20.05.2013 Views

Le strategie di internazionalizzazione nel distretto della calzatura ...

Le strategie di internazionalizzazione nel distretto della calzatura ...

Le strategie di internazionalizzazione nel distretto della calzatura ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

La riorganizzazione produttiva degli anni Settanta unita all'ingresso <strong>di</strong> nuovi<br />

competitors che è seguita negli anni Ottanta e Novanta, ha portato le imprese<br />

<strong>di</strong>strettuali ad investire copiosamente in tecnologia per spostare la produzione verso<br />

una qualità elevata che metta al riparo dalla concorrenza <strong>di</strong> prezzo, rispetto alla quale<br />

le produzioni <strong>di</strong>strettuale si sono mostrate sempre meno competitive.<br />

La tendenza ad investire in tecnologia favorisce un continuo upgra<strong>di</strong>ng <strong>della</strong><br />

tecnologia stessa. Nei <strong>di</strong>stretti infatti si osserva un meccanismo <strong>di</strong> crescita cumulativa<br />

che avvia il <strong>di</strong>stretto verso una situazione <strong>di</strong> sempre maggiore competenza ed abilità<br />

<strong>nel</strong> risolvere i vari problemi.<br />

La già citata prossimità spaziale determina una rapida circolazione dell'informazione e<br />

una minor protezione del segreto industriale.<br />

Di conseguenza e anche a causa dell'elevata <strong>di</strong>ffusione <strong>della</strong> tecnologia, le imprese già<br />

innovative che vogliano <strong>di</strong>fendere la propria posizione competitiva devono<br />

continuamente impegnarsi <strong>nel</strong>la ricerca <strong>di</strong> nuove innovazioni.<br />

1.1.5.<strong>Le</strong> teorie evoluzioniste e cognitiviste.<br />

1.1.5.1.Il <strong>di</strong>stretto come sistema cognitivo - relazionale.<br />

La lettura del <strong>di</strong>stretto in linea con l'attuale tendenza <strong>della</strong> scuola scientifica italiana,<br />

che fa capo ad autori, quali Sebastiano Brusco, Sergio Vaccà, Enzo Rullani, Gabi Dei<br />

Ottati e Sebastiano Sforzi, tanto per citare alcuni soltanto dei nomi più noti, supera la<br />

centratura sull'atmosfera industriale <strong>della</strong> nozione marhalliana per definire il <strong>di</strong>stretto<br />

come sistema cognitivo - relazionale e autoreferente e come sistema evolutivo.<br />

Con la prima definizione si evidenzia l'attitu<strong>di</strong>ne del <strong>di</strong>stretto a con<strong>di</strong>videre i valori e<br />

un linguaggio comune, a costruirsi un'identità collettiva e a raggiungere il<br />

bilanciamento interno tra concorrenza e cooperazione. Nel paragrafo seguente si<br />

mostrerà come queste capacità dei soggetti <strong>di</strong>strettuali <strong>di</strong> conoscere, sentire e<br />

rapportarsi tra loro in modo <strong>di</strong>namico e costruttivo si concretizzino <strong>nel</strong> fare del<br />

<strong>di</strong>stretto un sistema evolutivo e auto contenuto(o auto regolato).<br />

31

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!