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Nikola Tesla: Lezioni, Brevetti e Articoli (The Problems Of Increasing Human<br />
Energy), che comparve per la prima volta nella “Rivista mensile illustrata del<br />
secolo” (The Century Illustrated Monthly Magazine) nel giugno del 1900:<br />
Sin da quando descrissi questi semplici princìpi della telegrafia<br />
senza fili, ebbi frequenti occasioni di notare che sono stati usati<br />
identici elementi e caratteristiche nell’evidente convinzione che i<br />
segnali vengono trasmessi a considerevoli distanze da radiazioni<br />
Hertziane. Questo è solo uno dei tanti fraintendimenti a cui le indagini<br />
dei deplorati fisici hanno dato rilievo. Circa 33 anni fa Maxwell,<br />
sull’onda del suggestivo esperimento fatto da Faraday nel 1845,<br />
sviluppò una teoria idealmente semplice che collegava intimamente<br />
luce, calore radiante e fenomeni elettrici, interpretandoli come<br />
manifestazioni tutte dovute alle vibrazioni di un ipotetico fluido di<br />
inconcepibile evanescenza chiamato etere. Non si fece nessuna<br />
verifica sperimentale fino a che Hertz, su suggerimento di Helmholtz,<br />
intraprese una serie di esperimenti su questo effetto. Hertz<br />
procedette con straordinaria ingegnosità e perspicacia, ma dedicò<br />
poca energia al perfezionamento di questo apparato così antiquato. La<br />
conseguenza fu che non riuscì ad osservare l’importante funzione che<br />
svolgeva l’aria nei suoi esperimenti e che successivamente io ho<br />
scoperto. Ripetendo i suoi esperimenti e giungendo a conclusioni<br />
differenti, mi azzardai ad indicare questa svista. La forza delle prove<br />
portate in seguito da Hertz a supporto della teoria di Maxwell stava<br />
nella corretta valutazione delle frequenze di vibrazione dei circuiti che<br />
egli usò. Ma io mi accertai che Hertz non poteva aver ottenuto le<br />
frequenze che pensò stesse ottenendo. Le vibrazioni ottenute con un<br />
apparato identico a quello che impiegava sono, di regola, molto più<br />
lente, e ciò è dovuto alla presenza di aria che produce un effetto di<br />
raffreddamento su di un circuito elettrico che vibra rapidamente con<br />
alta pressione come fa un fluido sopra un diapason vibrante. Ho<br />
comunque scoperto da allora altre cause di errore, e ho smesso molto<br />
tempo fa di considerare i suoi risultati come una verifica sperimentale<br />
dei concetti poetici di Maxwell. Il lavoro del grande fisico tedesco è<br />
stato un immenso stimolo per la ricerca elettrica contemporanea, ma<br />
tale lavoro, con il suo fascino, ha anche, in parte, paralizzato la<br />
mentalità scientifica, e ciò ha impedito una indagine imparziale. Ogni<br />
nuovo fenomeno che veniva scoperto veniva reso idoneo alla teoria, e<br />
così, molto spesso, la verità è stata inconsciamente distorta.<br />
Ovviamente, Tesla non era d’accordo con il lavoro di Helmholtz, Hertz, e<br />
Maxwell! Per quei lettori che non sanno chi sono questi gentiluomini, Hermann<br />
Von Helmholtz pose le basi di quella che oggi è conosciuta come la “Prima<br />
Legge della Termodinamica”, che afferma che “L’energia può essere<br />
trasformata da una forma ad un’altra, ma non può né essere creata, né essere<br />
distrutta”. Le equazioni di James Clerk-Maxwell sono la spina dorsale della<br />
moderna teoria elettromagnetica, e la presunta verifica di Heinrich Hertz del<br />
lavoro di Maxwell fu ritenuta così importante che il suo nome fu utilizzato come<br />
misura della frequenza. Questi stimati gentiluomini sono personalità di<br />
cardinale importanza nel modo in cui la scienza elettrica è insegnata<br />
oggigiorno. Ma, come possiamo vedere, Tesla li accantonò tutti come non<br />
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