elenco film in dvd disponibili ai soci - Utem.it

elenco film in dvd disponibili ai soci - Utem.it elenco film in dvd disponibili ai soci - Utem.it

20.05.2013 Views

I SOLITI IGNOTI LA GRANDE GUERRA LA RAGAZZA CON LA PISTOLA LA STANZA DEL FIGLIO IL MESTIERE DELLE ARMI L'ALBERO DEGLI ZOCCOLI Regia: Mario Monicelli Cast: Vittorio Gassman Marcello Mastroianni Totò Regia: Mario Monicelli Cast: Alberto Sordi Vittorio Gassman Silvana Mangano Regia: Mario Monicelli Cast: Monica Vitti Stanley Baker Carlo Giuffrè Regia: Nanni Moretti Cast: Nanni Moretti Laura Morante Jasmine Trinca Regia: Ermanno Olmi Cast: Hristo Jivkov Desislava Tenekedjjeva Sandra Ceccarelli Regia: Ermanno Olmi Cast: Francesca Moriggi Luigi Ornaghi Antonio Ferrari Uno sprovveduto e scalcagnato gruppo di ladri ha organizzato un furto in un monte dei pegni romano. Il vecchio ex stalliere Capannelle, il siciliano Ferribotte, il fotografo Tiberio, il mammone Mario e il pugile suonato Peppe prendono lezioni dallo scassinatore Dante. L'azione, nonostante qualche imprevisto, va in porto; ma invece di sfondare il muro giusto il gruppo finisce in.. In divisa da fanti il romano Oreste Jacovacci e il lombardo Giovanni Busacca vivono da opportunisti un po' fifoni il conflitto 1914-18. Catturati dagli austriaci, sanno morire con dignità. Due grandi istrioni – e alcune sequenze memorabili – in un affresco di complessa, cordiale, furbesca coralità. Sagace equilibrio tra epica e macchiettismo, antiretorica e buoni sentimenti. Leone d'oro a Venezia. 2 Nastri d'argento: a A. Sordi e a Mario Garbuglia per le scenografie. Alla lontana ispirato al racconto Due amici di Guy de Maupassant. Giovane sicula dal sangue caldo sbarca a Londra per uccidere Vincenzo che l'ha sedotta e abbandonata. Ma nella metropoli avviene una felice metamorfosi. Commedia all'italiana in trasferta inglese. Confezione di lusso, sostanza da avanspettacolo, caricaturale più che satirica, con una bieca insistenza sui più vieti luoghi comuni sul Sud. Nomination all'Oscar come miglior film straniero. Una famiglia improvvisamente immersa in un dramma terribile, la morte del figlio adolescente. E un padre psicanalista che, travolto dal dolore, si allontana anche dalla sua professione. Ambientato ad Ancona, il film ha come protagonisti due coniugi, Moretti e Laura Morante, genitori di una ragazza (Jasmine Trinca) e di un ragazzo (Giuseppe Sanfelice, già apparso in "Come te nessuno mai" di Gabriele Muccino), che muore durante un'immersione in mare. E il dolore per questa perdita attraversa tutto il film, in un racconto lontano dalla retorica che riesce a commuovere senza andare quasi mai fuori tono. Filologico, iperrealista, e tanto rigoroso da essere arrogante, questo è Il mestiere delle armi. Ecco a grandi linee la vicenda. Nel 1526 le armate lanzichenecche, cioè tedesche, di Carlo V, scendono attraverso l' Italia per minacciare lo Stato pontificio, che è difeso dal leggendario Joanni de' Medici, noto come Giovanni delle bande nere. L'eroe è tradito dal duca di Ferrara, che omaggia il generale Frundsberg di quattro cannoni modernissimi, capaci di condizionare una battaglia. Giovanni viene ferito proprio da uno dei cannoni, a una gamba. La cancrena avanza, le cure sono inutili e il generale pontificio muore. La fase della sofferenza di Joanni è la parte migliore del film, anche se incredibilmente dilatata. Tra l'autunno del 1897 e l'estate del 1898 quattro famiglie trascorrono, apparentemente in modo tranquillo, la loro vita in una cascina della campagna bergamasca. Tra i componenti di questa comunità esiste un profondo legame che li porta a vivere insieme le cose belle e quelle brutte che la vita riserva loro. Quando si tratta di versare, al padrone della fattoria, i due terzi dei prodotti agricoli, tutti cercano di barare per guadagnare qualche chilo di farina. Insieme uccidono il maiale, prendono parte alle sagre paesane e alle funzioni religiose. Un giorno a Menek si rompe uno zoccolo e papà Batistì per ripararlo è costretto a tagliare, senza chiedere permesso, una pianta del padrone. Italia 1958 commedia durata m.103 Italia 1959 guerra durata m.135 Italia 1968 commedia durata m.102 Italia 2001 drammatico durata m.95 Italia 2001 storico durata m.100 Italia 1978 drammatico durata m.170

