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Gli arcipelaghi - Sardegna Cultura

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immerso nel buio. Camminando pericolosamente su<br />

un asse da impalcatura che oscillava sotto i miei passi,<br />

ridiscesi dal fienile. Come riuscire a cancellare quelle<br />

tracce fresche di sangue nella mia casa? mi domandavo<br />

piena d’angoscia.<br />

C’era qualche rapporto tra la visione di nonna, il mio<br />

sogno, e l’improvvisa decisione di Oreste d’uscire di<br />

casa, lui che non usciva mai? E qual era il rapporto? E<br />

perché all’improvviso la sua urgenza di uscire era diventata<br />

così forte che non aveva neppure atteso che il<br />

guasto alla centrale elettrica venisse riparato e la luce<br />

tornasse? E perché, non appena lui era uscito, mamma<br />

e nonna avevano ordinato anche a Daniela e a me d’unirci<br />

alle loro preghiere, come se ciò in quel momento<br />

fosse più urgente dei compiti che stavamo facendo?<br />

Queste domande, insieme a un’altra che neppure<br />

mi permettevo di formulare ma che stava dietro tutte<br />

le altre come un’informe terribile ombra, mi turbinavano<br />

tra il cuore e il cervello in un moto vorticoso. Le<br />

fiamme nel camino danzavano la loro azzurra danza<br />

selvaggia, e solo per esse cercavano di essere svegli i<br />

miei sensi.<br />

90<br />

Il testimone<br />

Da quella notte maledetta non riuscivo più a staccarmi<br />

da lui. Quanto più volevo allontanarmene, tanto<br />

più lo cercavo, lo seguivo, come un cane segue il padrone.<br />

L’altro invece si teneva lontano da noi. Ma in<br />

modo che non desse nell’occhio, da furbo. E, se capitava,<br />

un bicchiere di vino insieme a noi lo beveva anche.<br />

Ma come una cosa indifferente, da vecchi compagni<br />

di leva, come eravamo. E poi ciao ciao e ognuno<br />

per conto suo.<br />

Io invece no, sempre lì, attaccato a lui, come un<br />

cane attaccato al padrone. E più le voci contro di lui<br />

diventavano insistenti, più io mi attaccavo a lui,<br />

come se ci tenessi a far mescolare la mia fama alla sua,<br />

come se fosse importantissimo che lui mi considerasse<br />

amico suo… E invece io dentro di me lo odiavo, come<br />

odiavo il ricordo di quella notte. Ma non riuscivo a<br />

staccarmi da lui, come non riuscivo a staccarmi dal ricordo<br />

di quello che avevamo fatto insieme.<br />

Perché lui non era solo, eravamo insieme quella<br />

notte maledetta, anche se l’altro fa finta d’essersene dimenticato<br />

e di non conoscermi.<br />

91

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