documento programmatico - PNV. Press News Veneto

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20.05.2013 Views

formula, che testimonia se mai o dei gloriosi tempi passati, o di quelli speriamo altrettanto gloriosi che verranno. Padova dopo l’indipendenza, in dieci anni o meno, figurerà tra le prime cento università del mondo. Attualmente, nella classifica citata prima, che comprende 200 università del mondo, l’unica università italiana che vi compare è Bologna, al 192° posto. Sembra poco, ma dato il disastro generale, è un megarisultato. Onore ai felsinei! In allegato: Parenti, docenti, serpenti (qualcuno), di Paolo Bernardini Pag. 24 di 133

IMMIGRAZIONE Il PNV ha un approccio aperto e inclusivo alla cittadinanza nel contesto della cittadinanza europea. Riteniamo che molte problematiche attuali legate all’immigrazione siano dovute a scelte politiche di fondo che hanno favorito l’ingresso di immigrati senza alcuna specializzazione per l’impiego in mansioni dequalificate. La Venetia indipendente sarà finalmente libera di fare le scelte politico-economiche indispensabili che ci permetteranno di poter favorire l’immigrazione per personale qualificato, che oggi ahinoi non viene attratto dall’ambiente competitivo veneto. Il diritto alla cittadinanza sarà in ogni caso aperto a coloro che vivono legittimamente in Venetia e sono in possesso di requisiti minimi di compatibilità sociale (ad esempio, conoscenza della lingua, sussistenza economica, dimostrazione di senso civico), a coloro che sono nati in Venetia e a coloro con un genitore nato in Venetia. Tutti gli altri sono liberi di fare domanda e potrebbe essere riconosciuta la doppia cittadinanza, sempre compatibilmente con i prerequisiti minimi anticipati. Il PNV crede che il primo problema dei veneti sia l’emigrazione, non l’immigrazione. Pertanto noi daremo il benvenuto a tutti i nuovi veneti che sceglieranno in modo legittimo il nostro paese come propria casa. Il PNV ritiene interessante la creazione di un sistema a punti sul modello australiano che permetta di monitorare il grado di integrazione degli immigrati che fanno richiesta di cittadinanza. Nella Venetia indipendente sarà in ogni caso formulato un quadro normativo che regoli in modo certo i flussi immigratori e stabilisca dei criteri minimi per acquisire un visto di ingresso permanente per ragioni di lavoro. Saranno ovviamente incentivate le politiche di immigrazione a scopo turistico tramite l’emissione di visti di ingresso turistici rinnovabili, per esempio di durata trimestrale, fatte salve misure precauzionali a scopo antiterroristico per la sicurezza interna. In allegato: Il “paradosso di Egmont” e la cittadinanza inclusiva: due note sul futuro della Venetia, di Paolo Bernardini Gilbert du Motier, marquis de Lafayette, di Lodovico Pizzati Pag. 25 di 133

IMMIGRAZIONE<br />

Il <strong>PNV</strong> ha un approccio aperto e inclusivo alla cittadinanza nel contesto della cittadinanza<br />

europea.<br />

Riteniamo che molte problematiche attuali legate all’immigrazione siano dovute a scelte<br />

politiche di fondo che hanno favorito l’ingresso di immigrati senza alcuna specializzazione<br />

per l’impiego in mansioni dequalificate. La Venetia indipendente sarà finalmente libera di<br />

fare le scelte politico-economiche indispensabili che ci permetteranno di poter favorire<br />

l’immigrazione per personale qualificato, che oggi ahinoi non viene attratto dall’ambiente<br />

competitivo veneto.<br />

Il diritto alla cittadinanza sarà in ogni caso aperto a coloro che vivono legittimamente in<br />

Venetia e sono in possesso di requisiti minimi di compatibilità sociale (ad esempio,<br />

conoscenza della lingua, sussistenza economica, dimostrazione di senso civico), a coloro<br />

che sono nati in Venetia e a coloro con un genitore nato in Venetia. Tutti gli altri sono<br />

liberi di fare domanda e potrebbe essere riconosciuta la doppia cittadinanza, sempre<br />

compatibilmente con i prerequisiti minimi anticipati.<br />

Il <strong>PNV</strong> crede che il primo problema dei veneti sia l’emigrazione, non l’immigrazione.<br />

Pertanto noi daremo il benvenuto a tutti i nuovi veneti che sceglieranno in modo legittimo<br />

il nostro paese come propria casa.<br />

Il <strong>PNV</strong> ritiene interessante la creazione di un sistema a punti sul modello australiano che<br />

permetta di monitorare il grado di integrazione degli immigrati che fanno richiesta di<br />

cittadinanza.<br />

Nella Venetia indipendente sarà in ogni caso formulato un quadro normativo che regoli in<br />

modo certo i flussi immigratori e stabilisca dei criteri minimi per acquisire un visto di<br />

ingresso permanente per ragioni di lavoro.<br />

Saranno ovviamente incentivate le politiche di immigrazione a scopo turistico tramite<br />

l’emissione di visti di ingresso turistici rinnovabili, per esempio di durata trimestrale, fatte<br />

salve misure precauzionali a scopo antiterroristico per la sicurezza interna.<br />

In allegato:<br />

Il “paradosso di Egmont” e la cittadinanza inclusiva: due note sul futuro<br />

della Venetia, di Paolo Bernardini<br />

Gilbert du Motier, marquis de Lafayette, di Lodovico Pizzati<br />

Pag. 25 di 133

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