20.05.2013 Views

Global Jihad: temi, piste di diffusione e il fenomeno del reducismo ...

Global Jihad: temi, piste di diffusione e il fenomeno del reducismo ...

Global Jihad: temi, piste di diffusione e il fenomeno del reducismo ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

economiche per i paesi produttori <strong>di</strong> petrolio prodotto prima crisi petrolifera <strong>del</strong><br />

1973. Il regno sau<strong>di</strong>ta ut<strong>il</strong>izzò questa nuova ricchezza per rafforzare sia <strong>il</strong> proprio<br />

ruolo <strong>di</strong> potenza regionale politicamente moderata (contrapposta alle repubbliche<br />

rivoluzionarie arabe <strong>di</strong> Siria, Iraq, Libia, etc.), sia per esportare nel resto <strong>del</strong> mondo<br />

islamico la propria visione <strong>del</strong>l’islam – legata al movimento <strong>del</strong> wahhabismo 19 - fino<br />

ad allora estremamente marginale.<br />

Fino agli anni ’60, infatti, la corrente wahhabita era considerata come un movimento<br />

settario e “arretrato” rispetto al mondo moderno dalla maggior parte dei giurisperiti<br />

e dei teologi musulmani. Ma nella seconda metà degli anni ’70 la situazione iniziò a<br />

mutare. La crisi <strong>del</strong>le ideologie nazionaliste e modernizzanti favorì questo progetto<br />

<strong>di</strong> esportazione <strong>del</strong>la propria “visione” islamica. L’Arabia Sau<strong>di</strong>ta finanziò un po’<br />

ovunque centri religiosi, inviò ‘ulema’ hanbaliti (la scuola giuri<strong>di</strong>ca hanbalita,<br />

vigente in Arabia Sau<strong>di</strong>ta è la più rigorista e rigida <strong>del</strong>le scuola giuri<strong>di</strong>che canoniche)<br />

per <strong>di</strong>rigere nuove moschee, creò scuole religiose, etc.. A ciò si è aggiunto <strong>il</strong><br />

<strong>fenomeno</strong> <strong>del</strong>l’immigrazione lavorativa: conta<strong>di</strong>ni, artigiani, <strong>di</strong>plomati e laureati,<br />

giovani professori emigravano dalle <strong>di</strong>verse regioni <strong>del</strong> mondo islamico per trovare<br />

lavoro nelle ricche monarchie petrolifere <strong>del</strong> Golfo. Qui assorbirono almeno in parte<br />

le forme <strong>di</strong> religiosità <strong>del</strong> luogo, che riporteranno nei loro paesi <strong>di</strong> origine, alla fine<br />

19 Wahhabismo è un termine che identifica un movimento rigorista sunnita <strong>di</strong>ffusosi nell’Arabia centrale attorno<br />

alla metà <strong>del</strong> XVIII secolo, a opera <strong>di</strong> Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhab (1703 - 1792). Tale definizione è per la<br />

verità rifiutata dai wahhabiti stessi che preferiscono definirsi muwahhidun (ossia “sostenitori, <strong>di</strong>fensori<br />

<strong>del</strong>l’Unicità <strong>di</strong> Dio”). Al-Wahhab riprese e rielaborò <strong>il</strong> pensiero <strong>del</strong>l’insigne teologo e giurista musulmano Ibn<br />

Taymiyya (1263 - 1328), vissuto in uno dei momenti più critici <strong>del</strong>la storia islamica, subito dopo la fine <strong>del</strong><br />

califfato e durante <strong>il</strong> periodo <strong>del</strong> dominio mongolo sul mondo iranico e <strong>il</strong> Levante. Questi r<strong>il</strong>anciò gli<br />

insegnamenti <strong>del</strong>la scuola giuri<strong>di</strong>ca (madhhab) hanbalita - la più rigorosa e intransigente <strong>del</strong>le quattro scuole<br />

giuri<strong>di</strong>che classiche sunnite, fondata dal giurista Ibn Hanbal (m. 855 d.C.) – rivitalizzandone gli insegnamenti e<br />

contribuendo alla sua <strong>di</strong>ffusione. Adottando una interpretazione molto rigida e “purista” <strong>del</strong>la dottrina hanbalita<br />

e <strong>del</strong> pensiero <strong>di</strong> Ibn Taymiyya, i wahhabiti hanno sempre avversato ogni presunta “deviazione” dalla purezza<br />

<strong>del</strong>l’islam <strong>del</strong>le origini, ogni forma <strong>di</strong> ostentazione <strong>del</strong> lusso, mostrando una decisa ost<strong>il</strong>ità verso <strong>il</strong> misticismo, le<br />

forme popolari <strong>di</strong> fede (come <strong>il</strong> culto dei santi, da essi aborrito) e una certa avversione agli sciiti. Il wahhabismo<br />

crebbe <strong>di</strong> importanza fra la fine <strong>del</strong> XVIII e l’inizio <strong>del</strong> XIX secolo, arrivando a controllare parte <strong>del</strong>la penisola<br />

arabica, prima <strong>di</strong> essere sconfitto dagli ottomani, che gli inviarono contro <strong>il</strong> governatore d’Egitto, Muhammad<br />

‘Ali (1805 - 1849). Sostenuti politicamente da uno degli antenati degli attuali sovrani sau<strong>di</strong>ti, Ibn al-Sa‘ud, i<br />

wahhabiti riemersero quale primario elemento politico e m<strong>il</strong>itare <strong>del</strong>la penisola arabica nel primo dopoguerra,<br />

con la fondazione <strong>del</strong> regno <strong>del</strong>l’Arabia Sau<strong>di</strong>ta (1924). Proprio <strong>il</strong> loro rigorismo estremo ha a lungo impe<strong>di</strong>to una<br />

più vasta <strong>di</strong>ffusione <strong>del</strong> movimento. A partire dagli anni ’70, l’Arabia Sau<strong>di</strong>ta ha investito somme notevoli per<br />

l’esportazione <strong>del</strong> pensiero wahhabita nel resto <strong>del</strong> mondo islamico, dando vita a una pluralità <strong>di</strong> movimenti<br />

islamisti estremamente ra<strong>di</strong>cali (spesso definiti come movimenti neo-wahahbiti), spesso legati al <strong>fenomeno</strong> <strong>del</strong><br />

terrorismo islamico (in particolare nell’area afgano-pakistana, nel Caucaso, nell’Asia centrale e nel Sud-est<br />

asiatico).<br />

30

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!