UNIVERSIDADE FEDERAL DE SANTA CATARINA - PGET - UFSC
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della matrigna a dedicarsi agli studi anche se sempre come autodidatta,<br />
―Machado ocupou-se, depois, a vida toda, a dela [da primeira infância]<br />
esquecer-se‖ (p. 277). Il resto della biografia è dedicata dettagliatamente<br />
alla produzione bibliografica dell‘autore carioca, prima che il capitolo<br />
passi a parlare più specificamente del narratore, dei romanzi, dei<br />
racconti, dei modi di narrare, del poeta, ma anche dell‘autore di teatro,<br />
del critico e dell‘epistolografo. Lo studio è attento ma sempre basato<br />
sulla fortuna critica scritta in Brasile, anche se citata mostrando una<br />
profonda conoscenza dell‘assunto, ma non si evince dall‘esposizione<br />
della Stegagno Picchio nessuno studio autonomo approfondito su<br />
Machado de Assis, con la conseguenza di trasformare il capitolo VIII in<br />
una sorta d‘interpretazione della critica machadiana.<br />
A livello enciclopedico, l‘Enciclopedia della Letteratura<br />
Garzanti (1999) dedica mezza pagina all‘autore brasiliano, nella quale<br />
sono abilmente sintetizzati biografia, bibliografia, poetica, stile, e<br />
narratore, di cui si dice ―unico nel suo genere (e non solo nella<br />
letteratura brasiliana) e ritenuto, per quasi unanime consenso, l‘autore di<br />
maggior prestigio del suo paese‖. la prima edizione de Il Genio di<br />
Harold Bloom in italiano uscirà nel 2004 in Italia, e Joaquim Maria<br />
Machado de Assis si è visto catapultato nel gruppo dei ―cinque maestri<br />
della letteratura capaci di fondere ironia e tragedia‖ (BLOOM, 2004, p.<br />
749), insieme a Gustave Flaubert, José Eça de Queirós, Jorge Luis<br />
Borges e Italo Calvino. Sicuramente si sarebbe sentito orgoglioso di tale<br />
prestigiosissima compagnia ―geniale‖ e già nella seconda delle 8 pagine<br />
a lui dedicate (pp. 770-777), il critico americano elogia l‘autore carioca<br />
con queste parole: ―Il genio dell‘ironia ha saputo darci ben pochi eguali<br />
al brasiliano africano Machado de Assis, che credo di poter ritenere il<br />
supremo artista nero di tutti i tempi. E a Machado, forse, questo non<br />
sarebbe affatto importato‖ (p. 771). Del resto, chi voglia trovare una tale<br />
collocazione velata da una sorte di preconcetti, sarebbe subito smentito<br />
da quanto affermato da Bloom nella pagina successiva:<br />
Machado de Assis è una sorta di miracolo,<br />
un‘ennesima dimostrazione dell‘autonomia del<br />
genio letterario riguardo a spazio e tempo, politica<br />
e religione, e a tutte quelle altre<br />
contestualizzazioni che si ritiene falsamente<br />
debbano determinare i doni umani. Ho letto e<br />
amato la sua opera, […] prima di sapere che<br />
Machado era un mulatto nipote di schiavi, in un