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1 Lingua tedesca I a.a. 2008-2009 Prof. Elena Di Venosa LEGGERE ...

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lettura moraleggiante. In tutte queste storie si nota comunque l’influsso delle letture di<br />

Schopenhauer, che portano Busch a vedere l’uomo come fondamentalmente cattivo.<br />

Alcuni critici inoltre hanno voluto vedere nei bambini il simbolo della rivolta popolare contro una<br />

società nemica, ma più probabilmente (e semplicemente) Busch si è rifatto a temi popolari. Infatti la<br />

figura del sarto (Schneider Böck), per es., è molto comune nella tradizione popolare, già nel XVI<br />

sec. c’era lo Schneiderspott (storia che deride la figura del sarto) e lo Schneiderlied, c’è anche la<br />

frase idiomatica frieren wie ein Schneider, perché il sarto è visto tradizionalmente come una<br />

persona magra e debole, che sente sempre freddo.<br />

La Bild(er)geschichte è da considerare come una sorta di komisches Epos “epopea comica”, che a<br />

sua volta è la parodia del Heldenepos “poema eroico”. Può essere paragonata anche a una<br />

Verserzählung comica e parodistica.<br />

Si deve ricordare anche che nel XIX sec. erano comuni i cantastorie (Bänkelsänger, cioè che<br />

cantavano su una panca), che narravano eventi locali o fatti storici importanti (Bänkelsang) con uno<br />

stile immediato, ritmato e rimato, come una ballata o una Moritat (Bänkellied), e Busch<br />

probabilmente si è ispirato anche a questi.<br />

L’elemento epico si nota in vari elementi:<br />

- la storia si sviluppa in episodi avventurosi (gli Streiche), che sono potenzialmente infiniti, senza<br />

un vero inizio e una fine.<br />

- i personaggi sono tipizzati, di validità universale.<br />

- i personaggi sono in conflitto tra loro e gli episodi possono essere considerati grausam, crudeli.<br />

Un tratto che distingue le storie di Busch dai generi epici è invece la presenza di situazioni<br />

quotidiane e di personaggi comuni, come il maestro, il contadino, l’artigiano.<br />

La critica si è posta anche il problema del rapporto tra testo e immagine. Sicuramente il fatto che<br />

dalla fine del ’700 si fossero diffusi dei trattati di fisiognomica ha contribuito all’interesse degli<br />

artisti per la caratterizzazione fisica dei personaggi. Resta il problema se venga prima il testo o<br />

prima le immagini nell’ideazione dell’opera. Busch stesso ha detto (probabilmente per accontentare<br />

i profani) che lui prima faceva i disegni e poi aggiungeva il testo; in realtà si sono conservati schizzi<br />

e brutte copie di Busch che dimostrano come disegni e versi abbozzati fossero contemporanei.<br />

Dal punto di vista della storia della letteratura si tratta di un genere che rifiuta le teorie estetiche di<br />

Lessing, secondo cui le arti visive e la poesia dovevano essere nettamente separate: la sola poesia<br />

permette al lettore / ascoltatore di sbizzarrirsi di più con la fantasia, mentre le immagini guidano e<br />

limitano la fantasia. Ma secondo gli studiosi le illustrazioni in Busch hanno uno scopo preciso,<br />

quello di rappresentare con simboli o metafore un significato più profondo, non si tratta cioè di<br />

mere illustrazioni dei fatti, anche se poi sta al critico darne una interpretazione.<br />

Sicuramente in Busch si instaura un Wechselspiel, cioè un’alternanza di testo e immagini che<br />

formano un tutt’uno inscindibile.<br />

Il frontespizio di Max und Moritz:<br />

Bubengeschichte: “storia di ragazzini”, oppure (più probabilmente) “storia di birboni”. Infatti der<br />

Bub (-en) significa “ragazzino” (in tedesco meridionale), der Bube (-n) significa “birbante,<br />

birbone”. Der Streich (-e), come già visto, significa “tiro, marachella”.<br />

Il Vorwort “prefazione”:<br />

I versi alternano un Vierheber giambico (verso di quattro accenti principali, in cui si alternano una<br />

sillaba atona e una sillaba tonica), tipico dei Volkslieder, e un Vierheber trocaico (verso di quattro<br />

accenti principali, in cui si alternano una sillaba tonica e una sillaba atona), molto popolare<br />

nell’epoca romantica.<br />

Alcuni termini:<br />

(v. 6) bekehren “convertirsi”<br />

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