ACCATTONE MAMMA ROMA UCCELLACCI UCCELLINI ADUA E LE COMPAGNE KAPO' I MOSTRI Regia: Pieri Paolo Pasolini Cast: Franco Citti Franca Pasut Adriana Asti Regia: Pieri Paolo Pasolini Cast: Anna Magnani Ettore Garofalo Franco Citti Regia: Pieri Paolo Pasolini Cast: Totò Ninetto Davoli Femi Benussi Regia: Antonio Pietrangeli Cast: Marcello Mastroianni Simone Signoret Emanuelle Riva Regia: Gillo Pontecorvo Cast: Susan Strasberg Laurent Terzieff Emmanuelle Riva Regia: Dino Risi Cast: Ugo Tognazzi Vittorio Gassman Marisa Merlini Sottoproletario romano vive alle spalle di una prostituta che finisce in galera. Ne trova un'altra, se ne innamora e cerca un lavoro. Buono o cattivo, onesto o disonesto, è sempre uno che sta “fuori”. Il 1° e, forse, il migliore dei film di Pasolini che vi trasferisce la tensione etica e formale dei suoi romanzi sul sottoproletariato romano. È un dramma epico-religioso che tocca il mistero “scandaloso” della Grazia. Cammei di Sergio Citti nel ruolo di un cameriere, di Elsa Morante in quello della detenuta Lina e della giornalista Adele Cambria in quello della madre popolana di molti figli piccoli. Mamma Roma, prostituta, decide di cambiar vita e di diventare rispettabile. Va a stare col figlio Ettore in un appartamento alla periferia della capitale, ma il ragazzo, saputa la verità sul passato della madre, delinque, è arrestato e muore in carcere per i maltrattamenti subiti. L'esperimento di fondere la recitazione di A. Magnani con quella dei “ragazzi di vita” è parzialmente riuscito, ma, contro scompensi e intemperanze e zone sorde, il film ha momenti di coinvolgente vigore stilistico: “... e, dietro, il dolore autentico, severo, compatto, che è la tremenda vocazione di Pasolini, il porto infernale da cui partono e al quale arrivano tutte le sue esperienze” Padre e figlio, in giro per il mondo, incontrano un corvo parlante (con la voce di Francesco Leonetti) che gli fa la morale, secondo la filosofia razionale di un intellettuale marxista. Quando si stancano delle sue chiacchiere, lo mangiano. Film-saggio di stimolante originalità, il 4° film lungo di P.P.P., operetta poetica nella lingua della prosa, propone in brevi favole e in poetici aneddoti una riflessione sui problemi degli anni '60: crisi del marxismo, destino del proletariato, ruolo dell'intellettuale, approssimarsi del Terzo Mondo. Con la sua divagazione evangelico-francescana, è anche un apologo umoristico che in alcuni momenti ha l'umiltà e la densità del capolavoro. Due Nastri d'argento a Pasolini (soggetto) e Totò (attore). Premiato al Festival di Cannes. Dopo la chiusura (20/9/1958) delle case di tolleranza, quattro prostitute si associano per continuare clandestinamente la professione dietro la facciata di una trattoria di campagna. Film con 3 componenti (il verismo della 1ª parte, la commedia di costume, l'istanza sociale e moralistica) che non sono ben fuse tanto da farlo risultare turgido e, insieme, gracile. Ma nelle sfumature la sensibilità del regista si avverte. Spiccano nel reparto femminile la Milo, la Riva e Gina Rovere. Domenico Modugno fa la parte di sé stesso e appare Marcello Mastroianni. Catturata dai nazisti e rinchiusa in un campo di sterminio, una ragazza ebrea scende i gradini dell'abiezione fino in fondo. Da vittima, diventerà complice dei carnefici, una "kapò" cioè una collaboratrice a sua volta torturatrice delle compagne. Sarà l'amore per un prigioniero russo a risollevarla dall'abisso di degradazione nel quale la terribile situazione dei lager l'ha precipitata. Galleria di “mostri” pescati nella realtà quotidiana: dal padre che educa il figlioletto a fregare il prossimo all'avvocato cialtrone, dalla patronessa di premi letterari che mira solo a concupire i giovani letterati al pugile suonato... 20 brevi e brevissimi episodi nei quali si alternano V. Gassman e U. Tognazzi per satireggiare i miti e le contraddizioni degli anni '60. La commedia italiana in pillole, con ferocia “all'insegna della critica più sferzante, della satira più graffiante, senza un filo di forzatura o di compiacimento o di indulgenza o di complicità” (P. D'Agostini). Soggetto e sceneggiatura: Age e Scarpelli, Elio Petri, Dino Risi, Ettore Scola, Ruggero Maccari. Italia 1961 drammatico durata m.120 Italia 1962 drammatico durata m.114 Italia 1966 grottesco durata m.88 Italia 1960 drammatico durata m.98 Italia 1960 drammatico durata m.118 Italia 1963 commedia durata m.118

