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Oplepo: scrittura à contrainte e letteratura potenziale - Paolo Albani

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luce i “segreti di fabbricazione”, cercando di vedere con quali procedimenti<br />

l’opera organizzi i propri materiali» 65 .<br />

Allo stesso modo, come suggerisce il titolo di uno dei saggi fondanti dello<br />

Strutturalismo, L’arte come procedimento di Viktor Šklovskij, i formalisti<br />

russi, rifiutando ogni misticismo dell’atto creativo e dell’opera stessa, «si<br />

sforzano di spiegare in termini tecnici come questa venga fabbricata». 66<br />

L’attenzione fondamentale è, dunque, riservata all’aspetto formale<br />

dell’opera, considerato come l’unico veramente sostanziale e<br />

insopprimibile. Lo stesso Šklovskij arriver<strong>à</strong> a sostenere che il contenuto<br />

dell’opera è la sua forma, ritenendo ininfluente tutto il resto. Quando gli<br />

Oplepiani affermano che il senso dell’opera è la sua <strong>contrainte</strong>, fanno<br />

un’operazione molto simile (pur non abbracciando posizioni estremistiche e<br />

inconfutabili: la forma mentis oplepiana, lo si vedr<strong>à</strong> nel paragrafo<br />

successivo, rigetta per natura ogni tentativo di elaborare filosofie e poetiche<br />

assolute e troppo rigide).<br />

È questa premessa teorica basilare che porta gli Oplepiani, come i<br />

formalisti, a porre in secondo piano il valore dell’opera: l’obiettivo non è il<br />

giudizio estetico, ma la comprensione del funzionamento di un meccanismo<br />

tecnico, letterario nel nostro caso. Vladimir Propp non studiò la fiaba per<br />

decretarne il valore da un punto di vista estetico, bensì tentò di capire<br />

attraverso quali elementi e procedimenti narrativi la fiaba, come genere<br />

derivato da un corpus di testi simili, si costruisce e funziona; è evidente che<br />

dal cosa l’attenzione si sposta al come. Allo stesso modo, si è visto come<br />

65 FRANCESCO MUZZIOLI, Le teorie della critica letteraria, cit., p. 91.<br />

66 TZVETAN TODOROV, Presentazione in ID. (a cura di), I formalisti russi, Teoria della<br />

<strong>letteratura</strong> e metodo critico, Torino, Einaudi, 1968, p.15. Sull’idea di arte come<br />

costruzione, si veda, nello stesso volume, anche il saggio di Jurij Tynjanov, Il concetto di<br />

costruzione.<br />

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