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SENATO DELLA REPUBBLICA CAMERA DEI DEPUTATI<br />
---....XN LEGISLATURA<br />
BOZZA NON CORRETTA AD USO INTERI\O<br />
T If{A$IFITAT() - STfiAKI(}<br />
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA<br />
SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
RESOCONTO STENOGRAFICO DEL SOPRALLUOGO AD<br />
AGRIGENTO<br />
MARTEDI' 19 OTTOBRE 2OO4<br />
Presidenza del presidente Roberto CENTARO
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA STJL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZAT A<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
INDICE<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGAIIIZZATA<br />
I lavori hanno inizio alle ore 9. 30.<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì l9 ottobre 2004<br />
Audizione del dottor Pietro Grasso procuratore distrettuale antimafia,<br />
accompagnato dai sost<strong>it</strong>uti procuratori della Repubblica dottori Fernando<br />
Asaro, Corrado Fasanelli, Gianfranco Scarfò, Claudio Siragusa e Mauro<br />
Terranova; della dottoressa Anna Maria Palma, procuratore della Repubblica<br />
aggiunto, del dottor Bernanrdo Petralia, procuratore della Repubblica presso il<br />
tribunale di Agrigento e della dottoressa Teresa Maria Principato, magistrato<br />
della DNA con comp<strong>it</strong>i di collegamento con Ia DDA di Palermo<br />
PRESIDENTE. Dichiaro aperta Ia seduta. Do in primo luogo il saluto della<br />
Commissione ai nostri osp<strong>it</strong>i che ringrazio per la loro cortese disponibil<strong>it</strong>à.<br />
Prego il procuratore distrettuale di Palermo di dare awio alla serie di relazioni<br />
con f illustrazione dell'attiv<strong>it</strong>à svolta e di quella in corso sul circondario di Agrigento,<br />
anche indicando la mappa delle famiglie mafiose esistenti sul terr<strong>it</strong>orio nonché i loro<br />
rapporti con cosa nostra palerm<strong>it</strong>ana e trapanese ed eventualmente con le famiglie<br />
mafiose della Sicilia orientale. La prego poi, se necessario, di dare la parola al<br />
procuratore aggiunto e ai sost<strong>it</strong>uti per illustrare meglio le indagini. Poi seguirà la<br />
relazione del rappresentante della procura nazionale antimafia e dei procuratori di<br />
Agrigento e Sciacca.<br />
Se vi dovessero essere notizie che è opportuno rimangano riservate vi prego di<br />
awertirci in modo da segretare la parte corrispondente di verbale.<br />
Vi prego infine di sottoporvi alle domande che vi rivolgeranno i componenti<br />
della Commissione.<br />
GRASSO. Signor Presidente, intanto ringrazio la Commissione per questa possibil<strong>it</strong>à<br />
che ci viene offerta di dare contezza di ciò che la direzione distrettuale antimafia di<br />
Palermo riesce a fare anche nella provincia di Agrigento. Anche per noi questo è un<br />
appuntamento importante che ci spinge a fare il punto della s<strong>it</strong>uazione, attraverso<br />
riunioni in cui si cerca di fare il bilancio di quanto si è fatto ma soprattutto dei<br />
progetti futuri di lavoro investigativo.<br />
Naturalmente la specific<strong>it</strong>à della s<strong>it</strong>uazione della criminal<strong>it</strong>à organizzata nella<br />
provincia di Agrigento risiede proprio nella coesistenza tra una cosa nostra<br />
fortemente radicata sul terr<strong>it</strong>orio e usc<strong>it</strong>a vincente dal contrasto, dall'aspro confl<strong>it</strong>to<br />
con le organizzazioni stiddare sia sul piano mil<strong>it</strong>are che su quello giudiziario e le pur<br />
residue organizzazioni riconducibili in alcune aree terr<strong>it</strong>oriali ad associazioni di tipo<br />
mafioso che però non sono cosa nostra intesa nella sua organizzazione più<br />
tradizionale. Alludo ai cosiddetti paracchi e alla cosiddetta stidda che poi magari i<br />
colleghi illustreranno nella loro essenzaper coloro che ne hanno bisogno.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufiìcio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
to martedì 19 ottobre 2004<br />
Come può rilevarsi, si tratta di un quadro più complesso di quello delle restanti<br />
province, Trapani e Palermo, in cui cosa nostra agisce incontrastata. Ad Agrigento la<br />
s<strong>it</strong>uazione è particolarmente grave ai fini di una libera e democratica convivenzatrai<br />
c<strong>it</strong>tadini e dell'ordinato sviluppo economico e sociale.<br />
Indubbiamente Ia presenza nello stesso terr<strong>it</strong>orio di più orgarizzazioni<br />
criminali determina delle pressioni sotto il profilo criminale, ambientale, economico e<br />
sociale. A ciò si aggiunga che dal 1998 in poi e fino aI 2003 si è constatata vna<br />
recrudesceîza di omicidi di stampo mafioso. Alludo, per c<strong>it</strong>are i più recenti,<br />
all'omicidio Riggio, dell'imprend<strong>it</strong>ore Milioti Carmelo del 2003 e quello successivo<br />
di Bruno Giuseppe awenuto il 9 ottobre2003.<br />
Ciò ha inizialmente preoccupato questo ufficio perché pareva che le tensioni<br />
esistenti tra le organizzazioni criminali, soprattutto in cosa nostra, potessero sfociare<br />
in una ulteriore guena di mafia, un contrasto tra le varie fazioni e famiglie. In realta<br />
ciò non è awenuto, come abbiamo potuto constatare dalle indagini in corso, e si è<br />
invece raggiunto un nuovo equilibrio che però, per quello che sappiamo, continua ad<br />
essere precario.<br />
Il problema più grave per I'agrigentino è la totale assenza di collaborazioni con<br />
la giustizia da parte di esponenti della criminal<strong>it</strong>a organizzata. In precedenza le<br />
indagini, fino agli ultimi collaboratori, tra cui ricordo Falsone, Albanese e Salemi<br />
Pasquale, avevano consent<strong>it</strong>o di acquisire varie informazioni.<br />
A1 di là di queste presenze non c'è stato sostanzialmente più nulla e quindi non<br />
vi è stato più un arricchimento del nostro patrimonio informativo attraverso le notizie<br />
provenienti dall'interno delle orgarizzazioni criminali. No è piu stato possibile<br />
sviluppare attiv<strong>it</strong>à investigative sulla scorta di questi input. Tra I'altro, le stesse<br />
precedenti collaborazioni hanno riguardato soltanto una parte della provincia<br />
agrigentina. Le due maggiori vengono dalla zona di Porto Empedocle e quindi<br />
consentono una conoscenzaparziale del fenomeno globale di cosa nostra agrigentina.<br />
Ricordo ancora che il primo processo contro la mafia di Agrigento, di poco<br />
successivo al maxiprocesso a cosa nostra, ha dato un primo spaccato, dopo anni e<br />
anni di assoluto silenzio sulla provincia, di quella che era la s<strong>it</strong>uazione di cosa nostra<br />
agrigentina. Tutto ciò è ormai agli atti e fa parte della storia. È già stato tutto rifer<strong>it</strong>o<br />
alla Commissione.<br />
La più recente operazione, che ha dato importanti e fondamentali elementi di<br />
comprensione del fenomeno mafioso, risale al luglio 2002. Mi riferisco all'operazione<br />
"Cupola", assolutamente encomiabile sotto il profilo tecnologico ed operativo, che le<br />
squadre mobili di Agrigento e Palermo, coadiuvate anche dal Servizio centrale<br />
operativo della polizia di Roma, hanno effettuato. Grazie a questa brillante<br />
operazione, nonostante le difficoltà del luogo in cui si operava, è stato possibile<br />
decap<strong>it</strong>are i mandamenti mafiosi di Agrigento, con I'arresto dei capi che si erano<br />
riun<strong>it</strong>i per eleggere il nuovo rappresentante provinciale della provincia mafiosa di<br />
Agrigento.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio det nàsoconti partamennri
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SIJL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGAI\IZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
Da questa operazione in poi le indagini successive hanno consent<strong>it</strong>o di<br />
conoscere le nuove leve delle famiglie mafiose che avevano offerto un notevole<br />
supporto ai capi che sono stati arrestati. Successivamente è emerso uno scontro<br />
nell'amb<strong>it</strong>o della provincia tra il Di Gati Maurizio, il mafioso che doveva essere eletto<br />
secondo le indicazioni a capo della provincia, e il Falsone che invece ostacolava<br />
I'ascesa del primo. In questo contesto è stato inquadrato I'omicidio di Milioti<br />
Carmelo, ucciso in una sala da barba in pieno giorno con un'esecuzione veramente<br />
plateale in contrasto con le ab<strong>it</strong>uali direttive strategiche di cosa nostra secondo cui si<br />
doveva cercare di restare sotto tono e di non commettere omicidi eclatanti.<br />
Evidentemente, nell'amb<strong>it</strong>o dell'agrigentino esisteva una s<strong>it</strong>uazione tale da non<br />
permettere il proseguimento di questa strategia per cui un omicidio così eclatante a<br />
nostro awiso doveva avere proprio lo scopo di creare un deterrente per bloccare certe<br />
aspettative da parte di una delle fazioni mafiose.<br />
Anche il successivo omicidio di Bruno Giuseppe potrebbe rientrare nella logica<br />
di un awertimento alla famiglia mafiosa di Santa Elisabetta vicina al Di Gati<br />
Maurizio.<br />
Anche I'omicidio di Riggio Filippo originario di Burgio, cugino di Riggio<br />
Nicolò Santo, uno degli arrestati nell'operazione "Cupola", potrebbe essere<br />
ricollegabile al processo di affermazione di questi nuovi equilibri per supplire al<br />
vuoto di organico venutasi a determinare dopo I'arresto, sempre nell'operazione<br />
"Cupola", del rappresentante del mandamento di Burgio Maniscalco Giovanni.<br />
PRESIDENTE. Mi scusi se la interrompo, procuratore. In tutti questi omicidi si vede<br />
I'ombra di ProvenzaÍro, del gruppo dei corleonesi oppure sono vicende in cui costoro<br />
non entrano? In che misura si deve r<strong>it</strong>enere che siano coinvolti?<br />
GRASSO. n discorso è un tantino complesso. C'entra comunque il problema<br />
Provenzano poiché egli rappresenta e continua a rappresentare la direzione un<strong>it</strong>aria,<br />
verticistica dell'organizzazione cosa nostra - come è confermato da tutte le indagini -<br />
e dunque non poteva non esprimere un gradimento all'elezione, che pure aweniva<br />
con metodo "democratico", all'interno della provincia di Agrigento.<br />
À\rE sempre stato così e ciò spiega in qualche modo Ia peculiar<strong>it</strong>a del<br />
mandamento di Palermo che ha una supremazia che non si può certamente riportare<br />
entro schemi a noi consueti.<br />
Pertanto Palermo, capo dell'organizzazione mafiosa come è attualmente<br />
Provenzano, pur nel riconoscere I'assoluta libertà della provincia di Agrigento,<br />
comunque deve esprimere un certo gradimento. Naturalmente in questi preparativi<br />
per poter appoggiare un candidato o un altro si verificano delle s<strong>it</strong>uazioni che poi<br />
influenzeranno tutto. Sostanzialmente è successo che, quando ha iniziato a<br />
collaborare, il Giuffrè aveva già detto che il destinato secondo gli accordi che erano<br />
stati presi anche tra i capi dei mandamenti della provincia di Palermo, anch'essi<br />
portatori di un gradimento, era stato proprio Di Gati Maurizio. Egli aveva rifer<strong>it</strong>o a<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
ad Asrisento martedì 19 ottobre 2004<br />
Provenzano questa indicazione e Proverzano aveva allargato le braccia - così dice<br />
Giuffrè - e, preso atto di questa indicazione delle famiglie palerm<strong>it</strong>ane, aveva<br />
acconsent<strong>it</strong>o al gradimento, rifer<strong>it</strong>o da Giuffrè poi alle famiglie agrigentine.<br />
Abbiamo poi le tracce documentali di una lettera che Falsone, aspirante ad<br />
essere candidato o nominato a capo della provincia mafiosa di Agrigento, aveva<br />
rivolto a Provenzarro, con la quale chiedeva conto e ragione del gradimento da lui<br />
espresso nei confronti di altri. La pubblicazione delle dichiarazioni di Giuffrè in un<br />
processo evidentemente provocava ancora di più una rcazione nell'amb<strong>it</strong>o del<br />
contesto agrigentino, perché veniva fuori che in un certo senso non era stato<br />
Provenzano di sua iniziativa a dare il gradimento, ma tale gradimento era stato molto<br />
influenzato dal Giuffrè e da tutta una cordata palerm<strong>it</strong>ana che avrebbe prefer<strong>it</strong>o Di<br />
Gati, ragion per cui il Falsone ha probabilmente preteso di rimettere in discussione le<br />
candidature. Fra I'altro, la nomina di Di Gati Maurizio, con I'intervento che ha portato<br />
all'arresto di tutti i componenti della commissione agrigentina, pensiamo che sia<br />
awenuta formalmente, ma non siamo in grado perfettamente di dire se era già stata<br />
ratificata oppure no. In ogni caso abbiamo traccia di un passo indietro di Di Gati<br />
Maurizio, che si dichiara disponibile, se non c'era effettivamente il gradimento, a<br />
cedere Ia direzione della provincia di Agrigento.<br />
Attualmente, secondo le nostre conoscerue,la s<strong>it</strong>uazione è ancora di precario<br />
equilibrio e di instabil<strong>it</strong>a. Di Gati Maurizio, seppure designato, pare abbia fatto un<br />
passo indietro. Fra I'altro, si era ventilata anche la possibil<strong>it</strong>à che si cost<strong>it</strong>uisse dopo<br />
che era stato annullato - mi pare in Cassazione - un ergastolo per un omicidio che gli<br />
era stato contestato: pertanto attualmente il Di Gati ha una condaÍrîa a otto anni per<br />
4l6-bis. È pendente anche un prowedimento di custodia cautelare per una estorsióne<br />
che era stata frattanto accertata. Quindi è lat<strong>it</strong>ante sia per I'esecuzione della pena, sia<br />
per un prowedimento successivamente emesso. Come dicevo, si era quasi ventilata<br />
una cost<strong>it</strong>uzione del Di Gati proprio per scontare la pena e ottenere i benefici previsti,<br />
ma ciò non è awenuto. In ogni caso non sappiamo quanto questa notizia sia stata<br />
artatamente messa in giro, magari per far rallentare le ricerche del lat<strong>it</strong>ante, perché<br />
siamo ab<strong>it</strong>uati a queste strategie che disturbano le nostre attiv<strong>it</strong>à e quelle della polizia.<br />
Al momento attuale la s<strong>it</strong>uazione per noi è ancora incerta, nel senso che c'è questa<br />
aspirazione del Falsone di essere nominato a capo della provincia, Falsone che è<br />
lat<strong>it</strong>ante e che è originario di Campobello di Licata, quindi della zoîa che appunto<br />
comprendeLicata, Palma di Montechiaro e Campobello.<br />
Questa è attualmente la s<strong>it</strong>uazione dopo gli arresti a segu<strong>it</strong>o dell'operazione<br />
Cupola.<br />
Proprio con I'operazione Cupola, per le presenze in quel momento, abbiamo<br />
potuto mettere a punto la s<strong>it</strong>uazione dei vari mandamenti nel contesto agrigentino e,<br />
in una relazione che avete, abbiamo puntualizzato come le ultime dichiarazioni dei<br />
collaboratori - che erano risalenti, pensate che sono iniziate nel maggio L997, almeno<br />
quella di Salemi, quindi sono un po' datate - sono state aggiomate sulla base<br />
dell'operazione Cupola, che ci dava Ia contezza della presenza dei capi mandamento<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA STJL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004<br />
che dovevano partecipare a queste elezioni. Pertanto possiamo senz'altro affermare<br />
che attualmente esistono i mandamenti di Agrigento, Burgio, Casteltermini,<br />
Cianciana, Canicattì, Sambuca di Sicilia e Favara (che era data come famiglia sciolta<br />
proprio perché densa di contrasti al suo interno, invece adesso pare che sia operante e<br />
cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a); rimane ancora come sciolta la famiglia di Palma di Montechiaro, in cui<br />
opera un gruppo autonomo di cui si devono ancora individuare le caratteristiche, se<br />
cioè sia un gruppo dentro cosa nostra oppure un altro gruppo criminale. Questa è la<br />
s<strong>it</strong>uazione attuale. Eventualmente i colleghi potranno approfondire quali sono le<br />
famiglie che compongono i mandamenti, i soggetti che finora conosciamo come a<br />
capo di questi mandamenti e gli eventuali successori.<br />
Devo dire che le indagini sono molto difficili in questo terr<strong>it</strong>orio per tutta una<br />
serie di ragioni. La prima è quella della marrcanz4 come ho detto, di collaboratori di<br />
giustizia che ci diano I'attual<strong>it</strong>à dei fenomeni. Le indagini che noi riusciamo a fare<br />
sono principalmente quelle per la ricerca dei lat<strong>it</strong>anti, in quanto non ci sono not<strong>it</strong>iae<br />
criminis che nascono né da denunce, né dall'attiv<strong>it</strong>a di iniziativa delle forze di polizia.<br />
Abbiamo quindi una fonte di produzione di not<strong>it</strong>iae criminis dalle nostre stesse<br />
indagini, una partogenesi che si consuma continuamente e, proprio attraverso le<br />
indagini sui lat<strong>it</strong>anti, riusciamo poi atirare le fila. Anche se non catturiamo i lat<strong>it</strong>anti,<br />
riusciamo comunque a mettere su un processo per i favoreggiatori dei lat<strong>it</strong>anti e per<br />
coloro che risultano stabilmente inser<strong>it</strong>i nell'organizzazione mafiosa. Questo è ormai<br />
un modo di operare che deriva dall'assenza di tnput investigativi dall'interno<br />
dell'organizzazione per la mancanza dei collaboratori di giustizia, e ciò vale non solo<br />
per Agrigento, ma anche per Palermo e per Trapani.<br />
Ripeto, le indagini più importanti attualmente sono quelle per la cattura dei<br />
lat<strong>it</strong>anti, indagini difficili, appunto perché siamo in presenza, abs<strong>it</strong> iniuria verbis, di<br />
una insufficiente polizia gíudiziana sul terr<strong>it</strong>orio. Tolta la squadra mobile di<br />
Agrigento, che con I'operazione Cupola e con tutta una serie di altre operazioni ci ha<br />
dato degli importanti e validi risultati, grazie anche alla dírezione del vice questore<br />
Brucato, non abbiamo altre risorse. Va aggiunto che le forze della squadra mobile<br />
sono purtroppo continuamente distolte dal prelievo di personale per far fronte alle<br />
esigenze derivanti dalf immigrazione clandestina. Questo è un aspetto che dovrebbe<br />
essere oggetto di un'attenta valutazione anche da parte di questa Commissione<br />
perché, se si preleva dalla squadra mobile personale che deve servire per andare a<br />
fare i rilievi dattiloscopici, le investigazioni, le procedure di identificazione di<br />
centinaia e centinaia, di migliaia ormai, di immigrati che, attraverso Lampedusa,<br />
arrivano nell'anno proprio nella provincia di Agrigento, comprendiamo che I'unico<br />
supporto che può darci una presenza operativa reale sul terr<strong>it</strong>orio, la squadra mobile<br />
di Agrigento, rimane castrato da tutte le esigenze di personale derivanti dalla<br />
necess<strong>it</strong>à di fronteggiare un fenomeno che comunque ha una sua concretezza,<br />
rilevanza e importanza. Si dovrebbe forse cercare di far affluire delle forze di polizia<br />
per fronteggiare espressamente questo fenomeno, lasciando lavorare la squadra<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari
Resoconto<br />
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
mobile di Agrigento e i<br />
primo aspetto.<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
del sopralluogo ad Agrigento martedl 19 ottobre 2004<br />
suoi<br />
uomini sui comp<strong>it</strong>i per cui è stata creata. Questo è un<br />
(I lavori proseguono in seduta segreta dalle ore 9,58).<br />
(I lavori proseguono in seduta pubblica dalle ore 10,09)<br />
GRASSO. Queste sono le s<strong>it</strong>uazioni in cui ci dibattiamo.<br />
Un'altra indagine che ha avuto un ottimo successo e dei buoni risultati è quella<br />
denominata
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCIIIESTA SI,]L FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGAI\IZZATA<br />
Resoconto del sopralluogo ad<br />
MAFIOSAO SIMILARE<br />
to martedì 19 ottobre 2004<br />
GRASSO. Tornando al discorso delle intercettazioni telefoniche e soprattutto<br />
dell'utilizzazione, anche nell'amb<strong>it</strong>o di questa provincia, di autovetture blindate o di<br />
materiale antisofisticazione, la legge per le misure di prevenzione all'articolo 4<br />
prevede la possibil<strong>it</strong>à di un awiso orale che poi consente, rispetto a una recente legge<br />
del 2001, di sequestrare tutto il materiale in possesso di persone che non sono in<br />
grado di giustificare né hanno un prowedimento di sicurezza da parte degli organi a<br />
ciò deputati. Pertanto, telecamere o particolari congegni che proteggono bunker, ville<br />
o quant'altro, macchine blindate di cui si servono, apparecchiature che cercano di<br />
scoprire, insomma, tutte queste cose, potrebbero essere sequestrate se si procedesse<br />
nella procedura secondo la quale si dovrebbe irrogare I'awiso orale, che è il<br />
presupposto per poter poi, in contrawenzione all'awiso orale stesso, procedere al<br />
sequestro ai sensi della legge indicata. Stiamo cercando di mettere in atto questa<br />
procedura per owiare a questa catenza sul terr<strong>it</strong>orio.<br />
CIRAMI. Vorrei sapere se nell'amb<strong>it</strong>o di osservazione di questa provincia ci sono dei<br />
villini, delle ville o dei terr<strong>it</strong>ori protetti con questi particolari strumenti di<br />
introspezione, quali telecamere, aggeggi vari e quant'altro. Ne avete individuati?<br />
GRASSO. Ci sono delle indagini in corso.<br />
(I lavori proseguono in seduta segreta alle ore 10,18.)<br />
(I lavori riprendono in seduta pubblica alle ore 10,24.)<br />
GRASSO. Per quanto riguarda le attiv<strong>it</strong>à intimidatorie, una particolare recrudescenza<br />
attuale si è riscontrata nel terr<strong>it</strong>orio di Licata. In questo momento dobbiamo<br />
purtroppo ammettere I'esistenza di una s<strong>it</strong>uazione che non ci fa piacere ammettere, e<br />
cioè che la mancanza di una famiglia di cosa nostra in Licata produce il disordine<br />
sotto il profilo dell'ordine pubblico e, quindi, una particolare recrudesc enza di attiv<strong>it</strong>à<br />
intimidatoria fatta da cani sciolti, da chiunque voglia dedicarsi alle estorsioni, con<br />
gruppi che sono poi controllati da s<strong>it</strong>uazioni mafiose contigue, come quelle della<br />
famiglia di Campobello di Licata o di Palma di Montechiaro. È duro ammettere che<br />
proprio I'assenza di cosa nostra provoca tutto questo.<br />
CIRAMI. Anche il caso di Gela ha influenza su Licata.<br />
GRASSO. Sì, c'è un'influenzama da quello che ci risulta attualmente proviene più che<br />
altro da Campobello di Licata e Palma di Montechiaro.<br />
Per quanto riguarda le attiv<strong>it</strong>à di cosa nostra nell'agrigentino, siamo in presenza<br />
soprattutto di attiv<strong>it</strong>à estorsive, di appalti pubblici e di un moderato tràffico di<br />
stupefacenti, per quello che riusciamo ad accertare. Un aspetto però ci ha<br />
impressionato nel corso di talune indagini ma preferirei segretare iipunto.<br />
SENATO D ELLA REP UB B LICA - UM@
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCIIIESTA SI,JL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGAI\TZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedl 19 ottobre 2004<br />
(I lavori proseguono in seduta segreta alle ore 10,26.)<br />
(I lavori riprendono in seduta pubblica alle ore 10,34. )<br />
GRASSO. Questa è la realtà degli appalti, connotata anche da tutti questi elementi di<br />
contorno.<br />
Per quanto riguarda i collegamenti con altre province, uno dei temi richiesti<br />
espressamente dal Presidente, si può rilevare che la nomina di un capo provincia ad<br />
Agrigento - emergeva dalle stesse indagini ed intercettazioni telefoniche - nasceva<br />
proprio dall'esigerua di un collegamento con le altre province. La creazione di un<br />
unico vertice consente ad una struttura di diventare più operativa nei rapporti con le<br />
altre province siciliane, soprattutto nel settore degli affari e degli appalti.<br />
Basta contattare una persona o far arrivare una persona di quella provincia per<br />
ottenere poi sul terr<strong>it</strong>orio i risultati che si intendono ottenere. Se si è invece in<br />
presenza di una s<strong>it</strong>uazione frastagliata, confusa, I'operativ<strong>it</strong>à dell'organizzazione<br />
viene ad essere ridotta perché bisogna cercare la persona adatta e dunque vi è il<br />
rischio di un'esposizione maggiore in queste relazioni, in questi contatti, oltre alla<br />
possibil<strong>it</strong>à di essere scoperti dalle forze di polizia in questi collegamenti tra cosa<br />
nostra di una provincia e quella di un'altra.<br />
Il problema è quello di ridare operativ<strong>it</strong>à alle strutture fondamentali di cosa<br />
nostra che, come sappiamo, hanno la base nella famiglia sul terr<strong>it</strong>orio, il mandamento<br />
e poi gli organismi provinciali. Attualmente non abbiamo tracce di un organismo<br />
regionale che pure in certi periodi serviva proprio a fare da camera di compensazione<br />
tra tutte le attiv<strong>it</strong>à che si svolgevano nel terr<strong>it</strong>orio siciliano e alle volte anche nel resto<br />
d'Italia e all'estero oppure tra imprend<strong>it</strong>ori che, avendo origine in un certo luogo<br />
devono sottostare al collegamento o al contatto con la famiglia mafiosa del luogo di<br />
origine. Nel momento in cui svolgono un lavoro in altre province hanno I'esigenza di<br />
sapere a chi devono pagare iI pizzo, con chi si devono incontrare per stabilire chi<br />
deve fare certi lavori in quella s<strong>it</strong>uazione e quali sono i lavori di contorno da<br />
svolgere.<br />
Tutto risulta più facile se esistono dei punti di riferimento certi e dunque il<br />
collegamento con le varie province è un elemento essenziale che viene di volta in<br />
volta garant<strong>it</strong>o attraverso i collegamenti. Se poi i personaggi di maggior spessore<br />
sono lat<strong>it</strong>anti e possono essere catturati, ecco che le attiv<strong>it</strong>à sono ancora più difficili<br />
per l'organizzazione perché si deve comunque preservarc la latifanza di colui che<br />
deve fare queste compensazioni oppure dare ordini, direttive e raccomandazioni.<br />
Dunque, il sistema che tradizionalmente viene ancora usato in cosa nostra, a dispetto<br />
delle varie tecnologie esistenti, vede una commistione di vecchio e nuovo. Sono<br />
interessate sia le regole fondamentali che le modal<strong>it</strong>à di adattamento alle s<strong>it</strong>uazioni<br />
attuali. Quindi, da un lato si utilizzano tecnologie sofisticate, dall'altro il mezzo di<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SI,]L FENOMENO DELLA CRIMINALITA'ORGANIZZATA<br />
ad Aerieento martedì 19 ottobre 2004<br />
comunicazione resta quello dei pizzini. Di volta in volta si utilizza il mezzo migliore<br />
per ottenere comunque lo stesso effetto.<br />
La provincia di Agrigento ha certamente collegamenti con la provincia di<br />
Palermo da cui riceve direttive strategiche e con cui si collega per tutte le attiv<strong>it</strong>à che<br />
sono in comune, per tutte le attiv<strong>it</strong>à che imprend<strong>it</strong>ori agrigentini compiono sul<br />
terr<strong>it</strong>orio palerm<strong>it</strong>ano e viceversa che imprend<strong>it</strong>ori palerm<strong>it</strong>ani compiono<br />
nell'agrigentino, talvolta anche con riferimento ad alcuni traffici di stupefacenti.<br />
Questi canali di collegamento attualmente sono vivi ed attuali. Sappiamo quali<br />
collegamenti ci sono attualmente con Palermo.<br />
Con Trapani c'è un confine che è rappresentato dalla zona di Sciacca, una sorta<br />
di cuscinetto. Le indagini nel circondario del tribunale di Sciacca, anche se il<br />
procuratore di Sciacca potrà certamente fornirvi ulteriori delucidazioni, non sono<br />
particolarmente supportate dalle collaborazioni. Al di là di qualche intuizione non<br />
esistono elementi certi o informazioni particolari su cosa nostra. Quando emergono,<br />
spesso siutilizza la possibil<strong>it</strong>a di applicare i magistrati che operano nelle procure sul<br />
terr<strong>it</strong>orio dove awengono gli episodi, realiz.zando un collegamento con le indagini<br />
della DDA. È un coordinamento, un modulo di cui si è sperimentata I'util<strong>it</strong>à. Dal<br />
momento che in ogni caso i processi si vanno afarc nei tribunali d'origine è utilissima<br />
la presenza sul terr<strong>it</strong>orio di un magistrato che segua, anche per le distanze che<br />
esistono tra Palermo, Agrigento e Trapani, i processi sul terr<strong>it</strong>orio e che abbia<br />
comunque la possibil<strong>it</strong>à di un rapporto immediato e diretto con la polizia giudiziaria<br />
del terr<strong>it</strong>orio.<br />
Esistono poi rapporti anche tra Agrigento e Caltanissetta. Spesso le indagini di<br />
Caltanissetta confluiscono sul terr<strong>it</strong>orio di Agrigento. Noi attuiamo spesso dei<br />
coordinamenti, sotto il profilo delle indagini mafiose, con la procura di Caltanissetta.<br />
Lo stesso discorso vale anche per Catania con cui ci sono dei collegamenti sotto il<br />
profilo delle imprese, degli appalti e anche delle attiv<strong>it</strong>à di cosa nostra che trovano un<br />
punto di riferimento soprattutto in Caltagirone.<br />
Siccome si tratta di indagini in corso non c'è un vero e proprio collegamento di<br />
indagine, anche se maggiori informazioni su questi collegamenti potranno<br />
probabilmente essere fom<strong>it</strong>e dalla direzione distrettuale antimafia di Catania. Noi<br />
abbiamo contezza che tali collegamenti esistono e qualora dovessero assumere una<br />
rilevanzatale da interferire o influenzare le nostre indagini in atto sul terr<strong>it</strong>orio, esiste<br />
un collegamento investigativo con la procura di Catania. In ogni caso I'auiv<strong>it</strong>à più<br />
rilevante, anche per alcuni soggetti di collegamento, la compie Catania.<br />
Agrigento'si pone al centro di tutti questi rapporti con le altre famiglie mafiose<br />
e con le altre attiv<strong>it</strong>à sul resto della regione siciliana. Nel settore degli appalti si<br />
evidenzia in ogni caso un fenomeno particolare che è dato dal piccolo centro di<br />
Favara che presenta I'impressionante numero di 632 imprese, una ogni 48 ab<strong>it</strong>anti.<br />
Questa cifra da I'esaffa misura di come queste imprese vengano spesso utilizzate per<br />
creare delle cordate artificiose al fine di poter aggiudicare alle imprese giuste certi<br />
appalti. Questo discorso non vale solo nell'amb<strong>it</strong>o del terr<strong>it</strong>orio siciliano considerato
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
che queste imprese si r<strong>it</strong>rovano anche nel resto d'Italia - ad esempio in Toscana -<br />
magari con riferimento ad opere pubbliche di grande spessore come quelle relative<br />
all'alta veloc<strong>it</strong>à. Tutto ciò ci porta a r<strong>it</strong>enere che ci sia uno scambio, forse interessato,<br />
tra imprese del Nord e imprese di Favara nella gestione degli appalti.<br />
(I lavori proseguono in seduta segreta alle ore 10, 45.)<br />
(I lavori riprendono in seduta pubblica alle ore 10,47).<br />
GRASSO. Per quanto concerne i collegamenti con altre provirÍce, ne abbiamo e sono<br />
tuttora attuali e validi.<br />
Sui collegamenti intemazionali abbiamo delle informazioni storiche che<br />
risalgono al primo maxiprocesso del 1986, svoltosi a Palermo, nel quale venne fuori<br />
quella famosa, bellissima intercettazione ambientale del bar Regio di Montreal, dove<br />
Paul Violi parla con Peppe Settecase e, in anni in cui non pensavamo di trovare<br />
riscontri all'organizzazione, parla di mandamenti, di famiglie, di'tutto quello che fu<br />
poi uno dei riscontri fondamentali delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia nel<br />
maxiprocesso di Palermo e anche nel maxiprocesso di Agrigento. Stranamente questo<br />
rapporto rimase sepolto negli archivi della squadra mobile di Agrigento per tanti anni<br />
e fu riscoperto in relazione a quelle indagini. Questo per andare alla storia, ma i<br />
collegamenti con il Canada, i collegamenti di riflesso con famiglie di cosa nostra<br />
americana e il collegamento con il Venezuela sono delle costanti che continuiamo a<br />
rilevare e a tenere presenti. Penso che la Commissione abbia avuto contezzadiretta di<br />
questi collegamenti anche a segu<strong>it</strong>o della sua vis<strong>it</strong>a ispettiva negli Stati Un<strong>it</strong>i e noi<br />
non possiamo che confermare tutti i dati che la Commissione ha acquis<strong>it</strong>o. Cerchiamo<br />
di approfondirli, nel senso che non c'è dubbio che ci sono questi stretti collegamenti<br />
confermati proprio dall'FBI e dai magistrati dell'Attourney Criminal Division deI<br />
distretto di New York. Sono emersi contatti ta la famiglia mafiosa di Ribera e la<br />
famiglia De Cavalcante di New York, i cui componenti sono in gran parte originari<br />
proprig di Ribera e di altri paesi della provincia di Agrigento.<br />
E interessante notare come diversi esponenti della famiglia mafiosa americana,<br />
che però avevano origini siciliane, nel tempo abbiano invest<strong>it</strong>o in svariati settori<br />
economici sul terr<strong>it</strong>orio agrigentino cap<strong>it</strong>ali di origine illec<strong>it</strong>a probabilmente<br />
provenienti da traffico di stupefacenti (ma non siamo riusc<strong>it</strong>i a risalire all'origine) e<br />
anche come uomini mafiosi dell'agrigentino abbiano fatto investimenti in terr<strong>it</strong>orio<br />
americano in varie attiv<strong>it</strong>à commerciali. Altro dato interessante è quello<br />
dell'assistenza ai lat<strong>it</strong>anti forn<strong>it</strong>a da famiglie mafiose americane. Questo aspetto è<br />
curato da sempre nei minimi particolari dalla famiglia De Cavalcante, che fornisce a<br />
questi soggetti documenti falsi, alloggio, possibil<strong>it</strong>à di lavoro. Quanto poi alla<br />
formale affiliazione di uomini d'onore siciliani alle famiglie mafiose americane,<br />
secondo quanto risulta già dalle intercettazioni di Paul Violi nel bar Regio, non esiste<br />
ancora oggi I'automatic<strong>it</strong>à del passaggio tra cosa nostra siciliana e cosa nostra<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA- Ufrìcio dei <strong>Resoconti</strong> pmlamentari<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGAI{IZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
del sopralluogo ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004<br />
americana. Generalmente c'è un periodo di osservazione, all'es<strong>it</strong>o del quale viene<br />
adottata la decisione, che può essere pos<strong>it</strong>iva o negativa, però I'affiliazione nella<br />
famiglia americana, secondo le nostre conoscenze, comporta la perd<strong>it</strong>a di status di<br />
uomo d'onore nella famiglia mafiosa siciliana di provenienza. È altresì accaduto che<br />
uomini d'onore siciliani siano stati reclutati negli Stati Un<strong>it</strong>i per commettere fatti<br />
del<strong>it</strong>tuosi e anche in questo caso hanno forn<strong>it</strong>o documenti e appoggi logistici. Ci sono<br />
stati ooincontri di lavoro" in terr<strong>it</strong>orio americano di appartenenti alle organizzazioni<br />
mafiose siciliane finalizzati soprattutto al traffico di stupefacenti, che si estende<br />
anche nel terr<strong>it</strong>orio canadese. I contatti dei Cuntrera-Caruana tra il Canada e il<br />
Venezuela fanno parte della storia dei rapporti internazionali di cosa nostra, ma sono<br />
ancora validi e attuali.<br />
Per quanto riguarda i lat<strong>it</strong>anti, un fatto pos<strong>it</strong>ivo purtroppo è che se non<br />
avessimo lat<strong>it</strong>anti non potremmo fare le indagini perché non sapremmo come far<br />
emergere la s<strong>it</strong>uazione e le dinamiche della criminal<strong>it</strong>à organizzata sul terr<strong>it</strong>orio di<br />
Agrigento. A parte le battute, I'ultimo lat<strong>it</strong>ante arrestato è Gaetano Amodeo, che però<br />
è stato anestato in Canada e che adesso è deceduto.<br />
(I lavori proseguono in seduta segreta dalle ore 10,54)<br />
(I lavori riprendono in seduta pubblica alle ore 10,58).<br />
GRASSO. Questo è il quadro generale certo non esaltante e che ci preoccupa. La<br />
nostra atteruione è massima. Abbiamo ottenuto recentemente la defin<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à di una<br />
sentenza, quella 'oAkragas", che ha confermato in pieno tutte le indagini e i<br />
dibattimenti che si sono svolti con la conferma di ergastoli e di pene infliue molto<br />
gravi. Il problema che voffemmo sottoporre a questa Commissione è che tanto<br />
impegno spesso ci trova delusi dai risultati che riusciamo ad ottenere, perché bisogna<br />
avere la consapevolezza, forse prima culturale e poi giudiziaria, della pericolos<strong>it</strong>à<br />
della criminal<strong>it</strong>à in questo terr<strong>it</strong>orio. Abbiamo visto le difficoltà per poter tirar fuori<br />
le indagini, però, forse - qui non vorrei urtare e creare polemiche almeno alf interno<br />
della magistratura - una maggiore sensibilizzazione dei giudici rispetto alle pene che<br />
infliggono sarebbe necessaria. Naturalmente, per car<strong>it</strong>à, già ci sentiamo separati dal<br />
giudice, non c'è bisogno che ci siano delle riforme che ci separino, rispettiamo i<br />
giudici perché noi siamo una parte che cerca di rappresentare la grav<strong>it</strong>à della<br />
s<strong>it</strong>uazione, però vedere un pericoloso criminale che stava per andare a commettere un<br />
omicidio, che si era forn<strong>it</strong>o di una pistola e di munizionamento vario (una pistola<br />
rubata una settimana prima, con due caricatori), arrestato, processato e condannato ad<br />
un anno e dieci mesi in r<strong>it</strong>o abbreviato con pena sospesa, mi pare che non aiuti molto<br />
la nostra attiv<strong>it</strong>à. Così come anche noi, a Palermo, abbiamo avuto recentemente la<br />
concessione degli arresti domiciliari per 4|6-brs a parecchi indagati del processo<br />
, quello Lo Giudice diciamo. Anche queste cose ci lasciano un po'<br />
