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UNIVERSIDADE FEDERAL DE SANTA CATARINA - PGET - UFSC

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270<br />

nome completo originale. Penso che sia importante, nell‘era<br />

dell‘informazione elettronica in cui viviamo, che il traduttore tenga<br />

conto anche del fatto che un lettore incuriosito possa voler usare un<br />

motore di ricerca per soddisfare curiosità che sorgono durante la<br />

lettura 106 . Tra le tente possibilità che tali strumenti offrono c‘è quello di<br />

cercare le immagini corrispondenti al lessico (traduzione intersemiotica<br />

con cui sempre più si può evitare di ricorrere al dizionario bilingue in<br />

caso di lessico relativo agli oggetti) o delle vie delle città sconosciute,<br />

con le foto e le immagini, a volte accompagnate anche da cenni storici<br />

dei luoghi.<br />

Per quanto riguarda l‘etichetta di conversazione, l‘affinità delle<br />

due lingue in gioco ancora una volta facilitano la traduzione. Il tu ed il<br />

lei formale hanno sostituito il tu e o senhor del portoghese. Però anche<br />

in questo caso è importante fare una precisazione circa il periodo storico<br />

della narrazione. In questo caso si è più che sicuri che nell‘italiano del<br />

tempo diegetico si usava il voi, come può essere facilmente comprovato<br />

in un testo letterario della stessa epoca. Probabilmente però nel lettore<br />

del 2010 causerebbe un certo straniamento che, come si è già osservato<br />

parlando dei tempi verbali, non sarebbe in questo caso a favore della<br />

fruizione della lettura. Le riflessioni appena fatte comunque potrebbero<br />

essere riprese prima di un‘eventuale pubblicazione della traduzione, può<br />

essere quindi considerata una questione in aperto.<br />

Le associazioni riguardano, come dice Torop, ―un problema non<br />

soltanto sul piano della comprensione dell‘aura espressiva della parola,<br />

ma in qualità di segni/simboli (segni di povertà/ricchezza a livello di<br />

marche si automobili o bevande) e anche di simboli (amore, lutto e così<br />

via)‖ (2010, p. 71). Nel caso della traduzione di questa tesi, diciamo che<br />

i simboli e le allusioni sono relativi non tanto alla lingua portoghese in<br />

sé, ma alla poetica dello scrittore. I nomi propri però possono essere<br />

compresi come esempi di associazioni perché comunque e in genere<br />

nella letteratura (ma anche nelle telenovele, per esempio) sono scelti con<br />

una certa attenzione 107 . Nella traduzione italiana i nomi dei personaggi<br />

sono stati lasciati in originale e nelle note viene indicata la pronuncia<br />

fonetica (che poi in un‘eventuale pubblicazione può essere inserita in<br />

106 Anche per questo motivo in L’angelo Rafael, i nomi non sono stati tradotti in italiano.<br />

107 Il fatto per cui sia nella cultura brasiliana che in quella italiana i nomi dei neonati sono<br />

ancora scelti in base al loro significato, e prova ne sono i numerosi dizionari dei nomi propri<br />

che si trovano in commercio, permette di affermare che in queste culture i nomi propri hanno<br />

un certo valore simbolico.

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