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SECONDA GUERRA MONDIALE - Uni3 Ivrea

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Chicago Daily News, 24 febbraio 1944.<br />

«… indifferenti a tutto ciò che non era l’amore».<br />

Napoli, 24 febbraio – La scorsa notte la Germania nazista è stata tradita dai suoi più<br />

fedeli servitori: una collezione eterogenea di doberman e di cani poliziotto incaricati dai<br />

tedeschi di proteggere un certo settore delle loro linee contro le incursioni notturne<br />

delle pattuglie alleate.<br />

Le truppe canadesi allineate in questo settore del fronte avevano avuto filo da torcere<br />

con i cani tedeschi, perfettamente addestrati ad abbaiare come pazzi appena<br />

annusavano i nostri soldati o li vedevano muoversi nell’oscurità. Una dopo l’altra, le<br />

nostre pattuglie erano state costrette a ritirarsi senza compiere la loro missione.<br />

Fu allora che un soldato canadese, che conosceva i cani, ebbe una felice idea. La notte<br />

seguente, i canadesi condussero nella «no man’s land» il loro canile, cioè una cagnetta.<br />

Quella notte, nessuno abbaiò, e quando la pattuglia canadese riguadagnò le sue linee, il<br />

suo canile era aumentato. Una piccola truppa di cani nemici scortava il furgone,<br />

indifferente a tutto ciò che non era l’amore. Si usarono tutti i mezzi per impadronirsi<br />

della muta, ma si fu obbligati ad abbattere la maggior parte dei cani. Ecco un esercito,<br />

non così segreto, contro il quale, con ogni evidenza, i tedeschi stessi non avrebbero<br />

potuto far niente.

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