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Oplepo: scrittura à contrainte e letteratura potenziale - Paolo Albani

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essere usate da altri eventuali autori, facenti parte o meno dell’<strong>Oplepo</strong>. Lo<br />

esplicita chiaramente Raymond Queneau durante una relazione tenuta al<br />

Seminario di linguistica quantitativa di J. Favard il 29 gennaio 1964<br />

(pubblicata l’anno successivo in Bâtons, chiffres et lettres):<br />

Qual è lo scopo dei nostri lavori? Proporre agli scrittori nuove «strutture»,<br />

da natura matematica oppure inventare nuovi procedimenti artificiali o<br />

meccanici, contribuendo all’attivit<strong>à</strong> letteraria: supporti dell’ispirazione, per<br />

così dire, oppure, in certo senso, un aiuto alla creativit<strong>à</strong>. 41<br />

Il tentativo di elaborare un serbatoio di strutture possibili e pronte all’uso è<br />

ribadito dalla scelta, compiuta soprattutto dal versante oplepiano italiano, di<br />

pubblicare dizionari 42 . Il dizionario, a differenza della semplice raccolta, del<br />

saggio, dell’opera comunemente intesa, è un oggetto pratico, fatto per essere<br />

usato e riusato, consultato e applicato. Il suo essere strumento utile e, in<br />

qualche modo, anche didattico, lo accomuna ai manuali di retorica classica,<br />

in cui, allo stesso modo, troviamo elenchi di figure retoriche con rispettive<br />

spiegazioni e esemplificazioni.<br />

Tracciando un parallelo tra, per esempio, Oplepiana Dizionario di<br />

Letteratura Potenziale (2002) e Elementi di retorica, manuale steso dal<br />

filologo e linguista tedesco Heinrich Lausberg e pubblicato da Il Mulino nel<br />

41<br />

RAYMOND QUENEAU, L’opificio di <strong>letteratura</strong> <strong>potenziale</strong>, in ID., Segni, cifre, lettere e<br />

altri saggi, cit., p. 56.<br />

42<br />

Non solo Oplepiana Dizionario di Letteratura Potenziale, pubblicato nel 2002 a cura di<br />

Raffaele Aragona (e che rappresenta, insieme alla Biblioteca Oplepiana, la maggiore<br />

“vetrina” degli esperimenti italiani dell’<strong>Oplepo</strong>), ma anche Aga Magera Difura. Dizionario<br />

delle lingue immaginarie, a cura di <strong>Paolo</strong> <strong>Albani</strong> e Berlinghiero Buonarroti, Forse<br />

Queneau. Enciclopedia delle scienze anomale, curato da Alabni e <strong>Paolo</strong> Della Bella, o Una<br />

voce poco fa. Repertorio di vocaboli omonimi della lingua italiana di Raffaele Aragona. Si<br />

affronter<strong>à</strong>, inoltre, nel capitolo II l’aspetto delle differenti e svariate pubblicazioni<br />

dell’<strong>Oplepo</strong>, anche in riferimento alla casa editrice che le ospita (in Italia è soprattutto la<br />

Zanichelli).<br />

23

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