perplessi, perché rappresentiamo tutte le difficoltà, finalmente riusciamo ad ottenere<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedl 19 ottobre 2004<br />
un risultato ... per esempio, nel terr<strong>it</strong>orio di Sciacca tutti coloro che erano stati<br />
processati e condannati da quella brillante indagine che era I'operazione <br />
sono oggi tutti in libertà e sono r<strong>it</strong>ornati tranquilli, con un giudicato sull'associazione<br />
mafiosa che gli fa da scudo per il futuro e rende vani tutto il nostro impegno, i nostri<br />
sforzi, soprattutto dà Ia sensazione ai c<strong>it</strong>tadini che questa giustizia non riesce<br />
veramente a fronteggiare questo fenomeno. Adesso, non vogliamo che si possa<br />
infliggere I'ergastolo certamente per I'associazione mafiosa e quindi togliere di<br />
mezzo i rnafiosi con pene che non corrispondono alla grav<strong>it</strong>a che è deputata per ben<br />
altri faui del<strong>it</strong>tuosi, però delle pene che riescano a fare da deterrente, o quanto meno<br />
dare la sensazione alla popolazione che questi soggetti vengono per un congruo<br />
periodo di tempo tolti dalla circolazione ...<br />
Adesso noi, pur rispettando la Cost<strong>it</strong>uzione con la giusta impronta che la pena<br />
deve tendere alla rieducazione, dub<strong>it</strong>iamo che questo possa awenire per certi soggetti<br />
che, tornando sul terr<strong>it</strong>orio - fatte le deb<strong>it</strong>e eccezioni perché ce ne sono state -<br />
ricominciano immediatamente a delinquere e quindi a dare quella s<strong>it</strong>uazione di<br />
impotenza, quel m<strong>it</strong>o di invincibil<strong>it</strong>à, quella affermazione e conferma dell'omertà che<br />
in questi terr<strong>it</strong>ori (nell'agrigentino e nel trapanese) è ancora più forte di quello che<br />
possiamo rilevare a Palermo. Questa purtroppo è una triste conclusione del discorso.<br />
PRESIDENTE. Ieri abbiamo sent<strong>it</strong>o di un prowedimento di arresti domiciliari<br />
concessi a tale Sutera, a Sambuca di Sicilia, che veniva considerato <strong>it</strong> capo<br />
mandamento, il capomafia del luogo. Ci può indicare quale autor<strong>it</strong>à giudiziaria, cioè è<br />
stato il GIP, il tribunale di sorveglianza, chi altri ha concesso questo beneficio?<br />
GRASSO. È stato il GIP nell'amb<strong>it</strong>o dell'udienzapreliminare ed è stato motivato da<br />
problemi di salute. Adesso, se effettivamente sono sussistenti, por car<strong>it</strong>à, nessun<br />
problema.<br />
PRESIDENTE. Possiamo avere poi i dati di questo processo, anche per poter<br />
acquisire il prowedimento?<br />
PALMA. Questo è il processo , signor Presidente.<br />
vrzzrNr. ci risulta segua un'idroterapia che fanno solo a Sambuca.<br />
PALMA. Vorrei spiegare la storia di Sutera, quella di cui parlava Luca Crescente.<br />
Sutera ebbe un grave incidente la settimana prima di quella famosa riunione.<br />
Doveva presenziare alla riunione, ma a causa di questo incidente stradale che 1o fece<br />
ricoverare in ospedale venne ingessato è non partecipò. Allora, la DDA emise un<br />
prowedimento di fermo nei confronti di Sutera e di un altro soggetto che si chiama<br />
Di Maggio Antonino. Sutera è stato in carcere ed è stato anche in un centro clinico<br />
ma, poiché la legge <strong>it</strong>aliana è particolarmente garantista e quindi consente di fare non<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei nesoconti parlamennrt<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGAI\IIZZATA<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agri<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
una volta ma trenta volte l'istarza sui motivi di salute, sugli indizi e su tutto questo,<br />
alla fine troveremo sempre qualche giudice che, stanco di esaminare continuamente<br />
la posizione di una determinata persona, gli concede quello che lui desidera. Che<br />
Sutera avesse necess<strong>it</strong>à di particolare fisioterupia era un dato effettivo perché questo<br />
emergeva dagli atti. Che il collega Crescente - che purtroppo oggi non c'è - si fosse<br />
messo in contatto più volte con il centro clinico e anche con il dipartimento<br />
dell'amministrazione pen<strong>it</strong>erziaria perché questo signore venisse curato, perché il<br />
fatto che fosse detenuto non era incompatibile con il fatto che avesse dir<strong>it</strong>to a tornare<br />
a camminare bene, è un altro discorso. C'è stato veramente un carteggio lunghissimo<br />
a segu<strong>it</strong>o del quale alla fine il Sutera non ha tenuto quelle vis<strong>it</strong>e, quelle cure di<br />
fisioterapia che gli servivano per poter riprendere a camminare bene. Dopo una serie<br />
di richieste, di istarue, di rigetti, di preghiere formulate o verbalmente o per iscr<strong>it</strong>to,<br />
alla fine ...<br />
LUMIA. Qual è I'interlocutore di Crescente in questo caso?<br />
PALMA. L'interlocutore era il DAP, che doveva trasferirlo in un altro ...<br />
GRASSO. Cioè, ci sono state delle cure non adeguate, diciamolo in maniera chiara,<br />
ser:.z;a problemi.<br />
Ci sono state delle denunce perché stava perdendo I'uso di una gamba, quindi è<br />
una s<strong>it</strong>uazione effettivamente reale. Poi, succede che, una volta ottenuto il<br />
prowedimento, dovendo andare afare la terapia in un certo posto e dovendo andare a<br />
fare tutte le attiv<strong>it</strong>à, quindi muovendosi pur essendo agli arresti domiciliari, è chiaro<br />
che sostanzialmente era libero.<br />
PRESIDENTE. No, ma voglio dire, solo a Sambuca di Sicilia si fanno questo tipo di<br />
terapie, a Milano non ...<br />
PALMA. Ma possono scegliere.<br />
GRASSO. Non so se possiamo imporre<br />
responsabil<strong>it</strong>à ...<br />
PRESIDENTE. Non mi sono spiegato, non è il<br />
GRASSO. . ..o il luogo della terapia.<br />
il tipo di terapia, comporta delle<br />
problema di imporre il tipo di terapia<br />
PRESIDENTE. ... accertato il tipo di terapia, 1o si può fare, mi piacerebbe pensare,<br />
anche altrove oltre a Sambuca di Sicilia" dove ...<br />
SENATO DELI- REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA'ORGANIZZATA<br />
MAFIOSAO SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004<br />
GRASSO. La nostra richiesta era di mandarlo fuori dalla Sicilia, il giudice ha deciso<br />
in Sicilia, noi non possiamo intervenire nemmeno con una impugnazione su questa<br />
decisione, dobbiamo accettare la decisione del giudice.<br />
PALMA. Ma, poi, in genere, il giudice chiede alf indagato o all'imputato di indicare<br />
per esempio, un recentissimo caso è questo dell'onorevole Lo Giudice che,<br />
nonostante una s<strong>it</strong>uazione che per noi era tranquilla, ha ottenuto gli aresti domiciliari<br />
presso un centro clinico specializzato - se, poi, la Commissione r<strong>it</strong>iene, acquisirà<br />
questo prowedimento - e I'onorevole Lo Giudice ha avuto la possibil<strong>it</strong>à di scegliere il<br />
centro clinico, dove speriamo - se è vero che è ammalato - venga sottoposto ad un<br />
ulteriore intervento di bypass. Aspettiamo che venga operato perché, secondo tutti i<br />
nostri dati - abbiamo avuto dei consulenti di parte non siciliani che hanno segu<strong>it</strong>o la<br />
vicenda - non sembrava ci fosse una s<strong>it</strong>uazione di questo genere, anzi sembrava fosse<br />
una s<strong>it</strong>uazione normale, certo di ordinaria affezione cardiaca ma come tanti di noi la<br />
possiedono. Aspettiamo adesso I'intervento di bypass, comunque l'onorevole Lo<br />
Giudice, su richiesta del tribunale del riesame, ha scelto un centro di terapia al Nord<br />
e, proprio perché gli indizi sono gravissimi - dice sempre il tribunale - e non gravi,<br />
potrà stare solo in un centro clinico, quindi non potrà scontare gli arresti presso la<br />
propria ab<strong>it</strong>azione.<br />
GRASSO. Quindi, sostanzialmente sono arresti ospedalieri. Comunque si tratta di una<br />
soluzione diversa rispetto a quella di Sutera.<br />
PALMA. Per Sutera era diverso, perché era rimasto tanto tempo privo di cure, grazie a<br />
questo carteggio e a queste diffrcoltà che abbiamo avuto.<br />
GRASSO. Anche nel caso di Lo Giudice c'è una relazione del direttore san<strong>it</strong>ario del<br />
Centro clinico di Pisa che contrastava con i pareri dei per<strong>it</strong>i che avevamo nominato<br />
per seguire in sede di riesame e in quella sede il tribunale ha deciso sulla scorta del<br />
parere del direttore san<strong>it</strong>ario del Centro clinico di Pisa.<br />
PNNCIPAZO. Signor Presidente, onorevoli parlamentari, sono da soli dodici giorni<br />
componente della DNA nella qual<strong>it</strong>à di sost<strong>it</strong>uto, però I'attribuzione che dal<br />
Procuratore nazionale mi è stata confer<strong>it</strong>a, cioè il collegamento tra la Procura<br />
nazionale e il terr<strong>it</strong>orio della distrettuale di Palermo, di Trapani e Agrigento in<br />
particolare, è sicuramente sintomatica della attenzione che questi terr<strong>it</strong>ori mer<strong>it</strong>ano<br />
dal punto di vista di un ulteriore tnput, di un ulteriore controllo, di un collegamento<br />
ancora più pregnante, così come è sintomatica della percezione, della consapevolezza<br />
del radicamento mafioso in questo terr<strong>it</strong>orio, delle sue diramazioni, delle connessioni<br />
con la mafia del palerm<strong>it</strong>ano e del relativo terr<strong>it</strong>orio.<br />
D'altra parte, questa è una decisione che, tutto sommato, conferma un giudizio<br />
di Giovanni Falcone, il quale diceva: se non si capisce bene qual è la mafia delle<br />
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SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentart
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA ST]L FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
province, quindi di Agrigento e di Trapani, non si potrà mai capire la cosa nostra<br />
palerm<strong>it</strong>ana.<br />
La mia testimonianza, quindi, in questo momento è un tentativo brevissimo<br />
naturalmente di ricostruzione storica degli ultimi quindici anni o forse più, perché è<br />
dal 1990 fino alle 1997 che mi sono occupata del terr<strong>it</strong>orio agrigentino, cominciando<br />
a lavorare qui con Paolo Borsellino.<br />
Quanto è stato rifer<strong>it</strong>o dal procuratore della Repubblica e le indagini a cui<br />
sinora ho potuto dare lettura non fanno altro che confermare come cosa nostra si<br />
modemizzi ma nel segno della continu<strong>it</strong>à, soprattutto come personaggi. Se vogliamo<br />
veramente ben spulciare e leggere i nomi riportati nelle carte troveremmo ancora<br />
molti dei figli, dei parenti, degli eredi di coloro che già nel maxiprocesso<br />
dell'agrigentino erano stati attenzionati e giudicati in via defin<strong>it</strong>iva dalla Corte di<br />
cassazione; troveremmo ancora i Di Caro, i Guarneri, i Capizzi, i Fragapane o i loro<br />
figli. Dicevo nel segno della continu<strong>it</strong>à, una continu<strong>it</strong>à che denota e continua a<br />
denotare una peculiar<strong>it</strong>à della cosa nostra agrigentina, peraltro molto simile a quella<br />
palerm<strong>it</strong>ana: gli strettissimi rapporti tra mafia e pol<strong>it</strong>ica. Il tessuto mafioso<br />
agrigentino tradizionalmente - ne sono piene le carte del primo maxiprocesso - è<br />
sicuramente infarc<strong>it</strong>o di rapporti con i pol<strong>it</strong>ici sia locali sia nazionali.<br />
Ricordiamo che già Giuseppe Settecase faceva pol<strong>it</strong>ica "per conto di..." e che<br />
le segreterie dei vari uomini pol<strong>it</strong>ici, da Bonfiglio a Mannino (è stato riconosciuto<br />
anche dalla sentenza di primo grado a carico di Mannino Calogero) erano gest<strong>it</strong>e da<br />
mafiosi, da persone poi condannate defin<strong>it</strong>ivamente per mafia. Il rapporto mafiapubblici<br />
amministratori non è recente. Di recente in cosa nostra c'è veramente ben<br />
poco; cosa nostra continua e si modernizza - ripeto - nel segno della continu<strong>it</strong>à.<br />
Probabilmente quello che ha reso incomprensibile per un certo periodo il fenomeno è<br />
stata I'imrzione - per dir così - sul campo criminale della cosiddetta stidda. Quando<br />
allora abbiamo affrontato il tema, abbiamo defin<strong>it</strong>a Ia stidda una sorta di<br />
confederazione di organizzazioni criminali stanziate prima di tutto nell'agrigentino<br />
ma anche nel terr<strong>it</strong>orio di Gela e di Marsala, connotate e ispirate da un'esigenza di<br />
reciproco mutuo scambio anche nella commissione di reati efferati. il primo del<strong>it</strong>to di<br />
cui io e Borsellino ci siamo occupati di Agrigento fu Ia strage di Palma di<br />
Montechiaro, che fu commessa da piccoli quindicenni gelesi in trasferta a Palma, così<br />
come i palmesi andavano in trasferta a Gela per uccidere. Una confederazione durata<br />
diversi anni che non ci faceva assolutamente comprendere cosa stesse succedendo e<br />
perché tanti esponenti di grosso calibro di cosa nostra stessero mano mano per essere<br />
falcidiati.<br />
Poco fa il procuratore diceva che tutt'oggi Palma di Montechiaro rimane un<br />
terr<strong>it</strong>orio in cui è radicata un'organizzazione che non si può ricondurre con assoluto<br />
rigore alle carutteristiche di cosa nostra. Palma di Montechiaro è la culla della stidda.<br />
Il primo collaboratore stiddaro che operò uno squarcio su questa realtà fu proprio<br />
Gioacchino Schembri di Palma di Montechiaro, al quale seguirono i vari Benvenuto e<br />
tutti gli altri. Gli stiddari si pentivano con gran facil<strong>it</strong>à, non avevano forti motivazioni
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA St]L FENOMENO DELLA CRIMINALITA'ORGAI\IZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004 BOZZA NON CORRETTA AD USO INTERNO<br />
così come cosa nostra; alla fin fine, speravano solo di essere cooptati alf interno di<br />
cosa nostra, dopo averne eliminato i capi che contro l'organizzazione opponevano un<br />
più feneo contrasto.<br />
Ma la continu<strong>it</strong>à è anche nelle attiv<strong>it</strong>à. Si è parlato oggi di attiv<strong>it</strong>à concentrate<br />
negli appalti, negli inerti in particolare. Ebbene, basta leggere le carte di quel<br />
maxiprocesso e le carte dei primi processi fatti ad Agrigento negli anni '90 o del<br />
processo "Avana" di Sciacca: gli stessi identici interessi. In più, a Sciacca abbiamo<br />
avuto la possibil<strong>it</strong>à di verificare anche i rapporti con i trapanesi, essendo Matteo<br />
Messina Denaro uno degli interlocutori fissi Di Ganci Salvatore, quindi, non erano<br />
solo i palerm<strong>it</strong>ani. Ricordiamo che Di Ganci era molto amico di Di Maggio e di<br />
Brusca che finì, tra I'altro, la sua lat<strong>it</strong>anza nel terr<strong>it</strong>orio agrigentino e che era molto<br />
amico di Carmelo Milioti.<br />
I rapporti con Provenzano sono stati storici. Il rappresentante provinciale di<br />
Agrigento, Fragapane Salvatore, era - neipizzini trovati a Provenzano nell'operazione<br />
fatta a Palermo nel 2000, quella sugli imprend<strong>it</strong>ori bagaresi - uno degli interlocutori<br />
di Provenzaîo, una delle persone di cui quest'ultimo più si fidava e alla quale dava<br />
delle disposizioni. Troveremo ancora i Lombardozzí, sono nomi storici, la mafia non<br />
lascia nulla del terr<strong>it</strong>orio e non consente che si aprano nuovi spazi, si ricicla.<br />
È aimc<strong>it</strong>e trovare nuovi collaboratori nell'agrigentino, è difficilissimo trovare<br />
collaboratori che possano dawero, a pieno t<strong>it</strong>olo, essere chiamati tali. Ricordava<br />
poco fa il proculatple,qbgl'ultimo che io ho trattato di cosa nostra è stato Salemi:<br />
pochissimi sono gli altri, sostanzialmente solo Albanese.<br />
Proprio perché il disegno di cosa nostra continua in questa normal<strong>it</strong>à come<br />
DNA abbiamo chiesto, alla prefettura di Palermo, così come a quelle di Agrigento e<br />
di Trapani, di operare uno screening delle d<strong>it</strong>te che si occupano di inerti, procedendo<br />
a un'informatizzazione in tutti i terr<strong>it</strong>ori di interesse delle d<strong>it</strong>te, delle persone. Avremo<br />
una riunione con queste prefetture il 9 novembre proprio perché r<strong>it</strong>eniamo che<br />
quest'interesse che mai ha abbandonato cosa nostra debba essere finalmente<br />
affrontato in modo organico, probabilmente, dagli organi prefettizi e<br />
conseguentemente dall'autor<strong>it</strong>à giudiziaria che possa avere sub<strong>it</strong>o il riferimento dei<br />
nomini, delle persone, di coloro che hanno fatto un subappalto, di coloro che sono<br />
impiegati in una d<strong>it</strong>ta di inerti.<br />
Tutti il terr<strong>it</strong>orio, di cui parleranno oggi i colleghi e di cui ha già parlato il<br />
procuratore, sono tutti interessati allo stesso specifico tipo di attiv<strong>it</strong>à. Strettissimi<br />
sono da sempre i legami con i corleonesi di Totò Riina naturalmente ma - come<br />
dicevo - anche con Proveîzaîo per quanto ha rifer<strong>it</strong>o oggi pure il procuratore.<br />
Credo di dovermi fermare a queste valutazioni. Il mio studio sul terr<strong>it</strong>orio e nei<br />
tentativi di collegamento anche con le procure circondariali, che si occupano dei<br />
cosiddetti reati spia, dei danneggiamenti, delle estorsioni e via dicendo, secondo le<br />
disposizioni peraltro di Piero Vigna, sarà ispirato a queste valutazioni.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA ST]L FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
ad Asrisento martedì 19 ottobre 2004<br />
PRESIDENTE. Il collegamento viene svolto direttamente dalla Procura nazionale<br />
antimafia con le procure circondariali attraverso la procura distrettuale?<br />
PNNCIPATO. Prima viene awisato il procuratore distrettuale che è il nostro<br />
collegamento primario e naturalmente non può essere saltato il procuratore<br />
circondariale, perché se un organo di polizia viene inv<strong>it</strong>ato a riferire qualcosa anche<br />
quest'ultimo deve esserne a conoscer:zaper ragioni di galateo.<br />
GRASSO. La DNA opera su funzioni di coordinamento, quindi di conosc enza delle<br />
indagini per cercare - come awiene nel caso del maiale - di non buttare nulla; non si<br />
devono perdere indizi per strada. Successivamente le forze di polizia, di volta in<br />
volta, hanno la competerua specifica attribu<strong>it</strong>a dal codice di procedura penale e<br />
quindi il comp<strong>it</strong>o di riferire alla direzione distrettuale antimafia sulle indagini in cui<br />
entri la mafia e la competenza ai sensi dell'articolo 51 comma 3-bis anche per i reati<br />
di cui all'articolo 7, secondo cui si tratta di reati commessi per favorire I'associazione<br />
di cosa nostra o altro. Riferirà al procuratore circondariale per tutti quei reati che sono<br />
di competenza dello stesso. Naturalmente, se da un'attiv<strong>it</strong>à iniziale (facciamo<br />
I'esempio dello spaccio di stupefacenti che è di competenza del procuratore<br />
circondariale) emerge o si sostanzia un'associazione mafiosa frnalizzata allo spaccio<br />
di stupefacenti, da un'indagine iniziale si passa ad un'indagine di maggiore spessore<br />
che rientra nella nostra competenza. Vi può essere questo passaggio ma che il<br />
procuratore circondariale sia comunque informato delle indagini di mafia questo<br />
rimane distinto; in altri termini, le competenze rimangono distinte.<br />
PRESIDENTE. Importante è che non vi sia una duplicazione di coordinamento sul<br />
terr<strong>it</strong>orio. La Procuranazionale antimafia coordina le procure distrettuali sul terr<strong>it</strong>orio<br />
<strong>it</strong>aliano, la procura distrettuale ha il rapporto in relazione ai cosiddetti reati spia che<br />
poi preludono al reato di stampo mafioso con le procure circondariali. E' evidente che<br />
in tutto questo coordinamento la Procura nazionale ha interesse ad avere conoscenze<br />
e notizie proprio per i coordinamenti successivi. Immagino sia questo il meccanismo.<br />
GRASSO. C'è anche un'attiv<strong>it</strong>à di impulso.<br />
PRESIDENTE. Sì, quella è stabil<strong>it</strong>a dall'ordinamento, ci mancherebbe.<br />
GRASSO. Per completezza, altrimenti sembra quasi monca la risposta. Alcune<br />
indagini, come ad esempio quella sulle estorsioni a Palma di Montechiaro, concluse<br />
recentemente danno l'esatta percezione di come un intervento mirato sul terr<strong>it</strong>orio,<br />
costante, fatto con rigore può produrre effetti pos<strong>it</strong>ivi che però sono temporanei.<br />
Bisogna, quindi, che quest'intervento diventi ordinario.<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
PRESIDENTE. Su queste indagini volevo appuntare lattenzione. Se non ricordo<br />
male nell'operazione "Libera impresarr ...<br />
GRASSO. Si tratta dell'operazione "Scenica" (i nomi non li diamo noi), che su Palma<br />
di Montechiaro ha provocato un calo - che abbiamo costatato dalle indagini -<br />
verticale delle estorsioni e degli attentati funzionali alle stesse. Evidentemente, vi è<br />
una funzione preventiva e indiretta che le operazioni di polizia fanno comp<strong>it</strong>o sul<br />
terr<strong>it</strong>orio.<br />
PRESIDENTE. Mi riferivo in particolare a quell'operazione che vede anche la<br />
collaborazione di un imprend<strong>it</strong>ore.<br />
PALMA. L'imprend<strong>it</strong>ore è Burgio e il processo è già stato svolto.<br />
PRESIDENTE. Mi interessava perché in un terr<strong>it</strong>orio che vede questa presenza<br />
assoluta e completa delle organiz.zazioni mafiose che dominano e addir<strong>it</strong>tura dividono<br />
le forn<strong>it</strong>ure di materiali tra le varie imprese, la circostatua che un imprend<strong>it</strong>ore<br />
collabori o comunque che dia aiuto alle indagini può essere interessante anche per<br />
verificare la possibil<strong>it</strong>à di ulteriori apporti contributivi da parte degli imprend<strong>it</strong>ori.<br />
GRASSO. Il sost<strong>it</strong>uto procuratore Siragusa potrà poi fornirci ulteriori elementi in tal<br />
senso.<br />
PALMA. A completamento del quadro della s<strong>it</strong>uazione aggiungo qualche particolare.<br />
Approf<strong>it</strong>to poi di questa sede per fare delle richieste precise.<br />
il procuratore ha parlato delle catenze di organico della polizia e dei<br />
carabinieri. Non voglio parlare della carenza di organico dei magistrati, che<br />
comunque sono soltanto cinque oltre ad un procuratore aggiunto che si occupa del<br />
coordinamento. Si sta parlando di un terr<strong>it</strong>orio molto vasto, considerato che<br />
Agrigento e Sciacca sono un'altra direzione distrettuale antimafia.<br />
Volevo invece sottolineare la fatica e il lavoro dei colleghi dovuti anche ai<br />
continui spostamenti sul terr<strong>it</strong>orio tra Sciacca ed Agrigento, cosa che richiederebbe<br />
un aiuto anche da parte dello Stato. Anche se I'ho detto più volte voglio ribadire che<br />
le promesse fatte molti anni fa non sono state mantenute. Oggi in pratica si viaggia su<br />
macchine blindate che non sono più tali. I vetri delle autovetture presentano ormai<br />
delle bolle enormi per cui sono facilmente perforabili. Inoltre, le macchine si fermano<br />
giornalmente sul trag<strong>it</strong>to Agrigento-Palermo, tant'è vero che il collega, che questa<br />
mattina avrebbe dovuto fare la requis<strong>it</strong>oria per il processo "Appalti liberi", ha dovuto<br />
cambiare la sua macchina e mi ha fatto sapere che non sapeva se avrebbe fatto in<br />
tempo ad arrivare ad Agrigento. Più volte c'era stato assicurato che queste<br />
autovetture blindate sarebbero arrivate. Anche se ci si rende conto delle prior<strong>it</strong>a<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari
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martedì 19 ottobre 2004<br />
esistenti, è altrettanto vero che i colleghi hanno dir<strong>it</strong>to di essere messi in una<br />
condizione di massima sicurezza quaîdo si spostano per svolgere questi processi.<br />
Ricordo che proprio I'altro ieri, con riferimento all'operazione "Akragas", la<br />
Cassazione ha confermato 19 ergastoli. Ciascuno degli imputati condannati risponde<br />
di dieci o quindici omicidi e tra questi rientrano anche quello del piccolo Di Matteo e<br />
del maresciallo Guazzelli. Io stessa, pur spostandomi un po' meno, vi confesso che<br />
sono rimasta più volte per strada. Una volta sono stata addir<strong>it</strong>tura prelevata da un<br />
dirigente della polizia di Palermo che passando di lì mi ha portato a Palermo.<br />
E una s<strong>it</strong>uazione che a mio awiso va sottolineata perché per lavorare e per<br />
continuare ad avere voglia di lavorare ed andare avanti c'è anche bisogno del vostro<br />
aiuto.<br />
Presidenza del vice presidente CEREMIGNA<br />
PALMA. Questi aiuti li abbiamo chiesti più volte e poiché più volte ci sono stati<br />
promessi sono sicura che arriveranno. Sono qui alla procura di Palermo da quattro<br />
anni e usufruisco di una macchina di una collega che nel frattempo è diventata<br />
procuratore aggiunto a Trapani e opera presso la direzione distrettuale antimafta. La<br />
mia macchina è la più nuova per cui è facile immaginare in quali condizioni si opera.<br />
Spesso sono costretta a prestare la mia macchina ai colleghi perché altrimenti<br />
non si possono spostare ad Agrigento. Questa è una prima richiesta perché certamente<br />
possiamo offenere qualche risultato anche grazie al vostro supporto.<br />
Inoltre, esiste una forte difficoltà, sulla quale il procuratore ha già proweduto,<br />
a parlare tra di noi al cellulare in questa zorLa, che non risulta dotata di un'adeguata<br />
copertura.<br />
GRASSO. È un problema che vale anche per le intercettazioni.<br />
PALMA. Siamo serv<strong>it</strong>i da una rete telefonica che purtroppo nella zoîa Palermo-<br />
Agrigento non funziona molto bene tanto è vero che questa mattina il collega, por<br />
farmi sapere che la sua autovettura non funzionava, ha dovuto fare cinque telefonate<br />
prima di riuscire a parlarmi.<br />
Se avessi potuto fare affidamento su un'altra società telefonica per il cellulare<br />
che uso per servizio, al di 1à del cellulare che uso per scopi privati, avrei avuto<br />
I'opportun<strong>it</strong>a di capire meglio quali erano i problemi del collega.<br />
YIZZTI:{L Si trattava di appalto della CONSIP.<br />
GRASSO. Sono dell'amministrazione comunale. I1 comune si riÈ alla CONSIP, la<br />
società per la quale ha vinto I'appalto la società Wind. Spesso questi telefoni ci<br />
tagliano fuori.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - tJffìcio dei Resocontt partamennrt<br />
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ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004<br />
PALMA. un problema di sicurezza.<br />
PRESIDENTE. Si tratta di una questione di cui abbiamo preso nota.<br />
PALMA. Questo problema di sicurezza si pone ancora di più oggi che la Cassazione<br />
ha confennato 19 ergastoli. Tra questi ricordo in particolare Joseph Focoso e<br />
Giuseppe Falsone,'che poi è il più pericoloso lat<strong>it</strong>ante in zona, colui che è a stretto<br />
contatto con ProverTzano, colui che sta reggendo la s<strong>it</strong>uazione, tanto è vero che<br />
abbiamo inquadrato I'omicidio di Milioti nell'amb<strong>it</strong>o della volontà del Falsone,<br />
supportata da Provetrzano, di dire al Di Gati di mettersi da parte. Milioti Carmelo, che<br />
era un grosso imprend<strong>it</strong>ore e uomo di Brusca, nonché uno dei più grossi imprend<strong>it</strong>ori<br />
della Sicilia e forse anche a livello <strong>it</strong>aliano, era un uomo vicino a Di Gati.<br />
La cost<strong>it</strong>uzione di Gagliardo del mese scorso e le promesse di cost<strong>it</strong>uzione di<br />
altri lat<strong>it</strong>anti, un<strong>it</strong>e ad una s<strong>it</strong>uazione generale di conferma di sentenze non inerenti al<br />
4L6-bis ma ad ergastoli, aumentano la necess<strong>it</strong>à di un livello di sicurezza ancora più<br />
elevato. Noi lavoriamo e non ci tiriamo indietro, ma sicuramente è necessario che lo<br />
Stato ci stia intorno e ci supporti nel miglior modo possibile.<br />
Faccio poi presente che le nostre indagini dal 2002 ad oggi hanno portato a 230<br />
arresti e che la maggior parte di questi arresti riguardano personaggi che già hanno<br />
avuto sentenze di primo grado, che poi in secondo grado sono state quasi tutte<br />
confermate. Ora si attende la sentenza della Cassazione.<br />
È divenuto defin<strong>it</strong>ivo il delicatissimo processo Alef in materia di appalti sui<br />
rifiuti speciali. Si è trattato di condanne tutte confermate, seppure per la sever<strong>it</strong>à non<br />
si può fare un confronto con quelle relative ad "Akragas". Sono stati comunque<br />
confermati 90 anni di reclusione. Tra poco anche questi signori, avendo già scontato<br />
una parte delle condanne, r<strong>it</strong>orneranno su strada.<br />
Le nostre indagini sulle estorsioni hanno comportato una netta diminuzione<br />
delle estorsioni sia in zona Villaseta di Agrigento, dopo I'operazione "Onda", sia in<br />
zoîaPalma di Montechiaro dopo I'operazione "Scenica". Nonostante i nostri tentativi<br />
di portare avanti le indagini nel modo più celere possibile, permangono afti<br />
intimidatori di notevole intens<strong>it</strong>à. Mi riferisco ai 247 atti intimidatori che dal primo<br />
gennaio al 30 settembre del 2004 sono stati commessi in zona di Agrigento. Tra<br />
questi 75 sono in danno di imprend<strong>it</strong>ori, commercianti e professionisti, 39 in danno di<br />
pubblici amministratori, funzionari, pol<strong>it</strong>ici, uffici ed organismi pubblici, 13 in danno<br />
di magistrati ed appartenenti alle forze di polizia. Addir<strong>it</strong>tura aLicata hanno sub<strong>it</strong>o<br />
atti intimidatori diversi carabinieri. Su questo si sta cercando di indagare. Da copia<br />
dell'informativarisultano ben dieci atti intimidatori in danno di carabinieri.<br />
In questo quadro sintetico e comunque informale sono riportati per data tutti gli<br />
atti intimidatori commessi nei confronti di amministratori e sindaci. Non sono pochi<br />
se si pensa che sono almeno 15. La s<strong>it</strong>uazione ad Agrigento è caratterizzata da<br />
un'economia soffocata e da una difficoltà a penetrare sul terr<strong>it</strong>orio per le condizioni<br />
del terr<strong>it</strong>orio stesso, nel senso che la gente non intende collaborare.La gente pretende
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Resoconto stenografi co del<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
e desidera giustizia. Abbiamo ricevuto diverse lettere di elogi rigorosamente anonime<br />
dopo I'operazione "Alta mafiar'. Ci si chiede di continuare ad andare avanti. Questi<br />
risultati dimostrano che la DDA, insieme alle forze di polizia, porta avanti le<br />
indagini.Sono poi in corso diverse altre indagini ma c'è anche bisogno di determinati<br />
supporti.<br />
Presidenza del presidente CENTARO<br />
SIRAGUSA. Sono il sost<strong>it</strong>uto procuratore Claudio Siragusa. Per quanto riguarda la<br />
vicenda delf imprend<strong>it</strong>ore Burgio Giuseppe, egli c'ha consent<strong>it</strong>o effettivamente di<br />
individuare i soggetti autori di alcune estorsioni a suo carico. È un imprend<strong>it</strong>ore<br />
commerciale t<strong>it</strong>olare di supermercati in provincia di Agrigento e anche fuori della<br />
provincia stessa.<br />
Burgio Giuseppe è una figura peculiare, nel senso che è un soggetto che ha<br />
avuto le sue disawenture giudiziarie. Nel 1998 venne arrestato dalla procura di<br />
Caltanissetta per associazione mafiosa. Ebbe una lunga detenzione preventiva e nel<br />
2000 venne assolto dal tribunale di Gela e scarcerato. E un soggetto nei cui confronti<br />
noi inizialmente nutrivamo una certa diffidenza, perché era uno di quei soggetti che<br />
secondo le nostre risultanze investigative si era sempre mosso in una zona di confine.<br />
Originario di Porto Empedocle, a noi risultava da altre indagini in rapporti con Luigi<br />
Putrone, attualmente lat<strong>it</strong>ante.<br />
Burgio Giuseppe nel maggio del 2002 contatta il dirigente della squadra<br />
mobile, dottor Brucato, che aveva avuto modo di conoscere come teste nel<br />
procedimento di Gela edinizia a rendere dichiarazioni prima confidenzialmente e poi<br />
mettendole a verbale in ordine a questi tentativi di estorsione. La cosa che ha destato<br />
Ia nostra atteruione è che ha reso dichiarazioni caratterizzate da una certa<br />
progressiv<strong>it</strong>à. Le sue dichiarazioni venivano sempre confermate dai servizi di<br />
intercettazione nell'amb<strong>it</strong>o dei quali veniva sempre fuori qualcosa in più che poi<br />
Burgio, chiamato a chiarire, ci confeÍnava.<br />
Burgio, con le sue dichiarazioni, ha semplicemente individuato soggetti di<br />
piccolo calibro, come potevano essere gli scagnozzi che andavano a mettere la<br />
bottiglia incendiaria oppure che si presentavano al supermercato per chiedere ilpizzo.<br />
Inizialmente ha cominciato a rendere dichiarazioni su Salvatore Di Gioia che in quel<br />
momento era libero. Venne arrestato due mesi dopo a Santa Margher<strong>it</strong>a Belice<br />
durante la riunione della commissione provinciale di cui abbiamo parlato.<br />
Ha reso dichiarazioni sui fratelli Di Gati Maurizio e Beniamino. Ha reso poi<br />
dichiaruzioni su Di Caro Calogero, un soggetto dal pedigree mafioso storico, perché<br />
viene dal nucleo familiare dei Di Caro. È un soggetto che, dopo aver scontato dieci<br />
anni di carcere per associazione mafiosa, è usc<strong>it</strong>o e si è reinser<strong>it</strong>o ai vertici della<br />
famiglia mafiosa di Canicattì.<br />
Burgio con le sue dichiarazioni, che noi inizialmente abbiamo considerato con<br />
diffidenza e poi abbiamo cominciato ad accettare, ha consent<strong>it</strong>o di intercettare il<br />
SENATO DELLA fuEPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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ad Asrisento martedì 19 ottobre 2004<br />
colloquio tra 1o stesso Burgio e il Di Caro Calogero. In questo caso si evidenzia<br />
I'anomalia di un capomafia che si scomoda per andare a chiedere il pizzo<br />
verosimilmente perché fino a quel momento r<strong>it</strong>eneva che il Burgio Giuseppe fosse un<br />
soggetto affidabile considerati i suoi trascorsi giudiziari.<br />
Si intercetta la sua conversazione nell'ottobre 2002 ed il 9 ottobre de| 2002<br />
facciamo il fermo del pubblico ministero nei confronti di quattro soggetti tra cui il Di<br />
Caro Calogero, che per questo motivo viene arrestato dopo poco più di un anno di<br />
libertà, e il Di Gati Beniamino, fratello del Di Gati Maurizio.<br />
Successivamente, nel chiedere la conferma delle misure cautelari applicate dal<br />
GIP di Agrigento dopo la convalida del fermo, chiediamo la misura anche nei<br />
confronti di Gioia Salvatore. Quindi, sostanzialmente, arrestiamo due capimafia di<br />
Canicattì e il fratello di Di Gati Maurizio. Abbiamo ottenuto la misura anche nei<br />
confronti di Di Gati Maurizio, ffi& purtroppo è inesegu<strong>it</strong>a in quanto lat<strong>it</strong>ante.<br />
Successivamente Burgio è stato sent<strong>it</strong>o in sede di incidente probatorio. I1 giudizio<br />
abbreviato si è concluso con la condanna dei tre soggetti di maggiore spicco - Di<br />
Caro Calogero, Gioia Salvatore e Di Gati Beniamino - ed è in corso ad Agrigento il<br />
dibattimento nei confronti di Putrone Luigi e Di Gati Maurizio.<br />
Burgio Giuseppe è sicuramente un soggetto particolare, però con le sue<br />
dichiarazioni ci ha consent<strong>it</strong>o di arrestare tre vertici di cosa nostra e ha confermato le<br />
dichiarazioni in sede di incidente probatorio. Va detto che, a segu<strong>it</strong>o del processo in<br />
corso dinanzi al tribunale di Agrigento, Di Gati Maurizio, che è stato assolto per gli<br />
omicidi (quindi ha una pena in atto relativamente bassa per associazione mafiosa),<br />
rischia di prendere una pena prevedibilmente pari a 15 anni di reclusione ed è forse<br />
quel processo che in questo momento Di Gati Maurizio teme di piu in ragione della<br />
pena che rischia di vedersi infliggere. Burgio Giuseppe, al di 1à delle diffidenze che<br />
originariamente noi abbiamo avuto nell'ascoltarlo, è un soggetto che comunque con la<br />
sua condotta di collaborazione si è esposto a rischio e continua ad esporsi al rischio,<br />
anche perché rischia di essere visto come un trad<strong>it</strong>ore da questi soggetti di vertice<br />
che, magari, lo avevano r<strong>it</strong>enuto particolarmente affidabile in considerazione del suo<br />
precedente arresto. Bisogna dire che purtroppo Burgio Giuseppe è rimasto un<br />
esempio isolato ad Agrigento, in quanto ormai da due anni non abbiamo avuto più<br />
alcuna collaborazione da parte di commercianti; anzi recentemente per alcuni<br />
commercianti abbiamo chiesto il rinvio a giudizio per favoreggiamento aggravato, in<br />
quanto, anche dopo che noi autonomamente avevamo individuato i responsabili delle<br />
estorsioni, hanno negato categoricamente di averle mai sub<strong>it</strong>e.<br />
PRESIDENTE. Le ragioni per cui Burgio si induce a collaborare quali sono?<br />
SIRAGUSA. R<strong>it</strong>engo che Burgio a un certo punto abbia temuto che, qualora avesse<br />
continuato a mantenere rapporti sia pure di soggezione a pizzo da parte di associati<br />
mafiosi di rilievo, questo suo comportamento, che poteva essere inteso come un<br />
comportamento di contigu<strong>it</strong>à a cosa nostra, soprattutto se messo insieme alle<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - tJfficio dei Resocontt pirtamentmi<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
mafedl 19 ottobre 2004<br />
precedenti acquisizioni relative ai suoi rapporti con Putrone Luigi, avrebbe rischiato<br />
di condurlo di nuovo all'arresto per associazione mafiosa, trovandosi così in una<br />
s<strong>it</strong>uazione come quella vissuta a Caltanissetta. Tra I'altro, Burgio nello spiegarci i<br />
motivi del suo mutato atteggiamento ha fatto appunto riferimento alla volontà di<br />
