Oplepo: scrittura à contrainte e letteratura potenziale - Paolo Albani
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L’affermazione è di Raymond Queneau, il quale compie un salto temporale<br />
di almeno dieci secoli, definendo i Carolingi oulipiani ante litteram e, in tal<br />
modo, ancorando la vicenda oulipiana agli albori della lingua francese e<br />
della sua versificazione. Il tono della dichiarazione dell’autore francese è<br />
ironico, come spesso quello degli Oulipiani, ma non per questo meno<br />
persuaso o infondato.<br />
Il rapporto dell’Oulipo e in particolare quello del concetto di <strong>contrainte</strong><br />
con la metrica tradizionale è, infatti, un rapporto complesso, ma strettissimo<br />
che si basa sull’idea che «l’arte consista in una moltiplicazione di regole o<br />
di restrizioni» 29 . In particolare, «il verso si distingue dalla prosa per un<br />
sovrappiù di regole» 30 . Come precisa Beltrami, la versificazione si configura<br />
come una segmentazione del discorso non motivata dal significato bensì dal<br />
metro, ovvero da quella configurazione di elementi sillabici e sonori che<br />
sono considerati obbligatori al momento della <strong>scrittura</strong> del testo. L’analogia<br />
con la <strong>contrainte</strong> è chiara: così come la <strong>contrainte</strong> precede il testo e lo<br />
vincola a una serie di regole, così il metro del sonetto, per fare un esempio,<br />
precede una sua particolare realizzazione (il sonetto come forma metrica<br />
precede, quindi, il sonetto dantesco Tanto gentile e tanto onesta pare) e al<br />
tempo stesso lo vincola ad una struttura di quattordici versi endecasillabi,<br />
divisi in due quartine e due terzine, ecc.<br />
Consci di questa illustre parentela, gli Oplepiani hanno studiato a fondo le<br />
norme poetiche tradizionali; innanzitutto, per dimostrare che nella storia<br />
delle letterature di ogni epoca e luogo molte opere sono state scritte sulla<br />
base di restrizioni formali e manipolazioni linguistiche; in secondo luogo,<br />
per ancorare l’esperienza oplepiana ad antenati nobili e consacrati.<br />
29 Ivi., p.6.<br />
30 PIETRO G. BELTRAMI, La metrica italiana, Bologna, Il Mulino, 2002, p. 17.<br />
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