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Oplepo: scrittura à contrainte e letteratura potenziale - Paolo Albani

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nell’enciclopedismo l’unica forma che permetta di acquisire una sicurezza<br />

irrimediabilmente umana ma, se non altro, tangibile. Dall’esempio della<br />

Petite cosmogonie portative di Queneau, Calvino (che, peraltro,<br />

accompagna la pubblicazione in Italia redigendo per l’occasione la sua<br />

Piccola guida alla Piccola cosmogonia 14 ) intuisce che il rapporto tra<br />

scienza e arti va rivisto alla luce di un pensiero scevro di pregiudizi che le<br />

inglobi in un sistema che non deve essere a tutti i costi armonico, ma che<br />

può illuminare alcune zone di buio della conoscenza e della creazione<br />

artistica. Come rileva Linda Raggio nel suo saggio Calvino et Queneau 15 ,<br />

l’interesse per la scienza si lega indissolubilmente ad una concezione di<br />

poetica materialista e immanente che trova nell’Oulipo la sua massima<br />

incarnazione.<br />

Sar<strong>à</strong>, dunque, del tutto naturale l’adesione di Calvino al gruppo francese,<br />

attestata ufficialmente per la prima volta nella riunione dell’8 novembre<br />

1972, alla quale l’italiano partecipa in veste di “invitato d’onore”, su<br />

proposta dello stesso Queneau. Si tratta di una riunione storica per l’Oulipo:<br />

quella in cui Perec d<strong>à</strong> per la prima volta consistenza alla nozione di<br />

<strong>contrainte</strong> semantica, proponendo un progetto che dopo sei anni diventer<strong>à</strong> il<br />

capolavoro La vie mode d’emploi. Il verbale della riunione testimonia la<br />

rapidit<strong>à</strong> con cui Calvino entra nel vivo delle tematiche oulipiane (il ruolo<br />

della matematica e della combinatoria nel processo creativo, i modi di<br />

utilizzo delle <strong>contrainte</strong>s, il rifiuto del caso e della coincidenza,<br />

l’importanza della forma) e il suo apporto anche ai problemi più concreti del<br />

gruppo, come quello relativo ai futuri invitati d’onore:<br />

14 RAYMOND QUENEAU, Petite cosmogonie portative, Paris, Gallimard, 1950 (trad. it. di<br />

Sergio Solmi, Torino, Einaudi, 1982).<br />

15 LINDA RAGGIO, Calvino et Queneau, in «Temps mêlés», juillet 1987, p.29-237.<br />

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