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PINAY : Complotto contro la Chiesa<br />
« Nel mondo bancario ebreo — riportiamo testualmente — Jacob Schiff non emerse<br />
soltanto per la sua scienza degli affari e per l'audacia delle sue iniziative. Egli influì anche<br />
decisamente, realizzando i suoi progetti e dando vita alle sue intenzioni, sull'attività politica<br />
direttiva che questa Banca avrebbe dovuto esercitare per influenzare il destino del mondo ;<br />
quella che allora venne definita : The spiritual direction of human affairs. ».<br />
Un'altra delle preoccupazioni costanti del plutocrate fu l'intervento a tutti i costi negli affari<br />
politici della Russia, onde provocare in questo paese un cambio di regime. La conquista politica della<br />
Russia, una nazione che sino a quel momento era sfuggita alla trista influenza massonica, con<br />
l'organizzazione e la realizzazione del nuovo regime (comunista), avrebbe costituito il mezzo migliore<br />
per assicurare il dominio d'Israele in tutto il mondo ( 23). L'opera citata continua:<br />
[79]<br />
Durante la primavera del 1917, Jacobo Schiff, prese ad operare con Trotsky (anch'esso<br />
ebreo, come abbiamo già detto) perché egli facesse scoppiare la rivoluzione<br />
sociale in Russia. L'organo giudeo-bolscevico di NuovaYork Forward si allineò anch'esso sulle<br />
stesse posizioni.<br />
Da Stoccolma, l'ebreo Max Warburg, operava egualmente per mettere Trotsky e<br />
compagni in condizione di muoversi ; lo stesso facevano : il Sindacato Westfalico-Renano — un<br />
importante consorzio ebraico — Olef Aschberg del Nye Banken di Stoccolma e Yivotovovsky, la<br />
ebrea che aveva concesso addirittura sua figlia in moglie al rivoluzionario russo ( 24). Fu in quel<br />
periodo, appunto, che l'ebreo americano, Paul Warburg, esponente dell'alta banca, non venne<br />
rieletto nella carica direttiva sino allora ricoperta nella Federal Reserve Board, per i suoi troppo<br />
evidenti, stretti legami con i personaggi bolscevichi ». ( 25).<br />
Il Times di Londra del 9 febbraio 1918 e il New York Times, in due articoli di Samuel Gompers,<br />
apparsi uno nel numero dello maggio 1922 e l'altro in quello del 31 dicembre del 1923, recano quanto<br />
segue :<br />
« Se osserviamo che l'impresa ebrea Kuhn-Loeb &Cia. è in relazione col Sindacato<br />
Westfalico-Renano, altra impresa ebrea in Germania, con Lazard Frères, Casa ebrea di Parigi, e<br />
anche con l'Istituto Bancario Gunzburg, impresa ebrea a Pietrogrado, Tokio e Parigi, e se<br />
consideriamo inoltre che i precedenti affari ebrei sono strettamente collegati con la Casa Ebrea<br />
Speyer & Cia. di Londra, Nuova-York e Francoforte sul Meno, così come con il Nye-Banken di<br />
Stoccolma, appare provato che il movimento bolscevico è sotto un certo aspetto l'espressione di<br />
un movimento generale ebreo, e che determinate aziende bancarie ebree sono interessate<br />
all'organizzazione di questo movimento » ( 26).<br />
Il generale russo Nechvolodof sottolinea, nella sua opera, la forte entità del finanziamento<br />
ebreo alla rivoluzione comunista in Russia :<br />
[80]<br />
« Durante gli anni che precedettero la rivoluzione, dodici milioni di dollari erano stati<br />
consegnati da Jacobo Schiff ai rivoluzionari russi. D'altra canto — scrive<br />
il generale — secondo quanto afferma M. Bakmetieff, ambasciatore del governo imperiale russo<br />
negli Stati Uniti, morto a Parigi dopo qualche anno, i bolscevichi trionfanti, già negli anni tra il<br />
1918 e il 1922, avevano rimesso 600 milioni di rubli d'oro all'impresa Kuhn, Loeb & Cia ».<br />
Dopo queste prove di fatti tanto chiari e lampanti non crediamo sia concesso a nessuno di<br />
affermare ottimisticamente, come spesso invece si sente purtroppo fare, che vi sono ebrei cattivi (i<br />
23 Duque de la Victoria: op. cit.<br />
24 Esteban y Malanni: op. cit.<br />
25 Idem.<br />
26 Idem.<br />
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