PATOLOGIE DELLE VIE BILIARI - AppuntiMed

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20.05.2013 Views

Giordano Perin; fisiopatologia medica: gastroenterologia 1: patologie della via biliare • 10% a 5 anni. • 15% a 10 anni. • 18% a 15 anni. Una rimozione preventiva della colecisti, pertanto, non è in nessun modo consigliata. SINTOMATOLOGIA: molto spesso la diagnosi di colelitiasi viene posta OCCASIONALMENTE IN CONCOMITANZA AD ECOGRAFIE SVOLTE PER ALTRE RAGIONI: nel 65-80% la patologia è infatti COMPLETAMENTE ASINTOMATICA. La eventuale sintomatologia tipica della malattia può interessare: • COLICA BILIARE sicuramente la sintomatologia più comune, si tratta di una manifestazione sporadica caratterizzata da: ◦ dolore violento improvviso accessionale che raggiunge l'apice e permane molto forte. ◦ Si verifica in ipocondrio destro, si irradia all'epigastrio e alla regione sottoscapolare, si riferisce eventualmente anche alla spalla destra. ◦ Nausea, vomito e sudorazione, tipici sintomi neurovegetativi forti. ◦ Durata da mezz'ora anche a 3-6 ore. La colica si risolve in modo completo dal punto di vista sintomatologico: la eziologia è quella di un calcolo che si porta ad ostruire il deflusso della bile dalla colecisti provocando una contrazione spastica e molto dolorosa della stessa. Il sintomo può non ripresentarsi anche per anni. • COLECISTITE ACUTA quadro infettivo in questo caso, non solo ostruttivo, si accompagna ad una febbre CONTINUA E NON BILIOSETTICA, come avviene invece nella colangite. Per quanto riguarda TURBE DISPEPTICHE REGISTRATE DA QUESTI PAZIENTI non ci sono evidenze statistiche che consentano di correlarle a una patologia di questo tipo. SEMEIOTICA: dal punto di vista semeiologico è importante ricordare: • ANAMNESI: molto importane per gli aspetti di ereditarietà tipici della colelitiasi. • ESAME OBIETTIVO: fondamentale è la manovra di Murphy; si uncina la regione costale in prossimità del punto cistico e si fa inspirare a fondo il paziente abbassando il piano diaframmatico e quindi la colecisti. Se il paziente blocca il respiro nella fase di inspirazione, allora la manovra è positiva e indica una infiammazione della colecisti. • ESAMI DI LABORATORIO: ◦ indici di INFIAMMAZIONE ACUTA O CRONICA. ◦ Indici di SOFFERENZA DELLA COLECISTI come fosfatasi alcalina e gamma GT. • ECOGRAFIA ADDOMINALE: ESAME DI PRIMA SCELTA per quanto riguarda la calcolosi, è molto sensibile e molto specifica. È importante valutare la associazione con altri quadri patologici quali: • triade di saint caratterizzata dalla combinazione di ernia iatale, calcolosi della colecisti e diverticolosi del colon. • Ulcera gastroduodenale. • Gastrite. • Malattia da reflusso gastroesofageo o MRGE. TRATTAMENTO: 4

