COMPLOTTO CONTRO LA CHIESA - holywar!

PINAY : Complotto contro la Chiesa
Pontefici che più si distinsero per la loro riconosciuta santità, per cui fu giustamente canonizzato —
mentre se fosse vissuto nei nostri tempi funesti, i gerarchi ecclesiastici che sono al servizio della
Sinagoga di Satana, lo avrebbero condannato come razzista ed antisemita e, se avessero potuto, lo
avrebbero compreso fra i criminali di guerra di Norimberga ; giacché nei nostri tempi le quinte colonne
emettono condanne contro tutti coloro che pretendono difendere le loro popolazioni o la Santa Chiesa
dall'Imperialismo politico od economico degli Israeliti..
Però le Sante Bolle menzionate e la loro esecuzione non furono sufficienti a contenere le
malefatte dei giudei che, in tutte le terre che offrono loro ospitalità, finiscono per costituire un pericolo
mortale per i popoli cristiani e gentili ; e subito questo Papa, modello di santità e di pietà, ebbe
sufficiente energia per tentare una soluzione radicale del problema, tagliando corto, ed il 26 febbraio
del 1560 promulgò la fulminante Bolla Hebraeorum Gens, per l'espulsione degli ebrei dagli Stati
Pontifici. Data la necessaria brevità di questa opera, pubblicheremo di quel coraggioso documento
soltanto
[591] le parti che ci sembrano più importanti. Il Santissimo Papa diceva :
[592]
« In altri tempi il popolo giudaico fu depositario delle parole divine, partecipe dei misteri
celesti e tanto superò gli altri in grazia e in dignità, quanto in proporzione si rese meritevole, per
la sua posteriore incredulità, di essere precipitato dall'alto, per cui, giunto il tempo della
plenitudine, ingrato e perfido, condannò indegnamente il suo Redentore, uccidendolo di morte
ignominiosa... però, la pietà Cristiana, nutrendo fin dal principio compassione per quella
inevitabile realtà, soffrì che il popolo giudaico vivesse in mezzo ai Cristiani con sufficiente
maggiore comodità... Ciò nonostante, l'empietà ebraica, imbevuta di ogni genere di atti
esecrabili, è giunta ad un tale punto che si rende necessario, per la salute dei Nostri, di limitare
con la forza e con rapido rimedio il dilagare di quella infermità. Con metodi innumerevoli di
usura, esercitati in ogni luogo, gli ebrei si appropriano degli averi dei cristiani bisognosi ; è pure
evidente che si fanno ricettatori e complici dei ladri e dei rapinatori, tentando di passare ad altri
le cose rubate e carpite o di occultarle, facendo questo non solo con le cose profane, ma anche
con quelle del sacro culto. Molti fra loro col pretesto di assolvere compiti della loro professione,
circuiscono le case di donne oneste e le conducono a perdizione con vergognose lusinghe. Quel
che è ancora più pernicioso di tutto, si dedicano a sortilegi ed incantamenti magici, superstizioni
e malefizi, inducendo molti incauti ed infermi agli inganni di Satana, vantandosi di poter predire
il futuro, di poter scoprire tesori e trovare oggetti nascosti... Per ultimo, ci è ben conosciuta ed
accertata la forza tanto indegna con cui questa razza esecrabile usa il nome di Cristo, in danno di
coloro che vivono in Cristo, per danneggiarli con frode. Mossi da queste ed altre gravissime
ragioni e commossi inoltre per la vastità dei crimini che crescono ogni giorno per disgrazia delle
nostre città, pensando inoltre che quella razza, salvo insignificanti gruppi dell'Oriente, non è di
alcuna utilità per noi... »...« 1. In virtù della Nostra autorità, con le presenti lettere ordiniamo
che dentro il termine di tre mesi dalla loro pubblicazione, tutti gli
ebrei di ambo i sessi, residenti nella nostra giurisdizione temporale e nelle città, territori e luoghi
che la compongono, e quelli che abitano sotto la giurisdizione dei Baroni ed altri Signori
temporali, compresi i Signori che hanno solo potere misto, potere di vita e di morte od esercitino
qualsiasi altra autorità ; tutti quegli ebrei, siano estromessi dai confini, senza possibilità di
appello ».
Però, il Santo Padre Pio V, ben sapendo come gli ebrei di tutto il mondo fossero sempre riusciti
ad eludere in varie forme gli editti di espulsione, per evitare che in questa occasione si burlassero degli
ordini di quella Santa Bolla, decretò, nella stessa, pene molto severe contro coloro che non fossero
partiti dal paese entro il tempo fissato, precisando :
« 2. Trascorsi tali termini, dovunque si trovino ebrei residenti o pellegrini, ora o nel
futuro, in qualunque città della menzionata giurisdizione, in qualunque territorio e località,
anche di Baroni, Signori, ecc., già specificati, siano, detti ebrei, spogliati di ogni loro avere,
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