interrompere qualsiasi rapporto con queste persone, sia pure di soggezione a pizzo,<br />
per ev<strong>it</strong>are di correre altre disawenture giudiziarie.<br />
PRESIDENTE. La parola va ora al procuratore della Repubblica presso il tribunale di<br />
Agrigento.<br />
DE FRANCISCI. Signor Presidente, signori componenti della Commissione, ho<br />
ascoltato quanto hanno detto coloro che mi hanno preceduto e owiamente non ho<br />
granché da aggiungere dal loro punto di vista. Come sapete, io mi occupo di tuuo ciò<br />
che non è mafia e anche di quei reati, che sono stati defin<strong>it</strong>i "reati spia", che alcune<br />
volte inducono a r<strong>it</strong>enere esistente una attiv<strong>it</strong>à di mafia in corso.<br />
Va detto che questo pezzo di provincia di Agrigento del quale mi occupo è<br />
contrassegnato da un alto tasso di violenza, per cui non tutti gli incendi o i<br />
danneggiamenti sono opera di cosa nostra. Ho sempre detto che nei nostri paesi -<br />
perché la c<strong>it</strong>tà di Agrigento da questo punto di vista è appena appena più tranquilla -<br />
la violenza è un modo normale di soluzione delle controversie tra privati; per una<br />
banale questione condominiale si brucia la macchina del vicino, per un diverbio per<br />
motivi di posteggio si incendia il portone della persona che ci ha occupato il posto.<br />
C'è proprio un alto tasso di violenza spicciola, anche tralapopolazione cosiddetta per<br />
bene. Alcuni paesi, quali Licata (di cui si è parlato) e Palma di Montechiaro sono poi<br />
caratterizzati da una marcia in più in questa gara a chi è più violento, a chi è più<br />
cattivo.<br />
Per quanto riguardale forze in campo, chi mi ha preceduto ha parlato della loro<br />
insufficienza. Se posso, vorrei esprimere un dissenso; capisco che oggi esprimere<br />
dissensi è pericoloso, però mi piace esprimerlo. Forse si è usato un tono un po'<br />
ingeneroso nei confronti dell'Arma dei carabinieri. Ci vivo a stretto contatto di<br />
gom<strong>it</strong>o e vi posso dire che nelle indagini antimafia forse sono poco attrezzati a livello<br />
di base, però è pur vero che le stazioni dei carabinieri presenti nei nostri paesi sono<br />
sommerse da una serie di comp<strong>it</strong>i amministrativi e di indagine, da una serie di attiv<strong>it</strong>à<br />
parallele, per cui ioo che sono il primo ad arrabbiarmi ogni tanto nei confronti di<br />
questi stessi carabinieri, quando ogni tanto li vado trovare o quando parlo a tu per tu<br />
con loro mi rendo conto che a volte sono proprio travolti da una serie di impegni<br />
della più svari ata natura. È prassi comune - ma ve lo avrà già detto il comandante<br />
provinciale - che quando c'è qualche emergenza (che non sono soltanto i clandestini,<br />
ma anche qualche emergenza al palazzo di giustizia) che mer<strong>it</strong>a una presenza<br />
particolare, le stazioni della provincia vengono sguarn<strong>it</strong>e di una un<strong>it</strong>à, così da<br />
raggrupp ar e la forza suffi ciente per compiere altre attiv<strong>it</strong>à.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA- Uftìcio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004 BOZZA NON CORRETTA AD USO INTERNO<br />
Noi viviamo in una provincia difficile, una provincia con un alto tasso di<br />
violertza, come vi ho detto, ma non si tratta solo di Agrigento. Le forze dell'ordine<br />
soffrono della loro sostanzial<strong>it</strong>à, del fatto che ormai si muovono meno, che ormai la<br />
peflnanenza dei comandanti di stazione nei carabinieri e nella polizia è elevata nella<br />
provincia dove spesso sono nati; gran parte dei poliziotti che lavorano qui sono della<br />
nostra provincia. Questa è una tendenza a carattere nazionale, oltretutto voluta<br />
fortemente dai sindacati, quindi, per quello che posso capire io, senza alcuna<br />
possibil<strong>it</strong>à di r<strong>it</strong>omo al passato. Tutto ciò rende un po' più complicato vivere e<br />
lavorare in questa provincia.<br />
Si è detto dei rapporti con Ia direzione distrettuale antimafia. Ne ho fatto parte<br />
per tanti anni e so che è importante avere rapporti di piena collaborazione. R<strong>it</strong>engo<br />
che noi abbiamo rapporti di piena collaborazione. Vorrei uno scambio di notizie<br />
ancora più ist<strong>it</strong>uzionalizzato, ancora più intenso, ma i sost<strong>it</strong>uti del mio ufficio e i<br />
sost<strong>it</strong>uti della DDA già si sentono, si vedono e soprattutto fanno dei processi insieme;<br />
la collega Palma parlava dell'operazione Scenica, alla quale ha partecipato<br />
attivamente una collega del mio ufficio scrivendo la richiesta di custodia cautelare.<br />
Tutto sommato quindi, da questo punto di vista i rapporti sono buoni e non possono<br />
che migliorare.<br />
Noi owiamente ci occupiamo di altro genere di reati. Come sapete, ci<br />
occupiamo di reati contro la pubblica amministrazione, che ci prendono tantissimo<br />
perché'quello che in linea generale vi posso dire è che il livello amministrativo delle<br />
pubbliche amministrazioni è veramente scarso. Al di là della configurabil<strong>it</strong>à di un<br />
reato, nell'esaminare le varie denunce che ci vengono fatte notiamo che c'è proprio<br />
una scarsa cultura amministrativa, c'è uno scarso senso dello Stato, c'è un senso della<br />
pubblica amministrazione non proiettato verso il soddisfacimento degli interessi dei<br />
c<strong>it</strong>tadini. Owiamente lungi da me la velle<strong>it</strong>à di voler risolvere tutti questi problemi.<br />
Inoltre, almeno io e i miei colleghi, nel corso di questi anni abbiamo notato una<br />
serie di comportamenti più prettamente del<strong>it</strong>tuosi, per i quali abbiamo posto in essere<br />
una serie di processi che con alterne fortune, negli ultimi anni relativamente<br />
favorevoli alla pubblica accusa, ci hanno portato a una serie di attiv<strong>it</strong>à.<br />
Come sapete, ad Agrigento c<strong>it</strong>tà la confl<strong>it</strong>tual<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica è piuttosto elevata,<br />
anzi secondo me è w unicum nel panorama nazionale. Le varie polemiche tra le forze<br />
pol<strong>it</strong>iche raggiungono toni e livelli che non hanno uguale in nessun'altra c<strong>it</strong>tà d'Italia.<br />
Ciò fa sì che ci troviamo tra due fuochi di denunce e contro denunce e la procura<br />
della Repubblica e owiamente gli uffici giudicanti vivono sempre in costante<br />
tensione e in costante pressione, perché ognuno dei contendenti vorrebbe che<br />
seguissimo le indicazioni che ci vengono date. Negli ultimi tempi sembrava che la<br />
s<strong>it</strong>uazione si fosse un po' calmata, ma era una sensazione del tutto sbagliata.<br />
Avrei concluso per ora.<br />
PRESIDENTE. No, riprendiamo invece. Vorrei conoscere quali sono le misure di<br />
prevenzione patrimoniale richieste dal suo ufficio: numero, quant<strong>it</strong>à e qual<strong>it</strong>à. Vorrei<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedl 19 ottobre 2004<br />
sapere se ci sono indagini sulle opere di urbanizzazione di Favara Ovest e sulla<br />
creazione di un nuovo centro commerciale con due diverse ipotesi di ubicazione, una<br />
a Villaseta e I'altra al Villaggio Mosè. Vorrei sapere poi se ci sono indagini sugli<br />
appalti dei rifiuti urbani - a che punto è I'attiv<strong>it</strong>à - e in particolare sui corsi di<br />
formazionerealizzatidallaprovinciadiAgrigento.<br />
DE FRANCISU. Attualmente abbiamo pendenti 159 fascicoli di misure di<br />
prevenzione personale, la quasi total<strong>it</strong>à dei quali, tranne quelli ordinari, contiene<br />
anche indagini patrimoniali. Le indagini patrimoniali in corso di un certo interesse<br />
riguardano i 16 imputati dell'operazione Ombra e i 17 indagati dell'operazione Alta<br />
Mafia. Per questi ultimi, in collegamento con la direzione distrettuale antimafia, le<br />
indagini saranno fatte su input della stessa DDA e comunque a confluiranno sempre<br />
nei nostri fascicoli, perché la proposta alla fine la dobbiamo fare noi. Per le persone<br />
coinvolte nell'operazione Ombra, che invece sono state condannate, abbiamo delegato<br />
alla guardia di finanzale indagini per avere il quadro del patrimonio.<br />
Su questo aspetto, visto che è in corso di presentazione una proposta legislativa, mi<br />
permetto di far rilevare che, se fosse possibile in sede di misure di prevenzione<br />
effettuare delle spese e quindi nominare un consulente in campo patrimoniale per la<br />
ricostruzione dei patrimoni, le nostre indagini potrebbero essere più celeri e nello<br />
stesso tempo più penetranti. Infatti spesso gli inquirenti della guardia di finanza ci<br />
dicono che fanno la rilevazione del patrimonio sulla base dei dati catastali, però non<br />
sanno, per esempio, la porzione di terreno s<strong>it</strong>a in una certa local<strong>it</strong>à di un certo<br />
comune dove si trova veramente e che cosa contenga; nel frattempo è possibile che in<br />
quella porzione di terreno sia stato edificato vnpalazzo e la guardia di finaruanon 1o<br />
viene sempre a sapere, perché ci dice che non ha uomini e tempo per fare gli accessi<br />
sui luoghi. Quindi, in buona sostanza, se il procuratore della Repubblica circondariale<br />
potesse nominare un modesto geometra che ricostruisca questo patrimonio, potrebbe<br />
andare dinanzi al tribunale, portando non solo la copia degli atti di acquisto dei notai<br />
ma delle belle fotografie, dicendo: questo è iI palazzo che voglio confiscare. Credo<br />
sia una cosa, tutto sommato, di facile atfuazione perché ev<strong>it</strong>erebbe che queste stesse<br />
consulenze e queste stesse ricostruzioni fossero poi disposte dal tribunale però a carte<br />
ormai scoperte.<br />
PRESIDENTE. Quanto all'attiv<strong>it</strong>a svolta in tema di misure di prevenzione<br />
patrimoniale: richieste ottenute, sequestri, confische?<br />
DE FRANCISU. Per le confische, come lei sa, I'ultima parola è della corte di appello,<br />
della Cassazione, noi non abbiamo dati certi, almeno in provincia di Agrigento.<br />
Qualche mese fa c'è stato il sequestro notevole dei beni di Falsone.<br />
Ho in corso una serie di procedimenti, molti dei quali seguo personalmente con<br />
difficoltà dovute al fatto che devo fare tante altre cose, ho avuto un turnover notevole<br />
in ufficio, sono andati via alcuni dei colleghi che seguivano proprio questa indagine<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANTZZATA<br />
ad Asrisento martedì l9 ottobre 2004<br />
come, per esempio, il collega Terzo, ma stiamo mettendo in gioco i cinque nuovi<br />
colleghi che sono arrivati qualche giorno fa piu gli altri che hanno quattro anni al<br />
massimo di anzian<strong>it</strong>à; insomma, siamo una procura giovane, piena di buona volontà,<br />
quindi i risultati piano piano si ottengono.<br />
PRESIDENTE. Ci fa pervenire poi, per cortesia, i dati statistici in tema<br />
procedimenti pendenti, di richieste formulate con il relativo risultato, sequestro<br />
eventualmente anche confisca, se possibile?<br />
(I lavori proseguono in seduta segreta dalle ore 12,04).<br />
(I lavori proseguono in seduta pubblica dalle ore 12,05.)<br />
DE FRANCISU. Per quanto riguarda i centri commerciali, ci sono due squadre in<br />
campo: il centro commerciale che doveva sorgere a Villaseta, e che è riferibile<br />
alf imprend<strong>it</strong>ore Scifo, e il centro commerciale cosiddetto "Moses", che dovrebbe<br />
sorgere, se non ho cap<strong>it</strong>o male, al Villaggio Mosè, che farebbe capo all'imprend<strong>it</strong>ore<br />
Miccichè, meglio noto come proprietario di Teleacras.<br />
VIZZINI. È I'ex socio dell'impresa Salamone-Miccichè?<br />
DE FRANCISCI. Sì.<br />
VIZZD{L Forse è meglio noto per questo.<br />
DE FRANCISCI. E, no, per chi vive ad Agrigento Teleacras è piu vista del TGl.<br />
Attualmente le indagini nascono da una serie di esposti contro Scifo e contro il<br />
Comune che avrebbe avallato questa impresa di Scifo e che non gli avrebbe fatto<br />
pagare gli oneri di urbanizzazione, questa e una prima tranche; poi c'è la denuncia<br />
che invece Scifo fa contro il gruppo Moses, sostenendo che I'awocato Arnone, che<br />
aveva denunciato Scifo, è interessato in questo gruppo Moses. Quindi, questi sono a<br />
grossa suddivisione le due fazioni in lotta, ma I'indagine è appena agliinizi,la collega<br />
Lucia Brescia sta cominciando a raccogliere le carte dell'una e dell'altrapratica.<br />
PRESIDENTE. Si profilano interessi mafiosi dietro queste realizzazioni, considerato<br />
il panorama di presema capillare nell'economia di questa provincia?<br />
DE FRANCISU. Guardi, le presenze mafiose non sono chiare perché, se lo fossero,<br />
già da tempo avrei con sollievo mandato gli atti a Palermo e non I'ho potuto fare.<br />
Quindi, allo stato, questo vi posso dire, anche proprio perché non sappiamo<br />
concretamente di più.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA- Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
di<br />
ed
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
ad Asrisento martedl 19 ottobre 2004<br />
PRESIDENTE. Indagini sui rifiuti urbani?<br />
DE FRANCISU. Sono ancora pendenti due vecchi processi paralleli, che ho trovato<br />
quando sono arrivato ad Agrigento, uno è del 1993. La storia di questi processi è<br />
semplice: nel 1999, quando la collega Ruggeri che li gestiva venne trasfer<strong>it</strong>a alla<br />
procura di Bergamo, questi fascicoli furono affidati al collega Stefano Civardi che li<br />
esaminò è sostanzialmente mi disse che gran parte delle ipotesi del<strong>it</strong>tuose erano<br />
prescr<strong>it</strong>te, perché si trattava di ipotetici abusi di ufficio commessi nel l99Z-I993.<br />
Allora lui tentò di salvare I'indagine con qualche delega sulla gestione 2000-2001<br />
dell'appalto per vedere se poteva essere recuperata parte di questo fascicolo; così non<br />
è stato perché il collega Civardi nelle more è stato trasfer<strong>it</strong>o alla procura di Milano; e<br />
allora il fascicolo è stato ered<strong>it</strong>ato dal collega Fuzio, che dopo qualche mese di<br />
perché, come sapete, piu di questo non<br />
ambientamento in ufficio, su mia preghiera -<br />
posso fare nei confronti dei colleghi - ha preso questo fascicolo e, anche con I'aiuto<br />
del procuratore aggiunto Corselli, 1o sta riesaminando per vedere se ci sono ipotesi<br />
residuali che possano essere portate avanti.<br />
Vi dico sub<strong>it</strong>o che nel L999 non ho dato precederua a questa indagine perché<br />
sostanzialmente la r<strong>it</strong>enevo morta e la r<strong>it</strong>engo tuttora tale, però non voglio che la mia<br />
personale convinzione influisca sul lavoro del collega Fuzio ...<br />
PRESIDENTE. C'è un rapporto della polizia di stato che risale ai primissimi del<br />
2001, fine 2000?<br />
DE FRANCISU. Ci sarà stato qualche segu<strong>it</strong>o di indagine, questo del 2001<br />
personalmente non l'ho visto ) ma il grosso dell'indagine e della tematica risale<br />
all'appalto della nettezza urbana perché, secondo l'ipotesi accusatoria, se I'imbroglio<br />
c'è nella predisposizione della gara d'appalto e nell'appalto vinto da questa d<strong>it</strong>ta risale<br />
al 1993, se non erro.<br />
PRESIDENTE. Sulle opere di urbanizzazione di Favara Ovest?<br />
DE FRANCISU. Favara Ovest ha dato luogo a tre processi: uno si è concluso in<br />
primo grado con condanne, un altro si è concluso con r<strong>it</strong>o abbreviato pure con<br />
condanne, un terzo è in corso, più un paio di spezzoni per posizioni di imputati<br />
minori che hanno scelto r<strong>it</strong>i abbreviati. Credo che alla fine sia stato r<strong>it</strong>enuto, almeno<br />
in primo grado, la sostanziale valid<strong>it</strong>a della tesi accusatoria con una scrematura di<br />
alcune posizioni di contorno, che probabilmente poteva essere fatta prima ma,<br />
insomma, alla fine il quadro ha sostanzialmente tenuto.<br />
PRESIDENTE. Ovviamente non si sono profilati all'onzzonte interessi diretti o<br />
indiretti di natura mafiosa, perché diversamente ... ?<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
DE FRANCISCI. ... diversamente, anche qui con sollievo, avrei mandato gli atti a<br />
Palermo.<br />
C'è la presenza di qualcuno. Ora, non ricordo se pure nel processo dei centri<br />
commerciali, però la presenza, per esempio, dell'imprend<strong>it</strong>ore Russello, che è<br />
accusato di reafi con I'aggravante dell'articolo 7 in processi della DDA,<br />
evidentemente quando questo stesso Russello è implicato in Favara Ovest può far<br />
r<strong>it</strong>enere che sia implicata cosa nostra però non è una implicazione direffa, ci si arriva<br />
per collegamenti.<br />
PETRALIA. Signor Presidente, riagganciandomi sub<strong>it</strong>o alle parole del collega Piero<br />
Grasso e collegandomi all'esigenza della Commissione che sicuramente è quella di<br />
conoscere un aggiornamento della s<strong>it</strong>uazione mafiosa, nei lim<strong>it</strong>i in cui ne potrò<br />
parlare, nel circondario di Sciacca, devo sub<strong>it</strong>o sintetizzarla in una affermazione:<br />
sicuramente un maggiore allarme per quanto riguarda Sciacca, e per tante ragioni.<br />
Prima di tutto, si è fatto più volte riferimento all'operazione
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ad Asrisento martedì 19 ottobre 2004<br />
giornali e in ogni caso ho il dovere di riferirlo), si è registrata una terribile<br />
conversazione ambientale in cui si parlava di un attentato ad un magistrato da<br />
compiere non si sa dove e contro chi, probabilmente del distretto palerm<strong>it</strong>ano.<br />
Elementi foschi ancora si aggirano attorno al contenuto dell'intercettazione che,<br />
ripeto, è stata effettuata tra soggetti sospettati e non di appartenerua a cosa nostra<br />
proprio in un casolare di Bivona che, tra I'altro, è sede che ha dato i natali a fior di<br />
investigatori, sost<strong>it</strong>uti procuratori che hanno lavorato a livelli molto ma molto<br />
impegnati presso la DDA di Palermo.<br />
Questo maggiore allarme diventa oggi una frase obbligata quando ci riferiamo<br />
a ciò che è stato più volte detto e cioè che abbiamo un lat<strong>it</strong>ante in più che non è però<br />
un lat<strong>it</strong>ante qualsiasi. Radosta Emanuele, detto Peppuccio, è responsabile di più<br />
omicidi, ha una fine pena nel2052 ed è persona talmente giovane di animo, di spir<strong>it</strong>o<br />
e di corpo da poter sicuramente riprendere le fila - owiamente con un carisma<br />
sicuramente maggiorato in questo momento - con tutte le conseguenze che possiamo<br />
immaginare. Quindi, certamente grande allarme e con una concentrazione<br />
particolarissima nel terr<strong>it</strong>orio di Sciacca che, oltre alle zone di Bivona, Burgio e<br />
Villafranca, per avere appena accennato a Radosta, e di Santa Margher<strong>it</strong>a di Belice,<br />
annovera anche una s<strong>it</strong>uazione estremamente grave, pericolosa ed allarmante che<br />
ruota attorno alla figura di Montalbano Giuseppe.<br />
Montalbano Giuseppe è un imprend<strong>it</strong>ore, una prima stella imprend<strong>it</strong>oriale. Su<br />
di lui la procura di Sciacca ha avuto una collaborazione con la DDA che è stata - per<br />
usare un termine sicuramente riduttivo - assolutamente sopraffina ed esemplare. Di<br />
questo ringrazio la dottoressa Palma e, in prima persona, il procuratore Grasso che ha<br />
aperto le porte ad una collaborazione la più ampia e incondizionata possibile,<br />
attraverso scambio di informazioni e applicazioni continue. Montalbano Giuseppe,<br />
imprend<strong>it</strong>ore di Santa Margher<strong>it</strong>a di Belice, ha costru<strong>it</strong>o un vero e proprio impero<br />
che, al momento, è interamente sequestrato e confiscato, su proposta della procura di<br />
Sciacca e si attende (la prima sentenza è già intervenuta ed è in riserva) in questi<br />
giorni il prowedimento della corte d'appello sulla misura di prevenzione. Si è operato<br />
su Montalbano, perché se qualcuno non lo sa ...<br />
PRESIDENTE. Quindi, c'è stata una confisca in primo grado.<br />
PETRALIA. Ci sono stati un sequestro immediato, una confisca in primo grado e il<br />
massimo della sorveglianza speciale; è stato interposto appello e la corte d'appello,<br />
dopo avere respinto una richiesta di perizia, quindi di un accertamento piuttosto<br />
attento e specifico chiesto dai difensori, si è risewata e siamo in attesa della<br />
decisione. Nel frattempo, Montalbano è stato condannato per associazione mafiosa.<br />
Montalbano è il t<strong>it</strong>olare della società Villa Antica spa, che è proprietaria della Villa di<br />
via Bernini dove venne catturato Totò Riina. Questo non è che uno delle migliaia di<br />
elementi che giravano e girano attomo alla mafios<strong>it</strong>à di Montalbano, ormai<br />
conclamata da una sentenza, per quanto di primo grado, sicuramente gravata da<br />
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martedì 19 ottobre 2004<br />
appello, anche se le motivazioni della sentenza di primo grado sono ancora in corso<br />
di estensione.<br />
Santa Margher<strong>it</strong>a di Belice vede come sua sede anche il Montalbano Giuseppe<br />
e oltre alla preserua di questi è anche la sede di Cascio Rosario, imprend<strong>it</strong>ore di<br />
Montevago e Santa Margher<strong>it</strong>a di Belice, che sono due paesini tanto confinanti da<br />
essere un unico polo c<strong>it</strong>tadino; è consuocero di Francesco Accardo, boss di prima<br />
grandezza di Partanna; è stato più volte inquis<strong>it</strong>o; attualmente, per un ennesimo rinvio<br />
della cassazione, è sottoposto di nuovo a procedimento penale in sede di rinvio alla<br />
corte di appello, altra sezione di Palermo, per il famoso processo, se non erro, del<br />
"Tavolino", cioè quello che vede Siino Giuseppe il cosiddetto.<br />
Attorno alla figura di Cascio Rosario, che è ancora sub iudice, giravano<br />
probabilmente tutti gli appalti della Sicilia. Cascio Rosario ha avuto però respinta la<br />
misura di prevenzione che è stata avanzata non quando ero procuratore ma in periodo<br />
precedente dalla procura di Sciacca.<br />
LUMIA. Patrimoniale o personale?<br />
PETRALIA. Personale e patrimoniale, perché su Cascio Rosario purtroppo non era<br />
intervenuta una sentenza che ne conclamava la mafros<strong>it</strong>à e questo è un punto su cui<br />
vorrei spendere due parole. Le misure di prevenzione sono uno strumento che deve<br />
attingere i sospettati, come rec<strong>it</strong>a I'articolo 1 della legge n. 575 del 1965, di<br />
appartenenza a cosa nostra, a mafta, camorra e via di segu<strong>it</strong>o. Non si riferisce a<br />
soggetti che sono conclamatamente mafiosi. Per i soggetti conclamatamente mafiosi<br />
esiste un corredo, un novero di norme che consente di attrez.zare un vero e proprio<br />
assedio patrimoniale alle persone che hanno riportato condanna ai sensi dell'articolo<br />
4|6-bis, e mi riferisco alle norrne dell'articolo |Z-sexies della legge n. 356 del 1992<br />
che consente sulla base di una sola sentenza di condanna, anche per ricettazione e in<br />
ogni caso per tutti i reati di tipo mafioso, di confiscare e prima sequestrare tutto<br />
f intero patrimonio che non trova corrispondenza nella dichinazione dei redd<strong>it</strong>i o<br />
nell'attiv<strong>it</strong>à economica di fatto svolta.<br />
Oltre questa norma assolutamente straordinaria rappresentata dall'articolo 12sexies,<br />
su cui nel nostro piccolissimo della procura di Sciacca svolgiamo soltanto<br />
accertamenti che riguardano le sentenze passate in giudicato, quindi in fase esecutiva,<br />
anche a freddo, uso dire io, esiste un altro strumentario normativo cui ieri o oggi è<br />
stato fatto un accenno timido e sono gli articoli 30 e 31 della legge n. 646 del 1982,<br />
che nei confronti di chi ha riportato condanna per mafia o sottoposto a misura di<br />
prevenzione per mafia fa obbligo di comunicare tutti, indiscriminatamente, i<br />
movimenti che superano i 20 milioni di lire, tradotti in euro immaginate quanti,<br />
Questo, per mon<strong>it</strong>orare costantemente le flessioni patrimoniali a carico dei soggetti<br />
che di mafia abbiano ricevuto una condanna o comunque una pronuncia di<br />
prevenzione.<br />
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martedì 19 ottobre 2004<br />
Se si facesse un'applicazione (su questo owiamente anche un mea culpa)<br />
attenta e illuminata dello strumentario noÍnativo che consente di assediare il soggetto<br />
condannato per mafia o sottoposto a misura di prevenzione per mafia, si rest<strong>it</strong>uirebbe<br />
alla prevenzione la sua final<strong>it</strong>à vera: andare alla ricerca di chi è stato archiviato per<br />
mafia; colpire e attingere i patrimoni di chi è considerato vicino all'associazione<br />
mafiosa ma non fa parte della stessa, nei confronti di chi cioè esistono sospetti, così<br />
come rec<strong>it</strong>a I'articolo 1 della legge n. 575 del 1965. La ragione per cui va ascr<strong>it</strong>to un<br />
significato importante alla misura di prevenzione Montalbano è perché questi ha<br />
avuto cinque anni di sorveglianza, un sequestro e una confisca di 201 un<strong>it</strong>à<br />
immobiliari, di cui un complesso turistico alberghiero quale Torre Macauda, azioni,<br />
contanti, società, aziende e quanto altro, tra cui anche una casa di ab<strong>it</strong>azione che si<br />
trova a Palermo, che si è scoperto in segu<strong>it</strong>o essere in aff<strong>it</strong>to, arzi in comodato<br />
gratu<strong>it</strong>o, alla figlia di quel tal Pino Lipari di cui tutta la Commissione sicuramente è a<br />
conoscenza e che è un nome abbastanza diffuso di chi quanto meno anche in scarsa<br />
misura abbia preso cognizione delle vicende di mafia del terr<strong>it</strong>orio siciliano<br />
dell'ovest. Ebbene, tutto il patrimonio di Montalbano è stato sequestrato e confiscato,<br />
ancorché lo stesso non avesse ancora avuto una sentenza ai sensi dell'articolo 4L6-bis,<br />
intervenuta successivamente.<br />
Grazie aIIa collaborazione con la direzione distrettuale antimafia è stato<br />
possibile partecipare alle operazioni investigative e di supporto che ha offerto la<br />
procura di Sciacca per I'operazione "Cupola" con le sale d'intercettazione che sono<br />
state letteralmente messe a disposizione degli investigatori. Sulle sale<br />
d'intercettazione, faccio presente che se ne sta atlrezzando una quarta che si aggiunge<br />
a quelle per ciascuna forza di polizia che, attrezzata con le apparecchiature di ultima<br />
generazione che - se i soldi e la celer<strong>it</strong>à del Ministero saranno ftuttuosi - potremo<br />
defin<strong>it</strong>ivamente destinare, con protocollo d'intesa di cui si è già parlato con il collega<br />
Grasso, alle final<strong>it</strong>à esclusive della direzione distrettuale antimafia in terr<strong>it</strong>orio<br />
agrigentino.<br />
La vicenda Montalbano ci ha fatto conoscere come un asse portante rilevante in<br />
materia di investigazioni mafiose è quello che corre o precip<strong>it</strong>a attraverso i<br />
commercialisti. Quando ci sono aziende ed imprese occorra vedere chi sono i<br />
commercialisti che le gestiscono per gli aspetti di loro competenza e si scopre poi che<br />
questa serie, questa concatenazione di soggetti, di questi specialisti, commercialisti e<br />
tributaristi, realiz-za un'ossatura parallela che ci darebbe la possibil<strong>it</strong>à di approfondire<br />
anche su questo campo importantissimo. Ricordo come esempio che il famoso Pino<br />
Mandalari, condannato per associazione mafiosa, già25 awriprima era presente nella<br />
società Stella di Oriente di Mazara del Vallo, quella stessa società che, al di là del<br />
nome, che già esprime qualcosa, vedeva insieme Cristoforetti, Nuvoletta, Agate<br />
Mariano, mafiosi del trapanese, del palerm<strong>it</strong>ano e qualche agrigentino, amministrata<br />
dall'esterno in parte anche da Pino Mandalari.<br />
DIANA. Nuvoletta il campano?<br />
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JJ
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martedl 19 ottobre 2004<br />
PETRALIA. Attraverso le mogli. Tutto ciò sempre grazie alla collaborazione massima<br />
con la direzione distrettuale antimafia. Sempre per parlare di misure di prevenzione<br />
su cui poi darò i dati di quelle accolte, respinte e quant'altro, è importante sottolineare<br />
che il discorso che ho fatto a propos<strong>it</strong>o dei sospettati e dei conclamati associati<br />
mafiosi ha la sua emblematica applicazione, con tutte le perpless<strong>it</strong>à che ne<br />
discendono, in terr<strong>it</strong>orio di Burgio. Avete saputo, abbiamo appreso e tutti noi del<br />
settore sappiamo che Burgio fa mandamento, che coinvolge anche le famiglie di<br />
Ribera, che sono storicamente attrezzate, estremamente sanguinarie e pericolose.<br />
Ebbene, Burgio che conta 3.200 ab<strong>it</strong>anti (signori, a Burgio hanno avuto anche I'ardire<br />
di sparare a vista contro la caserma dei Carabinieri, questa stessa caserrna che oggi<br />
non è più in funzione perché, malgrado nuova, è pressoché abbandonata e i<br />
Carabinieri sono stati spostati in un'altra zona. Quindi, Burgio è sguarn<strong>it</strong>a.<br />
PRESIDENTE. Sembra che tale s<strong>it</strong>uazione derivi dal fatto che la precedente casenna<br />
è crollata e per la nuova il comune chiede un aff<strong>it</strong>to esoso. Comunque, anche su<br />
questo vedremo di operare.<br />
PETRALIA. Rammento e ribadisco che nei confronti dei Carabinieri di Burgio<br />
(perché sparare alla caserma significa sparare contro il simbolo, I'Arma e la divisa)<br />
sono stati sparati ed esplosi colpi di pistola da un albero nelle vicinanze nella seconda<br />
metà degli anni '90, me presente come procuratore a Sciacca. A Burgio abbiamo fior<br />
di mafiosi conclamati come Capizzi Paolo, figlio di Simone detto Peppe,<br />
pluricondannato, ergastolano, processo "Acracas"; gli ergastoli sono stati c<strong>it</strong>ati dal<br />
collega Grasso e dalla collega Palma. Paolo Capizzi ha un fratello Mario altrettanto<br />
pluriergastolano. Capizzí Paolo è genero di Derel<strong>it</strong>to Giovanni, figura dominante a<br />
Burgio, già attinto da condanna nell'operazione "Avana", pubblico ministero la<br />
dottoressa Principato, fratello di Derel<strong>it</strong>to Pietro odontotecnico attinto e arrestato<br />
nell'operazione "Acracas 2", figlioccio di battesimo di Riggio Nicolò Santo, arrestato<br />
e già condannato in "Cupola".<br />
Tenete conto, ad esempio, che Riggio Nicolò Santi in una conversazione degli<br />
anni'90 è colui che s'interessa di contattare I'hotel Torre Macauda di Montalbano per<br />
celebrare un matrimonio della famiglia Ribisi di Palma di Montechiaro. Questo<br />
accomuna con un riferimento che può apparire banale tutto il crimine agrigentino,<br />
tutta cosa nostra agrigentina.<br />
Un altro soggetto conclamatamente mafioso a Burgio è Maniscalco Giovanni,<br />
ex impiegato comunale, a:restato nell'operazione "Cupola", quella famosa degli otto<br />
capi mandamento tra cui il Maniscalco; Provenzano Alberto, cugino di Derel<strong>it</strong>to<br />
Giovanni di cui abbiamo parlato, arrestato anch'egli nell'operazione "Cupola",<br />
figlioccio di battesimo di Riggio Nicolò Santo di cui vi ho detto poco fa.<br />
A questi si aggiungono altri mafiosi conclamati.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Uffìcio dei Resoconii parlamentù<br />
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martedl 19 ottobre 2004<br />
Fatta questa premessa vediamo come sono composte la giunta e il consiglio<br />
comunale. In giunta abbiamo Ferrantelli V<strong>it</strong>o, attualmente vicesindaco e assessore ai<br />
servizi sociali - sono elementi in possesso degli uffici di procura - coniugato con<br />
Corvo Calogera, figlia di un tal Corvo Benedetto da Lucca Sicula sorvegliato speciale<br />
e schedato M, cioè mafioso. I1 Ferrantelli V<strong>it</strong>o, è a sua volta figlio di Provenzano<br />
Maria, zia di Alberto Provenzano, arrestato nell'operazione Cupola, in quanto sorella<br />
di VincenzoProveruano, fratello di Alberto Provenzano.<br />
A Ferrantelli V<strong>it</strong>o si aggiunge Ferrantelli Giuseppe, assessore ai lavori<br />
pubblici, terr<strong>it</strong>orio ed ambiente. Nei piccoli centri le giunte sono minime e quindi gli<br />
assessorati cumulano più competenze. E un medico odontoiatra già sottoposto al 416bis<br />
nel processo "Akragas" ed archiviato, testimone di nozze di Capizzi Giuseppe,<br />
figlio di Simone detto Peppe condannato nel processo "Avaîd', fratello di Paolo e<br />
Mario pluriergastolano, sposato con Riggio V<strong>it</strong>a figlia di Riggio Nicolò Santo,<br />
a:restato sempre nel processo Cupola.<br />
Sempre nella giunta di Burgio abbiamo D'Azzo Gioacchino, assessore allo<br />
sviluppo economico e pol<strong>it</strong>iche comun<strong>it</strong>arie, medico veterinario, figlio di Luciano<br />
D'Azzo indiziato mafioso, già sorvegliato speciale e diffidato, inquis<strong>it</strong>o per omicidio<br />
e quanfaltro.<br />
In giunta abbiamo poi Trafficante Eugenio, commercialista e tributarista<br />
nonché assessore ai servizi finatuiari, al patrimonio e ai servizi tributari. Eugenio<br />
Trafficante è stato testimone di nozze di Latino Antonina, figlia di Giacomo Latino,<br />
indiziato M ed in strettissimi rapporti con Agate Mariano.<br />
Socio di studio della d<strong>it</strong>ta del commercialista Trafficante è Lupo Giovanni,<br />
assistente univers<strong>it</strong>ario presso la facoltà di economia e commercio e già insegnante di<br />
matematica nelle scuole, cugino di primo grado di Bono Vincenza, moglie di Di<br />
Gangi Salvatore, capomafia probabilmente a livello provinciale, a lungo lat<strong>it</strong>ante e<br />
finalmente negli anni 1996- 1997 tratto in arresto.<br />
Signori, pur essendo il procuratore della Repubblica di Sciacca, nei confronti di<br />
costoro ho perpless<strong>it</strong>a ad avanzaÍe misure di prevenzione. Non si dispone di elementi<br />
sufficienti che consentano di avanzaîe, sulla base della sole parentele e stante<br />
L'andazzo giurispruderuiale che vuole una pronuncia giudiziale - pressoché una<br />
condanna - per associazione mafiosa, una misura di prevenzione nei confronti di<br />
costoro.<br />
Ciò non significa comunque che 1o Stato è perdente perché 1o strumento per<br />
agire nei confronti di costoro passa attraverso un'azione nei confronti dell'ente, tant'è<br />
che in epoca recentissima è stato chiesto lo scioglimento di Bugio, anche se questi<br />
fascicoli sono stati aperti in epoca precedente dal mio ufficio. Al momento spetta<br />
all'autor<strong>it</strong>à amministrativa, cioè al Ministero delf interno, valutare se autorizzare lo<br />
scioglimento per infiltrazioni mafiose sulla base di questi e ben altri elementi che il<br />
mio ufficio non conosce in quanto di natura e fonte investigativo-giudiziaria.<br />
Se si volesse allargare il discorso, si potrebbe dire che anche nel consiglio<br />
comunale di Burgio operano soggetti di particolarmente dubbia collocazione<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
del sopralluogo ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004<br />
all'interno o nell'esatto confine, nel limbo come si usa dire, tra società civile e società<br />
mafiosa. Cuttonaro Antonio, già assessore e nipote di Cuttonaro Antonio, classe<br />
1937, a lungo lat<strong>it</strong>ante, trovato cadavere in terr<strong>it</strong>orio africano, fratello di Cuttonaro<br />
Maria Giuseppina, sposata con un tal Tortorici Calogero che è in assidua e<br />
documentata frequentazione con i Capizzi Giuseppe e Paolo, figli di Simone detto<br />
Peppe.<br />
Miceli Giuseppe, bancario, sposato con Maniscalco Maria, nipote e figlia del<br />
fratello Mani scalco Giovanni, arrestato nell' ope r azione Cupola.<br />
Pinelli Michele, impiegato presso I'archivio di Stato di Sciacca, sposato con<br />
D'Anna Maria Ctrazia, sorella di D'Anna Dima, inteso "u greviu", vale a dire<br />
f insipido, coniugato con tal Quartana Antonella figlia di Bartolo, indiziato mafioso,<br />
cognata di Derel<strong>it</strong>to Pietro, fratello di Derel<strong>it</strong>to Giovanni, inteso capomafia, che ha<br />
già scontato la sua pena.<br />
Bacino Stefano, laureato in agraria - e dunque un agronomo - già giudice<br />
popolare - qui il livello comincia a salire - sposato con Giaimo Maria Concetta,<br />
cugina di Giaimo Natale-imprend<strong>it</strong>ore-e prestanome di Davilla Mario, indiziato M,<br />
sposato con Sala Virginia, nipote di Sala Calogero, indiziato M.<br />
Il padre, Giaimo Vincenzo, è cugino di Giaimo Anna, madre di Derel<strong>it</strong>to<br />
Giovanni e Derel<strong>it</strong>to Pietro, capomafia e il fratello, nonché cugino di Giamo Maria<br />
Antonia, madre di Provenzarto Alberto, arrestato nell'operazione Cupola. Questa è la<br />
s<strong>it</strong>uazione molto sintetica del comune di Burgio.<br />
Potremmo spostarci su qualche altro comune, ma certamente Burgio è sotto i<br />
riflettori e dunque mi sono concentrato su di esso.<br />
Per awiarmi a conclusione, è indubbio che la legislazione e Ia prassi<br />
giurisprudenziale lasciano grandi dubbi se nei confronti di costoro possa<br />
effettivamente avarzarsi con successo una misura di prevenzione. Per questo motivo<br />
è importante che venga r<strong>it</strong>occata la disciplina sulle misure di prevenzione perché si<br />
rest<strong>it</strong>uisca ad esse la funzione della prevenzione che è proprio quella di "attingere" le<br />
persone sospettate, che poi sono quelle che se attinte da procedimenti penali hanno<br />
probabilmente visto archiviare la loro posizione.<br />
Passiamo ora alle influenze di Castelvetrano. Se, come ho detto poc'anzi, Ia<br />
zona di Santa Margher<strong>it</strong>a di Belice nella persona del Cascio Rosario, ha già<br />
conclamato un rapporto con la mafra trapanese, versante castelvetranese, che poi fa<br />
capo alla mafia pressoché dominante dei Messina Danaro, si può aggiungere anche la<br />
