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Gli arcipelaghi - Sardegna Cultura

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andato con le sue bestie, lasciandoci a mani vuote e col<br />

cuore pieno d’umiliazione, li avevamo passati a bere. E<br />

più bevevamo, più sembrava aumentare il veleno dentro<br />

di lui. Io ero cotto, perché il vino non lo resisto, ma<br />

del suo veleno non potevo non accorgermene. E in un<br />

certo qual modo mi pareva anche giusto, che fosse così<br />

avvelenato.<br />

Quel temporale che minacciava da giorni e che avevamo<br />

sperato che scoppiasse e cancellasse le nostre<br />

tracce, girava ancora nell’aria senza dare una goccia<br />

d’acqua. Solo vento, e quella minaccia pesante nell’aria.<br />

Eravamo tornati al suo ovile, e così bevendo era passato<br />

il giorno ed era tornata la notte, senza portarci né<br />

sonno né pace. Quando lui cominciò a parlare di andare<br />

“a regolare i conti”, sellammo di nuovo i cavalli e<br />

partimmo. Io però, ubriaco com’ero, non capivo quali<br />

erano i conti che dovevamo regolare. Pensavo che forse<br />

voleva di nuovo tentare il colpo con le vacche di zio<br />

Antonio Flores o qualcosa di simile.<br />

Tutti eravamo ubriachi, ma io ero così ubriaco che<br />

non riesco a ricordare nulla di quel ritorno al Passo<br />

della Croce, che meglio sarebbe chiamarlo Passo dell’Inferno,<br />

dopo ciò che è successo. Perché doveva esserci<br />

il diavolo, lì ad aspettarci. A meno che non fosse<br />

stato con noi sin dal principio.<br />

Ricordo però che risi, perché in quel momento la<br />

cosa mi pareva molto divertente, quando sparò una<br />

raffica di mitra sul cane e cominciò a prendere a pedate<br />

il ragazzo che a ogni colpo veniva sollevato<br />

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mezzo metro da terra e poi ricadeva come un sacco di<br />

stracci. E gridava e supplicava, e anche quello mi pareva<br />

divertente, ubriaco com’ero.<br />

Ma quando gli vedemmo in mano il coltello e vedemmo<br />

che gli apriva la bocca e gli tirava fuori la lingua<br />

come a una bestia malata: – Ma compare, che fate?<br />

– gli gridammo. Ma già si voltava, tenendo nella destra<br />

il coltello levato su di noi e nella sinistra quel<br />

pezzo di carne sanguinante.<br />

Voleva abbandonarlo lì in quell’agonia senza speranza,<br />

voleva che ce ne andassimo lasciando che gettasse<br />

dalla bocca tutto il suo sangue, senza neppure<br />

potersi lamentare, solo quel grido soffocato e terribile<br />

da bestia. Ma anche se ubriachi, a noi la pietà non ci<br />

aveva abbandonato del tutto e chi gli sparò lo fece<br />

perché finisse quella sofferenza senza speranza. Ma<br />

con quell’atto di pietà ci eravamo per sempre legati a<br />

lui, alla sua malvagità, al suo destino.<br />

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