E chi l'ha detto che i pastori sono solo uomini? - Erasmo da Rotterdam

-Il percorso della donna protestante dal
"risveglio" all'accesso al ministero attraverso il
femminismo-

Che cos’è il protestantesimo?
Il Protestantesimo è una forma di cristianesimo
sorta nel XVI secolo dalla Chiesa cattolica a
seguito del movimento politico e religioso noto
come "Riforma protestante", derivato dalla
predicazione dei riformatori, fra i quali i più
importanti sono Martin Lutero e Giovanni
Calvino.
Martin Lutero
Giovanni Calvino

Il protestantesimo si caratterizza per la varietà
delle confessioni di fede e delle chiese, ma è
possibile individuare alcuni tratti comuni:
l'accentuazione del rilievo della Bibbia nello
stabilire la regola della fede, rispetto alla
tradizione della Chiesa (Sola Scriptura).
la dottrina della "giustificazione per sola
fede (Sola Fide)
l'idea che la natura umana sia
intrinsecamente malvagia e meritevole di
distruzione, ma che l'uomo si salvi grazie al
sacrificio espiatorio di Gesù. (Sola Gratia)
la predestinazione
la disputa sul numero e la natura dei
sacramenti
l'accentuata dipendenza dallo Stato.

Il protestantesimo ha influenzato nel corso
del XIX secolo e nelle altre epoche storiche la
formazione della donna.
In questo periodo si presta molta attenzione
all’istruzione delle donne ma è impedito
l’accesso a determinate funzioni.

All’inizio del XIX secolo (“Risveglio”) le donne
incominciano ad acquisire maggiore indipendenza,
responsabilità e potevano esercitare un’autorità
religiosa.
Le donne predicatrici avevano la responsabilità
di organizzare i luoghi e la situazione
prevista per l’attività religiosa.
(Catherine Garretson scrisse un diario spirituale)

Le mogli dei pastori hanno sempre aiutato i
propri mariti nello svolgimento delle loro
funzioni,talvolta in maniera anche molto
consistente tuttavia il loro ruolo non fu mai
riconosciuto, se non dopo la rivoluzione
femminista. I compiti delle donne si
orientavano principalmente intorno al campo
dell’educazione e della sanità.

Diaconessa Sant’Apollonia
Interessante è la sviluppo dell’associazione
delle diaconesse, donne votate all’aiuto
dell’altro che può, per alcuni versi, rivelarsi
molto vicino allo statuto di religiosa di un
ordine di carità.

Josephine Butler risulta molto attiva nella lotta
contro la prostituzione in Gran Bretagna. Le
prostitute qui erano impossibilitate ad
abbandonare la loro condizione quindi la
campagna delle femministe risultò
estremamente importante.
Questo movimento è imbevuto soprattutto di
preoccupazioni morali e religiose. La prostituta
ha, anche se è caduta nell’errore e nel vizio, il
diritto alla salvezza, poiché il più delle volte lei
è una vittima dell’uomo e della miseria generata
dalla sua condizione sociale.

Josephine Butler
Le sorelle Grimkè

Tale lotta venne sostenuta in nome della
Bibbia e della Bibbia politica: è in gioco la
libertà della donna e bisogna lottare per la
moralità dell’uomo e la sanità della famiglia.
Questo avvenimento però si può tingere di un
certo riformismo sociale in quanto si ritenne
che la ragione principale della prostituzione
dovesse essere ricercata in una serie di
iniquità sociali (educazione insufficiente,
assenza di diritti civili …).
In questo periodo si cerca inoltre di
sviluppare una fraternità intersessuale,
raggiungibile mediante l’istruzione alla
sessualità per la gioventù, le classi miste
nelle scuole e l’introduzione di una comunità
del lavoro.

Nella convenzione del diritto delle donne di
Seneca Falls (USA - 1848) UNA RISOLUZIONE
ESIGEVA LA FINE DEL MONOPOLIO
MASCHILE DELLA PREDICAZIONE DEL
PULPITO. Nacquero molte polemiche anche
perché non si ritrovò nessun passaggio della
Bibbia che lasciasse intendere che le donne
fossero state scelte da Dio per esercitare le
funzioni di ministero.
Dopo la guerra di secessione le organizzazioni
controllate dalle donne diventarono potenti in
particolare per quanto riguardava le attività
missionarie.

Alcune donne iniziarono ad essere elette delegate
di chiese locali o di sinodi regionali, ma comunque
veniva loro negato di parlare pubblicamente.
Al passaggio del secolo alcune comunità
accettarono di accordare gli stessi diritti ai
delegati laici sia uomini che donne. La situazione
si evolse più facilmente in America, mentre in
Europa il problema del ministero femminile appare
solo nel 1914/18.
In Francia la mobilitazione di una forte
percentuale di pastori crea un vuoto nelle chiese
locali, che verrà soddisfatto dalle mogli dei
pastori che si impegneranno ad adempiere agli
incarichi pastorali dei mariti lontani.

Le donne e le cause sociali
Le donne protestanti si impegnarono in molte cause
sociali, tra cui la campagna anti-schiavistica.
Nel 1837 si tenne il primo congresso antischiavista
sostenuto da donne in cui spiccarono soprattutto
Sarah e Angelina Grimkè
Attraverso tali azioni però la Chiesa venne denunciata
per complicità con la schiavitù nera. I pastori
congreazionisti richiamarono le donne protestanti
all'ordine e a non occuparsi delle questioni pubbliche.
Sarah Grimkè e le femministe protestanti eseguirono
un'analisi della Bibbia per sostenere l'uguaglianza tra
i sessi. Sostennero per giunta, che la pienezza e
perfezione si raggiunse solo con Eva.

Intorno al 1890 Elisabeth Cady Stanton pubblicò la “
women's Bible”.
Madame Necker de Saussure sosteneva che
l'inferiorità della donna derivasse da un'educazione
arretrata che non può metterle in una posizione di
parità con l'uomo.
La diaconessa Sarah Monud criticò il modo in cui le
femministe difendevano i propri diritti, in quanto il
femminismo doveva realizzarsi secondo le
caratteristiche femminili: perseveranza senza
asprezza, tenacia senza tracotanza, calore senza
passioni, dignità senza durezza.

Istituto statale Erasmo da Rotterdam
Viale Italia 409 Sesto S.G. (20099) – MI –
www.erasmosesto.eu
Elaborato dagli studenti della classe 5^Cso:
Luppino Teresa; Mesto Emanuela; Macchia Chiara; Brambilla Giulia
Professori di riferimento: Flocco Rossella, Ornaghi Walter
Informazioni tratte da: Duby - Perrot ”Storie delle
donne,Ottocento -La donna Protestante-” di Jean
Baubérot