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UNIVERSIDADE FEDERAL DE SANTA CATARINA - PGET - UFSC

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sottolinea che, anche se secondo i critici era ispirato agli scritti di Sterne<br />

e del De Maistre, era importante:<br />

59<br />

aggiungere che le somiglianze riguardano soltanto<br />

il procedimento letterario, e cioè la forma<br />

apparente, non quella vera delle Memorie di Braz<br />

Cubas, che sono a tutt‘oggi il più originale e<br />

umano romanzo che possegga la letteratura<br />

brasiliana e uno fra i più profondi di tutta la<br />

letteratura della lingua portoghese; certamente<br />

superiore ai romanzi di Eça de Queiroz, più<br />

scintillante ma più superficiale (ASSIS, 1928, p.<br />

7).<br />

Conclude parlando brevemente del pessimismo machadiano,<br />

delle sue caratteristiche e del perché la sua personalità era tenuta in gran<br />

simpatia da Anatole France, giacché ―sarebbe ingiusto […] intrattenere<br />

sulla soglia del libro il lettore‖ (p. 7). Ma non dimentica di indicare a chi<br />

volesse proprio informarsi più minutamente sullo scrittore ―un ampio<br />

studio pubblicato su di lui in Francia da Victor Orban, con prefazione di<br />

Anatole France‖ (p. 7). In Italia, lui stesso conclude, su Machado de<br />

Assis esisteva solo un saggio scritto dallo stesso Mario da Silva.<br />

I capitoli corrispondono rigorosamente a quelli dell‘originale e<br />

le note, otto a fine testo, spiegano in maniera abbastanza approfondita<br />

personaggi e eventi storici del Brasile. Se si prende in considerazione il<br />

fatto che l‘autore di Memorie Postume era scomparso da soli 20 anni e il<br />

testo originale era stato pubblicato nel 1899, si può dire che lo scritto di<br />

Machado e la prima traduzione italiana appartengono quasi alla stessa<br />

generazione. Nella sua introduzione il curatore si rivolge a lettori<br />

eruditi, conoscitori degli scrittori che lui cita e capaci di poter leggere la<br />

critica scritta in francese e, pensando all‘Italia dell‘epoca, dovevano<br />

costituire un‘esigua parte della popolazione. Da qui si può dedurre<br />

anche il motivo per il quale non crede sia necessario fornire troppe<br />

spiegazioni, visto che immagina un lettore all‘altezza di fare<br />

un‘interpretazione dello stesso livello di quella del traduttore.

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