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Le strategie di internazionalizzazione nel distretto della calzatura ...

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del lavoro, è probabile che esse siano assegnate alla competenza comunicativa e<br />

decisionale delle macchine intelligenti(ibidem).<br />

<strong>Le</strong> nuove tecnologie dell'informazione e lo sviluppo <strong>della</strong> <strong>di</strong>visione del lavoro hanno<br />

rivoluzionato l'organizzazione sia dei <strong>di</strong>stretti che delle gran<strong>di</strong> imprese. Queste ultime<br />

cercano <strong>di</strong> <strong>di</strong>sgregare le gran<strong>di</strong> catene interne <strong>di</strong> integrazione verticale e <strong>di</strong><br />

esternalizzare le funzioni per acquisire maggiore flessibilità.<br />

Sempre <strong>nel</strong>la stessa <strong>di</strong>rezione esse sostituiscono la gerarchia con la rete, come modo<br />

alternativo <strong>di</strong> organizzare il sistema cognitivo rispetto al mercato e<br />

all'impresa(Gran<strong>di</strong>netti, Rullani, 1996).<br />

Basta solo accennare ad alcune tra le varianti in cui si danno le reti, per dar conto <strong>della</strong><br />

molteplicità delle possibilità applicative e <strong>della</strong> portata innovativa delle stesse.<br />

Si hanno ad esempio reti esterne(tra aziende)e interne(alla singola impresa), reti<br />

informali, basate sulla con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> esperienze e reti formali, basate sulla<br />

co<strong>di</strong>ficazione delle conoscenze e sulla loro utilizzazione a <strong>di</strong>stanza.<br />

L'introiezione <strong>di</strong> strutture reticolari per organizzare il coor<strong>di</strong>namento si avverte non<br />

solo a livello inter aziendale ma anche -e forse più significativamente per l'impresa<br />

genericamente denominata- a livello intra aziendale. Qui il coor<strong>di</strong>namento tra i <strong>di</strong>versi<br />

poli si realizza attraverso canali <strong>di</strong> comunicazione più efficienti, che sono <strong>di</strong>retti, come<br />

le reti telematiche oppure assolvono mere funzioni logistiche come i supporti materiali<br />

dati da <strong>di</strong>schetti e nastri magnetici.<br />

Affinché la comunicazione si realizzi è comunque necessario che il ricevente riesca ad<br />

interpretare il co<strong>di</strong>ce(sapere formale e rigido)o il linguaggio(sapere astratto ed elastico,<br />

usato <strong>nel</strong>la comunicazione e progettazione <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci). In sintesi il presupposto ad<br />

un'organizzazione reticolare è un sistema <strong>di</strong> comunicazione, che comprende un co<strong>di</strong>ce<br />

con<strong>di</strong>viso e un me<strong>di</strong>um comunicativo <strong>di</strong> carattere interattivo, cui le parti hanno<br />

accesso. A questo presupposto se ne aggiunge un secondo: la necessità <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong><br />

affidamento(ibidem), dato che, in seguito all'apertura verso l'esterno dei processi<br />

cognitivi, la fiducia non può più essere alimentata(spontaneamente e<br />

continuamente)attraverso la conoscenza <strong>di</strong>retta. In ogni caso, sia un sistema <strong>di</strong><br />

comunicazione che un sistema <strong>di</strong> affidamento, genericamente inteso come linguaggio<br />

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