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Global Jihad: temi, piste di diffusione e il fenomeno del reducismo ...

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Insomma, una concezione totalizzante e autoreferenziale, che rifiuta tutto ciò che<br />

percepisce come non omogeneo ad essa, e promovendo una visione dualistica e<br />

<strong>di</strong>cotomica <strong>del</strong> mondo, <strong>di</strong>viso fra bene e male, lecito e <strong>il</strong>lecito, credente e<br />

miscredente, e traendo infine da questa <strong>di</strong>cotomia una giustificazione superiore per<br />

la violenza <strong>del</strong>le loro politiche.<br />

Sayyid Qutb e le “Pietre M<strong>il</strong>iari” <strong>del</strong> ra<strong>di</strong>calismo islamico<br />

Lo scrittore egiziano Sayyid Qutb (1906 - 1966) è stato l’ideologo più influente dei Fratelli<br />

Musulmani dopo la morte <strong>del</strong> loro fondatore, Hasan al-Banna, avvenuta nel 1949, ed è ancor<br />

oggi un riferimento teoretico per l’islamismo ra<strong>di</strong>cale e jiha<strong>di</strong>sta.<br />

Qutb, un funzionario <strong>del</strong> Ministero egiziano <strong>del</strong>l’istruzione, si avvicinò all’Associazione dei<br />

Fratelli Musulmani dopo un soggiorno <strong>di</strong> circa due anni negli Stati Uniti (1948 - 50);<br />

quest’esperienza ra<strong>di</strong>cò in lui la convinzione <strong>del</strong>la profonda alterità e inconc<strong>il</strong>iab<strong>il</strong>ità fra<br />

modernità occidentale e islam. Paradossalmente, Qutb ha involontariamente assorbito idee e<br />

linguaggi rivoluzionari e d’opposizione tipici <strong>del</strong>l’Europa <strong>del</strong> XIX secolo, e <strong>del</strong><br />

contro<strong>il</strong>luminismo europeo abbinata a «l’estetica postkantiana <strong>del</strong>l’in<strong>di</strong>vidualismo liberale»,<br />

quando afferma la fede c0me impegno personale espresso attraverso un atto <strong>di</strong> volontà16. Dopo la rivoluzione degli “Ufficiali Liberi” <strong>del</strong> 1952 egli collaborò per breve tempo con la<br />

nuova <strong>di</strong>rigenza rivoluzionaria, ma profonde <strong>di</strong>fferenze ideologiche portarono Qutb su<br />

posizioni sempre più critiche. Arrestato nel 1954 e condannato all’ergastolo, rimase in carcere<br />

fino al 1964 allorché venne r<strong>il</strong>asciato per un breve periodo. Già l’anno dopo era nuovamente<br />

in carcere. Condannato per tra<strong>di</strong>mento fu infine impiccato nell’agosto <strong>del</strong> 1966.<br />

In carcere Qutb scrisse o completò alcune opere che hanno rappresentato i testi <strong>di</strong><br />

riferimento principali per i movimenti <strong>del</strong>l’attivismo islamico più ra<strong>di</strong>cali: dall’imponente<br />

commentario in 30 volume <strong>del</strong> Corano, dal titolo Fi z<strong>il</strong>al al-Qur’an (All’ombra <strong>del</strong> Corano) al<br />

libro Ma’alim fi al-tariq (Pietre M<strong>il</strong>iari), apparso nel 1964. In quest’opera Qutb riprendeva –<br />

dandogli forti connotazioni ideologiche – i concetti <strong>di</strong> jah<strong>il</strong>iyya e <strong>di</strong> takfir. Il primo termine<br />

in<strong>di</strong>ca semplicemente <strong>il</strong> periodo prima <strong>del</strong>la rivelazione <strong>di</strong> Maometto, ossia “pre-islamico”;<br />

Qutb ne fa una definizione a-temporale, dai significativi profondamente negativi, <strong>di</strong> periodo<br />

barbaro, corrotto, anti-islamico, e la usa per definire le società contemporanee <strong>del</strong> mondo<br />

musulmano. Esse non sono islamiche perché non vivono secondo i precetti <strong>del</strong>la Legge<br />

religiosa, e si sono lasciate corrompere dalla modernità occidentale. I loro governanti sono<br />

per Qutb colpevoli <strong>di</strong> una <strong>del</strong>le colpe più gravi per un musulmano, ossia l’apostasia<br />

volontaria (takfir). Volontariamente essi hanno abbandonato l’islam: una colpa che va punita<br />

con la morte. Inoltre essi sono <strong>di</strong>venuti parte <strong>del</strong>la “grande cospirazione contro l’islam”, un<br />

altro tema molto ricorrente in Qutb: una lotta permanente ingaggiata da forze ost<strong>il</strong>i all’islam,<br />

che ha per obiettivo la <strong>di</strong>struzione <strong>del</strong>l’islam stesso, e che vede molti musulmani asserviti<br />

all’«intruso occidentale». Una lotta <strong>del</strong>la miscredenza e <strong>del</strong> materialismo contro la vera fede<br />

e la spiritualità.<br />

16 Cfr. Leonard Binder, Islamic Liberalism: A Critique of Development Ideologies, Chicago, 1988, p.193.<br />

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