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SECONDA GUERRA MONDIALE - Uni3 Ivrea

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vedova ottuagenaria del senatore fascista. «Farò saltare questo blocco di case»,<br />

annuncia Maeltzer, singhiozzando e bestemmiando. «Ho già impartito gli ordini<br />

necessari. Faccio saltare tutto, lo giuro, e voglio vedere chi potrà impedirmelo!».<br />

Möllhausen e il colonnello Eugen Dollmann, capo delle SS di Roma e rappresentante<br />

personale in Italia di Henrich Himmler, tentano di dissuaderlo: «Signor generale, non lo<br />

faccia. Cerchi di calmarsi. Qui ne va di mezzo non tanto il suo nome quanto quello della<br />

Germania. Si ricordi che ora siamo noi i colpiti e quindi ci troviamo in una posizione<br />

psicologica vantaggiosa». Ma Maeltzer non intende ragioni: «I miei soldati», grida<br />

correndo qui e là e schiaffeggiando uno dei 200 ostaggi, un uomo anziano, perché non<br />

riesce a tenere le mani ritte sopra la testa, «i miei poveri soldati! Faccio saltare tutto il<br />

quartiere con gli abitanti che ci sono!». La lite fra Maeltzer e Möllhausen, violentissima e<br />

seguita con spaventata curiosità dagli ostaggi, dura diversi minuti. Infine lo<br />

Stadtkommandant chiama uno dei suoi ufficiali e gli dice di mettere al corrente del fatto<br />

il feldmaresciallo Kesselring, comandante in capo delle forze tedesche in Italia, che è a<br />

Monte Soratte, vicino a Frosinone.<br />

Dieci italiani per ogni SS uccisa<br />

Poco dopo, chiamato da Möllhausen e da Dollmann, arriva Kappler, tenente colonnello<br />

delle SS e capo del servizio di sicurezza (SD) che rappresenta la Gestapo a Roma,<br />

accompagnato dal capo del 3° Distaccamento SD, Durante Domizlaff, e dal capitano<br />

Hans Clemens. Kappler invita cortesemente Mältzer a lasciare via Rasella ma, prima che<br />

il generale riparta, gli chiede che cosa bisogna fare dei duecento ostaggi schierati dalle<br />

SS dinanzi ai cancelli di Palazzo Barberini. «Tutti fucilati!», urla Maeltzer, «bisogna<br />

fucilarli tutti!». Sono le 16,15 e al Tritone il carosello delle ambulanze continua: morti e<br />

feriti vengono portati via. Kappler raduna i suoi ufficiali e ordina perquisizioni in tutta la<br />

strada alla ricerca di prove, ma l’unica traccia è una bandiera rossa rinvenuta dal<br />

capitano Kurt Schutz. Che fare? Kesselring non è a Monte Soratte; alla vigilia<br />

dell’attentato è partito per una ispezione al fronte della 14ª Armata di von Mackensen e<br />

non rientrerà che a sera. Allora Maeltzer chiama al telefono il quartier generale del<br />

Führer, a Rastenburg, fra le abetaie della Prussia Orientale. Hitler sta riposando ma,<br />

appena gli viene comunicata la notizia, dà ordine per una rappresaglia che «faccia<br />

tremare il mondo».<br />

Secondo quanto Jodl, uno dei massimi dirigenti dell’OKW, comunica al capo delle<br />

operazioni di Kesselring, colonnello Dietrich Bälitz, il Führer è furibondo: «Sembra una<br />

belva ruggente. Desidera far saltare in aria un intero quartiere della città, compresi gli<br />

abitanti. Bisogna fucilare italiani in altissima proporzione. Per ogni SS uccisa dovrebbero<br />

venire fucilati da 30 a 50 italiani». Kesselring, informato al suo ritorno, giudica il<br />

rapporto eccessivo. Nelle carceri romane non ci sono i 1500 ostaggi necessari a tale<br />

rappresaglia: si fucilino, dunque, dieci italiani per ogni tedesco morto. L’esecuzione<br />

spetta, secondo il rituale delle vendette, al reggimento colpito, il «Bozen», ma il<br />

comandante Dobbrick, convocato da Maeltzer e informato dell’incarico che tocca al suo<br />

reparto, oppone un rifiuto, sostenendo una lunga serie di motivazioni incoerenti, la<br />

meno plausibile delle quali sembra essere che i suoi uomini non sono addestrati all’uso<br />

delle armi, e che sono superstiziosi.<br />

A Maeltzer e Kappler appare subito chiaro che Dobbrick non ha alcun desiderio di<br />

vendetta e, presumibilmente, poca fiducia nella legalità dell’ordine del Führer. Maeltzer<br />

lo congeda freddamente annunciandogli che la sua insubordinazione sarà riferita

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