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Dario Ceppatelli Si tratta dell'unico reperto in peltro rinvenuto a Miranduolo in
11 anni di scavo. Ora dobbiamo capire se possiamo già parlare di un'attività
produttiva legata a questo materiale o si tratta di una produzione occasionale (o
semplicemente di un ritrovamento fortuito...). Certamente, durante tutte le fasi
di vita dell'insediamento, esistevano strutture e conoscenze tecniche per
realizzare oggetti del genere.
29 settembre 2011 alle ore 0.08
Vasco La Salvia Dario, come fai a dire che si tratta di peltro?????? le scorie si
identificano innanzi tutto attraverso parametri morfologici che le distinguino per
le loro modalità di formazione. Dunque, 1) si tratta di una scoria colata (tapped);
2) è magnetica? 3) colore (descrizione del colore); Tessitura superficiale ed
eventualmente in frattura (identificabilità/presenza di inclusi riconoscibili); 5)
peso specifico; l'identificazione del processo di produzione a monte è l'ultima
fase del ragionamento a meno di non avere una strumentazione adeguata che ci
permetta di definire subito i maggiori componenti chimici della ns scoria. Sarei
dunque, assai più cauto nell'identificare Cu e Sn come responsabile della scoria
in esame. Fra l'altro il peltro come ben metti in luce è il prodotto di un processo
di alligazione e quindi la scoria potrebbe/dovrebbe apparire diversa rispetto a
quella che presenti che, invece, pare più simile alla riduzione da minerale. Fammi
sapere. Buon lavoro
29 settembre 2011 alle ore 0.37
Vittorio Fronza ottimo, grazie vasco! a questo punto mi pare sia quasi
certamente una tapped slag. resta da capire di che materiale: se non fosse ferro
sarebbe una novità. domani faccio foto ingrandite e posto, poi quando vieni a
trovarci la vedi meglio
29 settembre 2011 alle ore 1.05
Dario Ceppatelli In efetti dalla foto non si vede bene e il colore è falsato. Il
reperto non è magnetico, si presenta di colore grigio opaco uniforme (e non
verde come appare in foto). La superficie non è porosa. Gioca a sfavore della mia
prima proposta il fatto che non è assolutamente duttile, sembra come
cristallizzato e, ad un primo esame (a mano), non sembra avere un peso
specifico altissimo.
29 settembre 2011 alle ore 1.21
Dario Ceppatelli Sono arrivato a questa prima conclusione (che metto in
discussione di buon grado) soprattutto per esclusione: le caratteristiche del
peltro sono quelle che più si avvicinano a come si presenta il reperto. La colatura
è identica a quelle risultanti dalle prove sperimentali a cui ho assistito (purtroppo
non ho documentazione fotografica) e escludendo l'alluminio (visto che è stato
rinvenuto in uno strato databile a una fase precedente al castello dei
Gherardeschi) non saprei proprio che pesci pigliare!
29 settembre 2011 alle ore 1.28
Vittorio Fronza comunicazione di servizio: dario, domani porta l'oggetto sullo
scavo così facciamo altre foto e le postiamo
29 settembre 2011 alle ore 1.31
Dario Ceppatelli Il commento sulla "produzione" era soltanto una rifessione.
Una domanda a caldo che ci siamo posti in tanti vista la stranezza del reperto.
29 settembre 2011 alle ore 1.32
Valenti Marco Ottima successione di post: come deve essere lo spirito e la
finalità dell'informazione "partecipata".
29 settembre 2011 alle ore 7.46
Vasco La Salvia ‎... appariscono uguali ma non sono uguali ... maledette scorie!!!!
Scherzi a parte, il problema rimane: nella sperimentazione la scoria venne