figura di Sutera Leo che, come ho detto poco fa, per noi rappresenta un perno<br />
importantissimo perché nel terr<strong>it</strong>orio di Sambuca è stato cercato, proprio per i<br />
rapporti con il Sutera Leo, il Messina Denaro Matteo. Come la dottoressa Principato<br />
ben sa, avendo curato le indagini e svolto le funzioni di pubblico ministero in<br />
udienza, i fratelli Dimino di Sciacca, mafiosi condannati che però avendo espiato la<br />
pena sono liberi, avevano ricevuto una part<strong>it</strong>a d'armi proprio da Matteo Messina<br />
Danaro da Castelvetrano - se ne parlava nelle conversazioni ambientali - nei primi<br />
anni Novanta.<br />
36
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
del sopralluogo ad Agrigento martedl l9 ottobre 2004<br />
Ricordo poi una serie di omicidi degli anni Ottanta in terr<strong>it</strong>orio di Montevago e<br />
Santa Margher<strong>it</strong>a di Belice che vedono una presenza costante di Messina-Denaro<br />
Francesco, padre di Matteo, che poi è quello che è stato fatto trovare morto già<br />
pronto, con vest<strong>it</strong>o e cravatta scuri, per essere inser<strong>it</strong>o in una cassa da morto dopo<br />
aver trascorso decine di anni da lat<strong>it</strong>ante.<br />
(I lavori proseguono in seduta segreta alle ore 12, 37.)<br />
(I lavori riprendono in seduta pubblica alle ore 12, 40. )<br />
PETRALIA. Passiamo alle segnalazioni sospette. Mi si chiedeva quanto sono le<br />
segnalazioni sospette. Nella mia esperietua di ormai quasi nove anni di procura<br />
soltanto in un caso si è avuta una segnalazione sospetta da parte del nucleo di polizia<br />
valutaria che ha rifer<strong>it</strong>o con grande circospezione ed interesse di una segnalazione<br />
sospetta che poi a ben vedere nasceva da un sequestro bancario fatto dalla stessa<br />
procura di cui io mi occupo.<br />
n meccanismo è stato che attraverso un accesso bancario svolto su iniziativa<br />
della procura, il meccanismo della comunicazione, della segnalazione, è sal<strong>it</strong>o al<br />
vertice e poi è ridisceso segnalando al sottoscr<strong>it</strong>to ciò che noi stessi in realtà avevamo<br />
provocato..Lo dico sotto soltanto per rendere evidente il fallimento totale della legge<br />
del 1991. E una legge totalmente inutile e credo di incontrare il consenso di tutti i<br />
colleghi per quanto riguarda le segnalazioni sospette. A mia notizia, interpellando i<br />
colleghi o parlandone tra di noi, non ho almeno qui in Sicilia neanche il ricordo di un<br />
processo, che si possa chiamare tale, che sia nato da una segnalazione sospetta ai<br />
sensi della legge che ho c<strong>it</strong>ato.<br />
Inoltre, proprio nell'amb<strong>it</strong>o della lotta al riciclaggio, esiste uno strumento<br />
rimesso ai questori, previsto dall'articolo 7 della legge n.310 del 1993, che tutti<br />
ricordano perché è quella che fa obbligo di comunicare gli aff<strong>it</strong>ti alle questure e che<br />
obbliga oltre tutto il questore ad attivarsi con gli accertamenti e le investigazioni del<br />
caso ogni qual volta vi siano scissioni, fusioni o vend<strong>it</strong>e di aziende ed esercizi<br />
commerciali di valore significativo.<br />
Anche in questo caso la mia esperienza, fatta presso il piccolo ufficio che<br />
ricopro, ha fatto registrare termini assolutamente negativi perché mi risulta che i<br />
questori, anche di zone del Centro Italia, non svolgono accertamenti. Sono infatti<br />
numerosissime le segnalazioni che arrivano sulle rend<strong>it</strong>e o gli acquisti di fabbricati<br />
mentre quando si tratta di soggetti conclamatamente mafiosi questo è un altro dei<br />
tasselli che dovrebbe aggiungersi a quel famoso assedio patrimoniale di cui parlavo<br />
quando un soggetto è attinto da condanna o da misura di prevenzione. Questo sotto il<br />
profilo propos<strong>it</strong>ivo.<br />
Vengo ora agli organici e ai mez.zi. Mi unisco al coro di accorata richiesta,<br />
anche se non è un'esigenza così pressante come quella della procura di Palermo e<br />
della direzione distrettuale, nel ribadire che nel nostro piccolo anche le macchine<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGAI\IZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
blindate hanno un significato irrisorio, mi vergogno quasi a dirlo, nel senso che non<br />
servono più di tanto, non sono più tanto utili. In ogni caso, al di là delle autovetture<br />
r<strong>it</strong>engo sia più utile parlare delle intercettazioni.<br />
Per la prima volta nella storia della magistratura, almeno da quando io<br />
ricoprono certe funzioni, è stato richiesto dalla Cassazione, tram<strong>it</strong>e le procure<br />
generali, di dire e di riferire nelf inaugurazione'dell'anno giudiziario - e quindi nelle<br />
relazioni che i procuratori fanno al procuratore generale perché poi siano convogliate<br />
nella relazione inaugurale dell'anno giudiziario - quanti soldi si sono spesi per le<br />
inter cettazi oni tel e foni che.<br />
Qui sorge spontanea una domanda. È un'esigenza di calmierare questa spesa o<br />
è soltanto un'esigenza di mon<strong>it</strong>oraggio per verificare quanto si spende? Come ha ben<br />
detto il procuratore Grasso, I'unica fonte di tipo probatorio che possa, per dirla in<br />
termini tecnici, arrivare direttamente alle orecchie e agli occhi del giudice è<br />
I'intercettazione telefonica se da risultati, ma costa e anche molto. Non solo costa<br />
l'intercettazione telefonica ma anche I'acquisizione di tabulati. Mi chiedo e 1o chiedo<br />
a tutti i presenti, ha un senso continuare a spendere così tanto per aff<strong>it</strong>tare, allocare,<br />
noleggiare apparecchiature costosissime di cui lo Stato potrebbe dotarsi in termini<br />
certo costosi ma una tantum?<br />
Ha un senso ancora spendere così tanto per aff<strong>it</strong>tare, locare, noleggiare<br />
apparecchiature costosissime di cui lo Stato potrebbe dotarsi in termini costosi sì, ma<br />
una tantum? Ha senso spendere-e-impiegare-eentinaia-di-migliai&;s€-floffmi'lioni-di<br />
euro per pagare intercettazioni telefoniche e ambientali forn<strong>it</strong>e da iocietà, signori, che<br />
sostanzialmente sono degli esercenti pubblici? Mi sono sempre chiesto, quando vado<br />
a fare accertamenti bancari, se la banca mi chiede di pagare: la banca non chiede di<br />
pagare, e le banche sono private. Perché, se occorre richiedere tabulati, bisogna<br />
pagare le società telefoniche? Perché, se devo fare delle indagini, devo pagare<br />
centinaia di migliaia di euro per intercettazioni telefoniche, che purtroppo oggi - 1o<br />
dico e lo ribadisco - sono I'unico strumento di acquisizione probatoria? Infatti ormai<br />
anche il testimone ha un senso molto relativo, perché potrebbe rimangiarsi tutto in<br />
dibattimento al cospetto del giudice.<br />
Concludo. Per quanto riguarda Ia polizia giudiziaria, la s<strong>it</strong>uazione a Sciacca è<br />
abbastanza cr<strong>it</strong>ica. I carabinieri hanno elevato atenenza la stazione di Ribera e questo<br />
ha dato sicuramente un risultato teorico, ma non pratico perché nel frattempo è stato<br />
distolto il tenente che stava nella compagnia. In questi giorni, proprio la settimana<br />
scorsa, dopo I'ennesima richiesta al comando generale, tram<strong>it</strong>e i comandi intermedi e<br />
dopo un interregno di diversi anni, è stato nominato il nuovo tenente, che finalmente<br />
dovrebbe colmare questo vuoto. Quindi la compagnia è attrezzata con un cap<strong>it</strong>ano e<br />
un tenente e la tenenza potrà rest<strong>it</strong>uirsi tutta a Ribera. Ma esiste anche un'altra<br />
anomalia nel terr<strong>it</strong>orio di Sciacca e di Agrigento ed è la compagnia di Cammarata,<br />
che io amo definire "compagnia doubleface", perché ha terr<strong>it</strong>ori di competenza<br />
promiscua sia di Sciacca, sia di Agrigento, con la conseguerua che, siccome è<br />
arroccata in montagna e le vie di collegamento non sono buone, anzi sono pessime,<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> partamennri<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA ST]L FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGAI\IZZATA<br />
ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004<br />
non so il collega De Francisci, ma certo nel mio ufficio i carabinieri di questa<br />
compagnia si vedono due o tre volte I'anno, forse nemmeno. È una compagnia a<br />
perdere.<br />
La tenenza della guardia di finanza da sette anni sta pensando di elevarsi a<br />
compagnia e, per quanto riguarda il commissariato, composto da 80 uomini, che deve<br />
pensare all'ordine pubblico perché è una mini questura lontana solo pochi chilometri<br />
ma circa un'ora di strada da Agrigento, non ha invece il secondo funzionario, ma solo<br />
un dirigente. Questa è la s<strong>it</strong>uazione.<br />
Chiudo con i dati. Le misure di prevenzione personali (parlo di mafia, legge n.<br />
575 del 1965) recentemente sono state 38; di queste, 19 sono state accolte e 11<br />
rigettate. Ahimè, devo dire che questo risponde alla logica di cercare di prevenire<br />
soggetti che non sono già stati dichiarati mafiosi. Otto richieste sono pendenti. Le<br />
misure personali ordinarie sono owiamente molte di più, con un'incidenza del 97,4<br />
per cento di accoglimento, ma il discorso è ben diverso; anche qui le richieste<br />
pendenti sono otto. Per quanto riguarda le misure patrimoniali, quelle avanzate<br />
recentemente sono state 16 e le accolte hanno consent<strong>it</strong>o, dominante la misura di<br />
prevenzione Montalbano, di sequestrare e confiscare cesp<strong>it</strong>i per un valore di circa 520<br />
miliardi delle vecchie lire.<br />
PRESIDENTE. Per quanto riguarda le auto blindate, c'è stato un appalto det<br />
Ministero della giustizia le cui procedure sono già state esaur<strong>it</strong>e. Tale appalto è stato<br />
vinto dalla BMW, che doveva consegnare le 100 auto appaltate a fine giugno. Per<br />
ragioni di carattere tecnico derivanti dall'allestimento; stando a quanto è a mia<br />
conoscenza, queste autovetture dowebbero essere consegnate entro il prossimo mese<br />
di novembre.<br />
In considerazione del cospicuo numero di colleghi che intendono porre<br />
domande, pregherei tutti di mantenersi nei dieci minuti previsti dall'Ufficio di<br />
presidenza. Pregherei altresì i signori magistrati di prendere appunti. Così come è<br />
awenuto in altre occasioni, le domande alle quali non si potrà rispondere per difetto<br />
di elementi o che hanno bisogno di maggiori specificazioni potranno ricevere una<br />
risposta attraverso I'invio di una relazione successiva.<br />
Vorrei chiudere il più presto possibile il giro di domande, anche perché alle ore<br />
14 vi sarà un incontro con i rappresentanti dei sindacati CGIL, CISL, UIL e UGL di<br />
Agrigento, a cui sono inv<strong>it</strong>ati a partecipare tutti i colleghi interessati. Naturalmente se<br />
non sarà possibile chiudere il giro di domande prima della pausa per il pranzo,<br />
proseguiremo sub<strong>it</strong>o dopo la ripresa dei nostri lavori.<br />
LUMIA. Ringrazio i magistrati per il lavoro che stanno facendo. Ciononostante,<br />
I'impressione che sto avendo è che in questa provincia la s<strong>it</strong>uazione è molto<br />
preoccupante, anche per la funzione strategica che assume cosa nostra in questa zona<br />
e nel panorama più ampio della Sicilia.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlantentari<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA ST]L FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
to martedì 19 ottobre 2004<br />
Vorrei che ci forniste, oggi o successivamente, una lettura dettagliata der<br />
mandamenti e delle cosche, che ci pennetta di avere anche altri indicatori oltre ai<br />
dati, importanti anche per noi, relativi agli uomini e ai mezzi di cui queste<br />
organizzazioni dispongono. Vorrei avere notizie sulla capac<strong>it</strong>à di accumulazione<br />
economica attualmente posseduta dalle cosche, sulle principali attiv<strong>it</strong>a su cui<br />
eserc<strong>it</strong>ano il loro dominio e sulle collusioni - un tema molto delicato, ma decisivo e<br />
ist<strong>it</strong>uzionalmente indispensabile per la Commissione antimafia - con i settori<br />
dell'economia e della pol<strong>it</strong>ica. Vorrei conoscere questi dati cosca per cosca e famiglia<br />
per famiglia.<br />
Ho già avuto una prima risposta sui collegamenti delle cosche agrigentine con<br />
il terr<strong>it</strong>orio di Palermo. A tale riguardo ringrazio il dottor Petralia che ha forn<strong>it</strong>o<br />
buone risposte su Matteo Messina Denaro e sui rapporti con Caltanisseffa. A<br />
quest'ultimo riguardo, vorrei che ci spiegaste in maniera approfond<strong>it</strong>a i collegamenti<br />
che storicamente ci sono sempre stati tra Guarneri e Madonia, se adesso vi risulta un<br />
passaggio verso Emmanuello e, quindi, quale tipo di rapporti esistono con questo<br />
personaggio emergente di Gela e della provincia di Caltanissetta, che ci viene<br />
segnalato essere oggi un óoss di primo piano. Vorrei sapere se vi risulta questo<br />
passaggio o se il canale tradizionale che ancora viene segu<strong>it</strong>o è quello del rapporto<br />
con i Madonia.<br />
Circa i rapporti con Provenzano, ho potuto constatare una caratteristica<br />
particolare, vale a dire che il punto di riferimento di Provenzano è Falsone, che usa le<br />
armi, contro Di Gati, che nella relazione che ci avete consegnato indicate come un<br />
soggetto abbastanza forte anche sul piano mil<strong>it</strong>are, al punto che in qualche occasione<br />
si era reso disponibile anche a colpire mil<strong>it</strong>armente rappresentanti delle ist<strong>it</strong>uzioni<br />
(così leggo nella relazione).<br />
GRASSO. Capizzi.<br />
LUMIA. C'è questa specificazione. Il dato certo è che Provenzano, che voi<br />
confermate segue una strategia di mantenimento dell'equilibrio, non esclude per la<br />
sua fazione qui, in particolare per Falsone, un ricorso eclatante e significativo alle<br />
armi, tanto da colpire un imprend<strong>it</strong>ore come Milioti, che ci dicevate essere un<br />
imprend<strong>it</strong>ore di grosso spessore a livello non solo siciliano, ma anche nazionale.<br />
Questo sta a significare che cosa nostra al suo interno, nell'analisi costi-benefici, non<br />
esclude il ricorso alla violenza. Vorrei capire, quindi, se Di Gati era leg<strong>it</strong>timato solo<br />
da Giuffrè e dal tentativo di Giuffrè di crearsi una sua diretta rappresentarua<br />
all'interno degli equilibri di cosa nostra, e pertanto oggi fa un passo indietro, oppure<br />
se Di Gati ha altri collegamenti che voi sospettate, magari ancora non supportati da<br />
prove, ma da tenere in considerazione come pista di lavoro. In particolare, vorrei<br />
capire bene la funzione che il Capizzi ha svolto in questa preferenza verso il Falsone<br />
perché, a quanto pare, dagli atti che ci avete forn<strong>it</strong>o risulta essere lui il punto di<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
to martedì 19 ottobre 2004<br />
riferimento di Falsone verso Provenzano e, quindi, uno squilibrio di Provenzano<br />
verso Falsone potrebbe essere addeb<strong>it</strong>ato anche a tale funzione di Capizzi.<br />
Vorrei poi capire il ruolo di Capizzi sul piano internazionale. Ci è stato rifer<strong>it</strong>o<br />
del lavoro che anche I'FBI sta svolgendo su Ribera. Vorrei capire se oggi questo<br />
gruppo è I'erede dei Cuntrera-Caruana, visto che avete sostenuto che attraverso il<br />
Venezuela vi sono ancora tracce del mantenimento della loro presenza qui. In<br />
particolare, a Siculiana ci si segnalano s<strong>it</strong>uazioni piuttosto strane intomo ai beni<br />
confiscati, anche con un ruolo del comune di Siculiana che chiederemo alla prefettura<br />
di approfondire, perché c'è un bene che, a quanto pare, è stato sequestrato con<br />
valutazioni anomale in ordine a questo importante patrimonio in quella ciuà. Vorrei<br />
capire bene quanto sta awenendo in questa provincia, la funzione di Provenzano e il<br />
ruolo sempre più importante di Ribera e di Capizzi neI determinare un nuovo<br />
equilibrio.<br />
Voi ci avete detto che forse Di Gati ha fafio un passo indietro. Al riguardo<br />
vorrei capire un po' di più, anche sul suo grado di leg<strong>it</strong>timazione alf interno di cosa<br />
nostra dopo che è venuto meno Giuffrè che, a quanto sembra, è stato quello che più lo<br />
ha sponsorizzato e forse portato a una designazione.<br />
Da questo punto di vista, volevo ci spiegaste bene questa evoluzione: Nobile,<br />
che è un professionista, un consigliere provinciale, un pol<strong>it</strong>ico, capo mandamento di<br />
Favara quando appunto nell'operazione , quali sono gli sviluppi - e su<br />
questo chiederei al dottor De Francisci qualche chiarimento in più - propri della<br />
direzione distrettuale antimafta, un chiarimento sulla vicenda che attiene al confl<strong>it</strong>to<br />
che si è venuto a creare tra questi potentati agrigentini, con in testa, da una parte,<br />
com'è stato spiegato, Scifo, dall'altra, Miccichè. C'è una proiezione diretta perché su<br />
si legge che c'è un'azione di Lo Giudice che garantisce il pagamento<br />
4l<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SIjL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004<br />
delle tangenti su pubblici ufficiali in corso di identificazione del comune di Agrigento<br />
- volevo capire se su questo ci sono sviluppi e se crè una attiv<strong>it</strong>à in corso - e si fa<br />
riferimento ai cosiddetti , se<br />
sodali, se sodani, che interpretazione date. Ieri c'è stata data dalle Forze di polizia la<br />
loro interprctazione, che è quella dei sodani, quindi che tipo o che chiave di lettura<br />
date e appunto come vi state coordinando tra DDA e procura di Agrigento in ordine a<br />
questo scontro t<strong>it</strong>anico, di cui la democrazia ne fa le spese e di cui lo sviluppo locale<br />
ne fa le spese, perché appunto è uno scontro di potentati e, a quanto pare, non è da<br />
escludere anche un condizionamento mafioso, perché f imprend<strong>it</strong>ore Russello è stato<br />
coinvolto nella vicenda Favara Ovest, quindi c'è un suo ruolo nella stessa vicenda dei<br />
rifiuti, e oggi r<strong>it</strong>orna anche su questa vicenda diretta, seppur a margine, di > e in questo scontro intorno ai supermercati tra questi due grossi gruppi: se c'è<br />
un'azione di coordinamento, se state lavorando insieme, se questa pista la ricercate,<br />
se, visto che ci sono tutti gli indicatori di un sistema di collusione, un lavoro c'è, se ci<br />
sono deleghe, insomma se c'è un lavoro prezioso da questo punto di vista.<br />
Stesso ragionamento sulla provincia, perché il procuratore De Francisci ci ha<br />
spiegato che per quanto riguarda i corsi di formazione c'è unoattenzione sui rami<br />
bassi. Noi apprendiamo, sempre da >, che invece nella provincia c'è un<br />
coinvolgimento anche di rami alti della pubblica amministrazione. Al di 1à della<br />
fonte, che voi giustamente r<strong>it</strong>enete la funzionaria che ha ayuto quel trascorso penale e<br />
che state valutando (come penso ha fatto la DDA in ordine a quelf imprend<strong>it</strong>ore<br />
Burgio, penso la stessa cautela voi avete segu<strong>it</strong>o su questa funzionaria), se avete fatto<br />
vostre deleghe di indagine, vostri accertamenti al di là di questa fonte di prova per<br />
capire, visto che > ci consegna una provincia altamente inquinata anche<br />
nei rami alti della sua rappresentanza, quindi se c'è un coinvolgimento anche della<br />
pol<strong>it</strong>ica e di cosa nostra intorno a questa vicenda dei trucchi per i corsi di formazione.<br />
Stesso ragionamento volevo venisse fatto intorno ai rifiuti. Per noi è singolare,<br />
dottor De Francisci, questa vicenda dei rifiuti e un certo suo disincanto, che può darsi<br />
sia frutto di un ragionamento serio e rigoroso, è difficile da accettare. Infatti, quando<br />
la Commissione parlamentare antimafia venne qui nel 1999 prese di petto questa<br />
vicenda, ci fu data gararuia di una attenzione massima intorno a questa vicenda dei<br />
rifiuti e oggi, invece, apprendiamo che nel 2001 c'è stato un rapporto della polizia,<br />
che lei dice di non conoscere, dove si avanzano delle ipotesi che andrebbero penso<br />
invece conosciute e vagliate attentamente. Quindi ci r<strong>it</strong>roviamo, a distanza di molti<br />
anni, un buco, che invece - visto I'impegno dell'allora Commissione parlamentare<br />
antimafia - vorremmo si colmasse in termini di conoscenza, di valutazione rigorosa,<br />
di accertamento rigoroso, altrimenti quel meccanismo di fiducia è difficile da mettere<br />
in movimento nei c<strong>it</strong>tadini se di fronte a questioni di questo tipo ci troviamo tra Scilla<br />
e Cariddi, la mannaia della prescrizione per un certo rallentamento di cui vorremmo<br />
capire la natura e quali sono state le valutazioni per decidere di lasciare ancora in<br />
sospeso questa vicenda a distanza di così tanti anni.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
Volevo conoscere la vostra valutazione sugli atti intimidatori. Dico sub<strong>it</strong>o, per<br />
il poco tempo a disposizione, che rimango perplesso rispetto al messaggio dato dal<br />
coordinamento dei prefetti in Sicilia, quello cioè di questo costume: a parte il fauo<br />
che se c'è questo costume violento, non dobbiamo r<strong>it</strong>enerci tranquilli e non dobbiamo<br />
tranquillizzare, perché un costume di violenzanel dirimere i confl<strong>it</strong>ti anche più banali<br />
è segno di inciviltà, che in una democrazia non può essere sicuramente accettato.<br />
Però, questa stessa valutazione rischia di mettere in ombra le intimidazioni, per quella<br />
quota che c'è di intimidazione a fini del rackel e per quella quota di intimidazione che<br />
c'è a fini pol<strong>it</strong>ici, o per richiamare a patti da rispettare, oppure per bloccare<br />
amministratori che vogliono invece fare la lotta alla mafia e vogliono portare avanti<br />
la legal<strong>it</strong>a. Siccome mi ricordo che Palermo allora mise a fuoco, negli anni 1993t994,<br />
una stagione che da alcuni veniva r<strong>it</strong>enuta pure minimalista e poi invece<br />
emerse fuori il coinvolgimento dell'organizzazione mafiosa, dopo che la procura -<br />
ricordo - allora insistette su questa pista, volevo capire se oggi voi ader<strong>it</strong>e a questa<br />
lettura minimalista, oppure r<strong>it</strong>enete che bisogna scavare di più, che non bisogna<br />
accettare il dato del costume violento, che bisogna appunto evidenziare molto il dato<br />
in riferimento sia al racket sia anche al rapporto con gli amministratori; quindi,<br />
volevo sapere anche da questo punto di vista la vostra valutazione.<br />
Volevo conoscere la figura diPetruzzella, favarese, imprend<strong>it</strong>ore, che ieri c'è<br />
stata rassegnata come una figura che è in grado di avere rapporti con sistemi di<br />
appalti e con gare che vanno fuori. Volevo anche qualche approfondimento su<br />
quest'altro imprend<strong>it</strong>ore che ha collaborato con la magistratura calabrese e che oggi è<br />
forse e lo stesso caso del<br />
protetto qui, visto che proviene dall'agrigentino, perché -<br />
Petruzzella - volevo capire bene se avete notizie intorno a questa presenza<br />
imprend<strong>it</strong>oriale che ci viene segnalata anche nel Nord di Favara.<br />
P N N C I P AT O . P etruzzella Gioacchino?<br />
LUMIA. Sì. Ieri c'è stata segnalata questa figura imprend<strong>it</strong>oriale che, appunto, ha<br />
questa proiezione oltre Sicilia, in Calabria, e che ha anche in altri posti.<br />
PNNCIPATO. È morto Gioacchino. . .<br />
LUMIA. Volevo capire se in ordine alla vicenda IACP ci sono, oltre alle acquisizioni<br />
che avete già avuto in questa provincia, anche ulteriori sviluppi di indagine per capire<br />
bene la funzione di questo ist<strong>it</strong>uto che già in altre parti della Sicilia abbiamo trovato<br />
coinvolto in rapporti con I'organizzazione mafiosa, mi riferisco ad esempio aCatania,<br />
se qui c'è anche questo coinvolgimento, che tipo di sviluppo, che panorama emerge<br />
dal lavoro che avete fatto durante le vostre indagini, a partire sempre da .<br />
Infine, qualche elemento in più su questi comuni: Sambuca, Burgio (vista la<br />
presenza di questo Sutera), Licata e Ribera, dato il carattere che ha assunto. Ieri<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Uftìcio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedl 19 ottobre 2004<br />
abbiamo chiesto, per quanto riguarda Palma di Montechiaro, le ultime vicende in<br />
ordine all'amministrazione comunale; gli investigatori si chiedevano cosa è successo<br />
rispetto al sindaco, rispetto allo scioglimento per via di autoscioglimento che c'è stato<br />
1ì: se avete notizie di condizionamento mafioso sulla pubblica amministrazione di<br />
Palma di Montechiaro.<br />
DIANA. Un fone radicamento, una maggiore tenuta e una maggiore continu<strong>it</strong>a di<br />
cosa nostra agrigentina rispetto ad altre organizzazione mafiose siciliane: la mafia<br />
agrigentina ha sicuramente retto meglio nell'ultimo decennio rispetto ad altre<br />
or ganizzazioni meno c o lp <strong>it</strong>e.<br />
Alla migliore tenuta di cosa nostra agrigentina corrisponde un'attenzione<br />
sicuramente non sufficiente dello Stato, che si presenta talvolta anche disarmato, o<br />
perlomeno non sufficientemente attrezzato con risorse, uomini e mezzi su questo<br />
terr<strong>it</strong>orio.<br />
Questa condizione di forza di cosa nostra agrigentina ha favor<strong>it</strong>o il<br />
nfforzamento del suo peso nell'amb<strong>it</strong>o di cosa nostra in Sicilia?<br />
Qual è il rapporto di cosa nostra agrigentina con Provenzano?<br />
Il procuratore Grasso ci ha già detto alcune cose su questo punto, ma chiederei<br />
di approfondire meglio se sia cresciuto il peso di cosa nostra agrigentina nel rapporto<br />
con ProvenzarLo, la cui direzione verticistica si è ancor più rafforzata, o meno su<br />
questo terr<strong>it</strong>orio.<br />
Una mafia più rudicata non solo sul terr<strong>it</strong>orio ma anche nel potere pol<strong>it</strong>ico e<br />
nel potere ist<strong>it</strong>uzionale. Vengo da una provincia in cui sono stati sciolti 20 consigli<br />
comunali su 104, non è la prima volta che vengo qui in provincia di Agrigento, ma<br />
resto impressionato dall'attual<strong>it</strong>à del condizionamento mafioso nelle ist<strong>it</strong>uzioni. Mi<br />
sembra vi siano scarsi freni inib<strong>it</strong>ori. Ieri richiamavo e richiamo una vicenda per me<br />
emblematica: scoprire che un consigliere provinciale è capo mandamento è<br />
impressionante.<br />
Per questa ragione, chiedo se ci siano indagini in corso - sempre che le<br />
domande non vadano a ledere la riservatezza - sulla rete di collegamento di Nobile<br />
con altri ambienti pol<strong>it</strong>ici e ist<strong>it</strong>uzionali nella provincia di Agrigento, qual è stato e<br />
qual è il livello di controllo di infiltrazione e di collusione della mafia negli enti<br />
locali, dal momento che ci sono state richiamate vicende che riguardano persino le<br />
massime ist<strong>it</strong>uzioni, il comune capoluogo e I'amministrazione provinciale.<br />
Una mafia radicata fortemente anche nell'economia: le indagini in corso o le<br />
indagini già svolte possono fare individuare imprese che rispondano a cosa nostra<br />
solo per un rapporto economico-terr<strong>it</strong>oriale, o possiamo parlare anche, come si è<br />
verificato in altre parti di questo Paese, di una vera e propria holding economica, cosa<br />
già apprezzara da altri clan e in altri terr<strong>it</strong>ori?<br />
Ecco, le imprese di Favara sono solo una fonte ricca di offerta imprend<strong>it</strong>oriale<br />
per la mafta, o siamo di fronte ad una rete da cost<strong>it</strong>uire una holding economica, visto<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA- Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parknrentari<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SI,JL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA OSIMILARE<br />
del sopralluoso ad Asrisento martedì 19 ottobre 2004<br />
che il procuratore Grasso ci parlava di una peîetrazione delle imprese favaresi anche<br />
in terr<strong>it</strong>ori estemi alla Sicilia?<br />
È solo una capac<strong>it</strong>à di alcuni di questi gruppi o siamo di fronte ad una forza<br />
della mafra agrigentina tale da imporsi, ad esempio, sull'alta veloc<strong>it</strong>à e sulle altre<br />
grandi opere?<br />
Il procuratore Vigna ha dichiarato sulla stampa e in Commissione antimafia<br />
che è in corso un'indagine sull'infiltrazione mafiosa nelle società di attestazione SOA.<br />
In una provincia con tante imprese che operano nel settore dell'edilizia emergono<br />
elementi che fanno pensare a un'infiltrazione della mafia nelle società di<br />
certiftcazione SOA? Vi è il riscontro di false certiftcazioni SOA, fatto diffi.rsissimo in<br />
altri terr<strong>it</strong>ori del sud nelle gare d'appalto?<br />
L'ultima domanda è sul racket. Qual è la diffrrsione terr<strong>it</strong>oriale? Il procuratore<br />
Grasso parlava del freno imposto in via preventiva al rackel in alcune realtà. Qual è<br />
oggi la diffi.rsione terr<strong>it</strong>oriale di tale fenomeno in questa provincia? Si sono verificate<br />
delle modifiche rispetto a prima? Siamo di fronte alla cosiddetta logica del pagare<br />
meno, pagare tutti, come abbiamo sent<strong>it</strong>o ripetere in più luoghi della Sicilia?<br />
CEREMIGNA. Molte considerazioni e molti ques<strong>it</strong>i sono stati già formulati; ev<strong>it</strong>erò<br />
quindi di ripetere gli interrogativi anticipati dei colleghi che mi hanno preceduto e<br />
che faccio miei.<br />
Innarr;i tutto úngrazio i nostri interlocutori per gli ulteriori elementi di<br />
conoscenza che ci hanno forn<strong>it</strong>o nelf incontro odierno. Parlo di elementi ulteriori<br />
perché siamo venuti qui ad Agrigento avendo già letto e studiato r dossier<br />
precedentemente trasmessici proprio per preparare questa missione. Devo dire che<br />
sono venuto molto preoccupato soprattutto per quello che avevo letto in tali dossier.<br />
Purtroppo, oltre che preoccupato, rischio di tornare a Roma angosciato, perché<br />
complessivamente (non mi riferisco solo a quello che abbiamo ascoltato questa<br />
mattina ma anche a quanto sent<strong>it</strong>o nella giornata di ieri) siamo molto al di qua del<br />
livello di contrasto che 1o Stato dovrebbe assicurare in una realtà di questa specie.<br />
Uso il plurale maiestatico partendo owiamente da noi.<br />
Quando si registra una s<strong>it</strong>uazione del genere sol<strong>it</strong>amente la ricetta sugger<strong>it</strong>a è<br />
sempre quella degli uomini e dei mezzi. A mio giudizio, visto che il problema esiste e<br />
guai a non considerarlo, bisognerebbe fare un salto di qual<strong>it</strong>à. Come rilevava il<br />
procuratore Grasso all'inizio della sua esposizione, siamo in presenza di<br />
un'insufficierua non solo di uomini e mezzi ma anche di qual<strong>it</strong>à. A cosa intendo<br />
riferirmi? In mer<strong>it</strong>o alla quant<strong>it</strong>à mi piacerebbe approfondire una questione. Ieri il<br />
comandante dei carabinieri a domanda precisa sul contrasto alf immigrazione ha<br />
risposto che il personale dei carabinieri adib<strong>it</strong>o agli immigrati non scalfisce in nessun<br />
modo le possibil<strong>it</strong>à per il personale di quel corpo di portare avanti il proprio lavoro, e<br />
via discorrendo. Questa mattina c'è stato invece rifer<strong>it</strong>o il contrario.<br />
PALMA. In riferimento alla polizia.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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MAF'IOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
CEREMIGNA. Ieri però hanno dato la stessa risposta sia il questore sia il<br />
comandante dei carabinieri. Ad ogni modo, valutiamo insieme la s<strong>it</strong>uazione.<br />
Ho parlato di qual<strong>it</strong>à perché per assicurare un adeguato livello di contrasto è<br />
necessario mettersi in pari dal punto di vista tecnologico e della professional<strong>it</strong>à<br />
specifica di alcune figure delle quali siamo ancora privi. Il procuratore Grasso su<br />
questo punto si è soffermato in particolare sulle intercettazioni. Non è un mio pallino<br />
ma voffei che si affrontasse la tematica riguardante - oltre alle intercettazioni - il<br />
funzionamento del meccanismo di aggressione dei patrimoni illec<strong>it</strong>amente cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i<br />
punto sul quale mi sembra si sia un po' brancolanti.<br />
Ieri è stata rappresentata I'applicazione della legge Mancino sui patrimoni.<br />
Risultano dalle banche cinque segnalazioni che si pensava fossero sospette ma che<br />
invece non 1o erano: solo cinque segnalazioni di movimenti di cap<strong>it</strong>ali in una realtà<br />
nella quale, a naso, si potrebbe individuare una s<strong>it</strong>uazione ben più estesa, profonda e<br />
importante. Questo è uno degli aspetti sui quali intervenire con maggiore capac<strong>it</strong>à al<br />
fine di operare quello che io sono sol<strong>it</strong>o definire salto di qual<strong>it</strong>à. E' difficile aggredire<br />
i patrimoni illec<strong>it</strong>amente cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i solo con i normali controlli bancari, ivi incluso<br />
quello dei conti corenti. Affrontando le tematiche delle intercettazioni,<br />
dell'aggressione ai patrimoni, e via dicendo, vi siete fatti un'idea delle figure<br />
professionali di cui si ha veramente bisogno per un'efficace azione di contrasto?<br />
I1 procuratore di Sciacca indicava come uno dei punti di possibile aggressione<br />
la funzione svolta dai commercialisti. Da questo punto di vista c'è molto da fare.<br />
Probabilmente avremmo bisogno di qualche specificazione in più in riferimento non<br />
soltanto all'aumento dei mezzi e degli uomini ma anche al tipo di professional<strong>it</strong>à<br />
necessario per aggredire in modo migliore la s<strong>it</strong>uazione.<br />
Torno brevemente sui centri commerciali - già richiamati dal collega Lumia -<br />
Villaseta, Mosè e via discorrendo, non tanto per la tematica specifica ma per come è<br />
pubblicamente trattata. Si ha, infatti, I'impressione che in questa realtà agisca una<br />
sorta di tenaglia di gruppi mafiosi contrapposti in modo esplic<strong>it</strong>o e pubblico. Per<br />
questo motivo si è in presenza di s<strong>it</strong>uazioni importanti dal punto di vista dei rapporti<br />
non solo tra mafia ed economia e tra mafta e pol<strong>it</strong>ica ma - aggiungo io - anche tra<br />
mafia, burocrazia e pubblica amministrazione con riferimento sia al settore<br />
complessivo degli appalti sia ai confl<strong>it</strong>ti interni alle realtà mafiose. Pertanto, vi<br />
chiedo di fornirci qualche spiegazione, notizia e apprezzamento in più non solo sulla<br />
vicenda specifica dei centri commerciali ma con riguardo anche al confl<strong>it</strong>to esistente<br />
tra le famiglie mafiose. Quale livello di penetrazione e/o condizionamento si è riusc<strong>it</strong>i<br />
a registrare nell'indagini svolte su questo personale, che non è direttamente né gestore<br />
economico né esponente pol<strong>it</strong>ico ma fa parte di quella componente della burocrazia<br />
che può essere fortemente condizionata o inquinata?<br />
PRESIDENTE. Sospendo la seduta.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
I lavori, sospesi alle ore 14, riprendono alle ore 15,40.<br />
PRESIDENTE. Riprendiamo i nostri lavori.<br />
VIZZIM. Signor Presidente, prima di passare ad alcune domande ringrazio i<br />
magistrati qui presenti, che hanno dato un contributo importante nell'analisi che si<br />
deve fare rispetto ad una s<strong>it</strong>uazione che mi è sembrata veramente drammatica, che<br />
stenta ad essere posta sotto controllo e sulla quale pesano una serie di interrogativi.<br />
Prendiamo atto del fatto che Bernardo Provenzano, nella sua splendida<br />
lat<strong>it</strong>atua, è ormai un capo riconosciuto anche in questa provincia oltre che nel resto<br />
della Sicilia. Inoltre, vorrei capire meglio quali sono i rapporti tra corleonesi detenuti<br />
e lat<strong>it</strong>anti in provincia di Agrigento, intendendo non solo i lat<strong>it</strong>anti in senso vero e<br />
proprio ma anche coloro che di mafia si occupano, vale a dire la mafia degli affari.<br />
Spesso i rapporti investigativi parlano di questo equilibrio sul quale comincio<br />
personalmente ad avere qualche dubbio, se è vero che dovrebbero poggiare sulla<br />
revisione del4t-bis, sulla salvaguardia dei patrimoni e sulla revisione dei processi. In<br />
questa provincia vi sono segnali di contrasto tra i detenuti al 4l-bis e coloro che<br />
invece si intrattengono sul terr<strong>it</strong>orio so stanzialmente governandolo.<br />
(I lavori proseguono in seduta segreta alle ore 15, 41. )<br />
/7, .<br />
(I lavori riprendono in seduta pubblica alle ore 15, 42. )<br />
VIZZINL Peraltro ciò completa il quadro di una mafia che non abbandona il metodo<br />
ftadizionale ma al tempo stesso guarda al futuro. Mi domando se questa è una<br />
peculiar<strong>it</strong>à di questa provincia o se ciò non dipenda magari anche dal fatto che questa<br />
provincia, come quella di Trapani, può diventare rispetto a quella di Palermo, dove<br />
più si è battuto il ten<strong>it</strong>orio, il rifugio più sicuro per alcuni importanti lat<strong>it</strong>anti di<br />
mafia. E dunque da mettere in collegamento anche all'uso di queste tecnologie più<br />
sofisticate I'ipotesi che queste zone potrebbero essere più utilizzabili a questo fine?<br />
Vorrei peraltro aggiungere che i problemi tecnologici non saranno di facile<br />
soluzione. Basta pensare al fatto che oggi in alcuni posti in cui la gente vuole stare<br />
tranquilla c'è Ia fendenza a realizzare delle schermate per impedire I'uso dei<br />
telefonini.<br />
Da noi è già schermata I'Aula della Camera dei deputati per alcune tipologie di<br />
telefonini. Prima questa cosa funzionava più rigidamente mentre ora meno, cosa che<br />
