COMUNE DI CASNIGO INVENTARIO D'ARCHIVIO

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Archivio storico comunale di Casnigo, sezione 1700 - 1898 8 del censo prendono tutte le deliberazioni necessarie ad avviare il meccanismo del funzionamento del comune. Il Convocato, che a Casnigo acquisisce la denominazione di "Consiglio comunale" a partire dal 1822, si raduna di norma due volte l'anno e straordinariamente a qualsiasi invito della delegazione provinciale o del commissario distrettuale. Relativamente al numero dei consiglieri, i verbali delle deliberazioni, conservati in questo archivio, testimoniano una composizione del consiglio di circa 30 consiglieri, compresi i deputati amministratori, con una presenza media alle sedute, che oscilla da un minimo di 12 ad un massimo di 25 persone. Secondo quanto disposto dalla sovrana notificazione del 12 aprile 1816, il consiglio si tiene sempre in luogo pubblico. La prima adunanza si tiene nei primi mesi dell'anno per esaminare l'amministrazione dell'anno precedente nel resoconto che ne fanno i revisori dei conti; nella stessa seduta viene approvato il conto consuntivo dell'anno prima e si procede ad eventuali rettifiche da apportare al conto preventivo riferito all'anno in corso, accogliendo i suggerimenti delle autorità superiori. La seconda adunanza si tiene in autunno e solitamente vi si prendono le seguenti deliberazioni: si nominano i tre deputati amministratori, il primo dei quali eletto in una terna di "primi estimati" del comune; si determina il conto preventivo delle spese e delle imposte comunali per l'anno successivo; si nominano i revisori dei conti; si nominano o confermano gli stipendiati comunali; infine, a partire dal 1823, viene rinnovato annualmente un terzo dei consiglieri.Le votazioni si svolgono con deliberazione collegiale presa a scrutinio segreto e ogni membro del consiglio ha un solo voto. La deputazione comunale è composta da tre membri, possessori nel territorio del comune, ed in particolare il primo deputato viene eletto fra i primi tre estimati del comune; la loro nomina deve sempre essere approvata dal delegato provinciale. Alla deputazione comunale spetta il compito di dare esecuzione alle deliberazioni del consiglio o convocato, gestire l'amministrazione ordinaria del patrimonio comunale e vigilare sull'effettiva osservanza delle leggi e degli ordini del governo austriaco. Oltre alla partecipazione dei deputati a quasi tutti gli atti ufficiali del comune, ad essi spetta anche il compito di liquidare i conti con l'esattore e con l'agente municipale, alla presenza dei deputati che devono entrare in esercizio nell'anno successivo, e sulla base di tali conti predisporre il conto preventivo per l'anno successivo da proporre al consiglio o convocato. In ogni caso, i deputati comunali non possono procedere ad alcuna spesa straordinaria senza l'autorizzazione del commissario distrettuale. Accanto alla deputazione comunale nei comuni come Casnigo viene eletto un "agente comunale", la cui funzione principale è quella di fare da tramite fra i deputati comunali e le autorità superiori; veniva eletto tra i più probi e capaci abitanti del comune e manteneva una diretta corrispondenza con il commissario distrettuale, da cui riceveva leggi e ordini da pubblicare nel comune; era inoltre tenuto a tenere un registro delle rendite comunali di cui doveva rendere conto a fine anno. Oltre all'agente, nel comune di Casnigo c'è un "cursore", sottoposto all'agente per il disbrigo degli ordini di tutti i superiori, un guardaboschi ed un custode dell'orologio. (si vedano anche le schede introduttive alla "Sezione 1816 - 1859" ed al titolo "Consigli e convocati"). Per quanto riguarda l'aspetto socio-economico, in questo periodo Casnigo viene indicato come un territorio assai fertile, con probabile riferimento al pianoro cosiddetto "agro", ove si coltivano cereali e piante di gelso utili alla bachicoltura; si conferma inoltre la ricchezza di boschi, prati e pascoli. Dato questo genere di risorse, la maggior parte della popolazione, che allora tocca le 1600 unità circa, era intenta all'agricoltura, all'allevamento e alla pastorizia. Permane ancora fiorente anche la tradizionale attività della filatura della lana. (11) Nel corso del periodo "austriaco" il patrimonio comunale subisce anche un notevole ridimensionamento. A più riprese, infatti, precisamente nel 1828, nel 1835 e nel 1843, viene progettata e data esecuzione alla cessione in "enfiteusi", cioè a locazione perpetua, di buona parte del proprio patrimonio, per lo più boschivo, oltre che costituito da prati e pascoli. Le proprietà comunali vengono suddivise in centinaia di lotti che vengono posti all'asta e consegnati al miglior offerente. Le deliberazioni consiliari che decidevano in favore di queste vendite sono talvolta accompagnate da rimostranze e controversie da parte di numerosi casnighesi che non vogliono perdere i propri diritti "comuni"su quelle terre. (si veda anche la scheda introduttiva al titolo "Patrimonio comunale", Sezione 1816 - 1859). Con la realizzazione dell'unità d'Italia, il territorio del Regno viene diviso in Province, Circondari, Mandamenti e Comuni.

