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UNIVERSIDADE FEDERAL DE SANTA CATARINA - PGET - UFSC

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147<br />

casa, che era nella Rua da Misericórdia 63 .<br />

Erano in quel momento le quattro del pomeriggio.<br />

Il dott. Antero disse al servo di mettere la cena in tavola.<br />

- Il viaggio è lungo, disse a se stesso, ed io non so se ci sono<br />

alberghi sul cammino.<br />

Cenò in effetti, tanto tranquillo come se dovesse dormire una<br />

siesta e non l‘ultimo sonno. Lo stesso servo notò che il padrone era quel<br />

giorno più giocherellone che mai. Avevano chiacchierato allegramente<br />

durante tutta la cena. Alla fine, quando il servo gli portò il caffè, Antero<br />

proferì paternamente le seguenti parole:<br />

- Pedro, prendi dal mio cassetto i cinquantamila reis 64 che sono<br />

là, sono tuoi. Trascorri la notte fuori e non tornare prima dell‘alba.<br />

- Grazie, mio signore, rispose Pedro.<br />

- Va‘ pure.<br />

Pedro corse ad eseguire l‘ordine del padrone.<br />

Il dott. Antero andò nella sala, si stese sulla poltrona, aprì un<br />

volume del Dizionario Filosofico e cominciò a leggere.<br />

Intanto il pomeriggio già si calava e si avvicinava la sera. La<br />

lettura del dott. Antero non poteva dilungarsi. In effetti dopo qualche<br />

tempo il nostro eroe si alzò e chiuse il libro.<br />

Una fresca brezza penetrava nella sala ed annunciava una gradevole<br />

serata. Trascorreva allora l‘inverno, quel benigno inverno che i<br />

fluminensi hanno la ventura di conoscere e per cui ringraziano il cielo.<br />

Il dott. Antero accese una candela e si sedette al tavolo per<br />

scrivere. Non aveva parenti, neanche amici a cui lasciare una lettera;<br />

nonostante ciò, non voleva uscire da questo mondo senza dire a suo<br />

rispetto la sua ultima parola. Afferrò la penna e scrisse le seguenti linee:<br />

Quando un uomo, perso nella macchia, si vede circondato da<br />

animali feroci e infidi, cerca di fuggire se può. Di norma la fuga è<br />

impossibile. Ma questi animali a mia somiglianza tanto viscidi e feroci<br />

come gli altri, hanno avuto l‘inezia di inventare un‘arma, mediante la<br />

quale uno sviato facilmente gli scappa dalle unghie.<br />

È giustamente quello che farò.<br />

Ho con me una pistola, polvere e proiettile; con questi tre<br />

elementi ridurrò la mia vita al nulla. Non porto con me e non lascio<br />

rimpianti. Muoio per la nausea che provo verso la vita e perché ho una<br />

63 È una via del centro di Rio de Janeiro.<br />

64 Plurale di real, l‘unità monetaria in Brasile e Portogallo dell‘epoca del racconto. Anche oggi<br />

l‘unità monetaria brasiliana si chiama real, ma il plurare che si utilizza attualmente è reais.

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