non awiene in Senato, ma la mia impressione è che per il rispetto della privacy dei<br />
c<strong>it</strong>tadini questa cosa andrà sempre più a diffondersi. La gente non vuole sentire i<br />
telefonini al teatro, al cinema, in alcuni ristoranti. Ciò significa che saranno<br />
commercializzati sistemi di schermatura che prima o poi saranno sul mercato aprezzi<br />
accessibili per gli operatori economici e che quindi ciò renderà sempre più complesso<br />
far funzionare le intercettazioni telefoniche quando saranno messi in commercio, cosa<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA- Ufrìcio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004 BOZZA NON CORRETTA AD USO INTERNO<br />
che già attualmente avviene, sistemi di schermatura che saranno tfilizzati, a<br />
prescindere da cosa nostra, da operatori economici che hanno questa esigenza.<br />
Ciò complica il futuro nel senso che, anche se tutto si può superare, è<br />
necessario anche un piano di investimenti specifico in questo settore, se si wole<br />
pensare a strumenti sofisticati di intercettazione in grado di superare anche i sistemi<br />
di schermatura.<br />
È .m problema nuovo, diverso da altri che si sono posti in passato, ma credo<br />
che a ciò sia necessario ab<strong>it</strong>uarsi perché con l'evoluzione delle tecnologie può anche<br />
cap<strong>it</strong>are che la mafia si adegui prima di quanto non riesca a fare lo Stato nel dotare<br />
coloro che la devono contrastare degli stessi strumenti.<br />
Dal punto di vista dell'adeguamento dei soggetti interessati, faccio<br />
un'osservazione sulla storia dei tempi delle inlercettazioni. Io ricordo quel caso, che<br />
non so se è esattamente quello al quale ha fatto riferimento il procuratore Grasso, in<br />
cui fu intercettata una riunione che si era svolta in questa provincia. Non so se si parla<br />
della stessa che fu poi sbobinata in r<strong>it</strong>ardo, ma in ogni caso mi riferisco a quella che<br />
finì tempestivamente sui quotidiani. Ne avemmo contez.za e notizia perché fu<br />
pubblicata con un danno enorrne. È evidente infatti che mettere soggetti che stanno<br />
segretamente parlando tra di loro nella condizione di apprendere attraverso i giomali<br />
che tale questione è stata scoperta, fa cambiare tutti i piani e vanifica tutto il lavoro<br />
precedentemente fatto.<br />
Quando awengono, al di là di tutte le accortezze, fatti del genere, si fanno<br />
indagini approfond<strong>it</strong>e? Chi commette violazioni di questo genere non mette soltanto a<br />
rischio I'indagine ma anche I'esistenza di coloro che sono impegnati a svolgere<br />
determinate indagini. Lo r<strong>it</strong>engo uno dei fatti più gravi che possa accadere.<br />
Se è possibile vorrei poi capire - se necessario si potranno anche segretare le<br />
risposte - come si va articolando in una provincia complessa come questa il rapporto<br />
fia mafra e pol<strong>it</strong>ica e se si salda, così come fu già dieci o dodici anni fa, quello di<br />
mafia e pol<strong>it</strong>ica con impresa e burocrazia.<br />
Credo che I'ossewazione che facevo quando il procuratore della Repubblica di<br />
Agrigento ha c<strong>it</strong>ato Miccichè, con riferimento all'essere socio di quell'altro<br />
imprend<strong>it</strong>ore, nasce dalla semplice circostanza che Agrigento rivestiva all'epoca un<br />
ruolo di rilievo. Rispetto alla famosa vicenda del tavolino, in cui non si obbligava<br />
nessuno a fare niente ma in cui imprend<strong>it</strong>ori e mafiosi decidevano insieme come<br />
dividere le torte, la provincia di Agrigento ha avuto un periodo in cui era a capo di<br />
tale sistema, considerato che I'impresa che gestiva quel tavolo eralapiù radicata nella<br />
provincia di Agrigento.<br />
Peraltro, parlando di queste cose credo che si faccia ormai riferimento a<br />
sentenze passate in giudicato e quindi a fatti defin<strong>it</strong>ivamente acclarati.<br />
Pertanto questo rapporto, che a noi si è mostrato in drammatica ripresa con<br />
I'operazione "Alta maftd', va molto oltre I'operazione stessa. E da considerare una<br />
sorta di punta di un iceberg o è pensabile che si apra e si chiuda il rapporto tra mafia<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA ST]L FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
ad Agrigento martedì l9 ottobre 2004<br />
e pol<strong>it</strong>ica con soggetti che sono già stati identificati. Vi prego di rispondermi,<br />
owiamente nei lim<strong>it</strong>i di ciò che è possibile sapere.<br />
Trovo interessante avere notizie su questo fatto. Personalmente r<strong>it</strong>engo che in<br />
questa provincia siano ancora presenti s<strong>it</strong>uazioni molto complesse. Qualcosa in più<br />
sarebbe opportuno sapere, per quanto siano già state forn<strong>it</strong>e indicazioni precise sulle<br />
operazioni svolte, su come si articolano le estorsioni. Ci sono associazioni di<br />
commercianti, di operatori economici, che cercano in qualche modo di apparire<br />
pubblicamente come persone che vogliano contrastare questo fenomeno?<br />
Certo gli insuccessi sono ovunque. Mi pare che a Palermo nei giorni scorsi è<br />
emerso che per cinque mesi i telefoni antiracket sia della Confcommercio che della<br />
Confesercenti non hanno squillato neanche una volta, ma almeno vi sono dei soggetti<br />
che si espongono a metterli.<br />
Esistono qui delle iniziative similari da parte di imprend<strong>it</strong>ori o associazioni di<br />
commercianti? In caso affermativo con quali risultati?<br />
Torno poi al tema degli appalti che, per la chiarezza dell'esposizione fatta,<br />
risulta in tutta la sua drammatic<strong>it</strong>à. L'esempio di Favara è da brividi per il suo<br />
.,r<br />
significato. E evidente che non vi possono essere 600 imprese. Si tratta<br />
evidentemente di 600 sigle una parte delle quali viene utilizzata per dare copertura o<br />
altro. Quindi, ancora una volta si uccidono non soltanto gli uomini ma anche le loro<br />
libertà. Quando infatti si uccide la libertà di impresa non si uccide la libertà di<br />
svolgere il proprio mestiere senza rispondere ad autor<strong>it</strong>a diverse dallo Stato ma le<br />
libertà degli uomini, cosa non meno grave.<br />
Sono mai emersi o emergono problemi similari a quelli degli appalti? Mi<br />
riferisco al mon<strong>it</strong>oraggio che si fece a Palermo, che poi è sfociato in inchieste<br />
importanti, sugli appalti dell'ANAS che venivano affidati sempre alle stesse imprese.<br />
Cosa si può dire oggi delle società di progettazione. Sulla base delle leggi attualmente<br />
vigenti le progettazioni si affidano con regole diverse. Si ricorre alle gare e alla<br />
formazione delle società di progettazione. Da quanto mi si dice, anche se si spera che<br />
non vi siano infiltrazioni mafiose, c'è il rischio di riprodurre quanto è awenuto in<br />
passato negli appalti per le società di progettazione. E bene ricordare che non si sta<br />
parlando di piccole progettazioni ma di progetti per milioni di euro.<br />
Vorrei poi capire, nei lim<strong>it</strong>i del possibile, se in tutti i settori che<br />
tradizionalmente sono stati gest<strong>it</strong>i dal pubblico e che gradualmente si tende a<br />
privatizzare, vi è il tentativo di ingresso in affari della criminal<strong>it</strong>à organizzata<br />
mafiosa. C<strong>it</strong>o per tutti i settori dei servizi, acqua, rifiuti e gas, anche se l'esempio più<br />
drammatico riguarda la san<strong>it</strong>à.<br />
E bastato nominare un amministratore giudiziario sulla struttura di Bagheria<br />
per leggere dalle tabelle pubblicate dai giornali che si è immediatamente rinegoziato<br />
con la regione il costo di tutti i servizi fino ad un abbattimento del 50 per cento circa.<br />
C'è dawero bisogno di essere indagati per mafia per consentire un servizio del<br />
genere, per abbattere i ticket e far costare meno il sistema san<strong>it</strong>ario? È una verifica di<br />
buon governo che si dovrebbe fare senza aspettare che scatti un'indagine per mafia.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA-Ufficio dei Resoconttp*tam"nn i<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agrigento martedl 19 ottobre 2004 BOZZA NON'CORRETTA AD USO INTERNO<br />
Passo poi ad un'altra domanda sul sistema bancario. Dalle domande poste ieri<br />
alla Guardia di frnarra ho avuto sentore di un rapporto di collaborazione del sistema<br />
bancario con il sistema delle indagini degli inquirenti che fa quasi ridere se non<br />
evidenziasse una s<strong>it</strong>uazione tragica. Hanno parlato di quattro segnalazioni in un anno.<br />
Lamia impressione - chiedo conferma - è che il motto delle banche resti quello<br />
antico, pecunia non olet, per cui fino a quando il mafioso è gonfio di soldi con i conti<br />
in nero non viene disturbato, ma quando ha deb<strong>it</strong>i allora la banca comincia a<br />
segnalare il fastidio di questo cliente, non perché si accorge finalmente che è mafioso,<br />
ma perché si accorge che non ha più soldi e allora diventa comodo segnalame i<br />
movimenti. Se questo è il rapporto con il sistema bancario, temo che diventi sempre<br />
più difficile entrare nei santuari dei movimenti di cap<strong>it</strong>ali, perché suppongo che cosa<br />
nostra i soldi non li metta sotto il materasso, né li investa in manieratradizionale.<br />
Vorrei sapere se vi sono collaboratori di giustizia che collaborano per<br />
s<strong>it</strong>uazioni presenti nel terr<strong>it</strong>orio di questa provincia. Affrontando questo argomento,<br />
chiederei ai magistrati qui presenti, se 1o r<strong>it</strong>engono, di darci anche un contributo sulla<br />
legge sui collaboratori di giustizia. L'ho detto pubblicamente e lo ripeto qui: sono il<br />
primo ad avere il cuore fer<strong>it</strong>o per le cose che appaiono sui giornali, ma non voffei che<br />
dietro tanta vera indignazione e tarÍa vera soffererua si nascondesse un'indignazione<br />
tout court, che serve soltanto a pensare che, abolendo la premial<strong>it</strong>à, la mafia campa<br />
più tranquilla. In quel caso, abolendo tutte le manifestazioni esteriori (a me non<br />
interessa chi nuota in piscina e dove va a nuotare in piscina, anzi sono soggetti che<br />
dovrebbero scomparire dalla vista e dalle cronache dei giornali), sarebbe giusto<br />
ricordare quanti arresti sono stati faui grazie alle collaborazioni, quante cosche sono<br />
state sgominate grazie alla collaborazione di gente che poi ha dei benefici così come<br />
previsto dalla legge, soprattutto quando le leggi si approvano sostanzialmente<br />
all'unanim<strong>it</strong>à, come fu approvata quella sui collaboratori di giustizia. Quindi starei<br />
molto attento a pensare che una modifica della legge possa diminuire la premial<strong>it</strong>à.<br />
Credo che dai magistrati che operano ogni giorno in prima linea possa venire un<br />
contributo per capire come operare.<br />
Ugualmente, per avere un contributo dei magistrati, anche se in questo caso<br />
non sono gli inquirenti che se ne occupano, segnalo le revoche del regime ex arficolo<br />
4l-bis, che in molti di noi hanno destato allarme perché nell'ultimo anno sono state<br />
troppe, probabilmente concesse con una certa larghezza. Non dimentichiamoci che<br />
quando si concede a qualcuno di vivere in carcere in condizione di poter comunicare<br />
con I'esterno, probabilmente si riannodano fili e rapporti che portano di nuovo a una<br />
presenza forte sul terr<strong>it</strong>orio.<br />
Ho sent<strong>it</strong>o parlare di 39 intimidazioni o attentati nei confronti di pubblici<br />
amministratori o delle pubbliche amministrazioni e di 75 nei confronti di<br />
imprend<strong>it</strong>ori. Si trafta di una bella cifra e mi pare che i dati non coprano neanche lo<br />
spazio di un anno. Vorrei sapere quanti soggetti tra le v<strong>it</strong>time di queste decine di<br />
intimidazioni collaborano alle indagini, soprattutto tra i pubblici amministratori.<br />
Infatti chi decide di occuparsi della cosa pubblica deve anche comprendere che
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA'ORGANIZ;LATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004 BOZZA NON CORRETTA AD USO INTERNO<br />
l'omertà non si confà al ruolo di pubblico amministratore se subisce intimidazioni,<br />
Chi non vuole assumere rischi puòfare altri mestieri nella v<strong>it</strong>a. Quando amministrare<br />
diventa rischioso per questo motivo poi, a mio awiso, bisogna dare anche un<br />
contributo. C<strong>it</strong>avo ieri il caso dell'ultimo del<strong>it</strong>to awenuto a Palermo dove (non so se<br />
è vero o no, ma I'ho letto sui giornali), interrogati dalla polizia, i presenti dicevano di<br />
non aver sent<strong>it</strong>o niente e chi aveva sent<strong>it</strong>o ha detto di aver sent<strong>it</strong>o degli scoppi di<br />
mortaretti, che sarebbero stati in effetti i colpi di pistola che hanno assassinato un<br />
uomo.<br />
Ancora. Credo ci sia sub<strong>it</strong>o bisogno di un intervento per le risorse. Mi<br />
domando - e 1o domando alla stessa Commissione antimafta - se non sia possibile nel<br />
corso dell'esame della manovra ftnanziaria formulare I'ipotesi specifica di un<br />
emendamento, che la nostra può suggerire alle Commissioni di mer<strong>it</strong>o, affinché<br />
all'interno della finaruiaria siano inser<strong>it</strong>e risorse per le tecnologie e per le esigenze<br />
che sono state manifestate in questa sede. Credo che anche questo sia un comp<strong>it</strong>o<br />
della Commissione: migliorare la legislazione anche quando si tratta di ottenere<br />
risorse. Così come chiedo formalmente che su tutti i punti su cui ci sono modifiche<br />
legislative da fare la magistratura ci dia un proprio punto di vista per consentire di<br />
sottoporre al Parlamento delle riflessioni che frutto dell'esperierua della pol<strong>it</strong>ica un<strong>it</strong>a<br />
all'esperienza di chi tutti i giorni combatte in prima linea.<br />
Vorrei qualche notizia sul reclutamento, sui contatti e sul travaso - se c'è -<br />
dalla criminal<strong>it</strong>à ordinaria a quella di tipo mafioso e una risposta alla seguente<br />
domanda: visto che in questa provincia, dove ci sono stati molti pol<strong>it</strong>ici che hanno<br />
ricoperto anche incarichi di responsabil<strong>it</strong>à importanti nei Governi passati, si è<br />
determinata una serie di distorsioni, si r<strong>it</strong>iene che le ist<strong>it</strong>uzioni locali, in<br />
considerazione dell'arrivo di ingenti fondi derivanti da Agenda 2000 o da iniziative<br />
sulle grandi infrastrutture, siano in grado di gestire una pol<strong>it</strong>ica di investimenti che<br />
non diventi soltanto un modo di awantaggiare una criminal<strong>it</strong>à che ha il controllo del<br />
terr<strong>it</strong>orio, come a me pare ora accada in provincia di Agrigento?<br />
Da ultimo mi rivolgo al procuratore della Repubblica presso il tribunale di<br />
Agrigento, prendendo atto che sino a quando si occupa di determinate inchieste 1o fa<br />
nella consapevolezza che non c'è ancora I'ombra della mafia (ci ha detto con<br />
chiarezza che diversamente gli atti seguono un percorso obbligato). Siccome è stata<br />
qui più volte c<strong>it</strong>ata, anche ieri, e ci sono stati distribu<strong>it</strong>i dei libri, la vicenda Scifo-<br />
Arnone, vorrei capire se si tratta solo di una vicenda tra imprese o se in tale vicenda<br />
non è coinvolta anche la pol<strong>it</strong>ica per capire i ruoli. Infatti - ripeto e concludo - più ci<br />
mettete in condizione di comprendere i rapporti e i tentativi di infiltrazione nella<br />
pol<strong>it</strong>ica, più ci mettete in condizione di fare delle scelte alf interno delle forze<br />
pol<strong>it</strong>iche; in tal modo chi vuole può emarginare, tagliare e cercare di presentare<br />
squadre di persone che siano in grado di dare un contributo corretto ad amministrare<br />
la cosa pubblica e di far crescere I'economia di questa provincia.<br />
PRESIDENTE. Prego i colleghi di attenersi sempre ai dieci minuti previsti.
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA ST]L FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZAT A<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
CIRAMI. Procuratore Grasso, parto dal paradosso che in qualche comune la mancata<br />
presenza di cosa nostra abbia ingenerato I'insorgere .di gruppuscoli più o meno<br />
agguerr<strong>it</strong>i che hanno compiuto violenze a tutti livelli. E chiaramente un paradosso,<br />
però mi porta fare una considerazione che le rivolgo come domanda. Il frazionamento<br />
della delinquenza sul terr<strong>it</strong>orio non potrebbe consentire una maggiore permeabil<strong>it</strong>a<br />
alf interno dei sistemi criminali, siano essi di bassa o di alta lega, di cosa nostra, di<br />
stidda, di paracchi o quant'altro, visto che non c'è una s<strong>it</strong>uazione monol<strong>it</strong>ica da<br />
affrontare in queste zone? C'è dall'altra parte - come veniva accennato, ffi& vorrei<br />
dirlo a più chiare lettere - una carenza di professional<strong>it</strong>à, però vorrei capire se la<br />
professional<strong>it</strong>à appartiene ad altri momenti formativi oltre che alla tecnologia, di cui<br />
certamente i privati fanno un uso più sped<strong>it</strong>o e più ricco. A tale propos<strong>it</strong>o, voglio<br />
ricordare che, laddove c'è stato I'impiego di una certa professional<strong>it</strong>a e di una certa<br />
tecnologia, proprio in provincia di Agrigento (se non ricordo male I'operazione era<br />
denominata Fratellanza), con le microspie, attraverso le intercettazioni ambientali, si<br />
arrivò a scoprire un intero mondo malav<strong>it</strong>oso grazie alla collaborazione con il SISDE.<br />
Allora vi furono polemiche e lamentele e il SISDE si sentì chiamato in campo,<br />
laddove in base alle norme non poteva. In relazione a questo aspetto vorrei capire che<br />
rapporti abbiamo con i sistemi di intelligence peî quanto riguarda la criminal<strong>it</strong>à<br />
interna e, vista la diffirsione ultranazionale di certe forme di criminal<strong>it</strong>a nostrana, per<br />
quanto riguarda i gruppi di intelligence sulla criminal<strong>it</strong>à tributaria ed economica<br />
internazionale di cui si oec ovrebbe indicare il<br />
carattere mil<strong>it</strong>are. ma così non è.<br />
CURTO. La prima riflessione che verrebbe daîare quando ci troviamo già in una fase<br />
inoltrata della seconda giornata di audizioni è che questa appare una provincia senza<br />
speÍanza, o almeno con remote speranze di ricondurla in un quadro di legal<strong>it</strong>à. Infatti<br />
nel quadro generale ci sono alcuni dati estremamente devastanti rispetto ai quali la<br />
nostra preoccupazione è al massimo livello. Cosa nostra controllerebbe tutto il campo<br />
degli appalti, con s<strong>it</strong>uazioni lim<strong>it</strong>e come quella di Favara, in cui vi sono 630 imprese<br />
su 30.000 ab<strong>it</strong>anti, con un rapporto - è stato detto - di una su 48. Di fronte a simili<br />
s<strong>it</strong>uazioni e di fronte alla mancanza di un numero adeguato di collaboratori di<br />
giustizia, di fronte anche alle difficoltà di utilizzare tutte le tecnologie possibili per<br />
cercare di individuare i punti deboli del sistema mafioso, ci sarebbe bisogno anche di<br />
un'altra parte della società, delle ist<strong>it</strong>uzioni che dovrebbero aiutare a contrastare il<br />
fenomeno mafioso. Mi riferisco alle ist<strong>it</strong>uzioni che operano a vario t<strong>it</strong>olo nella<br />
cosiddetta società civile.<br />
Ieri abbiamo saputo dal questore che egli è stato ricevuto sull'uscio dell'ufficio<br />
dal presidente della camera di commercio (diceva il questore solamente per otto<br />
minuti), con un sostanziale gelo che voleva dire no a qualsiasi tipo di rapporti. Se<br />
questo è I'humus all'intemo del quale si muove I'azione di chi deve contrastare la<br />
criminal<strong>it</strong>à organizzata - pericolosissima come quella agrigentina, che stando alle<br />
SENATO
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004<br />
vostre relazioni è composta da tre spez.zoni - evidentemente uno sguardo va dato<br />
anche a quella zorLa grigia che non fa tutto il suo dovere per cercare di adeguare gli<br />
strumenti del contrasto.<br />
Chiedo allora se siete a conoscenza di particolari s<strong>it</strong>uazioni di sensibil<strong>it</strong>à della<br />
cameîa di commercio rispetto a un determinato mondo, come vi spiegate questo stato<br />
di cose - che, se confermato, sarebbe effettivamente molto grave - e di fronte alla<br />
s<strong>it</strong>uazione che carctterizza il sistema degli appalti, che vengono controllati tutti dalla<br />
mafia, qual è la posizione, ad esempio, di alcune associazioni rappresentative delle<br />
imprese, come I'Assindustria. Vorrei sapere se c'è un rapporto costante con le<br />
ist<strong>it</strong>uzioni e gli organismi giudiziari, se sono state fatte delle denunce, se c'è una<br />
forma di reazione oppure se si accetta Io status quo, che è certamente negativo o<br />
dovrebbe esserlo, almeno in linea teorica, sia per le imprese pul<strong>it</strong>e, sia per le stesse<br />
or ganizzazi oni rappre s entative del I a c ate gori a.<br />
C'è stata una vostra dichiarazione di stamani, in cui avete sostenuto che, anche se<br />
un'impresa vince un appalto, il problema non esiste perché poi, di fatto, il lavoro lo va<br />
a svolgere un'altra indicata dalla mafia. Credo di poter dire che la mafia è riusc<strong>it</strong>a a<br />
fare ad Agrigento ciò che solamente pochissimi enti locali sono riusc<strong>it</strong>i a farc in tutta<br />
ItaIia: Ia mafia qui ha creato lo sportello unico degli appalti. È corn" una cassa<br />
comune che di fatto determina il controllo generale su tutto il terr<strong>it</strong>orio.<br />
Però, il denaro, le risorse economiche, le risorse ftnanziane non possono<br />
volatilizzarsi. Ho ascoltato ieri, con grande preoccupazione, quello che è stato detto a<br />
propos<strong>it</strong>o dell'azione di contrasto al riciclaggio. So perfettamente che lo strumento<br />
legislativo è inadeguato (peraltro, se è rimasto ancora aI livello del 1991, cioè<br />
I'obbligo della segnalazione solamente per le operazioni superiori ai 20 milioni di<br />
vecchie lire, mi pare di poter dire che è veramente inadeguato), però ci sono altri<br />
strumenti che possono segnalare, non le operazioni sospette, ma le operazioni<br />
anomale, che sono una cosa differente, cioè la frequenza con la quale singoli soggetti<br />
o soggetti comunque collegabili tra loro ripetono un certo tipo di operazione, magari<br />
di minore importo. Su questo ci sono responsabil<strong>it</strong>à precise da parte degli ist<strong>it</strong>uti di<br />
cred<strong>it</strong>o, che non possono essere assolutamente disconosciute, perché la norma va<br />
sicuramente miglioratama prevede anche queste operazioni anomale, che - ripeto -<br />
sono cosa differente rispetto alle operazioni sospette. Quando si dice che in quattro<br />
anni gli ist<strong>it</strong>uti di cred<strong>it</strong>o hanno sostanzialmente segnalato quattro o cinque<br />
operazioni che poi non sono apparse alla fine della verifica sospette, ho il vero<br />
sospetto - scusando la cacofonia - che le quattro o cinque segnalate abbiano cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
lo strumento per fare statistica rispetto ad una s<strong>it</strong>uazione generale che si voleva<br />
invece sostanzialmente coprire.<br />
Ecco perché, per poter adeguare gli strumenti del contrasto, r<strong>it</strong>engo occoffa<br />
partire dal basso. Non so come ragionano in termini economici i mafiosi, se hanno<br />
una particolare propensione - per utilizzare un termine caro all'economia pol<strong>it</strong>ica - al<br />
risparmio o al consumo, oppure propensione all'uno e all'altro, però credo che un<br />
mafioso o dei mafiosi che hanno delle risorse economiche ingenti poi, almeno in<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Uftìcio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
parte,le debbano utilizzare, per esempio, nel tenore di v<strong>it</strong>a, anche nella capac<strong>it</strong>à di<br />
spendere di piu di quanto consentirebbe il redd<strong>it</strong>o ordinario. E ci sono nonne,<br />
partendo dal basso, che consentono alle Forze dell'ordine, per esempio, di andare a<br />
verificare se ci sono soggetti, magari nullafacenti e nullatenenti formalmente, che<br />
però tengono un livello di v<strong>it</strong>a assolutamente superiore. Non possiamo pensare di<br />
combattere la mafia partendo dall'alto, dobbiamo pensare di poterla combattere<br />
partendo dal basso solamente facendo funzionare approfond<strong>it</strong>amente tutti questi<br />
sistemi.<br />
Allora, siccome quasi tutto è incentrato sul sistema degli appalti, chiedo, per<br />
esempio, se vi sono o vi sono state da parte vostra delle indagini su quelli che oggi<br />
rappresentano il vero punto centrale dell'assegnazione degli appalti stessi, che sono<br />
forse i pol<strong>it</strong>ici, ma prima ancora i dirigenti, i funzionari, quelli che con le norme in<br />
vigore hanno potere di v<strong>it</strong>a e di morte su tutte le scelte che sostanzialmente<br />
conducono I'appalto stesso. Chiedo se sono state fatte indagini in tal senso, se c'è<br />
un'attenzione e un collegamento tra magistratura e Forze dell'ordine per andare a farc<br />
questo tipo di verifiche, rispetto alle quali probabilmente si potrebbe uscire fuori con<br />
un progetto reale.<br />
Un'ultima domanda, ricollegandomi a ciò a cui aîcuni colleghi hanno fatto<br />
riferimento nei loro interventi precedenti, la questione dei collaboratori e la modifica<br />
della normativa. Sono convinto che una modifica della normativa sia necessaria -<br />
chiaramente sotto questo aspetto gradirei una vostra valutazione al riguardo - nel<br />
senso di renderla un po' più restr<strong>it</strong>tiva, affinché non accadano casi eclatanti come<br />
quelli di cui hanno dato notizia con grande clamore gli organi di informazione nei<br />
giorni scorsi, perché è vero che il contributo del collaboratore è importante per<br />
comprendere e per conoscere altri reati che sono stati compiuti, o addir<strong>it</strong>tura per<br />
anticipare reati che potrebbero essere commessi, ma oggi la mafia non si combatte<br />
solamente conoscendo quello che è accaduto nel passato o prevenendo eventuali reati<br />
futuri, si combatte anche contrastando la cosiddetta cultura mafioso e questo può<br />
awenire quando i segnali, anche di fronte all'opinione pubblica, sono forti, fortissimi,<br />
e non devastanti come è awenuto qualche giorno fa, quando abbiamo saputo che<br />
purtroppo soggetti che si sono macchiati di orrendi ed esecrabilissimi del<strong>it</strong>ti<br />
sostanzialmente oggi possono fare quasi la v<strong>it</strong>a del c<strong>it</strong>tadino comune.<br />
VENDOLA. Uno degli elementi della straordinaria grav<strong>it</strong>à della s<strong>it</strong>uazione di<br />
Agrigento - ma penso che da questo punto di vista non sia dissimile la s<strong>it</strong>uazione di<br />
Trapani - credo sia rappresentato da quello che potremmo configurare in termini di<br />
deserto della società civile, o perlomeno del flebile tasso di reattiv<strong>it</strong>à della società<br />
civile alla presenza total<strong>it</strong>aria di cosa nostra sulla v<strong>it</strong>a sociale, economica, nel<br />
condizionamento della pol<strong>it</strong>ica e della pubblica amministrazione.<br />
Non ho mai cap<strong>it</strong>o quale sia la ragione che ha imped<strong>it</strong>o ad Agrigento e a<br />
Trapani di conoscere quelle stagioni di protagonismo generoso della società civile,<br />
spesso magari coltivato male dalla pol<strong>it</strong>ica, che hanno prodotto in tanti contesti - da<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parkntentart<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad martedl l9 ottobre 2004<br />
Palermo a Reggio Calabria - una cosiddetta primavera; è sempre un infin<strong>it</strong>o inverno<br />
quello che si rappresenta e che si vede qui ad Agrigento, come a Trapani. Non<br />
capisco francamente, non ho gli strumenti - forse la domanda è inappropriata in<br />
questa sede - per intendere cosa inibisca, in forme dawero così total<strong>it</strong>arie, una<br />
qualche forma di reattiv<strong>it</strong>à della società civile, perché anche I'irrobustimento del<br />
presidio dello Stato, che dobbiamo reclamare a gran voce, naturalmente è<br />
insufficiente se non ha un contesto accogliente in cui poter svolgere la propria opera.<br />
Passiamo alle domande. Vi è una mole sterminata di intercettazioni telefoniche<br />
e ambientali che partorisce poi operazione : questa operazione è<br />
esaustiva di tutte le informazioni, le notizie di reato che si possono raccogliere da<br />
questa mole di interceftazioni, oppure è il primo passo a cui ne potranno seguire altri<br />
ed è quindi ancora da coltivare I'investigazione sui possibili livelli di collusione tra<br />
criminal<strong>it</strong>à organizzafa, pvbblica amministrazione, pol<strong>it</strong>ica, imprend<strong>it</strong>oria nella realtà<br />
agrigentina? Potremmo capire di più sul ruolo dei vertici della burocrazia comunale o<br />
provinciale nel terr<strong>it</strong>orio di Agrigento?<br />
Chiedo ai nostri interlocutori di capire di più chi è il sunnominato Scifo. Non<br />
penso di poter accogliere la semplificazione contenuta leg<strong>it</strong>timamente nell'intervento<br />
del collega Yizzini sulla contrapposizione Scifo-Arnone. Cinque anni fa la<br />
contrapposizione che ci veniva presentata nella identica modal<strong>it</strong>à era Arnone-Sodano:<br />
Arnone era, per conto dell'imprend<strong>it</strong>ore mafioso Micciché, un provocatore contro la<br />
corte di Sodano, lo sviluppo delle inchieste e anche qualche sentenza credo abbiano<br />
dato ragione in qualche maniera a chi oggi svolge leg<strong>it</strong>timamente i comp<strong>it</strong>i di<br />
consigliere comunale e da quindici anni presenta denunce, firmandole con il suo<br />
nome e cognome. Non voglio fare I'awocato difensore del consigliere comunale<br />
Giuseppe Arnone, ma penso ci sia una certa differenza tra chi svolge, ma con tutte le<br />
sue manie di protagonismo, il ruolo di opposizione - che mi pare prezioso, tanto più<br />
in un contesto come questo in cui la mafios<strong>it</strong>a tende ad assorbire qualunque sussulto<br />
oppos<strong>it</strong>ivo a questo sistema - e chi è stato ridotto nella condizione degli arresti, sia<br />
pure - per quello che ci ha raccontato il prefetto - con una progressiva attenuazione<br />
dei capi di imputazione. Il prefetto ci ha detto che sostanzialmente Scifo è un<br />
imputato di comrzione semplice, però vorrei sapere da voi - siete magistrati - qual è<br />
il profilo reale di questo personaggio.<br />
Vorrei sapere, poi, se nelle vostre indagini compare una compromissione<br />
mafiosa nel Comune di Campobello di Licata. Le mie orecchie hanno ascoltato<br />
raccontare per bocca del vicario del prefetto un quadro assolutamente rassicurante<br />
sulle vicende amministrative in quel Comune, nel quale la verifica compiuta con<br />
I'ist<strong>it</strong>uto dell'accesso avrebbe prodotto il diniego della richiesta di scioglimento per<br />
infiltrazione del Consiglio comunale. Non sono riusc<strong>it</strong>o a comprendere nessuno degli<br />
argomenti usati e degli esempi fatti in questa sede, vorrei capire se le vostre indagini<br />
illuminano meglio questa innocenza della classe pol<strong>it</strong>ica di Campobello di Licata, o<br />
se invece danno un'illuminazione in senso inverso.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA- Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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del sopralluogo ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004<br />
E ad Agrigento la san<strong>it</strong>à, il sistema san<strong>it</strong>ario, le ASL sono innocenti, sono<br />
estranee al circu<strong>it</strong>o mafioso, sono oggetto di una qualche forma di mon<strong>it</strong>oraggio,<br />
sono dentro le indagini, sono dentro le intercettazioni telefoniche (quello che è<br />
diventato - come I'inchiesta di Palermo, Bagheria, ha rivelato - uno dei punti<br />
privilegiati di costruzione di nuovi affari delle organizzazioni criminali)?<br />
Premetto di essere un parlamentare che ha votato contro la messa a regime del<br />
4l-bis, pensando che sarebbe diventato un argomento propagandistico retorico; oggi<br />
condivido I'allarme su chi dice che si sta svuotando I'ist<strong>it</strong>uto. Mentre si svuota<br />
I'ist<strong>it</strong>uto del4l-bis, nella v<strong>it</strong>a carceraria in generale si registra un degrado drammatico<br />
delle condizioni di v<strong>it</strong>a della popolazione (norrnale>> detenuta. Vis<strong>it</strong>o le carceri di<br />
frequente e non ho mai visto le condizioni di disuman<strong>it</strong>à in cui oggi è ridotta la<br />
stragrande maggioranza dei prigionieri in Italia. Questo determina il fatto che il<br />
carcere rischia di tornare ad essere una dislocazione a disposizione dei óoss mafiosi.<br />
Le due cose insieme, lo svuotamento sostanziale del l-bis e la regressione del<br />
carcere per la popolazione detenuta nel suo complesso ad una condizione disumana,<br />
mi fanno preoccupare molto relativamente al fatto che si possa vivere una sorta di<br />
regressione al tempo in cui il carcere era uno dei terr<strong>it</strong>ori controllati dalla mafia.<br />
Signor procuratore Grasso, qui - come in tutta la Sicilia e in porzioni della Calabria -<br />
ci raccontano che interi segmenti di attiv<strong>it</strong>à economiche sono non infiltrati ma<br />
completamente controllati dalle orgariz.zazioni mafiose: movimento terra,<br />
calcestruzzi, nolo a freddo, nolo a caldo, interamente. C'è un po' da farsi qualche<br />
risata attorno al progetto del ponte sullo Stretto di Messina quando si immagini che<br />
cosa potrà essere lì, dal punto di vista di un controllo totale - come tutti ci dicono - di<br />
queste attiv<strong>it</strong>à. Esiste la maniera per affrontare di petto questo problema? Quali<br />
possono essere i suggerimenti normativi che ci mettono nelle condizioni di spezzare<br />
questo infernale circolo vizioso per cui non facciamo altro che registrare il dominio<br />
totale su interi segmenti di attiv<strong>it</strong>à economica?<br />
Infine, ascoltando il procuratore di Sciacca, mi veniva da pensare che la<br />
categoria di infiltrazione è assolutamente inappropriata; parlava di un consiglio<br />
comunale e descriveva tutte le parentele e le affiliazioni dei membri della giunta e del<br />
consiglio comunale che ha il suo pari soltanto in qualche paese della Locride. In altri<br />
termini, la categoria di infiltrazione qualche volta rischia di essere inappropriata, così<br />
come la categoria di collusione rischia di essere obsoleta. La vicenda di Lo Giudice,<br />
un pol<strong>it</strong>ico di primo ordine che parla il linguaggio - per quello che si legge nelle<br />
intercettazioni telefoniche - dei più feroci degli adepti (così come per intercettazioni<br />
di altri pol<strong>it</strong>ici colp<strong>it</strong>i dalla giustizia) è impressionante. Non ricordo a propos<strong>it</strong>o del<br />
passato che un pol<strong>it</strong>ico di un certo livello potesse parlare come un killer di Bagheria,<br />
esprimendosi con un lessico non soltanto moralmente ripugnante ma che mi fa<br />
immaginare quanto sia obsoleta la categoria di collusione.<br />
RUVOLO. Sarò molto breve perché intendo rivolgere domande specifiche, tenuto<br />
conto che vivo questa realtà quotidianamente sotto gli occhi. Il quadro drammatico<br />
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ad Asrisento martedì 19 ottobre 2004<br />
descr<strong>it</strong>to dai magistrati risponde esattamente alla ver<strong>it</strong>à. Quindi, un ringraziamento<br />
particolare va a tutti voi che vi adoperate giorno dopo giorno a questa missione<br />
straordinaria di bonifica di questa benedetta che, per frala ver<strong>it</strong>à, sono sol<strong>it</strong>o definire<br />
maledetta.<br />
Ieri è stato diramato un comunicato stampa dai pubblici ministeri della DDA<br />
che chiedevano mezzi e uomini.<br />
GRECO. Mi scusi se la interrompono ma si parte da un dato di fatto errato: non è un<br />
comunicato stampa della DDA, assolutamente. La nota dell'agenzia Ansa riprende<br />
alcune righe che erano e sono contenute nella relazione che abbiamo trasmesso alla<br />
Commissione antimafia. Ho chiar<strong>it</strong>o perché io stesso mi sono meravigliato, non<br />
avendo nessuno del mio ufficio né io stesso fatto alcun comunicato specialmente<br />
prima di venire rendere le nostre informazioni e il nostro contributo a questa<br />
Commissione nei confronti della quale il rispetto è massimo. Non è nessun<br />
comunicato; purtroppo, la formula con cui è stato lanciato era volutamente tale da<br />
farlo considerare come un comunicato dei magistrati della DDA di Agrigento. In<br />
realtà, quando ho appreso la notizia questa mattina, ho chiar<strong>it</strong>o I'argomento con chi ha<br />
lanciato il comunicato dell'agenzia Ansa per contestare che non avevamo fatto alcun<br />
comunicato. R<strong>it</strong>engo opportuna questa precisazione per chiarire la realtà dei fatti<br />
prima che si creino equivoci che non hanno ragione di esistere. Non mi sarei mai<br />
sognato di fare un comunicato prima di venire qui.<br />
RUVOLO. Certamente è puntuale. In ogni caso sia ieri nell'audizioni degli<br />
investigatori sia questa mattina emerge questa necess<strong>it</strong>à, attesa la mancanza di<br />
strumenti, soprattutto pent<strong>it</strong>i e tutto quello che potrebbe essere funzionale alla vostra<br />
attiv<strong>it</strong>à. Ad ogni modo gli investigatori hanno già richiesto una quant<strong>it</strong>à di uomini e<br />
mezzi, che rappresentano I'unica forma di contrasto a questa auiv<strong>it</strong>à criminale. Non<br />
vorrei sbagliare, ma mi sembra che il comandante dei Carabinieri abbia aggiunto che<br />
