1 Lingua tedesca I a.a. 2008-2009 Prof. Elena Di Venosa LEGGERE ...
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Questi sono casi in cui la forma der, die, das non ha funzione di articolo, ma di pronome<br />
dimostrativo.<br />
Esempi di pronome dimostrativo con forma identica all’articolo:<br />
Wer ist der hier?<br />
Das (hier) ist ein Bleistift.<br />
Schon lange habe ich von ihm nichts gehört. Das macht mir Sorgen.<br />
Wollen Sie die Äpfel rot oder gelb? Ich möchte lieber die roten.<br />
Wir haben zwei Fahrräder, meins und das meiner Schwester.<br />
Geben Sie mir die hier / dort!<br />
Esempi di pronome relativo con forma identica all’articolo:<br />
Hier ist der Kugelschreiber,, mit dem der Brief geschrieben wurde.<br />
Das Mädchen, das ich sehe.<br />
Das Mädchen, mit dem ich gesprochen habe.<br />
Da certe frasi si capisce che c’è differenza tra der-die-das articolo e pronome, come dimostrano i<br />
seguenti esempi, dove in funzione di pronome, l’articolo non può essere contratto con la<br />
preposizione:<br />
Am Tage geschieht gewöhnlich nichts An dem Tage verreisen wir.<br />
Im Sommer gehen wir baden In dem Sommer waren wir in Deutschland.<br />
Storia dell’articolo:<br />
Oggi siamo portati a credere che sia l’articolo a svolgere funzione anche di pronome; ma<br />
storicamente è il contrario. Nel periodo antico l’articolo non esisteva: i nomi venivano declinati,<br />
quindi non c’era bisogno di un articolo per specificare le relazioni grammaticali delle parole nella<br />
frase e il loro genere. Per es., nel famoso Carme di Ildebrando, frammento epico del IX sec., si<br />
legge prut in bure, che in tedesco moderno sarebbe die Braut in dem Haus. Infatti in origine il<br />
tedesco era una lingua sintetica. Poi però le sillabe finali vengono pronunciate in modo sempre più<br />
debole, così che le desinenze scompaiono (in questo caso il dat. -e di bur), e non è più possibile<br />
distinguere caso e genere delle parole.<br />
Un po’ per volta, per indicare caso e genere ci si avvale di altri elementi grammaticali: l’articolo<br />
determinativo e indeterminativo. Comunque oggi sono ancora visibili relitti di declinazione: la -s<br />
del genitivo singolare, la -n del dativo plurale. Però certi elementi ridondanti stanno scomparendo,<br />
come la -e del dativo singolare, che non è più necessaria per indicare questo caso.<br />
Si trova però ancora in qualche “relitto”, in frasi “cristallizzate” come im Sande, am Halse, zu<br />
Lande, zu Hause, ma man mano si perde anche qui la -e.<br />
Nel momento in cui si impone l’uso dell’articolo, è questo che assume la funzione delle desinenze,<br />
come si vede per es. in una Glaubensbekenntnis (“professione di fede”) dell’VIII sec., dove la frase<br />
“allo Spirito santo”, che si diceva heiligemo geiste, diventa dem heiligen geiste (la desinenza<br />
dell’aggettivo si indebolisce perdendo la o e trasformando m > n), poi dem heiligen Geist.<br />
Anche in latino non esistevano gli articoli, ma solo i pronomi dimostrativi e i relativi / interrogativi.<br />
Però in latino i dimostrativi a disposizione erano molti (hic haec hoc, iste ista istud, ille illa illud, is<br />
ea id, ecc.), e uno di questi (ille-illa-illud) si può specializzare nell’articolo (mentre i relativi e gli<br />
interrogativi erano qui quae quod, quis quis quid, che continuano a svolgere questo ruolo).<br />
Il tedesco antico, invece, aveva poca scelta (come tutte le lingue germaniche antiche): esistevano i<br />
pronomi interrogativi (wer, wer, was), e c’erano i dimostrativi (der diu daz, plurale die, dio, diu e i<br />
dimostrativi jener, jeniu, jenez, anche se questi ultimi non erano molto diffusi). In particolare i<br />
dimostrativi a volte venivano usati con il rafforzativo se (oggi potremmo dire “proprio esso”,<br />
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