COMUNE DI CASNIGO INVENTARIO D'ARCHIVIO
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Archivio storico comunale di Casnigo, sezione 1700 - 1898 7<br />
A fine Settecento, appare assai estesa, nel comune, la lavorazione della lana: infatti, accanto alla<br />
presenza di una segheria, vengono segnalati ben 62 telai per la produzione dei panni di lana. Si<br />
registrano, inoltre, anche due telai per altri tessuti quali seta, lino e cotone (7)<br />
Per quanto riguarda la popolazione, nel periodo veneziano il tasso di crescita demografica risulta<br />
piuttosto stazionario: a fine Cinquecento, infatti, al termine di una faticosa ascesa a partire dal XIV<br />
secolo, Casnigo contava 210 "fuochi", cioè famiglie, e 1366 abitanti; tuttavia a fine Settecento la<br />
popolazione risulta addirittura calata a 1230 unità. (8)<br />
Nel successivo periodo "napoleonico", dal 1797 al 1815, il comune di Casnigo rientrò<br />
amministrativamente nel Cantone di Gandino, il Cantone II del III distretto di Clusone, suddivisione<br />
territoriale della provincia di Bergamo, a quel tempo denominata "Dipartimento del Serio", e<br />
governata da un prefetto.<br />
Il cantone di Gandino era retto da un "Cancelliere del censo" per quanto riguarda la materia<br />
amministrativa, e da un giudice di pace per le cause civili fino ad un determinato importo.<br />
Sulla base del decreto dell'8 giugno 1805, il comune di Casnigo venne classificato come comune di<br />
terza classe, in quanto la popolazione residente era inferiore alle 3000 unità, arrivando a contare<br />
circa 1500 abitanti; come ogni comune del dipartimento, anche quello di Casnigo era retto da un<br />
consiglio comunale e da una municipalità.<br />
In quanto comune di terza classe, il consiglio comunale di Casnigo poteva essere composto al<br />
massimo da 15 membri, fra i quali solo 3 potevano essere non possidenti, ma dovevano avere 35<br />
anni compiuti ed un'attività commerciale o artigianale.<br />
Il consiglio comunale si riuniva ordinariamente due volte l'anno, e potevano essere convocati<br />
straordinariamente dal cancelliere del censo di Gandino. Nelle sedute ordinarie, il consiglio<br />
comunale eleggeva i membri della municipalità e ne esaminava la tenuta della contabilità<br />
comunale.<br />
La municipalità di Casnigo era composta da un sindaco e due anziani: il sindaco, di nomina<br />
prefettizia, durava in carica un anno; gli anziani erano nominati fra i 25 più ricchi o notabili del<br />
comune a pluralità assoluta di voti, e si rinnovavano ogni anno. (9)<br />
Relativamente all' aspetto economico, a parte le tradizionali attività riferite alla silvicoltura,<br />
all'allevamento e all'agricoltura, la maggiore occupazione "industriale" si registra nella lavorazione<br />
della lana: si segnalano, infatti, 5 "fabbriche" di panni di lana. (10)<br />
Durante il periodo della dominazione austriaca sul Lombardo - Veneto, il territorio della regione<br />
Lombardia è affidato all'autorità amministrativa e politica del Governo di Milano.<br />
La Lombardia è suddivisa in province, rette da un Delegato provinciale, e le province in distretti, retti<br />
da un Commissario distrettuale, inizialmente ancora denominato "cancelliere del censo". Casnigo<br />
rientra amministrativamente nel distretto XV di Gandino (Legge 12 febbraio 1816),<br />
successivamente denominato VI distretto (Legge 1853).<br />
I comuni di ogni distretto sono amministrati da "congregazioni municipali" o da "deputazioni<br />
comunali", a seconda che si tratti di una città, come nel caso di Bergamo, o di un semplice comune,<br />
come ad esempio Casnigo. La deputazione comunale veniva espressa dal consiglio comunale.<br />
L'amministrazione di ogni provincia è affidata ad una Delegazione provinciale che dipende dal<br />
Governo, secondo quanto dispone un decreto del 24 aprile 1815. Le Delegazioni provinciali sono<br />
autorità superiori politico amministrative nel territorio loro affidato; sostituiscono le "prefetture" del<br />
passato "regno d'Italia" napoleonico, a partire dal 1° febbraio 1816.<br />
In base alle istruzioni del 12 aprile 1816, il Delegato provinciale comandava direttamente i<br />
"cancellieri del censo", poi "commissari distrettuali", i quali dovevano segnalargli tutto ciò che<br />
poteva interessare il Governo. Il Delegato provinciale esercitava, così, un rigido controllo sulle<br />
amministrazioni comunali per tramite del Commissario distrettuale: quest'ultimo è il responsabile<br />
dell'amministrazione del distretto, secondo quanto disposto dalle istruzioni del 12 aprile 1816. Il<br />
distretto di Gandino comprendeva, oltre a Casnigo, i seguenti comuni: Barzizza, Cazzano, Cene,<br />
Colzate, Fiorano, Gandino, Gazzaniga, Leffe, Orezzo, Peia e Vertova.<br />
In base alle stesse istruzioni del 12 aprile 1816, l'amministrazione di un comune di come quello di<br />
Casnigo è affidata ad una deputazione comunale, espressione del consiglio comunale, o, come fu<br />
denominato fino al 1822, del "convocato generale" degli estimati; tale assemblea è convocata e<br />
assistita immediatamente dal commissario distrettuale.<br />
I Convocati sono assemblee nelle quali tutti i possessori aventi estimo a nome proprio nei registri