oltre a tanti uomini sono necessarie professional<strong>it</strong>à e qual<strong>it</strong>à. Questo tema è stato<br />
alcune volte sottolineato.Detto questo, sottoscriveremo assieme ai colleghi<br />
I'emendamento che presenterà il collegaYizzini alla finanziariaper cercare di dare un<br />
minimo di risposta alle vostre esigenze di lavoro.<br />
Vorrei poffe alcune domande specifiche al dottor Petralia relativamente all'area<br />
di Sciacca, Ribera, a tutta la zona del Belice dove io vivo. Mi stranizza una<br />
accelerazione e una degenerazione di investimenti di flussi finanziari notevolissimi<br />
rientranti nel cosiddetto investimento blocco-forte. Per intenderci, dovrebbero essere<br />
utilizzate risorse frnanziarie di diverse centinaia di miliardi di vecchie lire nell'area<br />
che comprende Ribera a Sciacca. So che già si sono verificati dei fatti un po' curiosi,<br />
che sono stati oggetto di attenzione dell'attiv<strong>it</strong>à investigativa. Vorrei capire se in<br />
quella realtà difficile, che è stata qui descr<strong>it</strong>ta, vi sono attenzioni particolari, momenti<br />
di particolare visualiz-zazione di investimenti di così grossa portata.<br />
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martedì 19 ottobre 2004<br />
Un altro argomento riguarda un tema di carattere generale che ho ribad<strong>it</strong>o<br />
anche ieri. Di sol<strong>it</strong>o I'equazione è appalti-mafia-pol<strong>it</strong>ica; a mio giudizio, si dovrebbe<br />
aggiungere anche burocrazia. Sono convinto - è stato rilevato da tanti colleghi -che<br />
senza il supporto centrale della burocrazia non esiste sistema di conniverua o attiv<strong>it</strong>à<br />
varie che portano a raggiungere un obiettivo. Pur riconoscendo le responsabil<strong>it</strong>à della<br />
pol<strong>it</strong>ica che sono rilevantissime ma anche del sistema di imprese, è mai possibile che<br />
in questa provincia la burocrazia scivoli sempre non dico dalle vostre attenzioni ma<br />
che comunque non sia mai coinvolta, pur essendo la parte più grigia di questa<br />
società? Non solo è particolarmente connivente ma è I'anello di congiunzione di tutto<br />
il sistema descr<strong>it</strong>to ieri ed oggi.<br />
Mi riferisco anche ad altre attiv<strong>it</strong>à, tra I'altro, ribad<strong>it</strong>e dal dottor Petralia. I<br />
commercialisti e i tributaristi sono sempre più in mezzo ai più grandi affare di questa<br />
provincia. Hanno nome e cognome? Sono identificabili? Sapete chi sono? Sono state<br />
attivate indagini nei confronti di costoro? È possibile - è stato detto ieri dagli<br />
inquirenti - che vi sono studi professionali (non ho cap<strong>it</strong>o se tecnici o di altra natura,<br />
non sono mie dichiarazioni ma del signor questore) che assumono addir<strong>it</strong>tura 50<br />
incarichi professionali uno indietro I'altro, magari tutti per collaudare le opere<br />
secondo le modal<strong>it</strong>à che ci sono state descr<strong>it</strong>te?<br />
In conclusione, re<strong>it</strong>ero la richiesta dell'onorevole Lumia con riferimento alla<br />
ciuà di Ribera. Vista Ia zona e soprattutto I'area dove si rileva la presenza maftosa<br />
fortissima dei Capizzi, se vi sono refluenze nell'amministrazione comunale in<br />
generale?<br />
FERRARA. Non so se la domanda che ponò è opportuna visto che si ricollega a<br />
quanto poc'anzi rilevato dal senatore Yizzini, rimetto a lei la decisione. Il ques<strong>it</strong>o<br />
riguarda l'utilizzo delle intercettazioni. L'esperimento dell'azione penale in Italia, più<br />
che negli esempi che riceviamo dai paesi anglosassoni, si fonda sulla diversa valenza<br />
dell'acquisizione della prova testimoniale rispetto alle rilevazioni ambientali che,<br />
peraltro, saranno soggette in futuro a una maggiore difficoltà, come rilevava il<br />
procuratore. Chiedo però che si proceda a questo punto in seduta segreta.<br />
(I lavori proseguono in seduta segreta alle ore 16,35.)<br />
(I lavori riprendono in seduta pubblica alle ore 16,56).<br />
SINISI. Mi farebbe piacere che la Commissione possa avere undossier sui documenti<br />
relativi alle rogatorie infruttuose per la vicenda inerente alla cattura del lat<strong>it</strong>ante<br />
Focoso Joseph, per valutare se e in che misura è possibile dare un sostegno a questa<br />
iniziativ a de I I' autor<strong>it</strong>à giudizi ari a.<br />
Mi permetto poi di fare una considerazione finale sulle osservazioni del<br />
procuratore. Effettivamente, nell'amb<strong>it</strong>o del libero convincimento del giudice, esiste<br />
una questione relativa allavalutazione della congru<strong>it</strong>à della pena che viene irrogata in<br />
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martedì 19 ottobre 2004<br />
concreto. Credo che tale questione riguardi anche la vicenda - se mi permettete - dei<br />
benefici premiali che vengono concessi nella stessa identica maniera, cioè<br />
attestandosi sul minimo possibile perché, come si dice, il sì non si motiva e quindi<br />
non si fanno grandi ragionamenti. R<strong>it</strong>engo questo un atto di sciatteria giudiziaria più<br />
che di connivenza, collusione o quant'altro. Esiste un articolo 133 del codice penale<br />
che non viene mai applicato, perché la pena dovrebbe essere proporzionata. Riporto,<br />
perché me lo ricordava il collega Vendola ieri, I'episodio del killer che passeggiava<br />
con un'arma pronto per commettere un omicidio: se lo stesso soggetto, invece di<br />
essere un mafioso, fosse stato un terrorista avrebbe preso otto anni invece che un<br />
anno e dieci mesi. Forse c'è un problema di sensibilizzazione dei giudici rispetto alle<br />
vicende che preoccupano I'opinione pubblica. Credo che su questo aspetto bisognerà<br />
fare un'azione di sensibilizzazione culturale nei confronti del permanere della<br />
pericolos<strong>it</strong>a, ciò anche alla luce della terrificante missione che stiamo svolgendo ad<br />
Agrigento, che scopro essere una delle province in cui I'azione dello Stato è in<br />
assoluto più assente nel nostro Paese. Sono poche le c<strong>it</strong>tà in cui ho notato un tale<br />
livello di degrado e di degenerazione dei costumi, della società, delle ist<strong>it</strong>uzioni<br />
rappresentative di quelle che dovrebbero essere le forze sociali e che, invece di<br />
rappresentare le forze sociali, qui rappresentano la debolezza assoluta dello Stato e<br />
delle ist<strong>it</strong>uzioni. E chiaro che qui ci vuole una risposta in termini di emergenza, anche<br />
se mi duole fare questa affermazione, perché è una parola che non mi piace, ma temo<br />
che affrontare le tematiche di cui abbiamo discusso in questi due giorni sia<br />
assolutamente impossibile con gli strumenti della ordinarietà.<br />
PRESIDENTE. Se non vi sono altri colleghi che intendono formulare domande,<br />
pregherei la procura distrettuale di Palermo di inviare alla Commissione una nota<br />
riguardante 1o stato dell'arte delle rogatorie nei confronti di Focoso e di eventuali altri<br />
lat<strong>it</strong>anti che si r<strong>it</strong>iene si possano trovare all'estero. È un'iniziativa che la Commissione<br />
ha deciso di intraprendere coinvolgendo owiamente la procura nazionale antimafia,<br />
ma anche le altre procure distrettuali affinché con un'azione di sensibilizzazione e<br />
sollec<strong>it</strong>azione pol<strong>it</strong>ica in amb<strong>it</strong>o europeo, sia a livello di Commissione sia nei rapporti<br />
diretti con gli altri Stati, si possa pervenire a rapporti migliori e al soddisfacimento<br />
delle istanze avanuate dall'autor<strong>it</strong>à giudiziaria, anche alla luce di un'espeienza, da cui<br />
scaturisce questa iniziativa della Commissione, realizzata dall'onorevole Sinisi in<br />
occasione della vicenda che riguardava Zaza. Vorremmo conoscere quale è lo stato<br />
dell'arte di questa e delle altre vicende e con quali Paesi si hanno rapporti e si<br />
incontrano difficoltà. Lo stesso - lo anticipo - chiederemo al rappresentante della<br />
procura nazionale antimafia e alle altre procure distrettuali. Owiamente mi riferisco a<br />
problemi riguardanti lat<strong>it</strong>anti che presumibilmente si trovano in Stati dell'Unione<br />
europea.<br />
Vorrei avere anche una valutazione in ordine ai rapporti tra la stidda e cosa<br />
nostra in un terr<strong>it</strong>orio come quello di Agrigento, in cui c'è una presenza molto forte,<br />
direi capillare e invasiva, di cosa nostra. Vorrei sapere se ci sono momenti di<br />
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maxtedì 19 ottobre 2004<br />
confronto periodici, se si è verificata una sorta di alleanza nella spartizione del<br />
terr<strong>it</strong>orio, quale ruolo hanno i paracchi, in quale misura e su quali terr<strong>it</strong>ori insistono.<br />
A completamento del giro di domande ribadisco che, poiché non si pretende<br />
una risposta esauriente a tutte le questioni sollevate, anche per difetto di elementi,<br />
risponderete a quelle a cui r<strong>it</strong>errete di poter rispondere; le altre risposte saranno<br />
oggetto di una relazione successiva, così come si è verificato in occasione di altre<br />
audizioni.<br />
GRASSO. Mi devo scusare perché avevo un precedente impegno e, se la<br />
Commissione me lo consente, dovrò abbandonare i lavori, lasciando tuttavia dei<br />
validi interlocutori, quali sono i miei collaboratori, il procuratore aggiunto, i sost<strong>it</strong>uti<br />
e la rappresentante della procura nazionale.<br />
PRESIDENTE. Non c'è problema.<br />
GRASSO. I miei colleghi potranno darvi risposte esaustive perché la mia è un'attiv<strong>it</strong>à<br />
anche di supervisione e coordinamento, ma quelli che lavorano sul terr<strong>it</strong>orio, posso<br />
dire in trincea, sono loro. Quindi è giusto che siano loro a fornire gli elementi più<br />
concreti, più attivi, più reali.<br />
Mi occuperò di qualcuna delle questioni generali che sono state affrontate un<br />
po' da tutti, lasciando poi ai colleghi la possibil<strong>it</strong>à di entrare nello specifico di<br />
mandamenti, di cosche, di investimenti criminali delle singole cosche per quello che<br />
abbiamo potuto accertare attraverso le indagini, di s<strong>it</strong>uazioni e di nomi più specifici<br />
nei rapporti tra cosa nostra agrigentina e le altre componenti delle altre province<br />
siciliane.<br />
È stato chiesto se c'è un'evoluzione, uno sviluppo, un passaggio nel<br />
coinvolgimento della borghesia o di professionisti in s<strong>it</strong>uazioni a carattere mafioso.<br />
Penso che lo spaccato del consiglio comunale di Burgio sia 1o spunto da cui parte<br />
questa domanda. La risposta è molto semplice, nel senso che in passato la società che<br />
esprimeva i rappresentanti della pol<strong>it</strong>ica e delle amministrazioni locali non era<br />
alfabefizzata. Adesso i figli, gli affini, i parenti sono andati a scuola, hanno studiato,<br />
si sono laureati, sono diventati dei professionisti, però non hanno abbandonato quei<br />
legami con il terr<strong>it</strong>orio e quei vincoli con il sangue che li portano ad essere coinvolti<br />
in s<strong>it</strong>uazioni che oggi lasciano veramente perplessi. Questa è una delle cause.<br />
Ci sono altri elementi che si potrebbero portare per giustificare il<br />
coinvolgimento di esponenti di una classe borghese, di una classe diversa da quella<br />
che in passato veniva coinvolta in questo tipo di indagini. Faccio una simil<strong>it</strong>udine,<br />
quella di una goccia d'olio - che rappresenta la mafia - che cade su un tavolo di<br />
marrno: rimane assolutamente separata, si può ripulire facilmente con uno straccio,<br />
non ne rimane traccia; se la stessa goccia cade su un pezzo di carta, si espande, si<br />
compenetra nel tessuto, c'è una tale immedesimazione che poi è difficile riuscire a<br />
recuperare questo elemento disaggregandolo dalla commistione che si è venuta a<br />
_60<br />
S ENATO D E L LA REP U B B LICA-- -Uffi c i o-dei-Res o c,ontipar lam entar i
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo adAgrigento martedì 19 ottobre 2004<br />
creare. Questa simil<strong>it</strong>udine ci porta a dire che, al di là dell'orgaruizzazione mafiosa, ci<br />
sono parecchie persone (alcune però sono lastra di marmo) che, essendo pezzo di<br />
carta, si compenetrano talmente e sono talmente disponibili a questo sistema da<br />
rendere difficile I'individuazione delle motivazioni che le spingono nelle varie<br />
attiv<strong>it</strong>à: auiv<strong>it</strong>à professionale, attiv<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica, attiv<strong>it</strong>a di affari.<br />
Quando assistiamo ad atti intimidatori che colpiscono amministratori locali,<br />
sinceramente non riusciamo a distinguere quanto possano essere frutto di pressioni<br />
mafiose, quanto possano essere frutto di coinvolgimento in interessi, quanto possano<br />
essere frutto di patti non osservati, quanto possano essere frutto di problemi pol<strong>it</strong>ici<br />
risolti a suon di violenza, perché tutte queste cause originali si sono talmente<br />
compenetrate che è difficile distinguere, tanto più che non c'è alcuna collaborazione<br />
sostanziale da parte delle v<strong>it</strong>time. Pertanto non riusciamo a chiarire, in quanto non ci<br />
sono altri strumenti di indagine per poter dare una tipologia ben precisa a questi<br />
danneggiamenti, a queste attiv<strong>it</strong>à intimidatorie, a queste violenze. Se ci fosse<br />
collaborazione, forse potremmo avere qualche elemento in più e potremmo fare<br />
approfondimenti. Del resto, non si possono sottoporre questi soggetti a un'indagine<br />
preventiva perché noi cominciamo ad agire nel momento in cui c'è una not<strong>it</strong>ia<br />
criminis; non possiamo svolgere un'indagine se non c'è una denuncia, se non c'è un<br />
fenomeno che comunque viene rappresentato e da cui partono gli spunti investigativi<br />
che ci portano alf indagine. Quando interveniamo i fatti sono già successi e ci<br />
troviamo di fronte a questa difficoltà, che è stata espressa anche in sede di com<strong>it</strong>ato<br />
interprovinciale in prefettura, proprio perché non riusciamo a qualificare come<br />
pressione della mafra, o come problemi di scontro, o confl<strong>it</strong>ti di interessi nell'amb<strong>it</strong>o<br />
della gestione delle amministrazioni locali.<br />
Altro problema, quello dei collaboratori di giustizia, che mi pare è comune a<br />
tanti interventi e a tante domande. Sono sempre stato - e lo sono stati anche i miei<br />
predecessori, come Falcone, Borsellino ed altri - un convinto assertore che per<br />
combattere fenomeni di questo tipo ci vuole una certa ordinarietà, anche se in certi<br />
casi è necessaria appunto I'emergenza. Lo strumento dei collaboratori di giustizia è<br />
uno dei pochi che riesce ad entrare dentro queste realtà. Dico sempre, però, che è uno<br />
strumento come il bisturi, nel senso che deve essere usato da una mano esperta,<br />
professionale, perché se il chirurgo sbaglia nell'usare il bisturi può fare un danno<br />
irreversibile invece di far guarire il malato. I collaboratori di giustizia naturalmente<br />
bisogna affrontarli con uno spir<strong>it</strong>o pragmatico: dobbiamo cercare di favorire questo<br />
strumento proprio perché in queste terre non abbiamo molte possibil<strong>it</strong>à per avere<br />
spunti di indagine, non dico elementi probatori forn<strong>it</strong>i dai collaboratori di giustizia<br />
(poi, se ci sono, si trovano i riscontri); per noi è molto importante già avere<br />
I'informazione che ci fa aprire una indagine, salvo a trovare il riscontro: questo è<br />
I'approccio attuale della procura di Palermo e questo continuerà ad essere.<br />
Detto questo, bisogna stare attenti ai messaggi che partono. Già questa legge<br />
che ha reso più rigorosa - e giustamente, proprio per gli eccessi che c'erano stati in<br />
passato - l'utilizzazione di collaboratori ha fatto diminuire il fenomeno dei<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
collaboratori di giustizia, proprio perché oggi si chiede loro di dire tutto e sub<strong>it</strong>o, di<br />
dare tutto e sub<strong>it</strong>o. Mentre, cioè, assistiamo al fatto che i tribunali di prevenzione<br />
rest<strong>it</strong>uiscono i beni se non viene provata la pericolos<strong>it</strong>à, I'attual<strong>it</strong>à della pericolos<strong>it</strong>à,<br />
al collaboratore di giustizia vengono per legge sequestrati tutti i beni che<br />
eventualmente abbia. Questo aspetto della legge aveva un senso in quanto si pensava<br />
che, una volta che passava dalla parte dello Stato, il collaboratore di giustizia non<br />
avrebbe più potuto gestire i beni a lui intestati, o a prestanome, nel terr<strong>it</strong>orio di<br />
origine, proprio perché non ne avrebbe avuto la possibil<strong>it</strong>à. Allora I'idea era: li prende<br />
lo Stato, li sequestra, però poi li utilizza per favorire il reinserimento sociale del<br />
collaboratore ai fini di dargli in futuro, non solo dei benefici assistenziali e basta, ma<br />
provocare proprio il reinserimento sociale e lavorativo. Questa - ripeto - I'idea. In<br />
realtà, oggi si procede al sequestro, che abbiamo difficoltà a giustificare da un punto<br />
di vista giuridico, perché è una noÍna che non ha nessuna base giuridica nel codice di<br />
procedura penale, perché non è un sequestro giudiziario, non è un sequestro<br />
ftnalizzato alle misure di prevenzione; abbiamo difficoltà a qualificarlo, tant'è che noi<br />
cerchiamo di attuare i principi secondo cui si sequestrano solo quelle cose che<br />
provengono certamente dall'illec<strong>it</strong>o, mentre ad una interpretazione letterale<br />
dovremmo sequestrare anche i beni ered<strong>it</strong>ari che non provengono dall'illec<strong>it</strong>o.<br />
Quindi, questa è una s<strong>it</strong>uazione di estremo rigore.<br />
Sto parlando di quelle che erano le ... forse non ho chiar<strong>it</strong>o bene il mio<br />
concetto: siccome ho fatto parte della commissione che al Ministero di giustizia<br />
studiava le modifiche alla legge sui collaboratori di giustizia, do atto di quella che era<br />
f idea di questa commissione nel momento in cui si prospettava questo tipo di<br />
soluzione. Naturalmente, poi, nei vari passaggi da questa commissione, che aveva un<br />
aspetto solamente consultivo e preparatorio di quello che doveva essere il disegno di<br />
legge, naturalmente forse si è perso di vista - perché la spiegazione era contenuta in<br />
qualche relazione - questo spir<strong>it</strong>o. Quindi, mi rendo interprete di quella che era una<br />
visione dalf interno di questa commissione studio, di cui facevano parte il procuratore<br />
Vigna, Manganelli ed altri, che partecipavano all'elaborazione delle modifiche<br />
sacrosante che quella legge sui collaboratori doveva avere.<br />
Detto questo, bisogna stare attenti, perché oggi dire, sulla scorta dell'emotiv<strong>it</strong>à,<br />
che la legge non si applica in certi casi ha un valore, secondo me, distruttivo, un<br />
valore deterrente per nuove collaborazioni. Nel frattempo, abbiamo che tutti i<br />
mafiosi, utilizzando quello che la legge prevede, cioè benefici, patteggiamento, r<strong>it</strong>o<br />
abbreviato, attenuanti quando non si è previamente censurati, e tutto il resto, con una<br />
misura della pena che parte spesso dei minimi, ottengono in breve la libertà senza<br />
bisogno di nessuna collaborazione con la giustizia. Il principio che spingeva alle<br />
collaborazioni una volta eîa: maggiore rigore per poter essere convincente il<br />
passaggio dalla parte dello Stato e quindi dare dei contributi allo Stato. Oggi questi<br />
due piani si sono praticamente posti allo stesso livello, per cui penso che a buon<br />
dir<strong>it</strong>to un buon difensore consigli a qualsiasi imputato di ev<strong>it</strong>are la collaborazione<br />
perché tanto quello che potrebbe ottenere con i benefici da collaboratore li può già
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA ST]L FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
ad Aerieento martedì 19 ottobre 2004<br />
ottenere con la legge attualmente in vigore (giusto processo e quant'altro). Quindi, già<br />
siamo in questa s<strong>it</strong>uazione; se a ciò aggiungiamo questo disvalore dell'applicazione<br />
della legge in casi come quelli che hanno occupato le ultime cronache, diamo un<br />
segnale - questo è un problema mediatico, non è altro - per tutti quelli che in questo<br />
momento avevano l'idea di collaborare con 1o Stato del tipo: guarda, lo Stato non<br />
rispetta, non dico i patti, ma legge, nel senso che si dice o si vuole modificare<br />
addir<strong>it</strong>tura una legge, o dare una interpretazione ancor più rigorosa nella<br />
discrezional<strong>it</strong>à della valutazione di certi casi.<br />
C'è un'altra considerazione da fare a propos<strong>it</strong>o di corleonesi condannati agli<br />
ergastoli che giacciono nelle patrie galere. Abbiamo visto che c'è una s<strong>it</strong>uazione di<br />
fermento e la nostra risposta, come procura di Palermo, a queste s<strong>it</strong>uazioni con cui si<br />
richiedono benefici ordinari, quelli che hanno i detenuti ordinari solamente attraverso<br />
una affermazione non si sa bene di che cosa, perché di dissociazione non si parla, di<br />
ammissione dell'esistenza dell'organizzazione, cose che lasciano sostanzialmente il<br />
tempo che trovano, è stata sempre quella che i benefici si possono avere soltanto se si<br />
collabora con lo Stato perché c'è una legge dello Stato. Oggi il messaggio che si può<br />
mandare - anche da queste persone - è: vedete, è inutile collaborare perché tanto<br />
questi benefici che vi promettono poi non ve li danno. Allora, cerchiamo di ottenere<br />
in qualche altro modo quei benefici che possono aiutare a passare dagli ergastoli, dal<br />
carcere a v<strong>it</strong>a, in quei casi in cui si è riusc<strong>it</strong>i ad infliggere un ergastolo defin<strong>it</strong>ivo,<br />
cercare di ottenere qualche beneficio.<br />
Quindi, il discorso sui collaboratori di giustizia deve tenere conto di questi<br />
aspetti. Oggi siamo in carenza. Se questo strumento non si r<strong>it</strong>iene più utile, ma in<br />
s<strong>it</strong>uazioni di emergenza come quelle che vengono rappresentate ad Agrigento, dove<br />
già con questa legge e con questa s<strong>it</strong>uazione vediamo che non c'è una spinta alla<br />
collaborazione ... e con queste condizioni devo dire che è difficile che ci sia, anche<br />
perché la s<strong>it</strong>uazione agrigentina è caratterizzata da alcuni clan familiari che sono<br />
egemoni nel terr<strong>it</strong>orio, quindi incominciando a collaborare si dovrebbe innanz<strong>it</strong>utto -<br />
come awiene in Calabria molto spesso - incominciare a fornire elementi nei<br />
confronti di parenti e affrni. Quindi, questa è la s<strong>it</strong>uazione dei collaboratori di<br />
giustizia. Io, chiamato ad esprimere un parere, r<strong>it</strong>engo che questa legge vada bene, si<br />
debba mantenere, si debba cercare di dare maggiori incentivi anche da un punto di<br />
vista mediatico alla collaborazione perché in queste terr<strong>it</strong>ori non abbiamo molte<br />
alternative.<br />
Adesso sono tante le questioni che si affollano, è difficile dare una risposta. I1 livello<br />
economico, il riciclaggio in generale è un discorso che è stato affrontato un po' da<br />
tutti: I'aggressione ai patrimoni. L'ist<strong>it</strong>uto delle segnalazioni sospette introdotto nel<br />
1991 non ha prodotto alcun effetto sul piano dell'aggressione ai patrimoni: a Palermo<br />
non abbiano avuto nessun caso in cui da una segnalazione sospetta sia venuta fuori<br />
un'indagine seria o con elementi sul riciclaggio. Questo è evidente, addir<strong>it</strong>tura è<br />
successo il contrario, cioè che siamo stati noi nel corso di indagini a rilevare delle<br />
s<strong>it</strong>uazioni di irregolar<strong>it</strong>à della banca che non aveva comunicato, attraverso suoi<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
del sopralluogo ad Agrigento martedì l9 ottobre 2004<br />
impiegati infedeli, le segnalazioni, come invece avrebbe dovuto: cioè, oggi si utilizza<br />
il sistema bancario soltanto se si ha un canale sicuro e fedele che si è certi non faccia<br />
la segnalaziorLe sospetta. E sono tanti coloro che sono nelle banche che, un po' per<br />
percentuali sulle somme di denaro, un po' per affiliazioni sconosciute e riservate,<br />
possono veicolare grossi cap<strong>it</strong>ali seîza che ne vengono al corrente né I'autor<strong>it</strong>à<br />
giudiziaria, né gli organismi di controllo; quando ci si serve del sistema bancario.<br />
Ormai, comunque, qualsiasi riciclatore serio non usa più la banca, ma già dal 1982,<br />
da quando è entrata in vigore la legge Rognoni-La Torre e si cominciarono a tirar<br />
fuori gli assegni, i conti correnti: certamente non si troveranno nei conti correnti<br />
somme da riciclare, certamente non si troveranno nelle banche. Si troveranno, questo<br />
sì, dei commercialisti: in certe indagini - sempre da quelle che partono dalla base -<br />
abbiamo potuto rilevare s<strong>it</strong>uazioni per cui certi canali di riciclaggio erano gest<strong>it</strong>i da<br />
commercialisti; mi ricordo, in una indagine degli anni Novanta, un certo Lottusi, e in<br />
questo canale confluivano non solo i soldi provenienti dal traffico di stupefacenti o<br />
dalla criminal<strong>it</strong>à, ma i soldi provenienti dalle tangenti, dalla comrzione, dall'evasione<br />
fiscale. Abbiamo verificato che parecchie famiglie mafiose, una volta sparsa la voce<br />
dell'esisterua di un canale che può veicolare questi soldi, utilizza tale canale. Quindi,<br />
la mancanza assoluta di contrasto al riciclaggio, nonostante le belle dichiarazioni<br />
internazionali e nazionali sul fenomeno che inquina I'economia, vanno a farsi<br />
benedire quando si entra nel concreto, perlomeno finché ci saranno paradisi fiscali e<br />
banche offshore. Abbiamo constatato, infatti, che parecchie banche nazionali hanno<br />
creato, accanto e negli stessi luoghi dove sono i paradisi fiscali, delle dipendenze<br />
perché hanno compreso che, restando fuori da certi circu<strong>it</strong>i economici, I'ist<strong>it</strong>uto di<br />
cred<strong>it</strong>o è danneggiato rispetto ad altre banche dello stesso sistema. Queste sono le<br />
difficoltà del riciclaggio.<br />
Abbiamo poi il problema dei tempi delle rogatorie. Impieghiamo circa sei mesi<br />
per avere una risposta da una rogatoria a livello bancario e i cap<strong>it</strong>ali girano il mondo<br />
per via telematica in pochi minuti. Questa sproporzione con i tempi di durata delle<br />
indagini comporta che non si riescono a concludere parecchie indagini di riciclaggio.<br />
Viene il sorriso quando le banche di certi paradisi fiscali, alla nostra richiesta di<br />
informazioni, chiedono il numero dell'operazione, il t<strong>it</strong>olo, il nome dell'operatore e<br />
tutto il resto per poter rispondere. È risaputo che se già disponessimo di questi<br />
elementi non potremmo nemmeno fare queste indagini bancarie. In altre occasioni<br />
non potevamo fare le indagini perché, secondo il sistema giudiziario del posto, non<br />
avendo procuratore della Repubblica, I'indagine si doveva fare attraverso un<br />
awocato. In altri termini, la procura di Paleffno avrebbe dovuto nominare un<br />
awocato per veicolare le nostre richieste sul posto. Abbiamo chiesto al Ministero i<br />
fondi per pagare un awocato all'estero ma ciò non è assolutamente previsto, per cui<br />
abbiamo abbandonato I'idea di portare avanti un'indagine del genere. Questo è il<br />
discorso sul mondo del riciclaggio.<br />
Riusciamo a ottenere qualche risultato con le misure di prevenzione perché,<br />
anziché usare la norma sul riciclaggio, attraverso le indagini cerchiamo di sequestrare<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio det Resonntt partanennri<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004 BOZZA NON CORRETTA AD USO INTERNO<br />
e confiscare quei beni e quelle aziende che riusciamo a trovare come investimenti di<br />
prof<strong>it</strong>ti illec<strong>it</strong>i da parte di mafiosi.<br />
Tutti i problemi specifici locali saranno affrontati dal procuratore della<br />
Repubblica di Agrigento in prima battuta ed eventualmente, se abbiamo altri<br />
elementi, dai colleghi, per quanto possiamo essere di aiuto in relazione agli es<strong>it</strong>i di<br />
alcune indagini svolte. Il collega Fasanelli, insieme al collega Siracusa, fornirà tutte<br />
le risposte inerenti all'operazione "Alta mafia".<br />
In materia di appalti sarebbe necessaria una modifica legislativa del reato di<br />
turbativa d'asta. Abbiamo più volte rassegnato alla Commissione gli elementi che,<br />
secondo noi, sarebbero necessari per una maggiore incisiv<strong>it</strong>à; ci riportiamo, dunque, a<br />
quello che abbiamo già detto.<br />
In riferimento al peso di Agrigento nell'amb<strong>it</strong>o mafioso generale di cosa nostra<br />
c<strong>it</strong>o una considerazione del collaboratore di giustizia Giuffré Antonino, allorché<br />
giustificava il tentativo di sponsorizzare Di Gati Maurizio per ottenere il controllo<br />
sostanziale della provincia di Agrigento anche contro il volere e il gradimento degli<br />
stessi agrigentini. Giuffrè diceva che, conquistando il controllo di Agrigento, si<br />
poteva governare meglio cosa nostra, proprio perché la provincia agrigentina è un<br />
punto centrale, un crocevia, un passaggio dove affari, imprend<strong>it</strong>oria, amministrazione<br />
e pol<strong>it</strong>ica spesso si incrociano, si fondano e danno la possibil<strong>it</strong>à di gestire spesso un<br />
sistema quale quello emerso come spaccato dalf indagine "Alta mafia". Senatore<br />
Yizzini, non so se è una punta di un iceberg o un fenomeno diffirso. Con le nostre<br />
indagini abbiamo potuto accertare questo. Anche noi speriamo sia solamente un<br />
fenomeno isolato piuttosto che diffuso, anche se non abbiamo gli elementi per<br />
stabilirlo. E' la stessa pol<strong>it</strong>ica che dovrebbe riuscire - cosa veramente diffrcile - a<br />
r<strong>it</strong>rovare in se stessa la forua e il potere di uscire da una gestione, da un sistema<br />
pol<strong>it</strong>ico fatto di clientele, favori, promesse, collusioni, compromissioni,<br />
compromessi; quindi, alzare il tono della pol<strong>it</strong>ica, dare alla pol<strong>it</strong>ica, di cui riconosco<br />
la supremazianell'interpretare le esigenze della società, la possibil<strong>it</strong>à si di prevenire i<br />
bisogni dei c<strong>it</strong>tadini per prowedervi ancor prima che vengano fuori le esigenze.<br />
Questo è I'utopia, I'ideale della pol<strong>it</strong>ica, come la vedo io e come penso potrebbero<br />
vederla anche i c<strong>it</strong>tadini. La pol<strong>it</strong>ica dovrebbe aiutare se stessa a uscire da questo<br />
contesto dove spesso in queste terre si r<strong>it</strong>rova coinvolta. Spero si tratti di casi isolati<br />
quelli che emergono dalle nostre indagini, 1o spero come c<strong>it</strong>tadino prima ancora che<br />
come magistrato, come procuratore di Palermo. In parecchie province (Trapani,<br />
Palermo e Agrigento) abbiamo avuto la possibil<strong>it</strong>à di fare delle indagini che hanno<br />
fatto emergere questo spaccato certamente non rassicurante. Continueremo nella<br />
nostra azione.<br />
Mi scuso, ma sono costretto a lasciare ai colleghi il comp<strong>it</strong>o di continuare ad<br />
approfondire tutti i temi che sono stati rappresentati.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA- Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA St]L FENOMENO DELLA CRIMINALMA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
CIRAMI. Potrebbe dare una rapida risposta sui rapporti di carattere generale che<br />
possono incorrere tra i servizi di polizia giudiziaria e d'intelligence nella caîenza<br />
professionale determinatasi?<br />
GRECO. Questa è un'altra domanda importantissima. Dobbiamo chiarire i comp<strong>it</strong>i<br />
ist<strong>it</strong>uzionali. I Servizi sono deputati alla sicurezza interna ed esterna dello Stato;<br />
s'imbattono anche, nell'amb<strong>it</strong>o della sicurezza, in informazioni che riguardano la<br />
criminal<strong>it</strong>à orgarizzata. Che modo corretto c'è di uÍilizzare queste informazioni?<br />
Certamente non partecipando alle indagini, come eroneamente certe volte si crede o<br />
si fa, ma veicolando, attraverso i collegamenti con lapolizia giudiziariao questi spunti<br />
che non hanno nessun valore dal punto di vista probatorio, che devono essere<br />
verificati, trattandosi di informazioni provenienti da fonti spesso sconosciute che non<br />
si possono verificare.<br />
CIRAMI. E che possono però fornire una dr<strong>it</strong>ta o un indirizzo di indagine.<br />
GRECO. Queste informazioni devono pervenire a noi magistrati attraverso la polizia<br />
giudiziaria. Dal punto di vista ist<strong>it</strong>uzionale non abbiamo alcun anello o canale di<br />
collegamento con gli organismi di intelligence che hanno altre funzioni. Nella<br />
funzione della sicurezza (che c'è e può essere compresa) in passato esisteva una<br />
sezione di criminal<strong>it</strong>à organizzata del SISDE che si occupava espressamente di<br />
questo tema; non so se c'è ancora.<br />
La sua domanda era anche sull'esisterua di centri dei Servizi che riguardano<br />
I'economia. È emerso qualcosa del genere nell'amb<strong>it</strong>o delf indagine cosiddetta sulle<br />
"talpe" che si sta concludendo adesso. E' stata accertata I'esistenza di un centro<br />
d'indagine economica del SISDE, impropriamente chiamato di coordinamento<br />
nell'amb<strong>it</strong>o di un'intercettazione telefonica, che era esistente a Palermo ed era<br />
rappresentato da un ufficiale della Guardia di finanza che gestiva questo tipo di<br />
servizio. Credo - ma potrebbe accertarlo la Commissione - che nell'amb<strong>it</strong>o delle<br />
norrne ant<strong>it</strong>errorismo a carattere islamico, vi sia I'esigenza di intercettare flussi di<br />
cap<strong>it</strong>ali che possano rifornire o cellule terroristiche islamiche o comunque adepti di<br />
questa natura. Penso - ma è una mia opinione personale - che potrebbe essere questa<br />
la giustificazione. So soltanto che quando abbiamo accertato questa struttura, dopo<br />
qualche giorno, la stessa è stata dismessa.<br />
CIRAMI. Forse non mi sono spiegato bene e me ne scuso. Partendo dal paradosso<br />
della non perfetta professional<strong>it</strong>à per inserirsi nella visione di quello che è sul<br />
terr<strong>it</strong>orio la criminal<strong>it</strong>à più o meno orgarizzata, più o meno frastagliata, e nella<br />
caîenza dei mezzi sotto il profilo professionale e personale della polizia giudiziaria,<br />
in attesa di investimenti che non so quando saranno effettuati, volevo sapere se è<br />
ipofizzabile una sinergia di rapporti tra polizia giudiziaria e sistema di intelligence<br />
che ha metodi e tecnologie di gran lunga superiori a quelli della polizia giudiziaria. È<br />
SENATO DELLA REP UBB LICA - Uffìcio dei Res oconti p arl ament ar i<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGAi\IZZATA<br />
ad Aerieento martedì 19 ottobre 2004<br />
possibile che nell'amb<strong>it</strong>o dello Stato non vi siano meccanismi capaci di intercettare<br />
anche con il sistema Echelon meccanismi nostri di polizia giudiziaria e che poi per<br />
fare un'indagine bancaria si ricorra ancora al conto corrente?<br />
GRASSO. In passato c'era questa possibil<strong>it</strong>a da parte del polizia giudiziana.<br />
CIRAMI. È possibil,e ipotizzare un rapporto sinergico tra il sistema di intelligence e<br />
quello di polizia giudiziaúa?<br />
GRASSO. È un problema pol<strong>it</strong>ico.<br />
CIRAMI. Per difendersi dal terrorismo - a prescindere dal fatto che avete detto che<br />
questa terra è paragonabile al terzo mondo, questione sulla quale ci sarebbe molto da<br />
discutere - non sarebbe ipotiz.zabile sotto il profilo normativo operare una sinergiatra<br />
parti dello Stato altrettanto leg<strong>it</strong>time, magari la polizia giudiziaria o un sistema di<br />
intelligence. Non riesco a spiegarmi questa chiusura a riccio tra i vari organismi<br />
esistenti. Qualcuno potrebbe approf<strong>it</strong>tarne.<br />
GRASSO. In passato Ia polizia giudiziaria spesso si è serv<strong>it</strong>a anche di questi<br />
organismi di intelligence...<br />
CIRAMI. ...mi pare per operazioni abbastanza brillanti.<br />
GRASSO. C'erano persone abbastanza avanzate dal punto di vista professionale e<br />
tecnologico che contribuivano alle indagini sotto questo profilo. C'è stata una precisa<br />
disposizione della Presidenza del Consiglio che ha imped<strong>it</strong>o che si continuasse su<br />
questa linea operando una distinzione tra le varie funzioni. Le funzioni di intelligence<br />
e di sicurezza soîo una cosa, le indagini di polizia giudiziaria sono un'altra cosa.<br />
Se dovesse essere ripristinato questo canale ben venga. Potrebbe essere un<br />
modo per sopperire anche ad un problema economico di spese e di avanzate<br />
tecnologie in cui ci dibattiamo. Ma questo è un problema squis<strong>it</strong>amente pol<strong>it</strong>ico.<br />
CIRAMI. La Commissione esiste anche a questo scopo e non per sindacare le<br />
indagini relative al villaggio Mosè o altro.<br />
GRASSO. Tutti i mezzi a nostra disposizione...<br />
CIRAMI. Pensavo che foste voi a dover prospettare a noi.<br />
GRASSO. Non intendo toccare questioni di natura pol<strong>it</strong>ica. Mi soffermo sugli aspetti<br />
tecnico-giuridici che maggiormente convengono alle nostre prospettive.<br />
SENATO DELLA fuEPUBBLICA- Uftìcio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SI,]L FENOMENO DELLA CRIMINALITA'ORGANIZZATA<br />
ad Agrigento martedì l9 ottobre 2004<br />
CIRAMI. Mi sembra un atteggiamento diplomatico.<br />
GRASSO. Non è un atteggiamento diplomatico. Credo che ciò rientri nelle nostre<br />
funzioni. Credo nella separazione vera delle funzioni e credo nelle ist<strong>it</strong>uzioni.<br />
