisogna<br />
immancabilmente preporre che<br />
sino a poco tempo fa si approcciava<br />
alle persone trascurando, o meglio