20.05.2013 Views

SECONDA GUERRA MONDIALE - Uni3 Ivrea

SECONDA GUERRA MONDIALE - Uni3 Ivrea

SECONDA GUERRA MONDIALE - Uni3 Ivrea

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

hanno sempre fatto paura. Ebbene, la mia impressione al momento cruciale fu che un<br />

immaginario lampadario mi stesse cadendo sulla testa. Non ho perduto conoscenza,<br />

anche se poi dopo i medici mi hanno riscontrato una commozione cerebrale abbastanza<br />

grave. Le grida, i lamenti, la confusione erano indescrivibili. Aiutai Brandt, gravemente<br />

ferito, ad uscire dalle macerie. Ricordo che Hitler uscì vacillante, aiutato da Keitel che lo<br />

condusse ai suoi appartamenti privati, a tre o quattrocento metri di distanza. Io stesso<br />

venni fatto salire su un’auto, non ricordo da chi, e messo a letto. Un’altra cosa, ricordo:<br />

l’esplosione aveva strappato i calzoni di Hitler con un taglio così netto che nessun sarto<br />

avrebbe potuto fare meglio».<br />

Le cose intanto precipitano. Warlimont ormai è consapevole che la guerra è perduta,<br />

ma non osa schierarsi contro quel padrone imperioso e spietato che è Hitler. Si limita a<br />

confidarsi, con cautela, al suo superiore diretto, Jodl, che però è legato da un senso<br />

rigido, unilaterale del dovere militare.<br />

Finirà non in un campo di concentramento, ma in un carcere. Chiamato come testimone<br />

d’accusa al processo di Norimberga (dove Keitel e Jodl saranno condannati al patibolo)<br />

viene a sua volta processato dal tribunale internazionale e condannato all’ergastolo il 28<br />

ottobre 1948, ma la sentenza gli è commutata in diciotto anni di carcere. Rinchiuso<br />

nella prigione di Landsberg (la stessa dove Hitler scontò la sua breve pena per il fallito<br />

putsch del 9 novembre) sarà rimesso in libertà anzitempo nel 1954.<br />

Umberto Oddone<br />

Henri Honoré Giraud, al servizio degli Alleati<br />

Nei giorni caldi dell’Operazione Torch, quando i francesi in Africa Settentrionale<br />

decidono il definitivo abbandono delle direttive di Vichy e si schierano con gli Alleati,<br />

emerge la figura di un militare, eroe della Prima e della Seconda Guerra Mondiale: è<br />

Henri Honoré Giraud. Corteggiata dagli americani, che lo vedrebbero volentieri come<br />

l’uomo fonte dei francesi nell’ex impero, diventa per un certo periodo il contraltare di de<br />

Gaulle.<br />

Giraud è nato a Parigi nel 1879 ed è uscito col grado di sottotenente da Saint-Cyr nel<br />

1900. Dopo servizi nelle colonie ha partecipato alla Prima Guerra Mondiale come<br />

ufficiale degli Zuavi, distinguendosi in varie battaglie.<br />

Gravemente ferito nella battaglia di Guisa e dato per dispenso, era stato ritrovato dai<br />

tedeschi e fatto prigioniero. Curato dagli avversari, appena rimessosi in forze era evaso,<br />

rientrando nelle linee francesi fortunosamente, accolto trionfalmente dai connazionali.<br />

Ritornato al fronte si era distinto ancora a Verdun, durante la conquista del forte<br />

Malmaison. Aveva concluso il primo conflitto mondiale con un patrimonio di esperienza<br />

militare e la robusta e meritata fama di ufficiale deciso, capace e coraggioso.<br />

Era stato inviato poi in Marocco, uno dei tanti territori da riconquistare al dominio e al<br />

prestigio della Francia, dopo il relativo «abbandono» di colonie e protettorati durante la<br />

guerra in Europa. Il servizio in Nord Africa in quegli anni gli aveva assicurato una rapida<br />

carriera.<br />

Distintosi prima nella riconquista del Rif, poi, dopo una parentesi intorno al 1930<br />

trascorsa come insegnante alla scuola militare di Parigi, nel domare le rivolte nell’Alto<br />

Atlante e nel Tafilatet, ancona in Marocco, Giraud era stato nominato nel 1934 generale<br />

di divisione, nel 1936 governatore di Metz.<br />

Nel 1939, raggiunto il grado di generale d’Armata, è messo a capo della 7ª Armata della<br />

Somme. Allo scoppio della guerra schiena le sue divisioni tra la Piccardia e Dunkerque.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!