UNIVERSIDADE FEDERAL DE SANTA CATARINA - PGET - UFSC
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107<br />
cultura (come somma dei testi che vi funzionano all‘interno)‖ (p. 62). In<br />
seguito dice nuovamente quanto sopra già introdotto, ossia: al<br />
sincretismo (intuizione dell‘autore) del prototesto si contrappone il<br />
metatesto analitico e razionalizzato (conoscenza o incomprensione) del<br />
traduttore.<br />
Può quindi accadere che le proprietà implicite del prototesto<br />
debbano essere messe a nudo, affinché un‘opera possa fare il suo<br />
ingresso come metatesto in un‘altra cultura. Torniamo così alla<br />
traduzione metatestuale, e riconduciamola, per esempio, ad un libro<br />
come frutto di una traduzione. In esso, oltre alla traduzione, esistono<br />
testi sotto forma di glossario, note, commenti, prefazione e postfazione,<br />
tutti accessori che potenzialmente costituiscono metatesto, di cui il<br />
traduttore e/o l‘editore si possono avvalere o no. Tale procedimento<br />
traduttivo è sempre valido tutte le volte che la sola traduzione testuale<br />
non permette la comprensione, da parte del suo lettore, degli aspetti<br />
culturali (e anche linguistici) e che, senza un‘adeguata introduzione,<br />
potrebbero passare inosservati o interpretati erroneamente, ossia i mezzi<br />
offerti dalla cultura del metatesto possono non essere sufficienti per la<br />
comprensione di quella del prototesto 38 . Si può concludere che la<br />
traduzione metatestuale comprende sia l‘insieme dei testi secondari<br />
(metatesti) prodotti a partire da un testo primario (prototesto) all‘interno<br />
di una determinata cultura, sia traduzione e metatesti all‘interno di un<br />
libro, utilizzati dal traduttore nell‘analisi traduttologica e poi riscritti nel<br />
libro per una fruizione più amplia della traduzione testuale.<br />
L‘utilizzazione di tali risorse è molte volte necessaria per evitare<br />
l‘appiattimento culturale a cui un prototesto, nato in un tempo-spazio<br />
distanti dal lettore della traduzione, è molte volte ridotto. Dietro certe<br />
attitudini ci sono, tra le altre componenti, scelte ideologiche.<br />
La posizione ideologica del traduttore che si compromette a<br />
risolvere problemi di traducibilità della cultura traspare nelle seguenti<br />
parole dello studioso estone:<br />
Considero una delle missioni dell‘attività<br />
traduttiva (idealmente) la lotta contro la<br />
neutralizzazione culturale, il livellamento, che<br />
porta nelle varie società, da una parte,<br />
all‘indifferenza nei confronti degli ―indizi‖<br />
38 Situazione scatenata anche dalla cosiddetta visione ―monolitica‖ della cultura (SARANGI,<br />
1994 apud TOROP, 2010, p. 63).