Discussioni del Parlamento europeo - Europa
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IT<br />
<strong>Discussioni</strong> <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong><br />
Glyn Ford, in sostituzione <strong>del</strong>l’autore. − (EN) Signor Presidente, purtroppo l’onorevole<br />
Evans è dovuto ritornare nel Regno Unito. A nome suo, ringrazio il signor Commissario<br />
per la Sua risposta alla domanda.<br />
Alla luce <strong>del</strong> numero in brusca crescita di matrimoni transfrontalieri – circa una coppia su<br />
cinque ora proviene da due Stati membri – e <strong>del</strong>la crescente percentuale di coppie e singoli<br />
oltre l’età pensionabile che viaggiano nell’Unione europea, la Commissione non crede che,<br />
a meno che non prenda dei provvedimenti urgenti a riguardo, un trattamento disuguale<br />
porterà a dei rifugiati sanitari piuttosto che a dei maggiormente ipotizzati turisti sanitari<br />
nell’UE?<br />
Vladimír Špidla. − (CS) Lei ha posto varie domande, ognuna <strong>del</strong>le quali richiede una<br />
risposta complessa. Mi permetta di dare una risposta semplificata alla prima domanda:<br />
oggi discutevamo il regolamento (CE) 883/2004 che apporterà <strong>del</strong>le modifiche sostanziali<br />
al regolamento (CEE) 1408/71 e che migliorerà in via definitiva la situazione di molte<br />
persone, precisamente <strong>del</strong>l’area di contatto transfrontaliera. In relazione alla Sua domanda<br />
sul turismo sanitario, ritengo che questo sia un concetto molto vago, talmente vago da<br />
essere pericoloso. Poiché può diventare un fenomeno di grande rilevanza, è necessario che<br />
definiamo, con grande attenzione, che cosa significhi turismo sanitario. Tuttavia, penso<br />
che il vero e proprio turismo sanitario non sia particolarmente diffuso, perché nella maggior<br />
parte dei casi le persone che soffrono di problemi di salute effettivamente gravi cercano di<br />
restare nel proprio ambiente e anche perché i sistemi dei singoli Stati membri non<br />
differiscono in maniera significativa tra di loro a livello base. Chiaramente, il regolamento<br />
(CEE) 1408/71 ed il futuro regolamento (CE) 883/2004 coprono la vasta maggioranza dei<br />
casi legati al turismo, ma non il turismo sanitario. Riguardano principalmente persone che<br />
sono partite per un viaggio e solo successivamente è successo loro qualcosa mentre sono<br />
lontane da casa. Ci sono centinaia di migliaia di casi, forse fino ad un milione ogni anno.<br />
Le soluzioni sono adeguate e al contrario non incidono sulla stabilità dei sistemi sanitari.<br />
Per quanto riguarda l’intenzione <strong>del</strong>la Commissione di apportare miglioramenti in<br />
quest’area, l’intenzione è concreta, come dimostrato per esempio dalle modifiche proposte<br />
dalla mia collega, il Commissario Androulla Vassiliou. Ritengo che vi sarà l’occasione per<br />
una discussione particolareggiata sull’assistenza transfrontaliera e temi connessi, ma a<br />
questo punto desidero prendere ancora una volta le distanze dal concetto <strong>del</strong> cosiddetto<br />
turismo sanitario. Ritengo che tale concetto sia piuttosto vago e che possa provocare <strong>del</strong>le<br />
reazioni non adeguate alla situazione.<br />
Presidente. − Il tempo a disposizione per l’interrogazione al Commissario Špidla è<br />
terminato. Le interrogazioni dal n. 49 al n. 54 riceveranno risposta per iscritto.<br />
Presidente. − Annuncio l’ interrogazione n. 55 <strong>del</strong>l’onorevole Eoin Ryan (H-0439/08)<br />
Oggetto: Obblighi di segnalazione per le piccole e medie imprese.<br />
Accolgo con favore la recente iniziativa <strong>del</strong>la Commissione di ridurre gli obblighi di<br />
segnalazione statistica sulle imprese, in particolare riguardo alle piccole e medie imprese.<br />
Tuttavia, le PMI devono ancora far fronte a pesanti obblighi di questo tipo, come ad esempio<br />
le segnalazioni sull’IVA, che comportano molte ore di mano d’opera e che collocano le<br />
piccole imprese in una posizione di svantaggio concorrenziale. La Commissione ha <strong>del</strong>le<br />
proposte pronte per ridurre la burocrazia e l’obbligo di segnalazione per le PMI?<br />
Günter Verheugen, Vicepresidente <strong>del</strong>la Commissione. − (DE) Signor Presidente, onorevole<br />
Ryan, vi sono molto grato per avermi fatto questa domanda perché riguarda un problema<br />
09-07-2008