Ognuno si deve assumere la responsabil<strong>it</strong>à di ciò che può e vuole fare.<br />
CIRAMI. Non sono compartimenti stagni.<br />
GRASSO. Non spetta a me creare canali.<br />
PRESIDENTE. Ringrazio il procuratore Grasso per tutti i dati che ha forn<strong>it</strong>o e per la<br />
sua cortese disponibil<strong>it</strong>à.<br />
PALMA. Prima di dare la parola ai colleghi che risponderanno sulle singole domande,<br />
volevo segnalare l'importanza della provincia di Agrigento e del rapporto di<br />
Provenzano con Agrigento. Perché egli tiene molto a questa provincia? Tiene molto<br />
ad assicurare la pax mafiosa perché storicamente la provincia di Agrigento è quella<br />
che possiede più armi e pi<strong>it</strong> killer. Anche da intercettazioni telefoniche ed ambientali<br />
risulta che esistono dei killer feroci ed agguerr<strong>it</strong>i pronti ad intervenire in qualunque<br />
momento e a scatenare una gueffa. Nel tempo si è potuto assistere a guere iniziate<br />
nell'agrigentino che poi si sono espanse nel palerm<strong>it</strong>ano. Ecco quindi la necess<strong>it</strong>à di<br />
mantenere questa pax mafrosa che soffre soltanto di alcune eccezioni che sono però<br />
esclusivamente funzionali all'organizzazione di cosa nostra. Carmelo Milioti, ad<br />
esempio, è stato ucciso perché era assolutamente necessario. Non abbiamo rilevato,<br />
nonostante la crudeltà e l'efferatezza dell'omicidio, altri omicidi successivi. Secondo<br />
quanto emerge dalle indagini attualmente in corso, di cui potrà parlare più<br />
diffi.rsamente il collega Siragusa, a govemare Agrigento, oltre al ProvenzaÍro) non è<br />
tanto il Di Gati quanto piuttosto Giuseppe Falsone. I1 Falsone è particolarmente<br />
legato alla famiglia dei Capizzi - e questo si evince dal fatto che nella relazione si<br />
parlava della famosa lettera di Giuffrè - da sempre molto vicina a Provenzano.<br />
Purtroppo le nostre indagini, per rifarmi a quanto detto dal procuratore,<br />
soffrono della mancanza di collaboratori. L'intercettazione ci da soltanto alcuníflash<br />
della realtà agrigentina. Se potessimo vedere dall'interno, come è accaduto grazie agli<br />
altri collaboratori, cosa sta accadendo in questo momento, vi potremmo sicuramente<br />
fornire informazioni di gran lunga superiori. Ciononostante le nostre intercettazioni<br />
ed indagini procedono molto bene e danno buoni risultati, alcuni dei quali forse anche<br />
a breve.<br />
Uno dei componenti della Commissione ha chiesto perché non si procede su<br />
coÍrmercialisti e tributaristi. Dal momento che svolgiamo delle indagini non si può<br />
mettere sotto accusa un'intera categoria. Abbiamo indagato su alcuni commercialisti<br />
che però erano emersi nel corso delle intercettazioni. In quel caso abbiamo proceduto<br />
e verificato quali fossero i reali rapporti. Dobbiamo necessariamente procedere per<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA STJL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZAT A<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agrigento martedì l9 ottobre 2004<br />
gradi. Proprio per questo motivo non si può dare una risposta su come vada la san<strong>it</strong>a<br />
ad Agrigento. Per il momento le nostre indagini non crhanno consent<strong>it</strong>o di verificare<br />
se la san<strong>it</strong>à agrigentina è estranea o no ai circu<strong>it</strong>i mafiosi.<br />
Forniremo alla Commissione, perché r<strong>it</strong>eniamo che sia più giusto farlo in<br />
questo modo, le informazioni sia su Campobello di Licata sia sulle refluenze che i<br />
Capizzi eserc<strong>it</strong>ano o potrebbero eserc<strong>it</strong>are - comunque ciò che emerge dalle nostre<br />
indagini - sul consiglio comunale di Ribera.<br />
A questo punto vorrei, poiché i colleghi si occupano delle singole indagini,<br />
dare la parola prima al dottor Siragusa che potrà illustrarvi l'attuale s<strong>it</strong>uazione dei<br />
singoli mandamenti. il dottor Fasanelli vi potrà invece illustrare la s<strong>it</strong>uazione di Alta<br />
Mafia con riferimento proprio alle domande che sono state formulate su Lo Giudice<br />
padre, Lo Giudice figlio, Scifo, Russello, Iacono e I'ulteriore sviluppo di indagini di<br />
Alta Mafia.<br />
SIRAGUSA. Per quanto riguarda la s<strong>it</strong>uazione dell'organizzazione cosa nostra<br />
operante in provincia di Agrigento, bisogna innanzi tutto partire dal presupposto che<br />
si parla spesso di famiglie mafiose che hanno una fortissima componente familistica.<br />
Si tratta di nuclei familiari tra i cui componenti passa il comando via via che alcuni di<br />
essi vengono arrestati. Questa è una caratteristica che a nostro giudizio rende<br />
l' or ganizzazione mafi o s a p artic o I armente imp erme ab i I e.<br />
Peraltro, i dati che adesso illustrerò in modo sintetico, riservandomi poi di<br />
approfondirli successivamente per iscr<strong>it</strong>to, scontano I'assenza di collaborazioni con la<br />
giustizia in quanto i tre collaboratori di cui si dispone provengono tutti dalla stessa<br />
famiglia di Porto Empedocle. Di conseguenzain base alle loro dichiarazioni è stato<br />
possibile colpire soprattutto le famiglie terr<strong>it</strong>orialmente prossime a Porto Empedocle,<br />
come quella di Agrigento Villa Seta o le famiglie che comunque avevano rapporti<br />
con Porto Empedocle per ragioni di apparterLeruza al medesimo mandamento perché,<br />
come nel caso di Santa Elisabetta, Fragapane Salvatore per un certo tempo assunse di<br />
fatto lareggenza di quel mandamento.<br />
Le intercettazioni, che sono rimaste I'unico nostro strumento di accertamento<br />
dei fatti di mafia, hanno consent<strong>it</strong>o di verificare questa assoluta continu<strong>it</strong>à familiare<br />
quanto meno nel vertice di cosa nostra. Peraltro, spesso gli esponenti di cosa nostra,<br />
condannati soltanto per il reato di partecipazione scontato rapidamente la pena, che<br />
peraltro anche per i lim<strong>it</strong>i ed<strong>it</strong>tali è mantenuta sempre entro lim<strong>it</strong>i molto ristretti. Con<br />
il r<strong>it</strong>o abbreviato il mafioso viene sol<strong>it</strong>amente condannato a quattro anni di reclusione<br />
- tra l'altro abbiamo grossi lim<strong>it</strong>i ad agire rispetto a queste condanne perché è<br />
possibile soltanto ricorrere per Cassazione - ma poi, dopo un breve periodo passato<br />
in carcere, vengono scarcerate per fine pena e si reinseriscono nel circu<strong>it</strong>o mafioso.<br />
Ad esempio, con riferimento ad Agrigento Villaseta, è emerso dalf indagine<br />
Ombra come ad un certo punto le redini della famiglia fossero state riprese da<br />
componenti del nucleo familiare dei Messina di Villa Seta, che operano<br />
tradizionalmente nel settore del calcestruzzo, e come invece gli esporienti di cosa<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamennri<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA'ORGANIALATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004 BOZZA NON CORRETTA AD USO INTERNO<br />
nostra liberi ma ancora sottoposti al processo "Akragas", in particolare Lombardozzi<br />
e Birone stessero di più alla finestra in attesa della fine dei processi.<br />
A Porto Empedocle le attiv<strong>it</strong>à di indagine hanno consent<strong>it</strong>o di affermare come<br />
il dominio in quel centro sia ancora in mano alla famiglia dei Messina di Porto<br />
Empedocle soltanto omonima di quella di Villa Seta. In particolare, in due distinte<br />
operazioni sono stati arrestati componenti di quel nucleo familiare, tra i quali il<br />
Messina Fabrizio e il Messina Gianni che dalf indagine è risultato aver ripreso il<br />
controllo mafioso sulle attiv<strong>it</strong>à economiche svolte in quella zona.<br />
Per quanto riguarda Canicattì, dall'indagine 'oAlta maftd', oltre che<br />
dall'indagine "Cupola", è emerso che in quel paese il dominio mafioso è ancora nelle<br />
mani di tre nuclei familiari: i Di Caro, i Di Gioia e i Di Bella. Peraltro, è anche<br />
emerso come i Guarneri, ai quali ha fatto riferimento I'onorevole Lumia, siano ormai<br />
ai margini di quella famiglia mafiosa, tanto da subire I'omicidio di Guarneri Diego,<br />
esponente di spicco, seruariuscire a reagire.<br />
Peraltro, il mandamento di Canicattì riveste una particolare importanza in<br />
quanto è quello nel quale si può far rientrarc la famiglia dei Racalmuto alla quale<br />
appartiene il lat<strong>it</strong>ante Di Gati Maurizio. Dall'attiv<strong>it</strong>à di indagine Alta Mafia è emerso<br />
anche che lo stesso lat<strong>it</strong>ante Di Gati, pur rivestendo allora le funzioni di<br />
rappresentante provinciale, al momento della scarcerazione di Di Caro Calogero si sia<br />
messa a disposizione del Di Caro nonostante questi non avesse un ruolo come quello<br />
di rappresentante della provincia<br />
LUMIA. Vorrei rivolgere una domanda particolare su Canicattì. Può chiarirci la<br />
vicenda del rapporto tra il Lo Giudice, che con le cosche voleva scalzarc<br />
llamministrazione comunale, e il sindaco, che sulla vicenda del bene confiscato<br />
invece corrisponde all'esigeîza della cosca. Quali sono gli sviluppi delle indagini e<br />
cosa sta emergendo dal lavoro che state svolgendo successivamente all'ordinanza che<br />
avete emesso?<br />
SIRAGUSA. Onorevole Lumia, innanz<strong>it</strong>utto il Lo Giudice è stato arrestato in quanto<br />
r<strong>it</strong>enuto di fatto inser<strong>it</strong>o nella famiglia di cosa nostra di Canicattì per i rapporti ai<br />
quali lei ha fatto cenno e che risultano dalla misura "Alta mafia".<br />
Sicuramente nel corso di alcuni colloqui, sia con Di Caro Calogero che con Di<br />
Gioia Salvatore si è notato come il Lo Giudice e la famiglia mafiosa di Canicattì<br />
avessero in comune I'interesse ad ottenere le nuove dimissioni del sindaco Scrimali.<br />
Ciò per quanto riguarda la vicenda dell'amministrazione comunale di Canicattì vista<br />
dal lato di Lo Giudice, Di Caro e Di Gioia. Ciò non toglie che nel corso delle<br />
intercettazíoni svolte nei confronti di Guarneri Diego, classe 68, nipote di Guarneri<br />
Diego, classe 50, ad un certo punto si sia fatto riferimento al sindaco di Canicattì<br />
Antonio Scrimali, in quanto Diego Guarneri, classe 50 e capo di quel nucleo mafioso,<br />
ad un certo momento aveva dato indicazione di non votare più per Antonio Scrimali e<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA- Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
to martedì 19 ottobre 2004<br />
Diego Guarneri, classe 68, recrimina dicendo che Antonio gli aveva lasciato i terreni<br />
ed era a disposizione.<br />
Da questa frase, che ci viene dalle intercettazioni, abbiamo svolto accertamenti<br />
documentali sulla s<strong>it</strong>uazione dei beni confiscati a Guarneri Diego e a Guarneri<br />
Antonio, verificando come, prima con un atteggiamento inerte, tanto da ricevere più<br />
volte sollec<strong>it</strong>azioni dalla prefettura di Agrigento, che lo inv<strong>it</strong>ava a dare una<br />
destinazione a quei beni, sia successivamente, dovendo per forza abbandonarc la<br />
pol<strong>it</strong>ica del non fare nulla a causa delle sollec<strong>it</strong>azioni della prefettura, si sia innescato<br />
il meccanismo dell'affidamento di quei terreni a una cooperativa sociale sicuramente<br />
riconducibile ai Guarneri e facilmente individuabile come riconducibile ai Guarneri,<br />
in quanto il presidente Favara Diego si è sposato con una delle Guarneri, e come<br />
comunque, nonostante ciò, i beni fossero stati affidati a questa cooperativa sociale.<br />
Quindi si tratta di vicende diverse. Per quello che riguarda Scrimali abbiamo<br />
accertato una condotta specifica di reato che è consist<strong>it</strong>a nei diversi abusi, falsi<br />
ideologici e turbative d'asta commessi per consentire ai Guarneri il mantenimento dei<br />
terreni confiscati, tant'è che a Scrimali non viene contestato l'articolo 416-bis del<br />
codice penale, in quanto non proviamo una condotta di partecipazione<br />
all'associazione, ma proviamo quella condotta a cui ho fatto riferimento, mentre nei<br />
confronti di Lo Giudice è stato chiesto e ottenuto il prowedimento restr<strong>it</strong>tivo per il<br />
reato di associazione mafiosa.<br />
Le successive attiv<strong>it</strong>à di indagine sono consist<strong>it</strong>e essenzialmente negli<br />
interrogatori dell'indagato Scrimali Antonio e nell'esame di alcuni dei soci della<br />
cooperativa riconducibile a Favara Diego. È emerso dagli interrogatori di Scrimali<br />
Antonio come, in fin dei conti, la soluzione della cooperativa sociale fosse stata<br />
prospettata a Guarneri Vincenzo e Guarneri Francesco, nipoti di Guarneri Diego<br />
classe 1950, proprio dal sindaco Scrimali, in quanto questi ragazzi, visto che non era<br />
più possibile mantenere I'aff<strong>it</strong>to a Bruccoleri, legato da vincoli di affin<strong>it</strong>à con<br />
Guarneri Diego, si erano presentati al comune di Canicattì e al sindaco Scrimali che<br />
prospettò loro la possibil<strong>it</strong>à della cooperativa sociale. Effettivamente risulta che dopo<br />
quella indicazione la cooperativa sociale è stata cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a. Non è mai stata una<br />
cooperativa sociale, era tale solo di facciata e non ha mai operato, come è risultato<br />
dalle informazioni assunte dai soci f<strong>it</strong>tizi della cooperativa stessa, che nemmeno<br />
sapevano di che cosa si trattasse. È chiaro che sono posizioni diverse. Ciò non toglie<br />
che nei confronti del sindaco di Canicattì sia stata accertata (secondo noi sia stata<br />
provata) una specifica condotta di reato che è consist<strong>it</strong>a nella condotta di cui ho detto.<br />
Ciò non toglie che sicuramente tra Lo Giudice Vincenzo e I'amministrazione<br />
comunale di Canicattì non coressero buoni rapporti, tanto da avere in comune con la<br />
famiglia di cosa nostra interesse a che il sindaco di Canicattì si dimettesse. Questo è il<br />
quadro. Non è un quadro contradd<strong>it</strong>torio; diciamo che la condotta di Scrimali è più<br />
lim<strong>it</strong>ata rispetto a quella di Lo Giudice, tant'è vero che i capi di imputazione sono del<br />
tutto diversi.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA STJL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZAT A<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agrigento martedl 19 ottobre 2004<br />
LUMIA. Il sindaco ha ammesso delle responsabil<strong>it</strong>à su questo affidamento?<br />
SIRAGUSA. I1 sindaco ha reso le dichiaruzioni che ho detto, affermando che a<br />
Guarneri Francesco e a Guarneri Vincenzo I'indicazione della necess<strong>it</strong>à di fare una<br />
cooperativa sociale gliela aveva data lui. Al di là di queste affermazioni, che per noi<br />
sono ammissive, non ha confessato di avere favor<strong>it</strong>o i Guarneri, di avere lasciato i<br />
terreni, si è comunque difeso. Non abbiamo una confessione in senso stretto, abbiamo<br />
delle dichiaruzioni che, secondo noi, sommate a tutti gli altri elementi di prova, sono<br />
s ostanzialmente ammi s sive di re sp ons abil<strong>it</strong>à.<br />
La s<strong>it</strong>uazione ad Agrigento tristemente è sempre uguale a se stessa, nel senso<br />
che abbiamo sempre gli stessi soggetti che o perché scarcerati o perché discendenti da<br />
un ceppo familiare assumono le redini di cosa nostra. Anche Falsone Giuseppe e<br />
Capizzi fanno parte di famiglie tradizionalmente appartenenti a cosa nostra in<br />
posizione di vertice e sicuramente in questo momento sono i due gruppi che si-sono<br />
contesi con Maurizio Di Gati il comando della provincia di Agrigento.<br />
Una s<strong>it</strong>uazione particolare si registra a Palma di Montechiaro dove, dopo 1o<br />
sterminio della famiglia Ribis, la famiglia di cosa nostra non si è più ricost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a e<br />
dove il controllo del terr<strong>it</strong>orio è in mano a soggetti che una volta erano riconducibili<br />
al gruppo dei Calafato, il gruppo emergente stiddaro. Anche in questo caso bisogna<br />
registrare come Provenzani Diego, scampato per miracolo a condanne all'ergastolo<br />
per omicidio, una volta scarcerato abbia ripreso il controllo degli affari mafiosi in<br />
zorLa,<br />
Rispondendo sinteticamente a una domanda del Presidente, per quello che<br />
risulta dalle nostre indagini la stidda come confederazione di famiglie non rientranti<br />
in cosa nostra e contrapposta in guerra con cosa nostra non esiste più. Quella è una<br />
guera che si è conclusa, è storicamente datata; come gruppo confederato non esiste<br />
più. Sicuramente esistono gruppi criminali non riconducibili a cosa nostra e in<br />
particolare esistono a Raffadali e a Favara, due centri dove tradizionalmente esistono<br />
gruppi non riconducibili a cosa nostra. A differenza che a Gela non vi è una divisione<br />
del terr<strong>it</strong>orio degli affari con cosa nostra, vi è una convivenza che potremmo dire non<br />
regolata; a volte vi sono fibrillazioni di questi rapporti che si traducono nella<br />
soppressione fisica di esponenti soprattutto delle orgarizzazioni non appartenenti a<br />
cosa nostra.<br />
Per quanto riguarda Raffadali, I'ultimo omicidio riconducibile a un contrasto<br />
tra i Fragapane di Santa Elisabetta e gruppi non rientranti in cosa nostra può essere<br />
datato addir<strong>it</strong>tura al 28 maggio 2000 (omicidio di Salvatore Oreto). Dopodiché si<br />
sono registrate fibrillazioni periodiche, come aFavaianel 1999 con le indagini che<br />
portarono alla cosiddetta operazione Fratellanza.In questo momento non pare che ci<br />
sia una fibrillazione nei rapporti tra stidda e cosa nostra. C'è stata una fibrillazione<br />
interna a cosa nostra che ha portato agli omicidi di cui abbiamo parlato questa<br />
mattina, e in particolare mi riferisco all'omicidio Milioti e all'omicidio Bruno.<br />
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Resoconto<br />
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SIJL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZAT A<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
del sopralluogo ad Agrisento martedì 19 ottobre 2004<br />
Rispondendo ai ques<strong>it</strong>i formulati sull'operazione Alta mafla e dividendomi il<br />
comp<strong>it</strong>o con il collega Fasanelli, vorrei iniziarc chiarendo un punto. La vicenda del<br />
centro commerciale di Villaseta non entra nelf indagine Alta mafia. Nel corso delle<br />
infercettazioni, durate per anni, non sentiamo mai parlare del centro commerciale;<br />
sentiamo parlare del consorzio Ecoter riconducibile a Scifo e della volontà del<br />
consorzio Ecoter di avere I'affidamento diretto di alcuni lavori da parte dello IACP di<br />
Agrigento. Grazie alle intercettazioni riusciamo ad accertare che questo affidamento<br />
diretto awiene mediante Ia comnione di pol<strong>it</strong>ici e pubblici funzionari. Del centro<br />
commerciale noi sentiamo parlare per la prima volta da Scifo che, una volta arrestato,<br />
durante I'interrogatorio si è sfogato parlando del boicottaggio che, a suo dire,<br />
subirebbe dal comune di Agrigento per favorire il progetto della Moses s.r.l.<br />
riconducibile a Giovanni Miccichè. Quindi la vicenda non entra nell'operazione Alta<br />
mafia, almeno non sentiamo alcuna conversazione in cui si parla del centro<br />
commerciale. Per I'opinione che noi ci siamo fatti della vicenda dopo I'esecuzione<br />
della misura, sicuramente è in corso uno "scontro" (non lo drammatizzerei troppo,<br />
però per intenderci chiamiamolo scontro) tra due gruppi di soggetti che si contendono<br />
Ia licertza per il centro commerciale, anche perché la licer.za all'uno escluderebbe<br />
qualsiasi possibil<strong>it</strong>à di licenza concessa all'altro. In questo momento non abbiamo<br />
elementi per dire che in questo contrasto c'entri I'associazione mafiosa, al di 1à del<br />
fatto che Miccichè abbia avuto una condanrLa per 4I6-hs. Questo potrebbe essere<br />
l'unico elemento , ma aI di 1à di questo nulla ci risulta.<br />
Un altro chiarimento al riguardo va fatto in ordine al ruolo di Russello.<br />
Calogero Russello è un soggetto che a noi era noto perché di riflesso,<br />
incidentalmente, era venuto fuori già in altra attiv<strong>it</strong>a di indagine. In particolare,<br />
nell'indagine cosiddetta 'oAlef' avevamo accertato i suoi rapporti con Bellanti<br />
Giovanni, che era uno dei soggetti prima vicini agli stiddari che poi prendono il<br />
controllo degli affari mafiosi a Palma di Montechiaro e sono rapporti relativi a<br />
scambi di buste per l'aggiudicazione di lavori pubblici. Ci risulta anche dall'indagine<br />
Cupola, in quanto accertiamo che in due occasioni due mafiosi, che poi verranno<br />
arrestati a Santa Margher<strong>it</strong>a di Belice (mi riferisco a Maniscalco e a Provenzano<br />
Alberto), si recano al Grand Hotel Mosè di gest<strong>it</strong>o da Russello Calogero, prima di<br />
entrare in macchina parlano di vicende relative a lavori pubblici, quando escono<br />
parlano ancora di vicende relative a lavori pubblici. Peraltro il ruolo di Russello e<br />
I'uso del Grand Hotel Mosè come sede di incontro per discutere di lavori pubblici -<br />
inconhi ai quali partecipano anche esponenti mafiosi - veniva fuori anche<br />
dall'indagine denominataAppalti liberi, dove tra I'altro Russello Calogero è imputato.<br />
Dall'indagine Alta mafia viene fuori il ruolo di Russello Calogero, che peraltro ha<br />
rapporti interessanti anche dal punto di vista familiare, perché è affine di<br />
Lombardozzi Cesarc Calogero, noto esponente mafioso di Agrigento Villaseta. Non<br />
nella vicenda del centro commerciale ma dell'affidamento dei lavori diretti al<br />
consorzio Ecoter per le opere di urbanizzazione del quartiere Monserrato Villaseta,<br />
Russello Calogero, secondo quello che ci risulta dalle indagini preliminari, assume un<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCIIIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004 BOZZA NON CORRETTA AD USO INTERNO<br />
ruolo di garante dell'accordo tra imprend<strong>it</strong>ore, pubblici funzionari e uomini pol<strong>it</strong>ici<br />
per il pagamento della tangente. Non possiamo affermare, anzi non ci risulta<br />
assolutamente dalle indagini, che Russello Vincenzo abbia un rapporto di società con<br />
Scifo Gaetano; soltanto in una convers€vione soggetti come Lo Giudice e Failla,<br />
presidente dello IACP, prospettano la possibil<strong>it</strong>à che in questa esecuzione dei lavori<br />
affidati direttamente al consorzio Ecoter rientri in qualche modo I'impresa di<br />
Russello. Va detto però che quella ipotesi faffa da Lo Giudice e Failla non sembra sia<br />
artdata a buon fine, perché quando abbiamo delegato un accertamento sul cantiere<br />
abbiamo trovato soltanto i mezzi riconducibili alla società di Scifo e nessun mezzo<br />
riconducibile a Russello Vincenzo. Quindi Russello Vincenzo, secondo noi, è un<br />
soggetto inser<strong>it</strong>o, anche se forse soltanto di fatto e non formalmente,<br />
nell'organizzazione cosa nostra ma non ci risulta che abbia rapporti societari con<br />
Scifo Gaetano. R<strong>it</strong>engo che anche per questo motivo il tribunale del riesame abbia<br />
escluso I'aggravante dell'articolo 7 del decreto-legge n. I52 del 1991, come<br />
correttamente già rappresentato, per quello che ho sent<strong>it</strong>o oggi, dal prefetto di<br />
Agrigento. La vicenda del centro commerciale, la figura di Scifo e la figura di<br />
Russello dalle indagini vengano fuori nel modo che vi ho esposto.<br />
Per quanto riguarda poi la burocrazia, va detto che I'indagine Alta mafia non ha<br />
avuto ad oggetto soltanto uomini pol<strong>it</strong>ici, in quanto abbiamo r<strong>it</strong>enuto che vi fossero<br />
gravi indizi di colpevolez-za anche nei confronti di Vaccaro, segretario comunale di<br />
Com<strong>it</strong>ini, per una turbativa d'asta relativa ad una selezione di lavori per il comune e,<br />
per la vicenda dei terreni confiscati ai Guarneri, nei confronti di diversi soggetti<br />
appartenenti alla burocrazia del comune di Canicattì, come I'allora dirigente agli<br />
affari generali Giambarresi Salvatore. Comunque, per quelle che sono state le nostre<br />
risultanze investigative e per quello che è stato possibile accertare nel nostro lavoro di<br />
pubblici ministeri, quando sono venute alla luce connessioni anche con i burocrati<br />
abbiamo fatto valere i gravi indizi di colpevolezza anche nei confronti di quei<br />
soggetti.<br />
Per quanto riguarda le due figure di Iacono Salvatore e di Lo Giudice Calogero,<br />
detto Rino, mi lim<strong>it</strong>o a brevi cenni, perché r<strong>it</strong>engo che se ne debba occupare più<br />
specificamente il collega Fasanelli. Va detto innanzi tutto che i fatti di reato che noi<br />
abbiamo r<strong>it</strong>enuto di poter attribuire sia a Lo Giudice Calogero che a Iacono Salvatore<br />
non hanno riguardo all'attiv<strong>it</strong>à da loro svolta come consiglieri provinciali. Lo Giudice<br />
Calogero ha avuto un awiso di gararz;ia per il reato di favoreggiamento reale per<br />
quel che riguarda la vicenda della conversione delle lire in euro, nella quale è stato<br />
coinvolto anche I'imprend<strong>it</strong>ore di Canicattì Marino Calogero.<br />
Per quanto riguarda Iacono Salvatore è venuto fuori un suo ruolo come<br />
esponente di spicco, anche se non capo, dell'Ufficio di gabinetto dell'onorevole Lo<br />
Giudice all'assessorato ai lavori pubblici. Del ruolo di Iacono si occuperà più<br />
specificamente il collega Fasanelli.<br />
Quindi, il ruolo di Lo Giudice nel procedimento è lim<strong>it</strong>ato a quella vicenda del<br />
favoreggiamento reale. È chiaro che dovranno essere svolti ulteriori accertamenti per<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentar-<br />
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ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004<br />
verificare I'attiv<strong>it</strong>à svolta da Lo Giudice Calogero, soprattutto come consulente di<br />
diversi comuni, tra cui alcuni commissariati, ove la funzione di commissario<br />
straordinario è stata svolta da Marsala Francesco, soggetto che comunque è risultato<br />
in stretti rapporti con Lo Giudice Vincenzo anche per I'attribuzione della funzione di<br />
commissario straordinario.<br />
Per quanto riguarda i rapporti Lo Giudice-san<strong>it</strong>à, è stato chiesto, lo dico<br />
convenzionalmente per intenderci ...<br />
SINISI. Mi scusi, non ho cap<strong>it</strong>o, il commissario straordinario di che?<br />
SIRAGUSA. No, il commissario straordinario di alcuni comuni che sono stati sciolti.<br />
Per esempio, a Canicattì per un periodo di tempo vi è stato un commissario<br />
straordinario, in quanto Scrimali è stato sfiduciato dal Consiglio comunale. Quella<br />
funzione fu svolta da Marsala Francesco e da una intercettazione effettuata nello<br />
studio di Lo Giudice tra quest'ultimo e Marsala è emerso come nell'attribuzione<br />
dell'incarico di commissario straordinario al funzionario regionale nei comuni della<br />
provincia di Agrigento un ruolo sia stato svolto da Lo Giudice Vincenzo, tant'è che<br />
nell'intercettazione Marsala si lamenta e chiede a Lo Giudice Vincenzo se aveva<br />
sbagliato qualcosa in quanto r<strong>it</strong>eneva di non avere più ricevuto incarichi. Gli<br />
accertamenti che abbiamo svolto ci consentono di affermare che spesso, ove vi è stato<br />
commissario straordinario Marsala nei comuni della provincia di Agrigento, incarichi<br />
di consulenza sono stati attribu<strong>it</strong>i a Lo Giudice Calogero. Siamo ancora in fase di<br />
approfondimento ...<br />
SINISI. Perché in Sicilia i commissari vengono nominati dalla Regione?<br />
SIRAGUSA. Sì, dall'assessorato agli enti locali, dove Lo Giudice non aveva alcuna<br />
funzione ist<strong>it</strong>uzionale, dove però ...<br />
SINISI. Io vengo dal continente, da noi vengono nominati dalle prefetture.<br />
SIMGUSA. Da noi vengono nominati dall'assessorato agli enti locali, lo davo per<br />
scontato, scusatemi.<br />
Per quanto riguarda la san<strong>it</strong>à, ci risulta dalle indagini e dalle frasi pronunciate<br />
da Lo Giudice Vincenzo come questo si sia attribu<strong>it</strong>o il mer<strong>it</strong>o della designazione di<br />
alcuni amministratori della USL di Agrigento: mi riferisco in particolare a<br />
Manganaro Cataldo e a Savarino Armando. Queste conversazioni sono tutti sfoghi di<br />
Lo Giudice perché erano persone con cui poi lui era entrato in contrasto e abbiamo<br />
registrato I'intervento di cosa nostra per risolvere entrambi i contrasti nel modo più<br />
vantaggioso per I'associazione. Negli sfoghi avuti da Lo Giudice, che peraltro non<br />
aveva alcuna veste ist<strong>it</strong>uzionale per imporre le nomine di dirigenti della USL di<br />
Agrigento, in quanto all'epoca era assessore ai lavori pubblici, risulta come egli si<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SIJL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
vantasse di avere avuto un ruolo nella designazione di questi soggetti al vertice della<br />
USL di Agrigento e come si lamentasse del loro comportamento in quanto 1o r<strong>it</strong>eneva<br />
un tradimento operato nei suoi confronti. Quindi, per quanto riguarda gli interventi di<br />
Lo Giudice Vincenzo nel campo della san<strong>it</strong>à, dalle parole di Lo Giudice sembra di<br />
poter r<strong>it</strong>enere che gli interventi siano stati operati in quei casi.<br />
Per quanto riguarda i rapporti tra cosa nostra e Lo Giudice Vincenzo, che è<br />
stato chiesto di approfondire, in questa sede mi lim<strong>it</strong>erei ad osservare come cosa<br />
nostra abbia sicuramente avuto un grosso interesse all'attiv<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica di Lo Giudice<br />
Vincenzo e come la famiglia di cosa nostra di Canicattì, por quanto assicurato a Lo<br />
Giudice da Di Gioia Salvatore, avesse sempre assicurato il proprio appoggio a Lo<br />
Giudice al di là dell'appartenenza pol<strong>it</strong>ica del momento. A un certo punto gli viene<br />
detto espressamente: onorevole, dovunque lei va, lei sa che ha il nostro appoggio. E<br />
registriamo quei due interventi di cosa nostra volti a sanare i contrasti, una prima<br />
volta Lo Giudice-Manganaro e una seconda volta Lo Giudice-Savarino. Dalle<br />
conversazioni intrattenute da Lo Giudice Vincenzo con esponenti di spicco della<br />
famiglia mafiosa di Canicattì, in particolare con Di Caro Calogero, Di Gioia<br />
Salvatore e Di Bella Angelo, risulta questo costante rapporto di disponibil<strong>it</strong>à e di<br />
servizio dell'uomo pol<strong>it</strong>ico nei confronti di cosa nostra e come questo contributo non<br />
sia soltanto il frutto di chiacchiere, come pure è stato deffo nel corso del<br />
procedimento e anche sui giornali, ma si sia estrinsecato in comportamenti concreti<br />
che lo stesso Lo Giudice Vincenzo ha - tra virgolette - "confessato" parlando con gli<br />
esponenti di cosa nostra: in particolare, mi riferisco ad un intervento operato dal Lo<br />
Giudice su un giudice popolare della corte d'assise di Palermo su sollec<strong>it</strong>azione di Di<br />
Caro Giuseppe, lo racconta più volte in modo coerente credo in due o tre occasioni, e<br />
un intervento di Lo Giudice che, sindaco del Comune di Canicattì - quindi siamo anni<br />
e anni fa - nel momento in cui non esisteva il commissariato della Polizia di Stato e<br />
quindi svolgeva in quanto Sindaco I'auiv<strong>it</strong>à di pubblicasicvrezza, ebbe a ricevere una<br />
informativa riservata che denunciava Di Caro Giuseppe di associazione mafiosa e<br />
abbia avuto cura di comunicarla all'interessato dicendogli di stare attento. Peraltro, va<br />
detto come questi sono soltanto due episodi che risultano accertati e che 1o stesso Lo<br />
Giudice tende a dire a di caro Calogero, quando glieli rinfaccia sostanzialmente: e<br />
questi è soltanto uno su mille. E bisogna dire che di Caro Calogero non dice<br />
all'onorevole: onorevole ma che sta dicendo, gli dice: sì, onorevole, queste sono cose<br />
che si tramandano non solo ai figli ma anche ai nipoti, essendo lui nipote di Di Caro<br />
Giuseppe di cui ho detto. Quindi, assai sinteticamente questo è il rapporto tra il Lo<br />
Giudice e cosa nostra che viene fuori dalle indagine "Alta mafia".<br />
Per quanto riguarda gli altri punti credo che debba rispondere il dottor Fasanelli.<br />
PALMA.II dottor Fasanelli dovrebbe parlare in particolare dei rapporti con 1o IACP<br />
che sono emersi da questa indagine, della s<strong>it</strong>uazione degli appalti e di Iacono.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
76
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA STJL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004<br />
FASANELLL Ricollegandomi ad un tema che era stato già trattato dal collega<br />
Siragusa riguardo alla burocrazia, quindi agli indagati, agli imputati che risultano<br />
essere stati arrestati e che ricoprivano ruoli alf interno di enti locali, un ruolo<br />
certamente di rilievo è stato assunto da Salvatore Failla in qual<strong>it</strong>à di presidente<br />
dell'Ist<strong>it</strong>uto autonomo case popolari di Agrigento.<br />
La figura di Salvatore Failla - il quale è attualmente detenuto in carcere -<br />
emerge da alcune converstzioni ambientali che sono state registrate nella segreteria<br />
pol<strong>it</strong>ica di Vincenzo Lo Giudice, nel corso delle quali il Vincenzo Lo Giudice<br />
insieme alla presidente dello IACP - il quale deve al Vincenzo Lo Giudice, tra gli<br />
altri, la designazione a presidente dello IACP stesso - decidevano a tavolino, con<br />
ampio anticipo rispetto all'espletamento delle gare, quali dovessero essere gli<br />
imprend<strong>it</strong>ori che avrebbero visto assegnati i singoli appalti, visto che la Regione<br />
aveva invest<strong>it</strong>o lo IACP di Agrigento di 40-50 miliardi di lire grosso modo<br />
provenienti da fondi ex GESCAL. Esaminando il prowedimento con cui<br />
I'Amministrazione regionale suddivide i fondi tra i vari IACP regionali, risulta<br />
evidente che 1o IACP di Agrigento certamente è stato ben trattato, se consideriamo il<br />
patrimonio immobiliare che 1o IACP di Agrigento ha rispetto ad altri IACP, penso a<br />
Catartia e a Palermo tanto per c<strong>it</strong>arne due che, viceversa, se mal non ricordo, hanno<br />
ottenuto in proporzione cifre di gran lunga inferiori.<br />
Quindi, il ruolo che il Vincenzo Lo Giudice ha avuto almeno con riguardo alla<br />
vicenda dell'IACP è chiaro: indirizzare queste soÍrme di denaro verso soggetti che<br />
poi avrebbero a loro volta destinato appalti (dico "destinato appalti", perché lo IACP<br />
diventa poi stazione appaltante, cioè eroga e decide a chi dare il singolo appalto).<br />
Quindi, Vincenzo Lo Giudice - come riscontriamo non solo per la vicenda dello<br />
IACP ma anche in altre vicende sempre legate ad "Alta mafia" - sostanzialmente è<br />
colui che ha deciso dove indftizzarc denaro pubblico. Faccio riferimento, per<br />
esempio, al Consorzio Ecoter, di cui parlerò sub<strong>it</strong>o dopo, ma che owiamente rientra<br />
in questo discorso più generale degli appalti.<br />
Per cui, è vero - come si è detto oggi - che la burocrazia indubbiamente ha un<br />
ruolo - e non può non averlo - in questo contesto, ma è vero anche che se il denaro<br />
non affluisse - e questa è una decisione pol<strong>it</strong>ica, owiamente - su certi centri di spesa<br />
piuttosto che su altri centri di spesa, non si registrerebbero a valle le distorsioni e le<br />
illegal<strong>it</strong>à che sono state registrate in questo contesto. Quindi, queste conversazioni tra<br />
Lo Giudice e Failla sono estremamente interessanti sotto molto punti di vista, perché<br />
sostanzialmente stabiliscono e decidono quali saranno gli imprend<strong>it</strong>ori che verranno<br />
contattati per eventualmente avere in affidamento i lavori e presumibilmente - lo<br />
presumiamo, non lo abbiamo provato, perché altrimenti lo avremmo contestato -<br />
vedere un r<strong>it</strong>orno di natura economica. Di questo, pero, per il momento su questi<br />
appalti non abbiamo traccia.<br />
Invece, abbiamo úaccia di questo - e per questo c'è la contestazione - con riferimento<br />
alla vicenda del Consorzio Ecoter, che ha visto come soggetto comrttore lo Scifo<br />
Gaetano. Qui abbiamo un quid pluris rispetto alla semplice designazione in anticipo<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA STJL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
di chi sarà iI destinatario e il vinc<strong>it</strong>ore dell'appalto, perché abbiamo conversazioni in<br />
cui si parla esplic<strong>it</strong>amente di quello che sarebbe poi successo di lì a qualche giorno<br />
rispetto al momento dell'intercettazione, ossia la stipula dei singoli contratti di<br />
appalto. Si arriva, cioè, alla concretizzazione del momento e dell'accordo comrttivo,<br />
che e è stata registrata almeno sotto il profilo della pattuizione, che - come è noto - è<br />
già di per sé un reato, nel senso che a Failla e a Lo Giudice sarebbe andato iIZ per<br />
cento di una certa somma di miliardi di lavori e a Castaldo Francesco, che era allora il<br />
coordinatore generale dello IACP, lo 0,5 per cento, owiamente avendo un ruolo di<br />
minore rilievo rispetto a chi owiamente avrebbe preso iI2 per cento. Questo è quello<br />
che emerge dalle conversazioni nel senso che, con molta schiettezza, Failla da un lato<br />
e Lo Giudice dall'altro parlano degli agcordi già assunti con Scifo Gaetano garante.<br />
La divers<strong>it</strong>à o peculiar<strong>it</strong>à di questa vicenda, inser<strong>it</strong>a in un contesto terr<strong>it</strong>oriale come<br />
quello agrigentino o più in generale siciliano, è che quest'accordo criminoso che, in<br />
altre parti d'Italia si riduce forse a un accordo tra comrttore e corrotto, qui presenta un<br />
terzo elemento (e cioè cosa nostra e, nel caso specifico, Russello) che garantisce<br />
perché I'accordo vada a buon fine. Sostanzialmente abbiamo registrato un accordo<br />
