Global Jihad: temi, piste di diffusione e il fenomeno del reducismo ...
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È fondamentale però non interpretare erroneamente questo momento: benché <strong>di</strong><br />
fatto esso segni la definitiva consacrazione <strong>di</strong> al-Qa’ida all’interno <strong>del</strong> campo<br />
fondamentalista internazionale e denoti un significativo rafforzamento <strong>del</strong>le<br />
relazioni intessute dall’organizzazione con le altre realtà cofirmatarie <strong>del</strong>la<br />
<strong>di</strong>chiarazione, la flessib<strong>il</strong>ità relativa al tipo e al grado <strong>di</strong> cooperazione con i gruppi<br />
“esterni” continuò a rimanere l’elemento fondante e caratterizzante <strong>di</strong> al-Qa’ida.<br />
Fe<strong>del</strong>e al proprio ruolo <strong>di</strong> avanguar<strong>di</strong>a e all’impianto ideologico che già Abdullah<br />
Azzam aveva tratteggiato, in nessun momento essa volle imporre la propria guida<br />
all’intero campo fondamentalista, preferendo riconoscersi in un sistema <strong>di</strong> relazioni<br />
identificab<strong>il</strong>e con <strong>il</strong> concetto <strong>di</strong> primus inter pares.<br />
La <strong>di</strong>chiarazione <strong>del</strong> febbraio 1998 non ha però avuto importanti risvolti solo per <strong>il</strong><br />
sistema <strong>di</strong> relazioni “esterne” <strong>di</strong> al-Qa’ida; essa ha sottolineato nuovamente la ferrea<br />
volontà <strong>del</strong> movimento <strong>di</strong> muovere guerra al “nemico <strong>di</strong>stante” - gli Stati Uniti e i<br />
suoi alleati – in<strong>di</strong>cato come principale sostenitore dei regimi apostati responsab<strong>il</strong>i<br />
<strong>del</strong>la persecuzione e <strong>del</strong>la <strong>di</strong>struzione <strong>del</strong>le cellule islamiche ra<strong>di</strong>cali operanti sul<br />
loro territorio.<br />
Questa <strong>di</strong>chiarazione costituisce, inoltre, un passo in avanti rispetto alla Dichiarazione<br />
<strong>di</strong> <strong>Jihad</strong> contro gli americani che occupano <strong>il</strong> Paese dei due luoghi santi (Arabia Sau<strong>di</strong>ta) <strong>del</strong><br />
23 agosto 1996 98 . In essa Bin Laden non si limita a chiedere che <strong>il</strong> popolo musulmano<br />
imbracci le armi per scacciare gli infe<strong>del</strong>i dalla Penisola Arabica e dagli altri territori<br />
occupati ma, dopo aver in<strong>di</strong>cato i principali crimini <strong>di</strong> cui si sono macchiati gli<br />
americani e i loro alleati, esorta l’intera ummah a colpirli ovunque si trovino, siano<br />
essi m<strong>il</strong>itari o civ<strong>il</strong>i.<br />
“[…] Tutti questi avvenimenti e crimini da parte degli americani,<br />
costituiscono una vera <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> guerra contro Dio ed <strong>il</strong> Suo<br />
Profeta. […] Perciò, conformemente all’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Dio, ren<strong>di</strong>amo pubblico<br />
a tutti i musulmani <strong>il</strong> seguente responso. Uccidere gli americani e i loro<br />
98 Si veda G<strong>il</strong>les Kepel, Al-Qaeda: i testi. Scritti <strong>di</strong> Osama bin Laden, ´Abdallah ´Azzam, Ayman al-Zawahiri e Abu<br />
Mus´ab al-Zarqawi, Roma, 2006, pp. 37-43<br />
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