UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA - Giurisprudenza - Università ...
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Per quanto concerne i datori di lavoro, in particolare, nessuno dubita che<br />
essi godano di libertà sindacale. Si discute tuttavia se tale libertà trovi<br />
fondamento nell’art. 39, 1° co., Cost. o nell’art. 18 Cost. in combinato<br />
disposto con l’art. 41 Cost. (libertà di iniziativa economica privata).<br />
Non è irrilevante stabilire il fondamento normativo della libertà sindacale<br />
dei datori di lavoro e, in particolare, degli imprenditori. Dalla formulazione<br />
dell’art. 41 (e soprattutto dei commi 2° e 3°) emerge che la libertà di<br />
iniziativa economica privata è, sì, riconosciuta, ma non è priva di limiti; e<br />
ciò, mentre l’affermazione della libertà sindacale nell’art. 39 è<br />
incondizionata (salvi i temperamenti che possono discendere dalla<br />
eventuale attuazione della seconda parte dello stesso art. 39).<br />
Più convincente sembra però la tesi, confortata anche dal contenuto delle<br />
convenzioni OIL n. 87/1948 e n. 98/1949 e dell’art. 28 della Carta dei<br />
diritti fondamentali (cd. Carta di Nizza), che non esclude il sindacalismo<br />
degli imprenditori dal campo di applicazione dell’art. 39 Cost. E’ bensì<br />
vero che il legislatore accorda talora un trattamento preferenziale alle<br />
associazioni sindacali dei lavoratori (v., ad es., l’art. 28 dello Statuto dei<br />
lavoratori, il quale prevede che, in caso di condotta antisindacale, su ricorso<br />
delle associazioni sindacali nazionali dei lavoratori che vi abbiano<br />
interesse, il giudice pronunci un decreto immediatamente esecutivo volto a<br />
far cessare il comportamento illegittimo e alla rimozione dei suoi effetti).<br />
Ma, per giustificare un trattamento differenziato eventualmente riservato<br />
alle associazioni sindacali dei lavoratori rispetto a quelle dei datori di<br />
lavoro, non è necessario sposare una lettura asimmetrica della libertà<br />
sindacale: esso si potrebbe giustificare semplicemente richiamando il 2°<br />
comma dell’art. 3 Cost. (cd. principio di eguaglianza sostanziale).<br />
25<br />
La libertà<br />
sindacale dei<br />
datori di<br />
lavoro e in<br />
particolare<br />
degli<br />
imprenditori