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Oplepo: scrittura à contrainte e letteratura potenziale - Paolo Albani

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Anche il continuo lavorio sui testi celebri della tradizione, impediscono al<br />

lettore di abbandonarsi alla finzione narrativa, continuamente interrotta da<br />

citazioni, rimandi, trasformazioni, regole da tenere a mente, ecc. Il testo che<br />

si ha di fronte non è mai semplicemente un testo: esso funziona se<br />

considerato all’interno della biblioteca di testi che lo sorreggono, che gli<br />

sono potenzialmente interlocutori e di tutti i testi che da lui possono essere<br />

ricreati. Contrariamente a quanto affermano i formalisti, gli Oplepiani sono<br />

convinti che il testo non è mai autonomo, ma inserito in una rete di<br />

potenziali legami con gli altri testi; Pietro Citati riporta le parole di Calvino<br />

che, a tal proposito, confessa:<br />

se penso che devo scrivere un libro, tutti i problemi del come un libro deve<br />

essere e come non deve essere mi bloccano e mi impediscono di andare<br />

avanti. Se invece penso che sto scrivendo un’intera biblioteca, mi sento<br />

improvvisamente alleggerito 161 .<br />

Ecco che enciclopedismo, indagine dei mondi possibili e metanarrazione si<br />

legano indissolubilmente. Strutture di mise en abyme e transtestualit<strong>à</strong> non<br />

esauriscono tutta la gamma di espedienti metatestuali utilizzati dagli<br />

Oplepiani. Di stampo oulipiano è, infatti, l’invenzione del “non-libro”,<br />

praticato soprattutto da Marcel Bénabou, membro del gruppo francese dal<br />

1969. Il suo volume Perchè non ho scritto nessuno dei miei libri 162 , tradotto<br />

e pubblicato in Italia nel 1991, è un romanzo paradossale in cui la <strong>contrainte</strong><br />

161 PIETRO CITATI, Ecco il romanzo del lettore, in MARCO BELPOLITI (a cura di), Italo<br />

Calvino. Enciclopedia: arte, scienza e <strong>letteratura</strong>, cit., p. 162.<br />

162 MARCEL BÉNABOU, Pourquoi je n'ai écrit aucun de mes livres, Paris, Hachette,<br />

collection Textes du XX e siècle, 1986.<br />

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