UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA - Giurisprudenza - Università ...

sebbene in tal caso non si possa parlare propriamente di sciopero, ma di
astensione dalle prestazioni che troverebbe tutela costituzionale nell’art. 18
Cost., sul diritto di associazione (Corte cost. 23 marzo 1994, n. 114; Corte
cost. 27 maggio 1996, n. 171).
4.4. La struttura del diritto di sciopero.
Se dal punto di vista fattuale lo sciopero è un’astensione dal lavoro, dal
punto di vista giuridico esso è un diritto potestativo cui corrisponde una
mera soggezione della controparte.
Parte della dottrina ha contestato tale qualificazione, sostenendo che il
diritto di sciopero sarebbe un diritto della personalità. In realtà, non vi è
contraddizione tra la configurazione del diritto di sciopero come diritto
potestativo e la sua configurazione come diritto della personalità: la
qualificazione come diritto della personalità attiene alla finalità del
riconoscimento del diritto di sciopero, mentre la qualificazione come diritto
potestativo attiene alla sua struttura, vale a dire al suo modo di operare
all’interno del rapporto obbligatorio con il datore di lavoro.
4.5. I modi attuativi.
Due sono i problemi principali che la giurisprudenza ha dovuto affrontare,
stante la mancanza, già ricordata, di una definizione esplicita di sciopero
nel testo dell’art. 40 Cost. L’uno è relativo alle modalità attuative dello
sciopero; l’altro è relativo alle finalità in vista delle quali lo sciopero viene
attuato.
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La
qualificazione
in termini di
diritto
potestativo
La
qualificazione
in termini di
diritto della
personalità