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Oplepo: scrittura à contrainte e letteratura potenziale - Paolo Albani

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evidentemente, un preconcetto miope, che non considera l’esistenza di<br />

generi poetici non riconducibili a quello lirico, ma che rientrano comunque<br />

nella sfera poetica (in quanto discorso in versi) come ricorda sempre<br />

Queneau: la poesia epica, quella satirica, quella comica, oltre a quella<br />

drammatica e a quella didascalica.<br />

In seno all’<strong>Oplepo</strong>, speculazione artistica e speculazione scientifica non<br />

solo tornano a coesistere, ma lo fanno in un processo di arricchimento<br />

reciproco.<br />

La scienza, secondo gli Oplepiani, è un linguaggio tra gli altri, di per sé<br />

non può essere considerata sbagliata o inopportuna; è semmai la fiducia<br />

illimitata che l’uomo positivista vi ripone ad essere possibile bersaglio di<br />

critiche. In Ti con zero o Le Cosmicomiche, gli scritti più “scientifici” di<br />

Calvino, non è la scienza di per sé che viene parodiata, quanto piuttosto<br />

l’atteggiamento dogmatico di certa cultura accademica e le aspettative<br />

esagerate riposte nel progresso tecnico. È proprio Calvino a ribadire ne La<br />

sfida al labirinto, come «l’atteggiamento scientifico e quello poetico<br />

coincidono: entrambi sono atteggiamenti insieme di ricerca e di<br />

progettazione, di scoperta e di invenzione» 88 .<br />

È evidente da questa dichiarazione che la scienza non è vista come un<br />

argomento, come un tema da affrontare, bensì come un metodo di indagine<br />

gnoseologica, al pari dell’arte e della poesia. Se lo scrittore genovese è<br />

costantemente alla ricerca di una spiegazione generale del mondo, la scienza<br />

non è che un’angolazione attraverso cui guardare le cose, un processo che<br />

natura dell’ispirazione, un secondo gruppo la natura della poesia (che dev’essere lirica e di<br />

un lirismo costruito essenzialmente su un livello metaforico del linguaggio); il terzo gruppo<br />

di pregiudizi riguardano la natura del poeta, identificato grossolanamente ora con i<br />

primitivi, ora con i mistici, i medium, i profeti e con i pazzi.<br />

88 ITALO CALVINO, La sfida al labirinto, in ID., Saggi, cit., vol. I, p. 108.<br />

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