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UNIVERSIDADE FEDERAL DE SANTA CATARINA - PGET - UFSC

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Machado de Assis nel 1864 godeva di buona fama tra gli<br />

studenti universitari di San Paolo. Dalla rivista degli studenti Imprensa<br />

ricevette un diploma d‘onore, e lui inviò dieci saggi ed una lettera alla<br />

rivista. I testi erano firmati Sileno. Questo fu un anno ricco, in Brasile,<br />

di avvenimenti di politica interna ed estera. Il 5 giugno il giovane<br />

Machado comincia a scrivere la serie di commentari chiamata Ao acaso,<br />

nel Diário, lo stesso giornale in cui aveva scritto i Comentários da<br />

Semana e dove aveva continuato a collaborare per un periodo<br />

anonimamente visto che, come dice Massa, il settore pericoloso della<br />

politica o dell‘ideologia rimaneva per lui terreno proibito. In effetti<br />

sembra che Machado ricevette una sanzione per aver difeso una linea<br />

politica che non era quella del giornale e, dopo lo scritto dedicato alla<br />

nuova statua di Don Pedro II, in quel 22 febbraio 1862 succitato, fu<br />

allontanato da questo tipo di commentari. Durante l‘incidente<br />

diplomatico tra gli imperi brasiliano e inglese Machado uscì dalla sua<br />

riserva ed espresse l‘esaltazione della nazione nel suo Hino Patriótico,<br />

che subito fu musicato e recitato in diversi teatri in beneficio delle<br />

società patriottiche.<br />

Nella serie Ao acaso (in tutto 42 commentari negli anni 1864-<br />

65), da lui firmata con la sigla M. A., oltre a riportare fatti dell‘attualità<br />

teatrale e lirica della Rio de Janeiro in cui viveva, non si dimentica della<br />

politica. Anzi, Massa parla di cinque punti della vita politica che<br />

diventano veri punti ossessivi per il nostro autore, tra i quali la guerra<br />

imperialista che la Francia continuava in Messico, da lui severamente<br />

giudicata. Mentre da un lato combatteva l‘oppressione, l‘ingiustizia e la<br />

tirannia, dall‘altro difendeva il suo paese da un‘identica accusa. La<br />

stampa europea infatti fu molto severa nei confronti del Brasile durante i<br />

conflitti contro l‘Uruguay ed il Paraguay anche se, come sottolinea<br />

Massa, giammai si leggerà dalla penna di Machado de Assis che la<br />

guerra contro l‘Uruguay era ―santa e giusta‖, come invece veniva<br />

affermato nelle colonne del Diário. L‘ironia era un‘arma da lui<br />

frequentemente usata, ma nei suoi scritti attaccava anche direttamente.<br />

Aveva idee liberali ed anti-clericali. Dopo questo periodo di ―lotte‖ si<br />

trasformò più in spettatore, e saranno i suoi racconti e romanzi a<br />

conservare, nelle loro trame trasversali, frammenti di storia brasiliana in<br />

cui la politica fa da protagonista nel destino del paese.<br />

Circa l‘ironia del nostro autore, Massa indica come esempio le<br />

due lettere Cartas Fluminenses, scritte a marzo del 1867 giacché,<br />

secondo lui, il serio e l‘ironia, i due marchi contraddittori e indelebili

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