Archivio storico comunale di Casnigo, sezione 1700 - 1898 9 In base alla legge comunale e provinciale del 1865, il Prefetto è il rappresentante del potere esecutivo nell'ambito della provincia, coadiuvato da un Consiglio di prefettura. Nell'ambito di ogni Circondario, è istituita una Sottoprefettura gestita da un Sottoprefetto, il quale esegue, oltre alle incombenze fissate dalla legge, le direttive del Prefetto. A capo di ogni Mandamento la legge del 1865 pone un delegato mandamentale. Rispetto al periodo "austriaco", la struttura amministrativa appare più decentrata, in quanto risulta meno frequente la presenza del delegato governativo di Bergamo e appaiono più ampi i poteri demandati al Sottoprefetto di Clusone di quanto non lo fossero, precedentemente, quelli demandati al commissario distrettuale da parte del delegato provinciale (v. introduzione alla Sezione 1816 - 1859). Al contrario risulta assai più ridotto e meno importante il ruolo svolto dal delegato mandamentale di Gandino, rispetto al precedente commissario distrettuale. A livello comunale abbiamo il Sindaco, la Giunta municipale ed il Consiglio comunale. Una delle più importanti innovazioni, per quanto concerne il governo dei comuni, è proprio l'elezione dei Consiglieri comunali. In base alla legge del 1865, l'elettorato attivo viene esercitato da coloro che hanno compiuto i 21 anni, che godono dei diritti civili e che pagano annualmente le contribuzioni nel comune di residenza. Relativamente al numero dei consiglieri, i verbali delle deliberazioni, conservati in questo archivio, testimoniano, per Casnigo, una composizione del consiglio di circa 15 - 16 consiglieri, compresi il sindaco e i due assessori, con una presenza media alle sedute di 8 - 9 persone. Il consiglio comunale si riunisce in sessione ordinaria due volte all'anno, la prima in primavera e la seconda in autunno. Il prefetto può ordinare una sessione straordinaria del consiglio per deliberare su oggetti particolari. Il prefetto ed il sottoprefetto possono intervenire ai consigli, ma non possono concorrere alla deliberazione. Al consiglio sono sottoposte tutte gli enti istituiti nel comune a beneficio della generalità degli abitanti: ad esempio, la Congregazione di Carità è soggetta alla sorveglianza del consiglio comunale, il quale può sempre esaminarne la gestione amministrativa. Sono soggetti all'esame del consiglio anche i bilanci ed i conti della fabbriceria parrocchiale. Per quanto riguarda le sue competenze ordinarie, nella sessione di autunno delibera quanto segue: · elegge i membri della giunta municipale; · delibera il bilancio attivo e passivo del comune e quello degli eventuali enti che gli appartengono, relativamente all'anno seguente; · nomina i revisori dei conti per l'anno corrente, scegliendoli fra i consiglieri che non siano membri della giunta municipale. Nella sessione di primavera, in particolare, delibera quanto segue: · rivede e stabilisce le liste elettorali; · esamina e approva il conto dell'amministrazione per l'anno precedente in seguito al rapporto dei revisori. In entrambe le sessioni il consiglio comunale di Casnigo può trovarsi a deliberare sulle seguenti materie: · gli uffici, gli stipendi, le indennità e i salari dei dipendenti comunali; · la nomina, la sospensione ed il licenziamento degli impiegati: maestri e maestre, medico condotto, levatrici, esattore, tesoriere segretario comunale; · l'accettazione o il rigetto di lasciti e donazioni; · i contratti di vario genere, dalle compravendite ai mutui attivi e passivi, all'affitto dei beni comunali; · le azioni da promuovere o sostenere in giudizio; · il servizio sanitario e veterinario; · l'istruzione pubblica e la sistemazione dell'edilizia scolastica; · gli appalti per la manutenzione delle proprietà o pertinenze comunali, come ad esempio le strade; · la realizzazione di opere pubbliche o il concorso alla loro esecuzione; · le nuove e maggiori spese e lo storno di fondi da una categoria all'altra del bilancio; · i dazi e le imposte da istituire o modificare nell'interesse del comune, e i regolamenti per la loro applicazione;