Giordano Perin; fisiopatologia medica: gastroenterologia 1: patologie della via biliare LA CALCOLOSI DELLA COLECISTI IN ASSENZA DI COLICHE O ALTRI SINTOMI NON VA TRATTATA. I trattamenti previsti sono due. • TERAPIA MEDICA con acido ursodesossicolico: si tratta di un acido che permette di riequilibrare l'ambiente biliare. Se la colecisti si contrae ancora e i calcoli sono piccoli, al di sotto dei 2cm, e radiotrasparenti, si può applicare questa terapia. Ricordiamo che: ◦ la terapia si protrae per 6 mesi almeno. ◦ Funziona solo nel 25-30% dei casi. NON È DETTO CHE FUNZIONI quindi e non viene considerata una terapia abbastanza efficace da essere distribuita dal sistema sanitario nazionale. • TERAPIA CHIRURGIA A CIELO APERTO O LAPAROSCOPICA, SICURAMENTE È LA TERAPIA PIÙ UTILIZZATA. Si esegue l'operazione se: ◦ il paziente ha coliche. ◦ Il paziente presenta altri sintomi. SI ESEGUE UNA COLECISTECTOMIA: un tempo si eliminavano i calcoli e si richiudeva la colecisti, ma la alterazione risulta a questo punto tale da provocare inevitabilmente altre complicanze. La colecistectomia non da nessun problema: dopo un mese o due di adattamento con una dieta non ricca di grassi, IL COLEDOCO COMINCIA A DILATARSI E A FUNZIONARE COME UN SERBATOIO BILIARE. CALCOLOSI DELLA VIA BILIARE PRINCIPALE: con questo termine si indica la presenza di concrementi nel coledoco e o nel dotto epatico comune, non interessa i dotti epatici o le parti interne del fegato quindi. Si distinguono due tipi di calcolosi della via biliare principale (VBP): • PRIMITIVO determinata dallo sviluppo di calcoli in sede della via biliare composti di bilirubinato di calcio; questo è dovuto spesso a: ◦ ittero emolitico. ◦ Stasi biliare ostruttiva. Si tratta di un evento RARO, interessa solo il 5% dei pazienti. • SECONDARIO con lo sviluppo di calcoli di bilirubinato che invece traggono origine dalla colecisti e migrano nei dotti biliari. La migrazione avviene nel 10-15% dei casi di colelitiasi: i calcoli migrati aumentano poi di dimensioni e danno delle forme ostruttive parziali o totali. MRCP di una calcolosi della via biliare principale: si individuano molto bene due calcoli posti nel coledoco. immagine tratta da wikipedia 5

Giordano Perin; fisiopatologia medica: gastroenterologia 1: patologie della via biliare<br />

LA CALCOLOSI DELLA COLECISTI IN ASSENZA DI COLICHE O ALTRI SINTOMI NON<br />

VA TRATTATA. I trattamenti previsti sono due.<br />

• TERAPIA MEDICA con acido ursodesossicolico: si tratta di un acido che permette<br />

di riequilibrare l'ambiente biliare. Se la colecisti si contrae ancora e i calcoli sono<br />

piccoli, al di sotto dei 2cm, e radiotrasparenti, si può applicare questa terapia.<br />

Ricordiamo che:<br />

◦ la terapia si protrae per 6 mesi almeno.<br />

◦ Funziona solo nel 25-30% dei casi.<br />

NON È DETTO CHE FUNZIONI quindi e non viene considerata una terapia<br />

abbastanza efficace da essere distribuita dal sistema sanitario nazionale.<br />

• TERAPIA CHIRURGIA A CIELO APERTO O LAPAROSCOPICA, SICURAMENTE È<br />

LA TERAPIA PIÙ UTILIZZATA. Si esegue l'operazione se:<br />

◦ il paziente ha coliche.<br />

◦ Il paziente presenta altri sintomi.<br />

SI ESEGUE UNA COLECISTECTOMIA: un tempo si eliminavano i calcoli e si<br />

richiudeva la colecisti, ma la alterazione risulta a questo punto tale da provocare<br />

inevitabilmente altre complicanze. La colecistectomia non da nessun problema:<br />

dopo un mese o due di adattamento con una dieta non ricca di grassi, IL<br />

COLEDOCO COMINCIA A DILATARSI E A FUNZIONARE COME UN SERBATOIO<br />

BILIARE.<br />

CALCOLOSI DELLA<br />

VIA BILIARE PRINCIPALE:<br />

con questo termine si indica la presenza di concrementi nel coledoco e o nel dotto epatico<br />

comune, non interessa i dotti epatici o le parti interne del fegato quindi.<br />

Si distinguono due tipi di calcolosi della via biliare principale (VBP):<br />

• PRIMITIVO determinata dallo sviluppo di calcoli in sede della via biliare composti di<br />

bilirubinato di calcio; questo è dovuto spesso a:<br />

◦ ittero emolitico.<br />

◦ Stasi biliare ostruttiva.<br />

Si tratta di un evento RARO, interessa solo il 5% dei pazienti.<br />

• SECONDARIO con lo sviluppo di calcoli di bilirubinato che invece traggono origine<br />

dalla colecisti e migrano nei dotti biliari. La migrazione avviene nel 10-15% dei casi<br />

di colelitiasi: i calcoli migrati aumentano poi di dimensioni e danno delle forme<br />

ostruttive parziali o totali.<br />

MRCP di una calcolosi<br />

della via biliare principale:<br />

si individuano molto bene<br />

due calcoli posti nel<br />

coledoco.<br />

immagine tratta da wikipedia<br />

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