ACCATTONE<br />

MAMMA ROMA<br />

UCCELLACCI UCCELLINI<br />

ADUA E LE COMPAGNE<br />

KAPO'<br />

I MOSTRI<br />

Regia:<br />

Pieri Paolo Pasol<strong>in</strong>i<br />

Cast:<br />

Franco C<strong>it</strong>ti<br />

Franca Pasut<br />

Adriana Asti<br />

Regia:<br />

Pieri Paolo Pasol<strong>in</strong>i<br />

Cast:<br />

Anna Magnani<br />

Ettore Garofalo<br />

Franco C<strong>it</strong>ti<br />

Regia:<br />

Pieri Paolo Pasol<strong>in</strong>i<br />

Cast:<br />

Totò<br />

N<strong>in</strong>etto Davoli<br />

Femi Benussi<br />

Regia:<br />

Antonio Pietrangeli<br />

Cast:<br />

Marcello Mastroianni<br />

Simone Signoret<br />

Emanuelle Riva<br />

Regia:<br />

Gillo Pontecorvo<br />

Cast:<br />

Susan Strasberg<br />

Laurent Terzieff<br />

Emmanuelle Riva<br />

Regia:<br />

D<strong>in</strong>o Risi<br />

Cast:<br />

Ugo Tognazzi<br />

V<strong>it</strong>torio Gassman<br />

Marisa Merl<strong>in</strong>i<br />

Sottoproletario romano vive alle spalle di una prost<strong>it</strong>uta che f<strong>in</strong>isce <strong>in</strong> galera. Ne trova un'altra, se ne<br />

<strong>in</strong>namora e cerca un lavoro. Buono o cattivo, onesto o disonesto, è sempre uno che sta “fuori”. Il 1° e,<br />

forse, il migliore dei <strong>film</strong> di Pasol<strong>in</strong>i che vi trasferisce la tensione etica e formale dei suoi romanzi sul<br />

sottoproletariato romano. È un dramma epico-religioso che tocca il mistero “scandaloso” della Grazia.<br />

Cammei di Sergio C<strong>it</strong>ti nel ruolo di un cameriere, di Elsa Morante <strong>in</strong> quello della detenuta L<strong>in</strong>a e della<br />

giornalista Adele Cambria <strong>in</strong> quello della madre popolana di molti figli piccoli.<br />

Mamma Roma, prost<strong>it</strong>uta, decide di cambiar v<strong>it</strong>a e di diventare rispettabile. Va a stare col figlio Ettore <strong>in</strong><br />

un appartamento alla periferia della cap<strong>it</strong>ale, ma il ragazzo, saputa la ver<strong>it</strong>à sul passato della madre,<br />

del<strong>in</strong>que, è arrestato e muore <strong>in</strong> carcere per i maltrattamenti sub<strong>it</strong>i. L'esperimento di fondere la<br />

rec<strong>it</strong>azione di A. Magnani con quella dei “ragazzi di v<strong>it</strong>a” è parzialmente riusc<strong>it</strong>o, ma, contro scompensi e<br />

