UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA - Giurisprudenza - Università ...

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L’art. 28 ha ingenerato, oltre che problemi interpretativi rilevanti, anche
problemi di legittimità costituzionale, sotto il profilo della limitazione della
legittimazione ad agire. E in effetti alcuni giudici hanno sollevato la
relativa eccezione in relazione agli artt. 24, 39 e 3 Cost.
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 54/1974, ha respinto le
eccezioni di illegittimità costituzionale sollevate. Per quanto riguarda l’art.
24 Cost., la Corte ha osservato che l’art. 28 nulla toglie alla tutela
giurisdizionale né dei singoli, né delle associazioni sindacali diverse da
quelle nazionali, i quali possono agire con gli strumenti giurisdizionali
ordinari. Per quanto riguarda, invece, gli artt. 39 e 3 Cost., ritenuti violati
in quanto la norma riserva un trattamento privilegiato ai sindacati nazionali,
la Corte ha respinto la relativa eccezione con argomentazioni simili a quelle
già utilizzate per respingere l’eccezione di incostituzionalità relativa all’art.
19 St. lav. Essa ha rilevato che ancorare la possibilità di utilizzare questo
strumento ad un criterio di rappresentatività – quale quello costituito dalla
dimensione nazionale – è del tutto ragionevole. E’ ragionevole cioè
differenziare il trattamento delle diverse associazioni sindacali a seconda
del grado di rappresentatività, sia perché le associazioni sindacali di una
certa consistenza sono in grado di rappresentare in maniera più adeguata gli
interessi dei lavoratori, sia perché un criterio di selezione consente di
evitare una proliferazione di ricorsi che danneggerebbero la stessa
funzionalità dell’impresa.
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Legittimazione
ad agire e
questioni di
legittimità
costituzionale