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PINAY : Complotto contro la Chiesa<br />
noi — realmente ! — insegnamo nei loro riguardi, senza dubbio ci sterminerebbero ».<br />
La storia dimostra la fondatezza di questa previsione. La Santa Chiesa Cattolica Apostolica<br />
Romana, quando scopri ciò che in segreto insegnavano i maestri ebrei, o Rabbini, ai loro fedeli, fece<br />
requisire e distruggere, in diverse occasioni, i libri del Talmud, preoccupata, giustamente, del pericolo<br />
costituito da insegnamenti siffatti, soprattutto per coloro che, essendo i più fervorosamente religiosi,<br />
seguivano incondizionatamente, e fanaticamente, quegli insegnamenti.<br />
Dinanzi a tali provvedimenti gli ebrei reagirono nel modo loro più congeniale: con la frode.<br />
Approntarono cioè nuovi testi, apocrifi, del Talmud e quindi informarono le autorità civili ed<br />
ecclesiastiche del tempo, che i<br />
[157] testi erano stati purgati di quei passi la cui lettura era stata considerata pericolosa ed aveva<br />
determinato provvedimenti di legge.<br />
Frequentemente però, tra l'indignazione generale, sia la Santa Chiesa che i Governi Civili,<br />
rinvenivano i testi originali. Quelli veri. Quelli di cui i Rabbini si servivano ancora per impartire il loro<br />
insegnamento. E queste scoperte davano spesso origine a reazioni violente contro la setta religiosa, nei<br />
cui autentici libri sacri è conftgurata anche la cospirazione. Quella stessa che ha potuto gradualmente<br />
sviluppare i suoi piani, sino a giungere all'odierno stadio di pericolosità per tutte le genti.<br />
Lo scrittore ebreo Cecil Roth, nella sua opera Storia del popolo ebraico parla estesamente della<br />
condanna del Talmud pronunciata dal Papa Gregorio IX e, successivamente, anche da Papa Leone X,<br />
nel Secolo XVI ; condanna che fu originata da una denunzia fatta al Cardinale Carafa, che l'opera era<br />
perniciosa e blasfema. Questa denunzia partì dall'ebreo Vittorio Eliano, nipote dell'eminente ebreo Elia<br />
Levita, ed ebbe come conseguenza il pubblico rogo dell'opera suddetta, che venne fatto a Roma, in<br />
Campo dei Fiori, nell'autunno dell'anno 1553 ( 99).<br />
Un'altra copiosa fonte di quelle che sono le vere e occulte credenze religiose degli ebrei,<br />
scaturisce dai vari processi celebrati dall'Inquisizione contro quei giudei clandestini, che la Santa<br />
Chiesa chiamò eretici giudaizzanti. Di tutto il copioso materiale di cui protremmo disporre frugando<br />
negli archivi dell'epoca, disseminati nelle varie località dove i fatti suddetti si sono svolti, ci limitiamo a<br />
citare alcuni fatti storici tratti dai Processi di Luis de Carbajal, un'opera ufficiale stampata nell'anno<br />
1935 dal governo del Messico, edita dall'Archivio Generale di quella Nazione.<br />
Quest'opera riproduce manoscritti originali, e firmati, dell'ebreo processato, degli inquisitori,<br />
testimoni ecc. L'autenticità dei vari documenti è quindi fuori discussione. Neanche gli stessi ebrei<br />
dell'epoca hanno mai potuto smentirla.<br />
[158]<br />
Ebbene, il contenuto di questo documento, l'unico che sottoponiamo ai nostri lettori, per<br />
brevità, è qualcosa di spaventoso. La mostruosità blasfema delle parole e degli atti compiuti in quelle<br />
occasioni contro Nostro Signor Gesù Cristo e contro la Santa Vergine, l'odio satanico dimostrato verso<br />
il cristianesimo (un odio che, ovviamente, è la negazione e il ripudio della vera, autentica legge dettata<br />
da Dio a Mosè sul Monte Sinai), sono qualcosa che ripugna e che ancora oggi fa violenza alla coscienza<br />
di qualsiasi persona onesta.<br />
Dalla testimonianza di Manuel Lucena, altro ebreo amico di Luis de Carbajal, citiamo quanto<br />
segue:<br />
« Un anno e mezzo orsono lo trovai nel Collegio degli Indios mentre, nella sua stanzetta,<br />
stava trascrivendo massime di vita eterna dalla Bibbia. Gli dissi : " Belle cose statc scrivendo ".<br />
Mi rispose che tali veramente erano e che lo spaventava il fatto che queste cose non aprissero gli<br />
occhi a tutte le creature. E soggiunse : " Spezzato sia colui che infrange la legge del Signore " e<br />
ciò disse per i cristiani che, secondo lui, infrangevano la Legge di Mosè e che, quindi, dovevano<br />
esser distrutti ».<br />
Successivamente Manuel de Lucena disse che avendo sottoposto alcuni suoi dubbi « allo stesso<br />
Luis de Carbajal, quale uomo che osserva la legge ed è molto versato nella Bibbia, e domandatogli se lui<br />
99 Dalla Storia del Popolo Ebraico di Cecil Roth, Silva Editore di Milano, anna 1962, p. 327 e 408.<br />
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