comrttivo che, a differenza di quello che succede normalmente, non è un accordo a<br />
due ma coinvolge almeno tre soggetti in tre posizioni diverse: il corrotto, il comrttore<br />
e il garante di cosa nostra dell'accordo.<br />
Per cosa nostra il vantaggio era il possibile ingresso nel consorzio (che poi<br />
avrebbe costru<strong>it</strong>o queste opere), che non abbiamo registrato, nel senso che abbiamo<br />
verificato che le imprese che costruivano e che erano impiegate erano esclusivamente<br />
quelle di Scifo Gaetano. Sotto il profilo strettamente di dir<strong>it</strong>to penale questo però<br />
rileva fino ad un certo punto, perché il momento importante consumativo del del<strong>it</strong>to<br />
di comrzione sta nella pattuizione e non nelle vicende eventualmente accadute<br />
successivamente.<br />
In questa vicenda del consorzio Ecoter c'è da rilevare la strumentalizzazione<br />
dell'attiv<strong>it</strong>à di alta amministrazione che Vincenzo Lo Giudice svolgeva, tanto da<br />
redigere o far redigere un decreto assessoriale ad hoc che, stravolgendo il senso, il<br />
contenuto, la lettera di alcuni decreti ministeriali, permetteva - e qui è l'atto contrario<br />
ai doveri d'uffrcio - allo IACP di Agrigento di dare a trattativa privata determinati<br />
lavori per miliardi a Scifo Gaetano, quando invece questi lavori sarebbero dovuti<br />
andare ad asta pubblica. Questo è I'atto contrario ai doveri d'ufficio e I'intervento<br />
ulteriore del Vincer.:zo Lo Giudice, al di là del fatto di aver indirizzato - come dicevo<br />
prima - su certi centri di spesa piuttosto che su altri miliardi e miliardi a disposizione<br />
dei fondi regionali.<br />
Come ha giustamente rilevato il collega Siragusa qui ci fermiamo. In altri<br />
termini, quello che abbiamo registrato è quello che ho appena rilevato, ossia la<br />
redazione di un decreto assessoriale che permette di ev<strong>it</strong>are I'asta pubblica e di<br />
aggiudicare a trattativa privata alcuni lavori che vedevano come stipulante il<br />
consorzio Ecoter per il risanamento di un'area di un quartiere di Agrigento, che era<br />
quello di Villaseta. Qui ci fermiamo nel senso che - come ha già rilevato il collega<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Uficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedl l9 ottobre 2004<br />
Siragusa - la vicenda del centro commerciale non si innerva su quest'impianto. E'una<br />
vicenda che a noi risulta solo perché Scifo Gaetano - evidentemente nel tentativo di<br />
passare da accusato ad accusatore, da imputato a v<strong>it</strong>tima - comincia a rendere delle<br />
dichiarazioni che riguardano, appunto, i presunti ostacoli, dichiarazioni riportate in<br />
scr<strong>it</strong>ti che sono stati pubblicati sia da Arnone da un lato sia da Scifo Gaetano<br />
dall'altro; sono stati dati alle stampe, quindi non dico nulla di particolare. S'innerva -<br />
ripeto - la problematica legata ai centri commerciali che, appuntando sia gli uni che<br />
gli altri la propria attenzione rispetto a disfunzioni di natura amministrativa, ad<br />
atteggiamenti di favore che alcuni pubblici ufficiali avrebbero assunto nei confronti<br />
dell'uno o dell'altro, che nulla però hanno a che vedere con cosa nostra e con uno<br />
sfondo di criminal<strong>it</strong>a organizzata, almeno stando a quello di cui abbiamo sinora<br />
conlezza.<br />
LUMIA. Su questa vicenda non c'è un'inchiesta da parte della DDA di Palermo?<br />
FASANELLI. Su questa vicenda ci sono tutti gli atti che per conoscer.za sono stati<br />
inviati, ad esempio, da Scifo Gaetano; mi riferisco alle numerose diffide e denunce<br />
che hanno visto in indirizzo una serie di soggetti. Ma dal tipo di denuncia, dalla<br />
tipologia di comportamenti che 1o Scifo Gaetano ha evidenziato, allo stato, non si<br />
rilevano elementi che possano riguardare la criminal<strong>it</strong>à organizzata. Owiamente dico<br />
adesso e oggi, non so domani cosa posso succedere. Ad ogni modo, oggi le questioni<br />
rilevate dei mancati pareri dati, di circostanze attinenti a licenze commerciali che non<br />
sono state oggetto di proroga e quant'altro, attengono strettamente all'<strong>it</strong>er<br />
amministrativo e potranno avere una refluerrza sotto il profilo di ipotesi di reato di<br />
pubblica amministrazione di competenza della procura di Agrigento. Allo stato, però<br />
non si vedono altri elementi che possono riguardare viceversa la procura distrettuale.<br />
Gli unici elementi di mafios<strong>it</strong>à che emergono sono quelli che ha rilevato prima<br />
il collega Siragusa e cioè Miccichè Giovanni condannato per 416-bis in primo grado<br />
per il cosiddetto "Patto del tavolino" e Scifo Gaetano che, dal nostro punto di vista,<br />
seppur non accolto dal tribunale del riesame, rimane un soggetto che ha commesso<br />
una conuzione aggravata dall'articolo 7 (per noi questa è I'impostazione che rimane)<br />
per le motivazioni che ho appena espresso e per il coinvolgimento di Russello<br />
Calogero, che ha mantenuto (il tribunale del riesame ha confermato) il suo 4I6-bis.<br />
Questi sono gli aspetti di mafios<strong>it</strong>à che emergono per gli uni e per gli altri sotto il<br />
profilo strettamente soggettivo che riguarda fatti cristallizzat\ in una sentenza di<br />
primo grado per I'uno e fatti più recenti che hanno sub<strong>it</strong>o un vaglio più ridotto per<br />
l'altro. Non altro risulta.<br />
LUMIA. C'è quindi un quadro indiziario di tipo soggettivo che mer<strong>it</strong>a I'attenzione<br />
della DDA.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SIJL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
FASANELLL Certamente, sono d'accordo sul fatto che si è in presenza di un quadro<br />
indiziario di tipo soggettivo, esattamente.<br />
PALMA. Su questo quadro continuiamo a lavorare. L'indagine "Alta mafia" non si è<br />
esaur<strong>it</strong>a con queste misure cautelari. Stiamo procedendo ad accertare moltissimi<br />
documenti che sono stati sequestrati e che sono al vaglio anche di consulenti tecnici'<br />
vedremo quali saranno gli ulteriori sviluppi.<br />
Ci è stato chiesto 1o stato di sviluppo dell'indagini in questo momento. Ebbene,<br />
le indagini proseguono ma non siamo oggi in condizione di fornire alla Commissione<br />
elementi concreti, in quanto si stanno sviluppando e sono peraltro anche piuttosto<br />
complesse.<br />
FASANELLI.Infatti, avevo detto allo stato e ad oggi.<br />
LUMIA. Abbiamo fatto una domanda circa il riferimento di Lo Giudice a pubblici<br />
ufficiali del comune di Agrigento che voi avete indicato come in corso<br />
d'identificazione nell'amb<strong>it</strong>o della vicenda Ecoter. E' stato anche fatto riferimento ai<br />
cosiddetti sodani. Poiché poteva esservi il gioco tra sodali e sodani, la polizia invece<br />
ha ieri confermato che il riferimento è proprio ai sodani.<br />
PALIIA. La frase è: gli Amel e i sodani. Pertanto, è difficile che possano essere i<br />
Sodali. Tuttavia, ffattandosi di individui sicuramente riconducibili a determinate aree<br />
pol<strong>it</strong>iche perché altrimenti sarebbero stati pronunziati i cognomi, si stanno<br />
conducendo delle indagini ai fini delf individuazione. Quindi, anche su questa<br />
domanda non posso fornire una risposta esaustiva perché le indagini sono in corso.<br />
FASANELLL Sugli appalti, sul consorzio Ecoter e sulla vicenda che ha riguardato lo<br />
IACP, il quadro è questo e credo di avere indicato e descr<strong>it</strong>to i contorni della<br />
vicenda, cercando di depurarli rispetto ad altre vicende che possono rappresentare un<br />
ulteriore possibile sviluppo. Ad oggi registriamo quello che ho detto poc'anzi.<br />
Con riguardo alla vicenda di Iacono Salvatore, confermo anzi tutto quello che ha<br />
rifer<strong>it</strong>o il collega Siragusa e cioè che (sempre per dare un esatto contorno alla<br />
vicenda) Iacono Salvatore è stato imputato per articolo 323 del codice penale, articolo<br />
7 per la vicenda che sto per riferire, non però nella sua veste di consigliere<br />
provinciale ma esclusivamente nella veste di soggetto facente parte dell'entourage del<br />
gabinetto di Lo Giudice. In altri termini, abbiamo accertato - anche con un'attiv<strong>it</strong>à<br />
successiva all'emissione dell'ordinanza - che Salvo Iacono era il soggetto che più di<br />
altri, alf interno della struttura facente capo al Lo Giudice Vincenzo, vagliava le<br />
istanze di finanziamento. Viene pubblicato il bando per la distribuzione dei fondi ex<br />
GESCAL, gli enti locali e gli IACP locali fanno le proprie proposte per ottenere i<br />
finanziamenti; se non vado errato, il finanziamento scadeva il27 febbraio 200I.La<br />
contestazione che è stata mossa riguarda un singolo finanziamento. Per le altre sono
COMMISSÍONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA ST]L FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANÍALAT A<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
in corso varie attiv<strong>it</strong>à, ma quelle che si contestavano nell'ordinarna îiguardano un<br />
singolo ftnanziamento. Sostanzialmente I'opera ftnanziata non aveva assolutamente i<br />
requis<strong>it</strong>i per poter accedere al frnanziamento.<br />
Quindi, I'attiv<strong>it</strong>à, la condotta criminosa di Salvo Iacono collima e completa<br />
I'attiv<strong>it</strong>à criminosa di Vincenzo Lo Giudice, nel senso che nel momento in cui<br />
Vincenzo Lo Giudice decide, identificando Vincenzo Lo Giudice in un centro di<br />
spesa, in quale direzione inviare i miliardi dei fondi ex GESCAL, trova in Salvo<br />
Iacono il referente tecnico che afferma quali sono i progetti che vanno finanziati e<br />
quelli che viceversa non vrilmo finanziati evidentemente rispetto a logiche diverse<br />
rispetto ai requis<strong>it</strong>i che erano richiesti perché le opere accedessero o no ai<br />
finanziamenti.<br />
In questo contesto si colloca la contestazione nei confronti di Salvo Iacono.<br />
CIRAMI. Attualmente qual è la posizione di Salvo Iacono?<br />
SIRAGUSA. È stato annullato anche perché in questo caso il tribunale del riesame ha<br />
r<strong>it</strong>enuto non sussistente I'articolo 7 del decreto legge n.52 del I99I con Ia<br />
conseguetua che per il reato di abuso d'ufficio, vista la riduzione dei lim<strong>it</strong>i ediuali<br />
effettuata dal legislatore del 1990, non è piu applicabile la misura cautelare e<br />
detentiva.<br />
PALMA. Avevate chiesto anche alcune informazioni su Ribera, Sciacca e sui rapporti<br />
con gli Stati Un<strong>it</strong>i. La DDA di Palermo, nella mia persona e in quelle del dottor<br />
Terranova e del dottor Mimmo della procura di Sciacca, ha fatto una rogatoria<br />
relativa agli Stati Un<strong>it</strong>i. Se 1o r<strong>it</strong>enete il dottor Terranova può riferirvi sia sulla<br />
s<strong>it</strong>uazione di Ribera e di Sciacca, sia sui rapporti che sono emersi.<br />
TERRANOVA. Ntengo che sia da segretare soltanto la parte relativa a Ribera perché<br />
I'indagine è incorso.<br />
Inizio senz'altro da Sciacca perché il processo che ha avuto ad oggetto la<br />
famiglia di. Sciacca è arrivato ormai al dibattimento e quindi è sostanzialmente<br />
pubblico. E iniziato proprio questo mese un'indagine, al sol<strong>it</strong>o basata su<br />
intercettazioni, che c'ha permesso di individuare alcuni componenti della famiglia di<br />
Sciacca, tra cui il capofamiglia, un anziano signore che era sostanzialmente sfugg<strong>it</strong>o<br />
alle indagini precedenti. Mi riferisco in particolare all'indagine Avana e ad un certo<br />
Bono Carmine del1924. Certamente, dalle intercettazioni viene indicato come il capo<br />
della famiglia, tanto che è lui a tenere i rapporti esterni della famiglia. In particolare<br />
mi riferisco ai rapporti con il capo mandamento Sutera Leo con il quale si incontrava.<br />
Abbiamo mon<strong>it</strong>orato i relativi incontri.<br />
Di quest'indagine sono da mettere in rilievo due aspetti. Da un lato, per ciò che<br />
emerge dalle conversazioni intercettate, si evidenzia la procedura di sottoposizione di<br />
tutte le forn<strong>it</strong>ure del terr<strong>it</strong>orio di competenza della famiglia ad una percentuale pari al<br />
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografco del sopralluogo ad<br />
martedl 19 ottobre 2004<br />
3 per cento, da destinare naturalmente alla famiglia. Poi una curios<strong>it</strong>à terminologica,<br />
che non siamo ancora riusc<strong>it</strong>i bene a decifrare. Si parla infatti di una cerimonia di<br />
iniziazione di un soggetto poi arrestato e attualmente detenuto, che interviene durante<br />
le interceltazioni. La curios<strong>it</strong>à è data dal fatto che si parla della presenza di un<br />
prefetto come cerimoniere, come soggetto che gestisce sostanzialmente la cerimonia<br />
diiniziazione.<br />
I1 termine perfetto per noi è assolutamente ined<strong>it</strong>o nella terminologia delle<br />
cariche di cosa nostra, anche se certamente indica una carica. Forse è un termine<br />
utilizzato appos<strong>it</strong>amente per paura di essere intercettati. Questa paura è costante<br />
nell'amb<strong>it</strong>o della nostra indagine e dunque può esserci la volontà da parte dei vari<br />
associati di non uiilizzare termini ormai sicuramente indicatori di cariche di cosa<br />
nostra in quanto noti a tutti, come quelli di capofamiglia o di reggente.<br />
Non abbiamo ancora cap<strong>it</strong>o a cosa si riferisca la carica di prefetto, anche se<br />
sicuramente è una carica di vertice.<br />
LUMIA. In questi incontri che avete mon<strong>it</strong>orato tra il capofamiglia di Sciacca e il<br />
capo mandamento Sutera di Sambuca di Sicilia avete individuato delle frequentazioni<br />
con esponenti pol<strong>it</strong>ici o burocrati, al di là della rilevanza penale che possono<br />
acquisire questi contatti.<br />
TERRANOVA. Durante questi indagini no, anche perché quest'incontro si riferisce<br />
all'epoca anteriore all'arresto di Sutera, che risale invece al luglio del2002.<br />
In realtà, si tratta di incontri nel più classico stile mafioso agrigentino perché i<br />
rispettivi soggetti che partecipano all'incontro si fanno accompagnare da autisti,<br />
scendono dall'autovettura e vanno afarc una passeggiata nei campi. Queste sono le<br />
modal<strong>it</strong>à dell'incontro che rendono peraltro normalmente impossibile I'intercettazione<br />
delf incontro, con I'eccezione - che purtroppo poi è stata resa pubblica - di Cupola in<br />
cui le intercettazioni delle conversazioni in cui si preparavano le sedute della<br />
commissione destinata all'elezione awenivano in piena campagna.<br />
il fatto che questo metodo di intercettazione sia stato reso pubblico ha<br />
chiaramente aumentato ancora di più le precauzioni rispetto agli incontri di soggetti<br />
che comunque e in ogni caso, pur sapendo di essere sotto indagine, hanno necess<strong>it</strong>à di<br />
comunicare tra loro perché altrimenti I'associazione non può funzionare.<br />
L'incontro è lim<strong>it</strong>ato a due persone che camminano per la campagna. Stanno<br />
molto attenti, specialmente quando sono stati in un lontano passato toccati da<br />
indagini, a farsi vedere insieme. Un'altra caratteristica è quella della costante<br />
preoccupazione di non farsi vedere insieme. Se si incontrano per strada non si<br />
salutano, né vanno in posti frequentati da altre famiglie. I Capizzi frequentano un bar<br />
e gli altri ne frequentano un altro per non incontrarsi o per non farsi fare una<br />
relazione di servizio dai carabinieri, come risulta peraltro dalle intercettazioni.<br />
Quando si tratta di persone a questo livello già aftenzionate non c'è speranza.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlomentari
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MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
LUMIA. Il capofamiglia di Sciacca aveva relazioni con la pol<strong>it</strong>ica e con il capo<br />
mandamento, a prescindere dalla vicenda specifica su Sciacca. Avete mon<strong>it</strong>orato la<br />
vicenda? Avete avuto in altre occasioni la possibil<strong>it</strong>à di imbattervi in rapporti di<br />
Sutera con la pol<strong>it</strong>ica?<br />
TERRANOVA. L'indagine Cupola ha avuto una caratteristica, assolutamente<br />
eccezionale, di essersi sostanzialmente conclusa con I'arresto in flagranza per<br />
associazione mafiosa. Queste persone sono state arrestate alla fine del summ<strong>it</strong>, appena<br />
eletto il Di Gati capo provincia. Si è scelto di fare un'operazione del genere perché<br />
era importante portare a termine un'operazione che consentisse I'acquisizione di una<br />
prova sostanzialmente blindata, tant'è vero che si è giunti a 18 rinvii a giudizio con<br />
relative condanne. A fronte di condanne certe, celeri e con pene alte, perché questa<br />
volta le pene sono state di dodici anni per i capo mandamento, ridotti poi a nove con<br />
il r<strong>it</strong>o abbreviato, e di nove anni, ridotti poi a seio per i semplici partecipanti, si è<br />
dovuto fare una rinuncia. Pur di raggiungere sub<strong>it</strong>o un risultato si è rinunciato ad<br />
intraprendere una lunga e defatigante attiv<strong>it</strong>à di intercettazione, tra I'altro dagli es<strong>it</strong>i<br />
incerti.<br />
Di conseguenza, sappiamo con certezza solo chi sono questi capi mandamento<br />
arrestati grazie all'operczione Cupola, tanto che il processo è blindato, ma non<br />
conosciamo le attiv<strong>it</strong>à criminose che svolgevano. Non abbiamo potuto neanche<br />
contestare i reati fini.<br />
Per quanto riguarda Sutera Leo rispondo in questo modo mentre per quanto<br />
riguarda Bono Carmelo la s<strong>it</strong>uazione è abbastanza diversa. Egli è del 1924 ed ha<br />
dunque ottant'anni. Abbiamo sostanzialmente compreso che nell'amb<strong>it</strong>o della<br />
famiglia di Sciacca rivestiva una carica formale, che aveva più un valore di<br />
rappresentanza che di operativ<strong>it</strong>à.La conseguenza è che a lui facevano capo i soggetti<br />
per le attotiz-zazioni o per dirimere i contrasti, ma anche in questo caso, a parte<br />
qualche accenno ad un'attiv<strong>it</strong>à estorsiva sul terr<strong>it</strong>orio, non c'è contestazione di reati<br />
fini, ma soltanto alcune conversazioni in cui sono coinvolti altri soggetti appartenenti<br />
alla famiglia. In particolare mi riferisco a questo Fliscia che durante le intercettazioni<br />
parla esplic<strong>it</strong>amente con un altro soggetto del sistema del 3 per cento che va alla<br />
famiglia per le forn<strong>it</strong>ure del terr<strong>it</strong>orio.<br />
Questa è la s<strong>it</strong>uazione sia per quanto riguarda Sutera che Bono.<br />
(I lavori proseguono in seduta segreta dalle ore 18, 52.<br />
(I lavori riprendono in seduta pubblica alle ore 19,05).<br />
PALMA. Ho portato la sentenza relativa all'operazione Cupola e I'ultimo<br />
prowedimento del tribunale del riesame che riguarda il deputato Lo Giudice, nel<br />
quale vengono evidenziati gravi indizi a suo carico. Se la Commissione lo r<strong>it</strong>iene<br />
posso consegnare questa document azione.<br />
)<br />
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MAF'IOSAO SIMILARE<br />
martedl 19 ottobre 2004<br />
PRESIDENTE. Assolutamente, Ia ingrazio.<br />
LUMIA. Alla dottoressa Palma voffei fare una domanda sul processo Cupola. Si fa<br />
riferimento a ordini per riunirsi e nominare il capo provinciale di Agrigento a<br />
Palermo e a Napoli. Vorrei avere dei chiarimenti sul riferimento a Napoli.<br />
Il dottor Petralia ci ha detto che Radosta è una figura non secondaria nel<br />
panorama mafioso agrigentino. Non c'è il procuratore Grasso, altrimenti lo avrei<br />
chiesto a lui, ma penso che lei sarà informata. Vorrei sapere perché Radosta non è<br />
stato sottoposto al regime ex articolo 41-bis; si trovava a Bergamo, ma non mi risulta<br />
che fosse sottoposto al 4|-biso bensì, a quanto pare, semplicemente a un regime<br />
ordinario di alta sorveglianza, come accade per i boss non sottoposti al 41-bis.<br />
PALMA. Su questa seconda domanda mi riservo di accertare se tale regime sia stato<br />
chiesto e non sia stato concesso. Quindi non posso darle una risposta al momento.<br />
Circa I'ordine proveniente da Napoli e da Palermo, le indagini non ci hanno<br />
consent<strong>it</strong>o di verificare la prima ipotesi, che ci fosse stata cioè una volontà specifica<br />
da Napoli. Avendolo constatato attraverso le dichiarazioni di Giuffrè, r<strong>it</strong>eniamo che<br />
l'ipotesi secondo cui I'ordine di nominare Di Gati sia arrivato da Palermo sia più che<br />
provata.<br />
LUMIA. Secondo voi, allora, perché si fa riferimento a Napoli? È un errore?<br />
PALMA. Evidentemente si fa riferimento a Napoli con riferimento a rapporti che non<br />
in questa indagine, ma in altre indagini palerm<strong>it</strong>ane sono emersi tra Ia criminal<strong>it</strong>à<br />
organizzata napoletana e quella palerm<strong>it</strong>ana.<br />
LUMIA. Vicende antiche?<br />
PALMA. Vicende antiche e vicende che, per la mia esperienza su Caltanissetta,<br />
quando mi sono occupata dei processi per strage, evidenziavano rapporti con la<br />
criminal<strong>it</strong>à napoletana per traffico di stupefacenti, trasporto di armi e anche per<br />
esplosivi.<br />
PRESIDENTE. Si può fare riferimento a quelli che sono stati storicamente i referenti<br />
o in rapporto con i Nuvoletta, cioè alla famiglia di Sambuca di Sicilia?<br />
PALMA. Anche. È anche questo.<br />
PRESIDENTE. Giusto per etichettare in maniera criptica.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA- Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAF'IOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad Agrigento martedì 19 ottobre 2004<br />
PALMA. Siccome la domanda riguardava queste indagini, purtroppo le indagini in<br />
questo senso non ci hanno portato...<br />
PRESIDENTE. È un'ipotesi anche questa.<br />
PALMA. ...ma i rapporti con Napoli ci sono sempre stati, li abbiamo verificati<br />
attraverso diverse indagini.<br />
LUMIA. Pensate che possono ancora esserci?<br />
PALMA. Allo stato non sono in condizione di darle una risposta e siccome mi piace<br />
essere precisa approfondirò anche questo aspetto, però dalle nostre indagini<br />
agrigentine rapporti con la criminal<strong>it</strong>à napoletana non sono emersi.<br />
PRESIDENTE. Se la DDA ha concluso, lascerei la parola alla rappresentante della<br />
pro cura nazionale antimafi a.<br />
PMNCIPAZO. Non ho nulla da aggiungere.<br />
LUMIA. La figura delf imprend<strong>it</strong>ore Di Vincenzo, che agisce come punto di partenza<br />
dalla provincia di Caltanissetta, ci fu delineata anni fa dalla DDA sia di Palermo che<br />
di Catania come I'erede del gruppo imprend<strong>it</strong>oriale Salamone-Miccichè. Anche lui è<br />
stato condannato per mafia e ha un procedimento per quanto riguarda Roma,<br />
Caltanissetta, i Rinzivillo, Madonia. Tru le tante attiv<strong>it</strong>à da lui gest<strong>it</strong>e nella provincia<br />
di Agrigento viene segnalato anche lui come gestore dei famosi dissalatori, una<br />
grossa attiv<strong>it</strong>à presente in Sicilia, in cui sostanzialmente ha un ruolo di monopolio.<br />
Tutti i dissalatori della Regione Sicilia sono gest<strong>it</strong>i da Di Vincenzo. Vonei sapere se<br />
vi siete mai imbattuti nella provincia di Agrigento su Di Vincenzo e anche su un altro<br />
imprend<strong>it</strong>ore, Siracusa, che agisce nel campo della san<strong>it</strong>à e che anche qui ad<br />
Agrigento ha una forte presenza, se vi risultano rapporti di Siracusa anche con<br />
ambienti mafiosi, si parla addir<strong>it</strong>tura anche di una presenza di Provenzano in una sua<br />
clinica: vorrei sapere se è vero, se è una diceria, se è una cosa che anche voi avete<br />
valutato.<br />
SIRAGUSA. Per quanto riguarda Di Vincenzo, non è mai emersa la sua figura -<br />
almeno per le mie conoscenze - in indagini di competenza del nostro gruppo.<br />
Per quanto riguarda I'imprend<strong>it</strong>ore Siracusa, viene fuori anche lui in qualche<br />
modo dall'indagine , sia perché rende sul suo conto dichiarazioni ... non<br />
tanto sul suo conto quanto sul conto di Ficana Vincenzo, che era la persona che<br />
gestiva un feudo in provincia di Niscemi dell'imprend<strong>it</strong>ore Siracusa ...<br />
PRESIDENTE. Il feudo come si chiamava?<br />
S ENATO D ELLA REP U B B L ICA - Uffi ci o dei Re s o c ont i p ar I am ent ar i<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGAI\IZZATA<br />
ad Asrisento martedì l9 ottobre 2004<br />
SIRAGUSA. La denominazione non la conosco, aveva un feudo a Niscemi gest<strong>it</strong>o da<br />
Ficarra Vincenzo.<br />
PRESIDENTE. E possibile poi nella relazione avere il nome del feudo?<br />
SIRAGUSA. Sicuramente.<br />
Pulci Calogero, parlando di Ficarra Vincenzo, parla della gestione di questo<br />
fondo, parla dell'assunzione di un uomo d'onore della provincia di Caltanissetta e fa<br />
riferimento al fatto che Provenzano avrebbe trascorso un periodo di lat<strong>it</strong>anza presso<br />
I'imprend<strong>it</strong>ore Siracusa. È chiaro che si traftadi una dichiarazione che Pulci Caiogero<br />
inquadra alla metà degli anni Ottanta e che, quindi, non può trovare un riscontro<br />
estrinseco se non in dichiarazioni di altri collaboratori di giustizia, che però sul punto<br />
non lo riferiscono. Quindi, su questo punto c'è soltanto la dichiarazione di Pulci<br />
Calogero, che non è collaboratore di giustizia, ma un dichiarante che viene utilizzato<br />
quando le sue dichiarazioni trovano forti riscontri.<br />
Nell'indagine
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA St]L FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGAI\IZZATA<br />
del sopralluogo ad Agrigento martedl 19 ottobre 2004<br />
FASANELLI. Sono atti che la DDA di Palermo ha come attiv<strong>it</strong>à legata alla lettura<br />
della realtà mafiosa agrigentina, ma - ripeto - che fanno parte di un procedimento né<br />
istru<strong>it</strong>o, né portato avanti da questa DDA ma, in quanto misure di prevenzione<br />
personale e patrimoniale, dalla procura di Agrigento.<br />
DE FRANCISU. Per quanto riguarda Scifo e Miccichè vorrei chiarire che ho<br />
contrapposto Scifo ad Arnone perché entrambi hanno pubblicato un libro in cui<br />
ognuno racconta la sua ver<strong>it</strong>à. In sintesi, noi su questo fatto dei centri commerciali<br />
abbiamo iniziato, da quando è scoppiato il caso, un fascicolo - credo che sia,<br />
owiamente, contro ignoti per I'articolo 323 del codice penale - dentro il quale sono<br />
fin<strong>it</strong>e le denunce di Scifo contro il Comune di Agrigento che non gli dà i permessi e<br />
le denunce di Arnone contro Scifo - ricordo questa in particolare - che non avrebbe<br />
pagato gli oneri di urbarizzazione.<br />
A questa vicenda del centro commerciale di Scifo si contrappone - per le<br />
denunce che fa Scifo - il centro commerciale Moses, attribu<strong>it</strong>o a Micciché,<br />
imprend<strong>it</strong>ore di Teleacras, condannato in primo grado per mafia, già socio di<br />
Salamone, eccetera. Secondo Scifo, questo centro commerciale di Miccichè,<br />
condannato per mafta, è sponsorizzato da Arnone. Tutte queste affermazioni,<br />
evidentemente, non le dobbiamo verificare. Ho chiesto ad Arnone: ma è vero che lei<br />
sponsorizza...? e quello: ma quando mai, non è vero niente, non sponsorizzo<br />
Micciché, sono contrario a tutti i centri commerciali comunque defin<strong>it</strong>i. Quindi,<br />
questo è, in estrema sintesi, più di questo non so e credo che nessuno possa sapere di<br />
più perché I'indagine è appena cominciata. Quindi, il fatto che loro pubblicano libri -<br />
uno dei commissari mi ha detto: ma, ci hanno dato dei libri - è una delle tante<br />
caratteristiche peculiari della c<strong>it</strong>tà di Agrigento, la pubblicazione dei libri, ma non<br />
che, siccome c'è il libro, ciò che è scr<strong>it</strong>to nel libro assurge a valore di ver<strong>it</strong>à, né in<br />
capo all'uno, né in capo all'altro.<br />
(I lavori proseguono in seduta segreta dalle ore 19,17.)<br />
(I lavori riprendono in seduta pubblica alle ore 19,25.)<br />
DEI FRANCISU. Non abbiamo indagini che riguardino lo IACP.<br />
Il quadro allarmante che è stato descr<strong>it</strong>to di Licata è da sottoscrivere ma forse è<br />
preferibile rientrare in seduta segreta.<br />
(I lavori proseguono in seduta segreta alle ore 19,26.)<br />
(I lavori riprendono in seduta pubblica alle ore 19,29.)<br />
DI FRANCISU. Mi awio alla conclusione.<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA- Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA ST]L FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGAI{IZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
Resoconto stenografico del sopralluogo ad<br />
martedl 19 ottobre 2004<br />
L'ultima domanda era rivolta dall'onorevole Sinisi su Cattolica Eraclea.<br />
Abbiamo un processo gest<strong>it</strong>o dalla collega Persico che ha chiesto e ottenuto il<br />
sequestro di una piscina comunale e di annessi impianti perché la tesi dell'accusa è<br />
stata condivisa. Era stato fatto un verbale di collaudo falso, si davano come costru<strong>it</strong>e<br />
cose che invece non lo erano. Non ho con me il prowedimento, se v'interessa ve 1o<br />
invio.<br />
Quindi, facciamo indagini sulla PA.<br />
Ricordo - ne è stato fatto cenno - che facciamo anche le indagini<br />
sull'immigrazione clandestina per le quali si perde un tempo triplo rispetto a quello<br />
degli altri processi in quanto andiamo alla ricerca di testi dai nomi improbabili e dalla<br />
residenza ancor più indefin<strong>it</strong>a.<br />
PETRALIA. Mi è stata personalmente rivolta una domanda alla quale ho il dovere di<br />
rispondere. In aggiunta, faccio presente che nell'operazione "Cupola" era presente, se<br />
non erro, anche Campo Pietro che affonda le sue radici di mil<strong>it</strong>anza mafiosa ben oltre<br />
20 e 25 anni addietro quandoo da sost<strong>it</strong>uto procuratore appena esordiente a Trapani, lo<br />
trovai implicato nel sequestro dell'imprend<strong>it</strong>ore Rod<strong>it</strong>tis. Questo per dire che una<br />
sorta di globalizzazione del crimine mafioso esiste. E' stato interessante vederlo<br />
ricomparire, con una rinnovata v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à non più conosciuta, proprio in occasione del<br />
summ<strong>it</strong> degli otto capi mandamento, in cui si doveva eleggere e in cui non era capo<br />
mandamento; quindi, la caratura è sicuramente perspicua.<br />
Pochissime battute per rispondere su tre punti. Mi permetto di aggiungere alle<br />
esaurienti argomentazioni e delucidazioni date dai colleghi della DDA, con i quali -<br />
ripeto - il rapporto è estremamente proficuo, che alla cattura e condanna di Ganci<br />
Salvatore, alla cattwa e attendibile e verosimile condanna di Bono Carmine, Carmelo<br />
detto zu'Carmine, che è I'attuale capo famigliadi Sciacca,ha fatto segu<strong>it</strong>o anche la<br />
cattura e la condanna del terzo, a r<strong>it</strong>rosoo capo famiglia di Sciacca, cioè La Mattina<br />
Antonino di Campo Franco, che ha avuto, signori, una condanna da capo famiglia a<br />
quattro anni di reclusione, ridotti in appello ad anni tre, sol perché aveva commesso<br />
un omicidio r<strong>it</strong>enuto di mafia. Quindi, la condanna dataneanche con il r<strong>it</strong>o abbreviato<br />
è stata r<strong>it</strong>enuta in continuazione con un omicidio che aveva commesso. Si potrebbe<br />
paradossalmente e ironicamente sostenere che, se si scalettano gli episodi, i mafiosi<br />
probabilmente hanno un grande vantaggio perché si vedono riunire e in continuazione<br />
delle pene che isolatamente considerate - questo per entrare e uscire sub<strong>it</strong>o<br />
l:"**.<br />
PRESIDENTE. Se non ricordo male la continuazione porta anche alta triplicazione<br />
della pena più grave. Sono mie reminiscenze del periodo in cui facevo il magistrato.<br />
In teoria, se si parte da 30 anni si a:riva direttamente agli ergastoli.<br />
SENATO DELI-A REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari<br />
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SIJL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
ad Asrisento martedì 19 ottobre 2004<br />
PETRALIA. Sono reminiscenze assolutamente ineccepibili. Si alriva anche a 90 anni.<br />
In concreto però la prassi è talmente consolidata sul punto che la continuazione è<br />
proprio un attenuante piuttosto che.<br />
Al di là di quest'aspetto, rispondo sub<strong>it</strong>o alla domanda principale per passare<br />
immediatamente dopo a quella secondaria.<br />
Ribera, insediamenti turistico-alberghieri, flussi finarziari. E' venuto a bussare<br />
alla mia porta in procura circondariale un awocato esordiente che mi riferì che una<br />
sua assist<strong>it</strong>a, che stava vendendo un terreno (d<strong>it</strong>ta Roccoforte), gli si era rivolta<br />
perché aveva un problema e lui gli aveva consigliato di inserire una clausola che<br />
I'avrebbe protetta giuridicamente; ha dopo ricevuto una serie di intimidazioni con le<br />
quali si sollec<strong>it</strong>ava che la clausola non doveva esserci perché si doveva adottare un<br />
contratto tipo che doveva valere per tutti i vend<strong>it</strong>ori o i prom<strong>it</strong>tenti vend<strong>it</strong>ori. Da<br />
questo spunto si è iniziata un'intercettazione telefonica ed è bastato awiarla (sempre<br />
per tornare al discorso del veicolo importante della captazioni ambientali e<br />
telefoniche) per assistere a una serie di concertate intimidazioni nei confronti dei<br />
proprietari terrieri piccoli, medi, grandi e grandissimi che fossero per comprendere<br />
che tutta I'operazione Roccoforte era stata mediata da un gruppo, che faceva capo a<br />
qualche soggetto che nei suoi natali aveva anche trascorsi di mafia, che gestiva in<br />
modo parass<strong>it</strong>ario questa speculazione. Non abbiamo fatto altro che chiedere e<br />
ottenere le misure cautelari, applicarle e ottenere il processo che si sta celebrando.<br />
Queste misure cautelari hanno invest<strong>it</strong>o sia i locali sia i rappresentanti della<br />
Roccoforte che ha sede a Londra, quali tale Barbieri Mario, che è nato a Londra, vive<br />
a Roma e ha lavorato con imprese multinazionali di proporzioni siderali. Questo per<br />
dire che a volte il locale o perché impone o perché offre è certamente un veicolo<br />
attraverso il quale si può ottenere un livellamento delle condizioni di acquisto o di<br />
vend<strong>it</strong>a, che abbiamo assist<strong>it</strong>o con i nostri sensi, occhi e orecchie.<br />
Burocrazia. C<strong>it</strong>o un esempio: il direttore della motorizzazione di Agrigento, a<br />
tale Di Falco Calogero, che eîa stato sospettato, probabilmente indiziato di<br />
comrzione/concussione, sottoposto ad un ascolto di tipo ambientale e telefonico, si è<br />
dimostrato in flagrarua che prendeva percentuali fisse da tutti i gestori dei centri di<br />
revisione. È un discorso che c<strong>it</strong>o soltanto perché si è accennato al problema<br />
burocrazia. Obiettivamente, devo dire che con la mafia quest'aspetto non c'entra. Il Di<br />
Falco è stato catturato, ha patteggiato la pena per concussione, quindi un reato molto<br />
grave; è stato fatto un sequestro grazie ad una norma che consentiva sequestro e<br />
confisca anche retroattivi; è stato confiscato il quoziente di denaro che aveva<br />
concusso; ha risarc<strong>it</strong>o il danno nei confronti delle v<strong>it</strong>time, che hanno ceduto parte del<br />
loro risarcimento ad enti di beneficenza. Diciamo che in questo caso la giustizia ha<br />
vinto. Di recente ho saputo che il Di Falco mil<strong>it</strong>a sempre nelle fila della pubblica<br />
amministrazione sia pure in un altro comparto. Quindi, sotto quest'aspetto certamente<br />
la giustizia ha vinto meno.<br />
Infine, quel filo rosso che potrebbe legare in parallelo i rapporti mafiosi<br />
attraverso i rapporti economici che gli studi di commercialisti e tributaristi possono<br />
SENATO DELLA REPUBBLICA - Ufficio dei <strong>Resoconti</strong> parlamentari
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA<br />
MAFIOSA O SIMILARE<br />
martedì 19 ottobre 2004<br />
esprimere, basti aggiungere - ma in linea del tutto teorica e generale - che i<br />
commercialisti sono tenuti alla segnalazione tanto quanto le banche. Gli stessi<br />
awocati sono da poco tenuti alle stesse segnalazioni tanto quanto le banche, per non<br />
indicare una altra miriade di soggetti economico-finanziari: notai che sono un po' un<br />
organo pubblico, imprese e broker di assicurazione, enti che gestiscono le gare<br />
sportive di un certo livello, le aste e quant'altro. Ormai la somma di soggetti tenuti per<br />
legge alle segnalazioni è inversamente proporzionale alla quant<strong>it</strong>à di segnalazioni di<br />
operazioni sospette, che - ripeto - in nove anni è stata una e il procuratore Grasso che<br />
ha molta più ricchezza di esperienza di me ha detto consistere in quattro segnalazioni.<br />
Probabilmente, il futuro di un mon<strong>it</strong>oraggio all'interno dell'arcipelago mafia è<br />
quello della possibile inquisizione, se così si può dire, delle persone giuridiche. Oggi<br />
una legge ci consente ciò; probabilmente siamo ancora in una fase non a regime ma<br />
sperimentale; abbiamo solo quaffro iscrizioni come ufficio ma chi ci cimenteremo<br />
insieme alla DDA, se è il caso, in un'indagine nuova per noi che ci porterà dentro con<br />
sanzioni atipiche per quanto riguarda la nostra cultura giurisdizionale, ma questo<br />
potrebbe essere un oizzonte sul quale investire.<br />
PRESIDENTE. Prego i signori magistrati di integrare le risposte con la relazione loro<br />
richiesta e, in particolare, con la nota riguardante i lat<strong>it</strong>anti e i Paesi dell'Unione<br />
europea nei quali presumibilmente si trovano. Analoga richiesta sarà avanzata<br />
ufficialmente alla Procura nazionale antimafia e al Ministero.<br />
Dichiaro conclusa I'audizione.<br />
I lavori terminano alle 19.40<br />
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