<strong>in</strong>temperanze e zone sorde, il <strong>film</strong> ha momenti di co<strong>in</strong>volgente vigore stilistico: “... e, dietro, il dolore<br />

autentico, severo, compatto, che è la tremenda vocazione di Pasol<strong>in</strong>i, il porto <strong>in</strong>fernale da cui partono e<br />

al quale arrivano tutte le sue esperienze”<br />

Padre e figlio, <strong>in</strong> giro per il mondo, <strong>in</strong>contrano un corvo parlante (con la voce di Francesco Leonetti) che<br />

gli fa la morale, secondo la filosofia razionale di un <strong>in</strong>tellettuale marxista. Quando si stancano delle sue<br />

chiacchiere, lo mangiano. Film-saggio di stimolante orig<strong>in</strong>al<strong>it</strong>à, il 4° <strong>film</strong> lungo di P.P.P., operetta poetica<br />

nella l<strong>in</strong>gua della prosa, propone <strong>in</strong> brevi favole e <strong>in</strong> poetici aneddoti una riflessione sui problemi degli<br />

anni '60: crisi del marxismo, dest<strong>in</strong>o del proletariato, ruolo dell'<strong>in</strong>tellettuale, approssimarsi del Terzo<br />

Mondo. Con la sua divagazione evangelico-francescana, è anche un apologo umoristico che <strong>in</strong> alcuni<br />

momenti ha l'umiltà e la dens<strong>it</strong>à del capolavoro. Due Nastri d'argento a Pasol<strong>in</strong>i (soggetto) e Totò<br />

(attore). Premiato al Festival di Cannes.<br />

Dopo la chiusura (20/9/1958) delle case di tolleranza, quattro prost<strong>it</strong>ute si as<strong>soci</strong>ano per<br />

cont<strong>in</strong>uare clandest<strong>in</strong>amente la professione dietro la facciata di una trattoria di campagna. Film<br />

con 3 componenti (il verismo della 1ª parte, la commedia di costume, l'istanza <strong>soci</strong>ale e<br />

moralistica) che non sono ben fuse tanto da farlo risultare turgido e, <strong>in</strong>sieme, gracile. Ma nelle<br />

sfumature la sensibil<strong>it</strong>à del regista si avverte. Spiccano nel reparto femm<strong>in</strong>ile la Milo, la Riva e<br />

G<strong>in</strong>a Rovere. Domenico Modugno fa la parte di sé stesso e appare Marcello Mastroianni.<br />

Catturata d<strong>ai</strong> nazisti e r<strong>in</strong>chiusa <strong>in</strong> un campo di sterm<strong>in</strong>io, una ragazza ebrea scende i grad<strong>in</strong>i<br />

dell'abiezione f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo. Da v<strong>it</strong>tima, diventerà complice dei carnefici, una "kapò" cioè una<br />

collaboratrice a sua volta torturatrice delle compagne. Sarà l'amore per un prigioniero russo a<br />

risollevarla dall'abisso di degradazione nel quale la terribile s<strong>it</strong>uazione dei lager l'ha precip<strong>it</strong>ata.<br />

Galleria di “mostri” pescati nella realtà quotidiana: dal padre che educa il figlioletto a fregare il prossimo<br />

all'avvocato cialtrone, dalla patronessa di premi letterari che mira solo a concupire i giovani letterati al<br />

pugile suonato... 20 brevi e brevissimi episodi nei quali si alternano V. Gassman e U. Tognazzi per<br />

satireggiare i m<strong>it</strong>i e le contraddizioni degli anni '60. La commedia <strong>it</strong>aliana <strong>in</strong> pillole, con ferocia<br />

“all'<strong>in</strong>segna della cr<strong>it</strong>ica più sferzante, della satira più graffiante, senza un filo di forzatura o di<br />

compiacimento o di <strong>in</strong>dulgenza o di complic<strong>it</strong>à” (P. D'Agost<strong>in</strong>i). Soggetto e sceneggiatura: Age e<br />

Scarpelli, Elio Petri, D<strong>in</strong>o Risi, Ettore Scola, Ruggero Maccari.<br />

Italia 1961<br />

drammatico<br />

durata m.120<br />

Italia 1962<br />

drammatico<br />

durata m.114<br />

Italia 1966<br />

grottesco<br />

durata m.88<br />

Italia 1960<br />

drammatico<br />

durata m.98<br />

Italia 1960<br />

drammatico<br />

durata m.118<br />

Italia 1963<br />

commedia<br />

durata m.118

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!