UNIVERSIDADE FEDERAL DE SANTA CATARINA - PGET - UFSC
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L‘allusione alla commedia dello scrittore fiorentino è creata anche dal<br />
viaggio-redenzione di Antero, che ricorda quello di Dante e da<br />
Celestina, la figura angelica al di sopra del bene e del male autrice,<br />
metaforicamente, della sua redenzione, come Beatrice lo è stata per<br />
Dante. Altri elementi a confermare questa ipotesi sono la seguente frase,<br />
che crea un certo straniamento nella lettura, a causa della citazione al<br />
―rimorso‖ e che sembra alludere al Purgatorio dantesco 103 : ―O rapaz<br />
receou que daquele involuntário encontro pudesse nascer algum motivo<br />
de remorso para ele, e tratou de retirar-se‖ (cap. VI), e quella del<br />
capitolo VII in cui al primo rigo il narratore osserva: ―O doutor estava<br />
no sétimo céu‖ 104 .<br />
Il cronotopo metafisico, o mentalità dell‘autore, può essere<br />
rivelato dal modo con cui Machado decide di descrivere la realtà che lo<br />
circonda, di cui si è già parlato all‘interno dell‘analisi del racconto e che<br />
può essere sintetizzata come un tentativo di travestire la realtà storica<br />
degli avvenimenti nella forma del testo narrativo dalle apparenze di un<br />
racconto ―stile Hoffmann‖, in cui la società è riprodotta nella struttura<br />
narrativa. Scetticismo verso la società in cui vive e la storia ufficiale<br />
raccontata e, allo stesso tempo, finzione narrativa creata a partire da fatti<br />
reali, potrebbero sintetizzare la metafisica dell‘autore Machado<br />
relativamente a questo racconto lungo. Da qui la sua poetica che sembra<br />
voler dimostrare come l‘arte narrativa sia possibile ―traducendo‖ nella<br />
forma della finzione realtà politiche, sociali e autobiografiche, come se<br />
l‘illusione del testo letterario sia un altro modo di registrare la realtà dei<br />
fatti.<br />
La duplicità della prima trama è in contrasto con la semplicità<br />
di quella del racconto biblico, e in questa comparazione traspare un altro<br />
aspetto della concezione autoriale, che instaura nell‘opera citata un<br />
paragone tra i due racconti aiutando ad evidenziarne le differenze.<br />
Soprattutto fanno riflettere i simboli del bene e del male che, dalla<br />
chiara definizione nel Libro di Tobia, si mostrano in tutta la loro<br />
ambiguità e indeterminatezza nel racconto della seconda metà dell‘800,<br />
di cui O Anjo Rafael rivendica l‘appartenenza, visto che ―O que ele<br />
queria era pôr termo àquela aventura que tinha ares de um conto de<br />
Hoffmann‖ (cap. II).<br />
103 Il Purgatorio è il luogo del rimorso, del pentimento per eccellenza. Nel canto III è Virgilio<br />
che sente rimorso (verso 7) e nel canto XIX lo stesso Dante personaggio (verso 132).<br />
104 Si è già parlato nel riferirsi al nome Bernardo che questo può alludere a San Bernardo, colui<br />
che accompagna Dante nella parte finale del suo viaggio in Paradiso.