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UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA - Giurisprudenza - Università ...

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possono costituire rappresentanze sindacali all’interno dei luoghi di lavoro<br />

(ex artt. 39 Cost. e 14 St. lav.).<br />

Ma il punto è che queste rappresentanze sindacali non sarebbero titolari dei<br />

diritti previsti dalla legislazione di sostegno; e, secondo i giudici remittenti,<br />

sarebbe stato in tal modo compromesso il principio di eguaglianza. La<br />

Corte costituzionale non ha dato credito a questa tesi, ricordando che il<br />

principio di uguaglianza non è da intendere in senso automaticamente<br />

livellatore: esso implica unicamente che a situazioni uguali deve<br />

corrispondere un trattamento uguale, mentre a situazioni diverse può<br />

corrispondere un trattamento differenziato, purché tale differenziazione<br />

risponda a criteri di ragionevolezza. Ebbene, la Corte ha ritenuto che la<br />

differenziazione di trattamento introdotta dallo Statuto dei lavoratori<br />

risponda a criteri di ragionevolezza, poiché il criterio di rappresentatività in<br />

concreto è a garanzia dell’effettività dell’azione sindacale all’interno<br />

dell’azienda. I sindacati individuati dall’art. 19 St. lav. sarebbero i garanti<br />

dell’esercizio effettivo e responsabile dei diritti sindacali previsti dal Titolo<br />

III. E ciò anche al fine di evitare di compromettere la funzionalità<br />

dell’impresa (attraverso la concessione indiscriminata, “a un numero<br />

imprevedibile di organismi, ciascuno rappresentante pochi lavoratori”, se<br />

non, addirittura, ad organismi di “comodo”, di diritti sindacali che<br />

comportano significativi oneri sul datore di lavoro).<br />

Successivamente, con sentenza 24 marzo 1988, n. 334, la Corte<br />

costituzionale è stata chiamata ad esprimersi sulla legittimità dello stesso art.<br />

19 sotto altri profili.<br />

Poiché il requisito della maggiore rappresentatività (menzionato nell’art.<br />

19, lett. a)) era riferito alle confederazioni sindacali, ne sarebbe scaturita,<br />

secondo i giudici remittenti, la violazione dell’ultimo comma dell’art. 39<br />

Cost.<br />

37<br />

… e in<br />

relazione<br />

all’art. 39, 4°<br />

co., Cost.

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