1 Lingua tedesca I a.a. 2008-2009 Prof. Elena Di Venosa LEGGERE ...
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La chiarezza nella pronuncia può essere migliorata anche grazie a una lettura consapevole e<br />
corretta. Nella lez. 6 si può esercitare anche un’altra tecnica di lettura, la “lettura all’indietro” (von<br />
hinten lesen): una frase viene letta parola per parola iniziando dal fondo e man mano aggiungendo<br />
una parola. In questo modo si fa più attenzione all’intonazione e agli accenti della frase. Es. Ich<br />
habe sehr gehofft, dass er heute kommt. kommt. heute kommt. er heute kommt. ecc.<br />
Wortbetonung: accento della parola.<br />
A proposito degli esercizi sul rückwärts lesen si era detto che l’occhio tende a leggere solo la parte<br />
iniziale della parola e a saltare alla parola successiva senza far molto caso alla parola intera. Infatti<br />
le parole (non solo in tedesco) sono formate generalmente da radice + eventuali desinenze (chiamati<br />
morfemi: il morfema è il più piccolo elemento di una parola dotato di significato). Per es. in italiano<br />
amic-o: qui abbiamo il morfema lessicale amic- e il morfema grammaticale -o che specifica che il<br />
nome è maschile singolare. In italiano di solito i morfemi non sono liberi, cioè devono sempre<br />
legarsi un morfema lessicale e uno grammaticale.<br />
In tedesco invece ci possono essere anche i morfemi lessicali liberi, come Freund, adesinenziale al<br />
singolare, che invece aggiunge un morfema grammaticale al plurale: Freund-e. Simile è la struttura<br />
dei derivati con suffisso, per es. freund-lich: la radice è il morfema lessicale, e -lich è il morfema<br />
derivazionale.<br />
Ma mentre in italiano l’accento più comune è quello piano, in tedesco la radice è fortemente<br />
accentata sul primo elemento vocalico, appunto la vocale radicale.<br />
Quando l’accento non cade sulla sillaba radicale, si tratta di una parola di origine straniera, un<br />
prestito abbastanza recente da non essersi ancora adattato alla pronuncia <strong>tedesca</strong>.<br />
Ecco che anche in poesia il calcolo metrico è diverso in italiano e in tedesco: in italiano si contano<br />
le sillabe, in tedesco si contano gli accenti. Es.<br />
Per me si va ne la città dolente (endecasillabo = 11 sillabe)<br />
Durch mich geht man hinein zur Stadt der Trauer (pentametro = 5 accenti e più sillabe)<br />
Se prendiamo gli esempi dal testo, vediamo che la maggior parte delle parole ha l’accento sulla<br />
radice, sulla prima sillaba. Es. dallo Streich 3, v. 4: qui ci sono solo parole bisillabiche, tutte<br />
accentate sul primo elemento: lange Hosen, spitze Fräcke.<br />
Ovviamente nelle parole monosillabile l’accento è sull’unica vocale: lang, spitz, Frack, ma le parole<br />
bisillabiche sono tutte accentate sulla prima sillaba.<br />
Nel v. 5: Westen mit bequemen Taschen l’accento è sempre sulla prima sillaba, tranne che nella<br />
parola bequem, perché be- è un prefisso atono.<br />
I prefissi atoni sono be-, er-, ent-, ge-, ver-, zer- (che sono anche quelli dei verbi non separabili): in<br />
questi casi l’accento cadrà sulla sillaba successiva, quella radicale. Nel testo per es. benannte (v. 2)<br />
Gemeinde (v. 17), verdrießlich (v. 20), Gebrause (v. 22).<br />
Tutti gli altri prefissi invece sono tendenzialmente tonici (quelli dei verbi separabili; più avanti si<br />
vedranno i casi particolari), per es. nello Streich 3, v. 10: abzuschneiden, anzustücken, v. 12:<br />
abgerissen: qui l’accento principale è sul prefisso, anche se c’è un accento secondario sulla radice<br />
del morfema lessicale. Nel caso di abgerissen c’è di mezzo anche il ge- atono. Ricordarsi di<br />
pronunciare ben staccato il prefisso tonico: non solo ha l’accento principale, ma si pronuncia<br />
staccato dal resto, con “esplosione” (nel caso di ab- [ap h ]).<br />
Anche nei composti la sillaba tonica che è quella radicale del primo elemento, però tutte queste<br />
parole hanno anche un accento secondario sulla radice del secondo elemento. Es. Alltagsröcke,<br />
Sonntagsröcke, Kleidungssachen, Lebenszweck, Jedermann. Una parola molto comune oggi<br />
formata da due elementi è Staatsangehörigkeit: qui l’accento principale è su Staat, poi l’accento<br />
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