Archivio storico comunale di Casnigo, sezione 1700 - 1898 8<br />

del censo prendono tutte le deliberazioni necessarie ad avviare il meccanismo del funzionamento<br />

del comune. Il Convocato, che a Casnigo acquisisce la denominazione di "Consiglio comunale" a<br />

partire dal 1822, si raduna di norma due volte l'anno e straordinariamente a qualsiasi invito della<br />

delegazione provinciale o del commissario distrettuale.<br />

Relativamente al numero dei consiglieri, i verbali delle deliberazioni, conservati in questo archivio,<br />

testimoniano una composizione del consiglio di circa 30 consiglieri, compresi i deputati<br />

amministratori, con una presenza media alle sedute, che oscilla da un minimo di 12 ad un massimo<br />

di 25 persone.<br />

Secondo quanto disposto dalla sovrana notificazione del 12 aprile 1816, il consiglio si tiene sempre<br />

in luogo pubblico. La prima adunanza si tiene nei primi mesi dell'anno per esaminare<br />

l'amministrazione dell'anno precedente nel resoconto che ne fanno i revisori dei conti; nella stessa<br />

seduta viene approvato il conto consuntivo dell'anno prima e si procede ad eventuali rettifiche da<br />

apportare al conto preventivo riferito all'anno in corso, accogliendo i suggerimenti delle autorità<br />

superiori.<br />

La seconda adunanza si tiene in autunno e solitamente vi si prendono le seguenti deliberazioni: si<br />

nominano i tre deputati amministratori, il primo dei quali eletto in una terna di "primi estimati" del<br />

comune; si determina il conto preventivo delle spese e delle imposte comunali per l'anno<br />

successivo; si nominano i revisori dei conti; si nominano o confermano gli stipendiati comunali;<br />

infine, a partire dal 1823, viene rinnovato annualmente un terzo dei consiglieri.Le votazioni si<br />

svolgono con deliberazione collegiale presa a scrutinio segreto e ogni membro del consiglio ha un<br />

solo voto.<br />

La deputazione comunale è composta da tre membri, possessori nel territorio del comune, ed in<br />

particolare il primo deputato viene eletto fra i primi tre estimati del comune; la loro nomina deve<br />

sempre essere approvata dal delegato provinciale.<br />

Alla deputazione comunale spetta il compito di dare esecuzione alle deliberazioni del consiglio o<br />

convocato, gestire l'amministrazione ordinaria del patrimonio comunale e vigilare sull'effettiva<br />

osservanza delle leggi e degli ordini del governo austriaco.<br />

Oltre alla partecipazione dei deputati a quasi tutti gli atti ufficiali del comune, ad essi spetta anche il<br />

compito di liquidare i conti con l'esattore e con l'agente municipale, alla presenza dei deputati che<br />

devono entrare in esercizio nell'anno successivo, e sulla base di tali conti predisporre il conto<br />

preventivo per l'anno successivo da proporre al consiglio o convocato.<br />

In ogni caso, i deputati comunali non possono procedere ad alcuna spesa straordinaria senza<br />

l'autorizzazione del commissario distrettuale.<br />

Accanto alla deputazione comunale nei comuni come Casnigo viene eletto un "agente comunale",<br />

la cui funzione principale è quella di fare da tramite fra i deputati comunali e le autorità superiori;<br />

veniva eletto tra i più probi e capaci abitanti del comune e manteneva una diretta corrispondenza<br />

con il commissario distrettuale, da cui riceveva leggi e ordini da pubblicare nel comune; era inoltre<br />

tenuto a tenere un registro delle rendite comunali di cui doveva rendere conto a fine anno.<br />

Oltre all'agente, nel comune di Casnigo c'è un "cursore", sottoposto all'agente per il disbrigo degli<br />

ordini di tutti i superiori, un guardaboschi ed un custode dell'orologio. (si vedano anche le schede<br />

introduttive alla "Sezione 1816 - 1859" ed al titolo "Consigli e convocati").<br />

Per quanto riguarda l'aspetto socio-economico, in questo periodo Casnigo viene indicato come un<br />

territorio assai fertile, con probabile riferimento al pianoro cosiddetto "agro", ove si coltivano cereali<br />

e piante di gelso utili alla bachicoltura; si conferma inoltre la ricchezza di boschi, prati e pascoli.<br />

Dato questo genere di risorse, la maggior parte della popolazione, che allora tocca le 1600 unità<br />

circa, era intenta all'agricoltura, all'allevamento e alla pastorizia. Permane ancora fiorente anche la<br />

tradizionale attività della filatura della lana. (11)<br />

Nel corso del periodo "austriaco" il patrimonio comunale subisce anche un notevole<br />

ridimensionamento. A più riprese, infatti, precisamente nel 1828, nel 1835 e nel 1843, viene<br />

progettata e data esecuzione alla cessione in "enfiteusi", cioè a locazione perpetua, di buona parte<br />

del proprio patrimonio, per lo più boschivo, oltre che costituito da prati e pascoli. Le proprietà<br />

comunali vengono suddivise in centinaia di lotti che vengono posti all'asta e consegnati al miglior<br />

offerente. Le deliberazioni consiliari che decidevano in favore di queste vendite sono talvolta<br />

accompagnate da rimostranze e controversie da parte di numerosi casnighesi che non vogliono<br />

perdere i propri diritti "comuni"su quelle terre. (si veda anche la scheda introduttiva al titolo<br />

"Patrimonio comunale", Sezione 1816 - 1859).<br />

Con la realizzazione dell'unità d'Italia, il territorio del Regno viene diviso in Province, Circondari,<br />

Mandamenti e Comuni.

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