UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA - Giurisprudenza - Università ...

La legge disciplina anche i soggetti della contrattazione collettiva nel
pubblico impiego. Vi sono filtri che limitano l’accesso alla contrattazione:
alla contrattazione collettiva del settore pubblico possono accedere solo i
sindacati che abbiano nel comparto o nell’area almeno rappresentatività
pari al 5%, calcolata sulla base dei voti riportati nell’elezione delle RSU e
del numero degli iscritti rispetto a quelli dei lavoratori occupati in quel
comparto (art. 43 T.U.).
Sul fronte della pubblica amministrazione, il d.lgs. 29/1993 ha istituito
un’agenzia, l’ARAN, persona giuridica di diritto pubblico dotata di
rappresentanza legale della medesima nella contrattazione collettiva
nazionale (di comparto) (v. retro cap. II, par. 2). L’ARAN può altresì
svolgere consulenza e assistenza alla singola pubblica amministrazione che
stipula un contratto collettivo a livello decentrato (v. art. 46 d.lgs. n.
165/2001).
Per quanto riguarda i comparti e i comitati di settore, già l’accordo
interconfederale del 22 gennaio 2009 aveva individuato l’obiettivo della
riduzione dei comparti di contrattazione. Il legislatore delegato del 2009 ha
accolto questo invito, demandando ad appositi accordi tra ARAN e
Confederazioni rappresentative la definizione dei comparti di
contrattazione collettiva nazionale col limite espresso di quattro comparti.
3.12.1. L’efficacia del contratto collettivo nel settore pubblico.
Nel settore del pubblico impiego, la legge regola anche l’efficacia del
contratto collettivo. Il contratto collettivo stipulato tra i sindacati
rappresentativi e l’ARAN ha efficacia erga omnes: si applica, cioè, a tutti i
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I soggetti
della
contratta zio-
ne collettiva