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UNIVERSIDADE FEDERAL DE SANTA CATARINA - PGET - UFSC

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268<br />

Da queste constatazioni è nata l‘idea di utilizzare le note di piè<br />

di pagina in L’angelo Rafael per rendere più chiari alcuni aspetti relativi<br />

alla realtà geografica e economica (quando si parla di un negozio, di vie<br />

e di luoghi, della moneta), per attivare nella memoria testuale del lettore<br />

quelle conoscenze che lui ha di luoghi lontani e del passato, e farlo<br />

sentire immerso più facilmente nel clima della storia narrata. Si è<br />

preferito però non fare molti riferimenti nelle note alle date e agli<br />

avvenimenti che rimandano a fatti storici, politici e al racconto biblico.<br />

Queste ultime informazioni andrebbero poi collocate in testi aggiuntivi<br />

di un‘eventuale pubblicazione. Nella traduzione testuale L’angelo Rafel,<br />

quindi, la dominante si trova sul piano dell‘espressione nel tentativo di<br />

conservare il più possibile il sincretismo del prototesto. Nel modello di<br />

processo traduttivo di Torop (vedere capitolo II), può essere comparato<br />

a quello in cui l‘attualizzazione è costituita da una traduzione-citazione,<br />

ossia quella in cui il metatesto imita la forma del prototesto e il suo<br />

contenuto lessicale (TOROP, 2010, p. 129). Le ventidue note a piè di<br />

pagina si possono considerare metatesto complementare.<br />

La scelta di questo tipo di attualizzazione è stata facilitata anche<br />

dal fatto che la lingua del prototesto e quella del metatesto hanno un<br />

livello di affinità molto alto. Anche dal punto di vista della<br />

comprensione culturale, il livello di lettura superficiale della ―trama 1‖<br />

non sembra creare dei problemi di questo tipo, basta che il lettore sia<br />

familiarizzato con testi narrativi ambientati nel 1800. Quello che però è<br />

evidente è l‘insufficienza di una traduzione testuale accompagnata anche<br />

da alcune note per facilitarne la comprensione linguistico-culturale,<br />

senza ulteriore metatesto critico che aiuti a capire le possibilità di lettura<br />

di L’angelo Rafael che cerchi di interpretare ed esporre l‘intesto e<br />

l‘intertesto presente in questo racconto di Machado; quello che si rischia<br />

è quello che Torop ha definito ―neutralizzazione culturale‖ (2010, p.<br />

64), dovuto semplicemente al fatto che la memoria testuale del lettore<br />

italiano del 2010 non riuscirebbe mai a riconoscere i riferimenti alle<br />

realtà storiche e sociali di cui si è già parlato. Le traduzioni intestuali e<br />

intertestuali con cui Machado ha basato, si può dire, la poetica di questa<br />

opera devono essere esplicitate in un metatesto con il proposito di<br />

arricchire la memoria testuale del lettore con le informazioni che gli<br />

permettano di fruire pienamente della lettura de L’angelo Rafael.<br />

4.4 PARAMETRI DI TRADUCIBILITÀ E STRATEGIE<br />

TRADUTTIVE IN L’ANGELO RAFAEL

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