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COMPLOTTO CONTRO LA CHIESA - holywar!

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PINAY : Complotto contro la Chiesa<br />

lavoro di spionaggio che condusse alla conquista della piazza e alla defezione dell'esercito di don<br />

Rodrigo. Tragico errore, come si vede, quello commesso dai Goti. E' sempre pericoloso, come i fatti ci<br />

dimostrano, tollerare l'esistenza sotterranea di qualsiasi « quinta colonna ».<br />

E' molto importante rilevare che Sisebuto era ben conscio della mancanza di fermezza dei<br />

cristiani nel condurre una politica ben definita, durante tutto il corso della storia, contro i loro nemici e<br />

anche della loro mancanza di misure adeguate ad ovviare alla poca memoria della gente per le lezioni<br />

del passato. Ben sicuro di tutto<br />

[377] questo egli fece più del possibile per impedire che i suoi successori, cadendo vittime degli abili<br />

inganni della finissinia diplomazia giudaica, fossero indotti a revocare quelle leggi difensive della<br />

Chiesa e dello Stato che egli aveva promulgato. La legislazione da lui tramandata venne così perpetuata<br />

nel cosiddetto « Fuero Juzgo » (una specie di Costituzione) e particolarmente raccomandata da<br />

Sisebuto stesso ai suoi successori affinché essi impiegassero tutto il loro rigore nel fare osservare le<br />

leggi anti-ebraiche, « pena l'essere diffamati tra gli uomini, perché alla loro morte il futuro gregge dei<br />

fedeli di Cristo li avrebbe senz'altro ripudiati quali cattolici e collocati tra gli ebrei peccatori, destinati<br />

ad ardere perpetuamente tra le rabbiose fiamme dell'inferno » ( 254).<br />

Sisebuto, che ben conosceva la caratteristica fiacchezza dei capi cristiani, non sbagliava di<br />

certo. Tant'è vero che non appena egli morì, il suo successore — il nuovo re Swintilia — venne travolto<br />

rapidamente dall'abile diplomazia degli ebrei, che posseggono il dono insuperabile di ispirare fiducia<br />

alle loro future vittime, soprattutto ostentando nei loro confronti un tratto estremamente cordiale.<br />

Usando il meglio dei loro classici imbrogli gli ebrei poterono guadagnarsi la fiducia di Swintilia<br />

il quale, così circuito e sedotto, mise ad un certo punto da parte la legislazione di Sisebuto e non tenne<br />

più in alcun conto le sue esortazioni e le sue severe ammonizioni sulle maledizioni che cadono su coloro<br />

i quali restituiscono la possibilità agli ebrei di riprendere la loro secolare lotta contro Cristo. Ancora<br />

una volta in quell'occasione, gli ebrei stessi poterono quindi far ritorno in patria e riprendere le loro<br />

normali attività nonché illoro culto.<br />

Sugli avvenimenti di quegli anni lontani l'ebreo Graetz, senza dubbio meglio informato di<br />

Padre Maria-<br />

[378] na sugli affari interni del Giudaismo, scrive : « a parte il battesimo gli ebrei convertiti non<br />

avevano abbandonato la loro religione ». Non insinua nemmeno, come si vede — al contrario di quanto<br />

chiaramente scrive Padre Mariana — che essi si fossero convertiti per solo interesse, salvo taluni casi,<br />

però continua narrando che durante l'epoca del filosemita Swintilia, « l'atto del battesimo era<br />

considerato sufficiente e nessuno si preoccupava poi di accertare se i convertiti non avessero invece<br />

mantenuto inalterati i loro usi e costumi.<br />

« Il nobile Re Swintilia fu in seguito detronizzato da una cospirazione di nobili e del clero, i<br />

quali vollero porre al suo posto Sisenando, docile loro strumento » ( 255).<br />

Come si vede l'ebreo Graetz accenna ad uno stato di cose che è l'ideale per gli ebrei falsi<br />

convertiti visto che vengono loro accreditate delle buone intenzioni unicamente per essersi fatti<br />

battezzare, ossia apparentemente trasformati in cristiani, senza che nessuno provveda ad interessarsi<br />

delle loro reali intenzioni. Tant'è veroche lasciati senza controllo alcuni di essi, ed i loro discendenti,<br />

poterono, anche nel caso suddetto, continuare nelle loro antiche pratiche religiose.<br />

E questa è, precisamente, anche l'attuale situazione. I discendenti dei falsi convertiti agiscono<br />

liberamente quale poderosa « quinta colonna » nella Chiesa e causano danni catastrofici alla Cristianità<br />

senza che nessuno si dia pena di effettuare una indagine severa e oculata per scoprire coloro che<br />

segretamente « giudaizzano ».<br />

In altre epoche, viceversa, le cose andarono ben diversamente. In altre epoche, ed allorquando<br />

la situazione si fece difficile, i convertiti ed i loro discendenti vennero mantenuti sotto la mira di una<br />

vigilante, costante attenzione, necessaria per interpretare la natura dei loro « veri » sentimenti.<br />

Nel caso di cui sopra, gli ebrei, protetti da Swintilia recuperarono in breve grande potere nel<br />

254 Forum judicum, Libro XII, Tit. II. Ley 14. La formula della maledizione contro i re che non osservarono la legislazione antiebrea<br />

dice così : « Sit in hoc saeculo ignominiosior cunctis hominibus... Futuri etiam examinis terribile quum patuerit tempus et metuendus<br />

Domini adventus fuerit reservatus, discretu sa Christi grege perspicuo ad laevam cum hebraeis exuratur flammis atrocibus ». ecc.<br />

255 Graetz, op. cit., tomo III. p. 49.<br />

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