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Capitolo 1: Il mistero di Edwin Gray<br />
Il mio interesse per la free energy iniziò nell’estate del 1973 quando presi per<br />
la prima volta il National Tattler. In un articolo scritto dal reporter Tom Valentine<br />
(figura 1), il titolo era: “Uomo crea motore che non consuma carburante;<br />
l’invenzione potrebbe cambiare la storia a partire dal 1984”. Beh, ero giovane e<br />
ingenuo, ma ero sicuro di non aver mai visto un titolo di giornale come quello<br />
prima di allora. L’articolo continuava dicendo:<br />
Un inventore californiano ha trovato il modo di creare energia<br />
elettrica senza limiti senza usare carburante, potenzialmente la più<br />
grande scoperta nella storia dell’umanità. Edwin Gray, Sr., 48 anni, ha<br />
realizzato apparecchi funzionanti che potrebbero alimentare ogni<br />
auto, treno, camion, barca ed aeroplano, che si muoverebbe su questa<br />
terra perpetuamente; apparecchi che potrebbero riscaldare,<br />
raffreddare e servire ogni casa americana senza costruire nessuna<br />
linea di trasmissione; che potrebbero fornire energia senza limiti nel<br />
poderoso sistema industriale della nazione per sempre, e fare tutto<br />
senza creare una singola briciola di in<strong>qui</strong>namento.<br />
Dopo diversi paragrafi dedicati a tali argomenti, come ad esempio ad<br />
aumenti di capitali e al cercare di mettere insieme un gruppo di lavoro,<br />
l’articolo continuava descrivendo due test molto interessanti che lo scrittore<br />
dell’articolo vide personalmente nel laboratorio di Gray a Van Nuys, in<br />
California, assieme a molti altri scienziati:<br />
Al Tattler fu data una esauriente dimostrazione sui metodi<br />
“impossibili ma veri” di Gray per usare l’elettricità. La prima<br />
dimostrazione provò che Gray usa una forma totalmente differente di<br />
corrente elettrica – una forma dell’energia potente ma “fredda”.<br />
C’era una batteria di automobile da 6 volt sul tavolo. Dei fili<br />
piombati partivano dalla batteria verso una serie di condensatori, che<br />
sono la chiave della scoperta di Gray. Il sistema completo era<br />
collegato a due elettromagneti, ognuno del peso di una libbra e un<br />
quarto (circa 550 grammi NdT). “Ora, se tu provassi a caricare quei<br />
due elettromagneti con il succo di quella batteria e fargli fare quello<br />
che sto per fargli fare, prosciugheresti la batteria in 30 minuti e i<br />
magneti diventerebbero estremamente caldi” spiegò Gray. “Voglio che<br />
tu veda cosa accade”. Non appena Fritz Lens attivò la batteria, un<br />
voltometro aumentò gradualmente fino a 3000 volts. A quel punto,<br />
Gray chiuse un interruttore e si udì un forte rumore scoppiettante. Il<br />
magnete superiore fu scagliato in aria con una forza tremenda e fu<br />
afferrato da Richard Hackenberger. Un’eccezionale scossa elettrica<br />
aveva spinto il magnete in aria per più di due piedi (60 cm NdT) – ma il<br />
magnete rimase freddo. “La cosa stupefacente” disse Hackenberger<br />
“è che stato usato solo l’1% dell’energia – il 99% è tornato alla<br />
batteria”. Gray spiegò “La batteria può durare per molto tempo<br />
perché la maggior parte dell’energia ritorna ad essa. Il segreto per far<br />
questo è nei condensatori e nell’essere in grado di “separare il<br />
positivo”. Quando Gray disse “separare il positivo”, le facce di due<br />
fisici di tutto rispetto fecero una smorfia di perplessità. (Normalmente<br />
l’elettricità è composta da particelle positive e negative, ma il sistema<br />
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